Avere solo due squadre davanti (peraltro entrambe battute) e ritrovarsi in vantaggio o al massimo alla pari rispetto a ogni squadra che punta alla promozione, eccetto Scafati e Agrigento, continua a non rendere la Mens Sana una squadra che oggi può aspirare a vincere il campionato. Ma la vittoria su Barcellona, la quarta consecutiva, è quella che sancisce intanto il raggiungimento del primo obiettivo stagionale, la salvezza.
domenica 31 gennaio 2016
Crocevia con Barcellona. Orientarsi
Una regola da sfatare, quella di un percorso fatto di gloria con chi la precede in classifica e fatica con chi la segue. Una regola da confermare, quella di squadra col miglior rendimento interno del girone dopo Trapani, sette vittorie su otto partite, sapendo anche di essere quelli che devono giocare più partite di tutti in casa (7 su 12). La classifica dice che dei due punti con Barcellona non si può fare a meno (come invece è successo all'andata), il percorso dice che i siciliani vanno rispettati, caratteristiche e storia del campionato dicono che conteranno punti segnati dalla Mens Sana e triple di Barcellona. Sull'onda di tre vittorie di fila, è evidentemente un crocevia della stagione.
venerdì 29 gennaio 2016
Udom e Cucci, quando si vince e quando no
Udom non è al meglio per un risentimento al gluteo e domenica il suo apporto potrebbe essere parzialmente/fortemente limitato. Sicuramente non una buona notizia, perché la Mens Sana potrebbe perdere un pezzo importante e perché il raffronto con il suo pari ruolo Cucci ci dice che…
La vendetta è un piatto che va servito freddo
"In questo girone di ritorno il nostro obiettivo potrebbe essere quello di prenderci una piccola rivincita di tutte quelle partite che nel girone di andata non sono andate bene, e Barcellona è una di queste". Le parole infrasettimanali di Valerio Cucci non sono solo quelle che servono, tenendo alte le motivazioni, prima di una partita in cui si rischia di abbassare la guardia, ma sono anche una chiave per questo girone di ritorno della Mens Sana. Perché quella in Sicilia non è l'unica sconfitta da vendicare.
mercoledì 27 gennaio 2016
Lo stato della nazione: Mattia Udom
Nelle ultime partite si è notato un Mattia Udom sicuramente più dentro la partita di quanto non fosse stato fra novembre e dicembre, cioè nel periodo in cui ha perso il posto nel quintetto base. Quanto ha realmente inciso, e quanto incide di solito, il suo apporto nelle vittorie della Mens Sana?
martedì 26 gennaio 2016
L'importanza del centrone
I progressi di DiLiegro sono ormai sotto gli occhi di tutti. Il pivot biancoverde non ha ancora recuperato completamente dall'infortunio, e a sentir lui la strada sembrerebbe ancora lunga, ma le differenze col giocatore visto a inizio anno sono evidenti e stanno facendo la differenza.
lunedì 25 gennaio 2016
Nessuno meglio di questa Mens Sana
Comodo ridurre il discorso alle ultime tre giornate, chiuse dalla Mens Sana con tre vittorie come solo altri pochissimi. Ma anche allargando il discorso all'ultimo mese di partite, solo un paio di squadre nel girone hanno fatto bene quanto la Mens Sana. Che significa essersi avvantaggiati su tutte le altre. Per questo è interessante leggere la classifica parziale dell'ultimo periodo.
domenica 24 gennaio 2016
Il miglior momento nella stagione della Mens Sana. No, non sarà un'avventura
Per la prima volta in stagione la Mens Sana mette in fila tre vittorie consecutive, peraltro contro uno degli avversari che - certo affrontato nel momento in cui era più vulnerabile - era stato una delle squadre più solide del campionato. Di queste tre vittorie consecutive, due sono arrivate ai tempi supplementari in partite decise da mille episodi che potevano farle finire in altrettanti modi diversi, meno gratificanti, pur giocando la stessa identica partita: un'analisi onesta è quella che giunge oggi alle stesse conclusioni a cui si sarebbe giunti se a Latina e Casale la Mens Sana avesse invece perso in volata. Ecco, anche in quel caso, guardando ai valori espressi al di là del risultato finale, oggi si potrebbe dire che la Mens Sana è diventata una realtà di questo campionato.
