mercoledì 31 dicembre 2014

Accoppiamenti ai quarti di Coppa Italia: più Cento, che Fortitudo

Lo strascico delle due sconfitte fin qui della Mens Sana, a Cecina e Livorno, di cui si è parlato allo sfinimento, è che anche con sola una giornata da giocare da qui alla fine dell'andata, la squadra di Mecacci (a +2 sulle due inseguitrici ma con lo scontro diretto a sfavore) non è ancora matematicamente sicura del primo posto al giro di boa. Obiettivamente altri finali sono ipotesi di scuola, perché alla Mens Sana è richiesto di battere domenica la Sangiorgese al PalaEstra. Quali saranno allora gli accoppiamenti per i quarti di Coppa Italia?

martedì 30 dicembre 2014

I tifosi contribuiranno per ricomprare i trofei, ma non a 60mila euro

I tifosi si sono ritrovati ieri sera per parlare, anche, della questione dei trofei da ricomprare. Per un sunto sulla faccenda (ricomprarli? non ricomprarli? mandare deserta l'asta per comprarli a poco? altro) rimando a questo post, a cui avevo aggiunto in questi giorni una valutazione comparativa col riacquisto di quello che restava della Fortitudo (200mila euro di base d'asta), un paragone forse più attendibile di quello con la Fiorentina fatto dal curatore fallimentare. Cosa hanno deciso i tifosi?

lunedì 29 dicembre 2014

Un occhio al campionato: la Mens Sana, e altre tre squadre

Manca ancora più di metà campionato, e il mercato per qualche settimana è ancora aperto. Ma il mese di dicembre è servito alla Mens Sana per veder delineare le sue avversarie in ottica playoff. Bottegone, Piombino e Valsesia provano a restare attaccate al treno, e restano vicine alla zona calda, ma i valori tecnici stanno premiando Livorno, Cecina e Varese. Non casualmente i tre attacchi più prolifici del campionato, davanti alla Mens Sana. Pesa più l'attacco della difesa?

domenica 28 dicembre 2014

Secondi pensieri sulla seconda sconfitta stagionale

Quando si perde, scatta questo compulsivo moto da Bar Sport di doverne parlare più del solito. Più che un'analisi lucida, un generico discorso sullo stato della nazione. Definirle difficoltà sarebbe non solo ingeneroso ma anche sbagliato, e fuorviante. Ma sono le sfide - chiamiamole così - e non la bambagia a forgiare per i momenti più duri e importanti, quindi ben vengano. Non è sempre così, ma per difetti emersi e per possibile reazione emotiva, le sconfitte possono offrire gli stimoli migliori per lavorare.

Chiarimento numero uno, già affrontato a caldoSe fosse un ragionamento sui risultati, finirebbe presto: non è un problema aver perso di 5 sul campo della seconda classifica una partita che poteva avere esito opposto cambiando anche 2-3 delle decine di episodi che l'hanno decisa (perse, liberi, arbitri); così come in gioco non c'è il timore di perdere il primo posto o di discutere il profitto in classifica di un inizio da 10 vittorie su 12 partite giocate, di cui 8 in trasferta.

Volere la perfezione a dicembre o voler vincere tutte le partite si commenterebbe da solo. Ma se si costruisce sul lungo termine, le indicazioni più interessanti non le danno le partite con Oleggio o Torino e forse neanche il cammino complessivo, quanto piuttosto invece le sfide contro le avversarie più forti, le possibili sfidanti ai playoff. E' in quest'ottica, non in quella del processo al singolo risultato, che può aver senso farla un po' più lunga del solito.

sabato 27 dicembre 2014

Cosa dice la seconda sconfitta stagionale

A Livorno è arrivata la seconda sconfitta stagionale della Mens Sana. Ancora dopo il turno di riposo, e non è un alibi ma un demerito. Con fischi (o non fischi) sbagliati soprattutto nel finale, con il 67% ai liberi e 19 perse: tutti aspetti che potevano cambiare il risultato (80-75 alla fine), non la prestazione. Poteva finire diversamente, ma Livorno ha meritato: è sempre stata avanti, ha fatto la partita, ha alzato i ritmi per annacquare (con successo: nuovo massimo di punti subiti) la superiorità difensiva della Mens Sana.

