martedì 3 dicembre 2019

5 momenti da Panico: Le invenzioni, i brutti momenti e le Augustorie

"You can't handle Augusto" (Donald Trump)

Le difficoltà

Intense e personali (ma forse estendibili...) nell'affrontare una partita di Promozione alle 21 di un venerdì. Gli incastri di calendario sono quelli che sono, c'è poco da dire al riguardo, ma simili difficoltà devono averle attraversate in molti visto che il pubblico era piuttosto ridotto rispetto alle uscite precedenti. Momenti in cui ci rendiamo conto che siamo davvero questi (come diceva un noto c.t.).

Augustorie

Quel momento in cui rivedi Augusto in mezzo al parquet durante la partita a fare foto e a parlare con gli arbitri. Un ingenuo potrebbe pensare che lo fa perché siamo in Promozione e quindi siamo tutti più rilassati. Ma tu ricordi che lo faceva con totale nonchalance anche in Euroleague e Serie A, passando in mezzo a un Papaloukas o a un Facchini. Patrimonio Unesco.

Owner della baracca

Invenzioni

Come Dolfi dalla panchina, che poi si è rivelato essere il migliore in campo. Un modo per averlo immediatamente fresco quando più serviva, dimostrando come fosse proprio l'unico contro cui la Maginot non avesse difese, dato che è stato lui spesso e volentieri a guidare l'attacco quando non c'era verso di far entrare la palla nel canestro. Ma c'è stata anche un'aggressività e una voglia di arrivare per primi sul pallone che era mancata nei momenti cruciali di quella famigerata partita contro il Libero.

Brutti momenti

Quelli vissuti da Gori-Savellini a seguito del suo brutto infortunio, che ha tenuto tutti col fiato sospeso, soprattutto per via delle grida che risuonavano in tutto il palazzo. La botta senza dubbio è stata molto brutta, per fortuna a parte il grande dolore non si dovrebbe trattare di nulla di realmente grave.

Futuro

C'è un campo che ha ancora molto da dire da qui a fine stagione, ma forse possiamo anche iniziare a interrogarci su quello che sarà il futuro prossimo in Viale Sclavo (magari sarebbe il caso di farlo anche altrove). Ci sono piani a medio termine? Se si quali? È abbastanza superfluo ricordare che il dramma degli ultimi cinque anni di Mens Sana sia stato l'essere fagocitati da ambizioni che, seppure non smodate, hanno finito per inghiottirsi tutto non avendo alle spalle la minima costruzione sensata. Questa nuova incarnazione è partita col buon senso di voler procedere a piccoli passi, ma non è peregrino iniziare a chiedersi in che direzione li vogliamo dirigere.



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