Le carte in tavola per la trasferta a Casale
"Protezione dell'area e lavoro a rimbalzo", ha chiesto il coach di Casale Marco Ramondino. "Equilibrio, attenzione e pazienza per poter fare male in attacco", ha dettato Alessandro Ramagli. La partita della Mens Sana a Casale sarà innanzi tutto interessante da vedere, non solo nel confronto tra una squadra forse nel suo miglior momento (la Mens Sana) e una nel suo peggiore (Casale) ma soprattutto nel confronto tra una squadra molto cerebrale, la Novipiù, che ha fondato le sue fortune non certo sul talento ma sulla difesa e l'organizzazione, e una, Siena, che cerebrale lo è molto meno, ma qualche certezza se l'è costruita. Ecco le carte in tavola.
venerdì 22 gennaio 2016
C'è due senza tre?
Mai in stagione la Mens Sana ha infilato una serie, vincente o perdente, di tre partite di fila. La stagione è sempre ballata attorno a una sostanziale parità tra vittorie e sconfitte. E' la normale conseguenza di un cammino condizionato per gran parte del suo svolgimento dal fattore campo, decisivo in positivo in casa e in negativo in trasferta. Andare a Casale dopo due successi di fila è l'occasione per confrontarsi con un altro tabù della stagione mensanina.
giovedì 21 gennaio 2016
Il mercato delle altre - january edition
A meno dell'arrivo di uno sponsor su un cavallo bianco, ma anche di un cambio di strategia rispetto al tipo di stagione programmata (salvezza, possibilmente tranquilla, magari togliendosi qualche soddisfazione provando a entrare ai playoff, crescita dei giovani) l'avvicendamento tra Cacace e Masciarelli è probabilmente il massimo coinvolgimento della Mens Sana in un mercato da vivere da spettatori. Ma con attenzione, proprio perché andrà a cambiare leggermente lo scenario attorno alla Mens Sana. Ecco come.
mercoledì 20 gennaio 2016
Da Cacace a Masciarelli
Alberto Cacace ha lasciato la Mens Sana. Ha rescisso il contratto con Siena per andare a giocare a Ferrara, dodicesima (quintultima) nell'altro girone di A2. Alla Mens Sana ha giocato otto partite a sei minuti e mezzo di media. Non era entrato nelle ultime cinque partite. Esce un Under e ne entra un altro. O meglio sale, dalle giovanili. E' Dario Masciarelli. Ma non da subito.
martedì 19 gennaio 2016
I conti in tasca
I recenti incontri del Comitato La Mens Sana è una fede hanno riproposto ancora una volta il tema della mancanza di uno sponsor. Se ne parla dall’estate, da quando Gecom ha esercitato la facoltà di non rinnovare il contratto. La società ha lavorato febbrilmente per cercare un partner solido e duraturo, ma ad oggi la maglia è ancora pulita, priva di un marchio che la accompagni in campo e soprattutto fuori. Ma quante sono le squadre senza sponsor in A2?
Come si vince senza segnare da tre
Prima che Bryant rovinasse tutto con la tripla spezza leggenda la Mens Sana stava per vincere contro Scafati senza mai segnare da tre punti. Comunque sia tirare 1/17 dalla lunga distanza nel 99.99% dei casi corrisponde a una sicura sconfitta. Non è andata così invece sabato, per svariati e interessanti fattori.
domenica 17 gennaio 2016
Chi si ferma è perduto
Può sembrare, e certo è anche così, che le contemporanee vittorie di quattro delle ultime cinque squadre in classifica non permettano al colpo con Scafati di fare la differenza in classifica per la Mens Sana (bicchiere mezzo vuoto). Ma se la Mens Sana non avesse vinto contro pronostico le ultime due partite, sarebbe nel guano totale (bicchiere pieno eccome). Invece riesce a tenersi lontana dalle zone peggiori. Ecco come.