Non è questione di serata sbagliata. Così come non può essere un problema aver perso due partite su dodici, di cui otto giocate in trasferta. E' questione che, al di là del normale appiattimento dei valori della gara secca, fare ancora questa fatica significa buttar via per strada il gap tecnico a proprio favore. E con Livorno è costato il successo. Conclusione: OGGI la Mens Sana NON sarebbe pronta a DIVORARE i playoff come sarebbe lecito aspettarsi.  Mi soffermo sulle parole in maiuscolo.

venerdì 26 dicembre 2014

Trasferta a Livorno, ci siamo

Dopo le feste, dopo una settimana di sosta per l'appuntamento-fantasma in calendario con l'Affrico, a due settimane dall'ultima partita, ci siamo: domani la Mens Sana torna in campo. A Livorno ne parlano come la partita dell'anno. Non per snobismo, ma lo hanno fatto diverse avversarie quest'anno, al passaggio della Mens Sana. Stavolta però il feeling è quasi contraccambiato. La trasferta al PalaMacchia "minaccia" di essere una con la maggiore affluenza senese dell'anno.

Per i romantici, questa Livorno non è né la Libertas/Liburnia attualmente in C1, né la Pielle adesso in C2. Di fronte c'è la Pallacanestro Don Bosco Livorno, ammessa tre anni fa alla Serie B, a raccogliere l'eredità del vecchio Don Bosco Basket Livorno (sparito nel 2008 per mancata iscrizione al campionato), di cui era la società satellite per minibasket e giovanili. Un po' quello di cui a volte si è parlato come scenario possibile ma mai praticato per la chiusura e riapertura della Mens Sana.

Sarà che è sotto le feste, sarà la voglia di tornare a vedere basket dopo la sosta, saranno i valori tecnici che vedono in campo la prima contro la seconda del campionato, sarà la storica rivalità tra le piazze, sarà la rivalità aggiuntiva che si è sviluppata anche quest'anno in campo e fuori (qui qualche accenno), sarà che - per meriti propri e buon senso altrui - c'è il sospiro di sollievo per un appuntamento in cui si rischiavano limitazioni e invece non ci sono state (qui l'annuncio). I motivi di interesse non mancano. Vediamo quelli tecnici.

giovedì 25 dicembre 2014

Trofei da riacquistare, spunti: la Mens Sana Basket dichiarata fallita, e il precedente Fortitudo

Trovo interessante, e giusto, che la gente di Mens Sana genericamente intesa, nel caso particolare attraverso il Comitato, abbia deciso di trovarsi per parlare di un tema come quello del riacquisto dei trofei (sì, no, chi, come, perché).


Velatamente l'avevo auspicato qui, non per togliere alla Polisportiva la sovranità sulle proprie scelte, che credo che in un mondo ideale dovrà essere sacra e svincolata dalla popolarità o meno delle decisioni, ma perché percorsi condivisi possono essere affrontati insieme: per esempio capire tutti perché non saranno riacquistati i trofei, o partecipare alle spese se invece si è d'accordo sul riacquisto. O altro ancora. Per non appesantire il post precedente, avevo tenuto fuori un paio di questioni.

mercoledì 24 dicembre 2014

Il ritorno dei termali: a Monsummano allena Niccolai

Dopo aver ingaggiato un ex mensanino "non qualsiasi" come German Scarone (qui il link), Monsummano continua a smuovere le acque: esonerato il coach Alessandro Fantozzi, ne prende il posto Andrea Niccolai, che ne fu compagno di squadra a Roma e che ne era il vice adesso, altro ex termale e in quanto tale ricordato come avversario a Siena. Quasi quanto il "gemello del gol" Mario Boni, che a 50 anni doveva giocare questa stagione con Monsummano, salvo ripensarci prima del via. Pare anche per motivi di feeling con Fantozzi. Cambia qualcosa adesso?

martedì 23 dicembre 2014

Oliclass, Forlì e l'inchiesta Time Out

Nei giorni in cui l'esistenza di Forlì è appesa a un filo, si è tornati a parlare dell'inchiesta sulla Mens Sana Basket proprio a proposito della società romagnola. A farlo è il sito Forlibasket. Non conosco chi ci scrive, ma mi sembra gente a cui piace andare in profondità. Nel farlo, si è riscontrata la presenza tra i creditori di Forlì della società svizzera Oliclass (qui il link), una società emersa proprio nell'inchiesta senese.