sabato 16 gennaio 2016
La miglior partita stagionale è andata così
"La miglior Mens Sana dell'Anno", quante volte lo si è detto? Casale, Reggio Calabria, Agrigento, Agropoli, Ferentino... Ognuna per un motivo diverso, mica tutte incredibili. Aggiungere alla lista Scafati: prima in classifica e fin qui dominatrice del campionato. Eppure a Siena ha perso, trovando la saracinesca chiusa. Rivediamola alla rovescia, per procedere per gradi.
venerdì 15 gennaio 2016
Con Scafati si riparte da qui
La questione sulla paventata revoca dei titoli ha tenuto abbastanza occupati questi dieci giorni senza campionato, dall'infrasettimanale vincente a Latina che è stata una delle vittorie più importanti della stagione della Mens Sana fino alla ripresa nell'anticipo di questo sabato con Scafati, passando per il trascurabile All Star Game da segnalare solo per la buona presenza di Udom. C'è di buono che i titoli del passato sono una sfera talmente diversa dal presente che i turbamenti possono aver toccato l'ambiente, ma molto meno la squadra, attesa dalla sfida contro i migliori: arriva Scafati, capolista solitaria sfidata a viso aperto all'andata. E contro questo tipo di avversarie, finora, la Mens Sana è andata meglio che con quelle di coda. Proviamo a giocarla in anticipo.
giovedì 14 gennaio 2016
Come sta andando Lnp Tv
A quasi quattro mesi dal lancio Lnp Tv si può considerare ormai nel pieno delle sue funzionalità. Possiamo quindi anche iniziare a giudicare il nuovo servizio di streaming e On Demand che la Lega ha messo a disposizione degli abbonati da questa stagione.
mercoledì 13 gennaio 2016
La reazione. Da qui si parte
L'ipotesi di revoca di alcuni degli scudetti della Mens Sana non poteva non scatenare una reazione. O meglio, poteva, ma sarebbe stata la dimostrazione totale di uno scenario di morte civile. La risposta c'è stata, a più livelli: istituzioni, sportive e politiche, tifosi, ex giocatori. Intanto è un segnale, non scontato visto quello che è successo alla Mens Sana e a Siena negli ultimi quattro anni.
Perché sia utile a qualcosa, forse, o anche solo per provarci, serve che la reazione immediata di pancia non si esaurisca in una fiammata di pochi giorni, va mantenuta e non esaurita nella foga del momento: più che oggi, lo zelo di queste ore servirà più avanti per affrontare una battaglia sulla lunga distanza. Al momento solo una parte delle carte dell'inchiesta sono state trasmesse alla giustizia sportiva. Se l'impeto si esaurisce ora non serve a niente. Comunque intanto, nelle prime 24 ore dopo la botta, si è ripartiti così.
Perché sia utile a qualcosa, forse, o anche solo per provarci, serve che la reazione immediata di pancia non si esaurisca in una fiammata di pochi giorni, va mantenuta e non esaurita nella foga del momento: più che oggi, lo zelo di queste ore servirà più avanti per affrontare una battaglia sulla lunga distanza. Al momento solo una parte delle carte dell'inchiesta sono state trasmesse alla giustizia sportiva. Se l'impeto si esaurisce ora non serve a niente. Comunque intanto, nelle prime 24 ore dopo la botta, si è ripartiti così.
martedì 12 gennaio 2016
A difesa della propria storia
Perché succeda qualcosa bisogna che arrivi la fine dell'inchiesta Time Out, l'invio dell'avviso di conclusione delle indagini, l'inoltro delle carte dell'inchiesta alla Procura Federale e le sue decisioni in riferimento a quanto ricevuto. Evidentemente la Federazione sa già cosa aspettarsi, anche se non serve uno strego per ipotizzare irregolarità nei bilanci della Mens Sana negli anni sotto inchiesta, sulla base di quanto è già stato reso noto.
Il passo successivo è che ci sia chi le interpreta queste irregolarità come frode sportiva. Il passo successivo ancora che ci sia chi lo ritiene un motivo valido per revocare i titoli vinti in quegli anni. A margine: qualcuno ci proverà, ma non possono essere riassegnati, la giurisprudenza nel basket è chiara (essendoci i playoff, come si fa a stabilire che chi è stato eliminato in finale ha più titolo a ricorrere di chi è stato eliminato in semifinale?). Non succede oggi, non succederà domani ma l'aumento del tam tam sull'ipotesi che i titoli vengano tolti alla Mens Sana impone a Siena di interrogarsi in maniera pressante su cosa vuole fare per difendere la propria storia.
Il passo successivo è che ci sia chi le interpreta queste irregolarità come frode sportiva. Il passo successivo ancora che ci sia chi lo ritiene un motivo valido per revocare i titoli vinti in quegli anni. A margine: qualcuno ci proverà, ma non possono essere riassegnati, la giurisprudenza nel basket è chiara (essendoci i playoff, come si fa a stabilire che chi è stato eliminato in finale ha più titolo a ricorrere di chi è stato eliminato in semifinale?). Non succede oggi, non succederà domani ma l'aumento del tam tam sull'ipotesi che i titoli vengano tolti alla Mens Sana impone a Siena di interrogarsi in maniera pressante su cosa vuole fare per difendere la propria storia.
lunedì 11 gennaio 2016
Com'è andata la Mens Sana nel girone di andata: le cifre
Dopo la scorpacciata di statistiche offensive, oggi proviamo a vedere cosa dicono quelle difensive. Come e quando la Mens Sana riesce a portare a casa il successo?
domenica 10 gennaio 2016
Il rendimento altalenante di Ranuzzi
La stagione biancoverde ha avuto tra i suoi primi atti formali la nomina a capitano di Ranuzzi. Tra i principali eroi della cavalcata dello scorso anno è evidente che Alex ha preso la nuova responsabilità con serietà, ma la sua stagione (soprattutto per quel che riguarda la fase offensiva) sta procedendo tra alti e bassi.
sabato 9 gennaio 2016
Così è andata la Mens Sana in attacco nel girone d'andata: le cifre
Giro di boa del campionato, più la partita di Latina. In contemporanea con la sosta per l’All star game, si può provare a tracciare un quadro statistico delle prime 16 partite di campionato, cercando di desumere dalle statistiche offensive cosa sposti la bilancia verso le otto vittorie oppure verso lo stesso numero di sconfitte. Appunto, cosa fa vincere le partite?
venerdì 8 gennaio 2016
Chi ha sorpreso, chi ha deluso, chi ha fatto il suo: come sono andate le altre in questa andata
La fine dell'andata è l'occasione per fare un bilancio su come sono andate le cose al giro di boa. Siccome di Mens Sana si è parlato tutto l'anno, allarghiamo lo sguardo a quanto ognuna delle altre squadre ha superato, rispettato, non rispettato o deluso le aspettative. Tenendo presente che il mercato, gli stati di forma, gli infortuni potranno cambiare il panorama al ritorno. Dove sta la Mens Sana? Probabilmente in mezzo tra le valutazioni di Latina e Rieti.
giovedì 7 gennaio 2016
La chiusura dell'inchiesta, Pianigiani, titoli: le novità (e le speculazioni) di giornata
Gli sviluppi emersi in giornata sull'inchiesta Time Out portano qualche novità e aprono qualche fronte, al momento solo per le speculazioni. La discussione è girata altrove ma la notizia più importante è la tempistica: secondo quanto risulta, l'inchiesta sarebbe praticamente chiusa, sono state tirate le fila, resterebbero solo da espletare gli ultimi adempimenti poi sarebbero pronti a partire gli avvisi di conclusione delle indagini a cui seguiranno le eventuali richieste di rinvio a giudizio, l'udienza preliminare e tutto il resto.