lunedì 22 dicembre 2014

La questione dei trofei da ricomprare

Marco Decandia ha il merito di aver reso di dominio pubblico sul Corriere di Siena di qualche giorno fa un argomento che circolava strisciante nell’ambiente: gli scenari del riacquisto dei trofei della Mens Sana Basket dichiarata fallita. Ovvero, che andranno all’asta, stante la decisione della Polisportiva di non riacquistarle a un prezzo ritenuto non congruo, per tornare in possesso poi a una quotazione più ragionevole. Di seguito le virgolette del presidente della Mens Sana Piero Ricci uscite sul giornale, poi alcune considerazioni.

domenica 21 dicembre 2014

L'importanza della Coppa Italia

Non è un obiettivo stagionale. Potrebbe diventare una ciliegina solo col senno di poi, qualora il vero obiettivo stagionale fosse raggiunto, la promozione. Ma intanto la Coppa Italia di Serie B è una tappa intermedia di cui la Mens Sana può sfruttare le caratteristiche uniche, rispetto al percorso di lungo termine con la regular season. Come funziona e (a costo di ripetere idee già espresse) perché è un'opportunità e non una scocciatura?
 

sabato 20 dicembre 2014

Giulio Griccioli: i playoff, le radici, il sogno, lo stile

Se non fosse per le prime tre partite perse, con 4 vittorie nelle ultime 7 partite la Capo d’Orlando di Giulio Griccioli – all’esordio da capo-allenatore in Serie A – avrebbe una media da playoff. Il tutto nonostante gli infortuni, il buco nell’acqua con la stella designata Flynn che non c’è più e un organico che non pareva così competitivo (sicuramente a me, ma mi pareva opinione diffusa).

Come altri ex mensanini, forse di più in quanto unico senese in Serie A, sul blog avevo già parlato altre volte di Giulio Griccioli. Adesso è sotto i riflettori del basket nazionale, e non c’entra niente che sia solo dicembre (quando comunque ha già 8 punti di vantaggio sull’ultima in classifica), perché comunque se lo merita.  Riprendo qui alcuni stralci dell’intervista che gli ha fatto un collega e che è uscita ieri sulla Gazzetta dello Sport, con passaggi interessanti in chiave senese.

venerdì 19 dicembre 2014

A volte ritornano... German Scarone

Non a Siena. Ma da avversario. Il tuffo in Serie B e le sfide con Monsummano parevano in estate l'occasione per incrociare di nuovo vecchi avversari come Mario Boni, che poi decise di appendere le scarpe al chiodo all'età di 50 anni (qui il post). Invece poco prima di Natale arriva la notizia che si incrocerà un altro ex termale. Ed ex mensanino, in questa qualità evocato spesso negli ultimi mesi (qui l'annuncio).

Di German Scarone si è parlato molto dai giorni della messa in liquidazione della Mens Sana Basket perché, nel bilancio non approvato, era emersa anche la voce di un credito non più esigibile relativa a un risarcimento assicurativo (iscritto a bilancio pur essendo ormai chiaro che non sarebbe stato riscosso) per un infortunio dell'oriundo argentino.

giovedì 18 dicembre 2014

La trasferta di Livorno

La notizia è di ieri e cambia solo in pare il piano di viaggio di molti senesi per sabato 27 dicembre. Due giorni dopo Natale, e a due settimane dall'ultima partita giocata (domenica scorsa a Pistoia contro Bottegone), con in mezzo il turno di riposo per la sfida saltata con l'Affrico Firenze, la Mens Sana tornerà in campo a Livorno. Al vecchio palazzetto di via Allende (PalaMacchia) all'Ardenza o al nuovo Modigliani Forum (per gli amici PalaPuppa) di Porta a Terra? Ha risposto ieri il Don Bosco dalla propria pagina Facebook.



mercoledì 17 dicembre 2014

Tommaso Marino, un senese all'All Star Game

Pianigiani, Griccioli, se vogliamo Cardaioli. Su questo blog alcuni post sono stati dedicati con piacere a protagonisti senesi di oggi, di ieri o dell'altro ieri. Molto più difficile è farlo sui senesi che vanno in campo. La migliore occasione per farlo è Tommaso Marino. Play, classe 1986, in quella che fu forse la migliore nidiata di sempre del settore giovanile della Mens Sana, bandiera senese negli anni del gran reclutamento, in mezzo a grandi nomi arrivati da fuori come Datome, Vitali, Lechthaler, Scarponi, Cavallaro.

Prima di girare il mondo con Slums Dunk (per chi non lo conoscesse, qui c'è la pagina Facebook), Tommaso Marino ha girato l'Italia dal 2004 a oggi, diventando nel frattempo un affermato giocatore in Lnp, ed è in questa veste che anche in queste ore ha fatto parlare di sé.  

martedì 16 dicembre 2014

In confronto alle squadre in testa negli altri gironi

La Mens Sana torna in campo dopo Natale perché il turno del 21 dicembre non si giocherà, inizialmente previsto in un curioso incrocio con l'Affrico che poi si è ritirato prima dell'inizio del campionato. Tempo di sosta, tempo di valutazioni. Anche alla luce del calendario, oltre che dei tanti cambiamenti, ma anche di un roster di alto livello, la Mens Sana ha avuto un inizio di stagione apprezzabile con 10 vittorie in 11 partite.

In un tipo di campionato ai più sconosciuto, per aiutare a capire il percorso della squadra di Mecacci può essere interessante un confronto con le altre squadre in testa in Serie B, negli altri gironi. Ci sarà modo di farlo in maniera più approfondita durante la stagione,anche alla luce dei livelli rispettivi campionati, intanto partiamo dai ruolini di marcia comparati. Per scoprire, per esempio, che c'è anche chi ha fatto meglio della Mens Sana.

lunedì 15 dicembre 2014

VotaEzio VotaEzio VotaEzio

Mercoledì scorso ero ospite a Basket Forum insieme, tra gli altri, a Ezio Cardaioli. Detto con qualche eufemismo,  non ha mancato di ricordare a chi non lo vedeva da un po' la sua personalità schietta, generosa e senza mezze misure. Ho voluto salutarlo a fine serata come il padre del basket senese. Non ignoro le storiche diatribe Bucci-Cardaioli (ah, quindi spaccarsi non è una specialità solo degli ultimi tempi...), né il fatto che poi nell'ultimo decennio la Mens Sana ha raggiunto livelli che hanno fatto la storia non solo del basket senese ma di quello nazionale.

Ho voluto ripescare una formula già usata nella copertina della biografia del Prof, a cui vado fiero di aver contribuito. Lì si mettevano in una stessa pagina il professor Dudo Casini, Cardaioli e Simone Pianigiani. La vita va avanti, la storia prende pieghe nuove, ma in una costruzione del genere aveva senso parlare di un album con il nonno, il padre e il figlio del basket senese. L'altra sera, entrando in trasmissione, il Prof mi ha fatto vedere una lettera. Mittente, la Fip.

domenica 14 dicembre 2014

Difesa e big. La prima risposta

Si era parlato fin troppo dell'importanza potenziale (in bene e in male) delle ultime due partite del 2014. La Mens Sana ha risposto con una vittoria non spettacolare, non dilagante, ma decisa e senza esitazioni a Pistoia, costringendo Bottegone alla prima sconfitta interna stagionale. La firma è stata quella della difesa e delle giocate dei big, su tutti Parente e Chiacig. Gli altri risultati della giornata hanno fatto ulteriormente selezione, per il primo posto alla fine dell'andata manca solo la matematica.

sabato 13 dicembre 2014

Il nuovo presidente di Lega

Valentino Renzi, Ferdinando Minucci e Fernando Marino sono gli ultimi tre presidenti che la Lega Basket ha eletto come guida. Un mondo distante al momento quello della Serie A, per la Mens Sana, che però in queste ore ha visto eleggere un nuovo presidente della sua Lega attuale (e futura sicuramente per un po' di tempo), la Lega Nazionale Pallacanestro. Cosa cambia? E cosa cambia per la Mens Sana?

venerdì 12 dicembre 2014

Chiudere in bellezza il 2014. O meno

In questi giorni c'è stato modo di parlare del peso delle prossime due partite sul proseguimento della stagione (qui il post). Allo stesso modo in cui c'è da ragionare sulle prospettive in caso di doppia vittoria, ha senso per onestà ragionare anche sugli scenari di una doppia sconfitta.

giovedì 11 dicembre 2014

The dark side of calendario

I 2399 spettatori della partita con Oleggio sono stati minimo stagionale per la Mens Sana. Che comunque sono un bel minimo per una B2, senza stare a evocare quanti ci avrebbero messo la firma in estate. Quei 2400 sono stati gli ultimi ad aver visto giocare in casa la Mens Sana nel 2014.