Prossimi sviluppi attesi entro fine mese. Sentito troppe volte per crederci ancora, ma dopo quasi quattro anni dalle prime attività investigative ci starebbe anche... Non è una mera questione procedurale: è il momento in cui il tentativo di fare giustizia sulla morte della Mens Sana Basket farà un passo ulteriore verso l'accertamento della verità giudiziaria. Non è questo quello che si aspettava da mesi, se non da anni? Per questo è la notizia più importante di giornata. Comunque non l'unica.
Prossimi sviluppi attesi entro fine mese. Sentito troppe volte per crederci ancora, ma dopo quasi quattro anni dalle prime attività investigative ci starebbe anche... Non è una mera questione procedurale: è il momento in cui il tentativo di fare giustizia sulla morte della Mens Sana Basket farà un passo ulteriore verso l'accertamento della verità giudiziaria. Non è questo quello che si aspettava da mesi, se non da anni? Per questo è la notizia più importante di giornata. Comunque non l'unica.
mercoledì 6 gennaio 2016
L'importanza di vincere a Latina
Di pazzia la Mens Sana se ne intende, ma quella a Latina ha tutto per essere la vittoria più pazza dell'anno. La Mens Sana è andata sotto 20-6 nei primi 7'30". Rientrata sul 30-29 sul finire del primo tempo. A inizio ripresa ha imbarcato un 16-3 per affondare 57-39 a metà terzo quarto. Pausa. Ecco, una partita del genere la Mens Sana l'ha vinta. Riprendiamo: nel resto del terzo periodo la Mens Sana ha piazzato un 13-2 per tornare a -4. A 6' dalla fine era ancora a -9. A 3' dalla fine era ancora a -7. In un minuto è tornata a -2. A 1'10" dalla fine era ancora a -4.
Ha pareggiato a 21" dal termine, l'ultimo tiro lo ha sbagliato Mosley. Supplementare: pum pum e 10-2 Mens Sana per entrare a +8 negli ultimi due minuti. Poi pum pum l'ha fatto Latina per l'8-0 che ha pareggiato a 36" dalla fine, con un mezzo anche un tecnico a Ramagli e tiri liberi importanti sbagliati. Poi Roberts fa 2/2, Tavernelli e Mei (col concorso di Roberts) sbagliano, e Ranuzzi chiude. Non è una cronaca, è un sismografo. Una partita del genere non andrebbe analizzata, ma psicanalizzata. E non solo questa. Per questo, più di cercare letture impossibile, ha senso dire perché è stato un risultato importante.
Ha pareggiato a 21" dal termine, l'ultimo tiro lo ha sbagliato Mosley. Supplementare: pum pum e 10-2 Mens Sana per entrare a +8 negli ultimi due minuti. Poi pum pum l'ha fatto Latina per l'8-0 che ha pareggiato a 36" dalla fine, con un mezzo anche un tecnico a Ramagli e tiri liberi importanti sbagliati. Poi Roberts fa 2/2, Tavernelli e Mei (col concorso di Roberts) sbagliano, e Ranuzzi chiude. Non è una cronaca, è un sismografo. Una partita del genere non andrebbe analizzata, ma psicanalizzata. E non solo questa. Per questo, più di cercare letture impossibile, ha senso dire perché è stato un risultato importante.
martedì 5 gennaio 2016
Attorno a cosa gira la partita di Latina
Comincia il ritorno. Cominciano le partite con più punti di riferimento, essendoci un precedente. Ma di contro comincia anche il gioco di contromisure rispetto a quanto successo all'andata. La Mens Sana va sul campo di Latina, la squadra con cui ha conquistato all'esordio la prima vittoria in categoria, scappando dal +1 di metà terzo quarto al +14 a 7'30" dalla fine, da cui la Benacquista non rientrò oltre il -6 con la Mens Sana che prese 18 rimbalzi d'attacco (di cui 9 di DiLiegro e Udom: non solo sui loro tiri, per intendersi). Ma era la prima partita stagionale e per questo può fare testo fino a un certo punto. Molte altre cose le ha dette il resto del girone di andata.
lunedì 4 gennaio 2016
Già visto
Cosa è emerso di nuovo nella sconfitta a Biella? Niente. Perdere una partita per inconsistenza difensiva? Già visto, anche con Casalpusterlengo. Perdere andando pesantemente sotto? Già visto. Perdere dopo aver riaperto nel finale una partita che sembrava chiusa? Già visto. Perdere senza riuscire (in trasferta) a lavorare sui tarli mentali avversari, anzi facendogli riprendere fiducia? Già visto. Perdere con ripetute dimostrazioni di scarso quoziente intellettivo cestistico? Già visto. Giocare meglio col quintetto basso (e senza DiLiegro)? Già visto. Perdere in trasferta? Figuriamoci. Perdere sul campo di una squadra che viene dopo in classifica, facendone esplodere il valore? Un classico. Si torna in campo dopo tre giorni. Si torna in campo per la seconda trasferta di fila. Anche questo già visto. Per l'esito meglio evitare un altro deja-vu.
domenica 3 gennaio 2016
Dopo Barcellona e Omegna, Biella
Non c’è due senza tre. La sconfitta della Mens Sana a Biella fa scopa con quelle di bassa classifica anche a Barcellona e Omegna che, in maniera diversa, rappresentano i massimi rimpianti di un girone di andata chiuso in par, per dirla come si farebbe nel golf. Sette partite si giocavano in casa e sette vittorie sono arrivate, otto in trasferta e otto sconfitte, col k.o. con Tortona e il blitz ad Agrigento a pareggiarsi. Che poi era la proiezione di campionato a cui era realisticamente attesa la Mens Sana.
Eppure bastava così poco per chiudere con 2, 4 o anche 6 punti in più, con cinque partite perse punto a punto... Quattro punti in più significava essere terzi, e soprattutto significava essere a +8 invece che a +4 dal penultimo posto. Rispetto a Barcellona e Omegna (svolgimento più simile a Barcellona, con vana rimonta finale da -13 a -1), stavolta la Mens Sana ha giocato. E non solo in quei cinque minuti in cui con un 19-0 ha ribaltato la partita dal -15 al +4.
Eppure bastava così poco per chiudere con 2, 4 o anche 6 punti in più, con cinque partite perse punto a punto... Quattro punti in più significava essere terzi, e soprattutto significava essere a +8 invece che a +4 dal penultimo posto. Rispetto a Barcellona e Omegna (svolgimento più simile a Barcellona, con vana rimonta finale da -13 a -1), stavolta la Mens Sana ha giocato. E non solo in quei cinque minuti in cui con un 19-0 ha ribaltato la partita dal -15 al +4.
sabato 2 gennaio 2016
Cosa aspettarsi dalla trasferta a Biella
E' la storia del campionato a dire che la Mens Sana è la stessa squadra che ha vinto in casa della capolista Agrigento e ha giocato forse l'altra miglior partite in trasferta sul campo dell'altra capolista Scafati, ma allo stesso tempo ha perso giocando male sui campi di due delle ultime tre squadre in classifica. Precedenti che non danno ottimismo ora che c'è da affrontare la terza, Biella, penultima in classifica.
venerdì 1 gennaio 2016
I terzi quarti di Casalpusterlengo e Ferentino: cosa è cambiato per la Mens Sana
Le ultime due partite della Mens Sana hanno avuto degli importanti fattori in comune: in entrambi i casi la Mens Sana è andata avanti nel punteggio nella prima metà di gara, salvo farsi rimontare nel terzo quarto. Contro Casalpusterlengo i biancoverdi hanno perso il controllo e la partita, mentre contro Ferentino sono riusciti a resistere e a ricacciare indietro gli avversari. Perché questa differenza?
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