Questo girone di andata quasi tutto in trasferta della Mens Sana è la scoperta dell'acqua calda. Solo come punto di partenza, ricordiamo (come scritto tempo fa) che l'anno solare si chiuderà con la Mens Sana che alla penultima di andata su 12 partite ne avrà giocate 8 fuori casa e 4 in casa. Partendo da qui, aggiungiamo solo un paio di ragionamenti.

mercoledì 10 dicembre 2014

Labronici, potere e trasferte

Nell'atteso recupero della nona giornata, Livorno ha travolto 92-53 Cecina: con 7 vittorie in 10 partite, si candida anche con la forza dei numeri al ruolo di prima sfidante della Mens Sana (9 vittorie in 10 partite).

Espulsioni - anche di coach Campanella - e il gran nervosismo del secondo tempo hanno segnato il tracollo (56-25 il parziale della ripresa) dell'unica squadra che fin qui ha battuto la Mens Sana, e fin qui in prima fila per il ruolo di cui sopra ("prima sfidante") forte di un percorso fin qui da sole due sconfitte, sui campi di Sangiorgese e Bottegone. Quali sono le premesse della partita del 27 dicembre della Mens Sana a Livorno?

martedì 9 dicembre 2014

Diesel

Non è solo questione del 2/2 di Ferrara. Oleggio è partita forte domenica, come forti sono partiti in queste prime dieci partite giocate in campionato molte delle avversarie della Mens Sana. Deja-vu. Plurimo. Se n'era accennato in qua e là, stavolta si parla solo di questo: La squadra di Mecacci ha un problema nell'impatto con le partite?

lunedì 8 dicembre 2014

Così crescono i giocatori della Mens Sana

I progressi di squadra (post di ieri) della partita con Oleggio non nascono sotto i cavoli e non sono scindibili anche dalle buone prestazioni individuali di domenica. Non era la finale Nba, ma il contesto (dopo aver rischiato per la terza volta in stagione di perdere una partita, in un'annata ancora agli albori in cui a volte si è vinto più per forza che per brillantezza) impone di non sottovalutare alcuni segnali.
 

domenica 7 dicembre 2014

Così cresce la Mens Sana

Allora non era colpa mia. La Mens Sana vista contro Oleggio ha non solo vinto largamente ma anche giocato bene. E' evidente che c'entra anche il livello dell'avversaria, squadra tutta zona e tiro da tre (34 tentativi, su 76 tiri totali) che è stata in partita grazie a quell'inizio in cui le triple sono entrate, poi quando ai pantaloncini di Ferrari si è attaccato Ranuzzi, è un po' cambiata la storia.

Ma trovare un'avversaria di cui si è più forti non implica necessariamente giocare bene, si è visto altre volte anche quest'anno. In pillole, seguono alcune buone notizie della serata. In molte, ripeterò quanto già detto da coach Matteo Mecacci a fine partita, ma d'altra parte chi meglio di un allenatore conosce la propria squadra?

sabato 6 dicembre 2014

Il testa-coda (che dura tre tempi)

Posto che il passaggio di Crespi con annessi e connessi non è stato un evento banale, può essere contento Matteo Mecacci, se al centro delle cronache della settimana c'è sempre qualcosa di diverso dal campo (quante volte s'è detto?): quando si sdottora di basket lo si fa praticamente sempre per dire che qualcosa non va, e considerare più importanti altri argomenti vuol dire implicitamente che le cose vanno bene, o comunque abbastanza bene. E anche tornando a parlare di basket, non c'è solo basket.

venerdì 5 dicembre 2014

Il ponte sul fossato

Mi ero avvicinato alla serata del ritorno a Siena di Marco Crespi con un po' di timori sul fatto che "il palcoscenico" potesse offrire una facile ribalta a chi volesse usarla per veicolare le proprie recriminazioni sul passato (qui avevo preferito solo accennarlo).

E quando lo dico, sia chiaro che mi riferisco SIA a chi denuncia con forza il modo in cui è finita la Mens Sana Basket SIA a chi denuncia con forza l'obbligo di tagliare del tutti i ponti con quel passato. Posizioni evidentemente inconciliabili, che solo il tempo, e la giustizia (le condanne, ma anche le assoluzioni), potranno condurre a una sintesi, anche se sicuramente non una ricongiunzione.

Con maturità, la serata insieme a Marco Crespi è stata l'evento che doveva essere: una festa. Non per tutti, e già questa è stata una nota stonata. Seguita da un comunicato duro della Brigata Biancoverde (qui il testo). Seguita (ma anche preceduta) dall'ostentata posizione di altri - mettiamoci un'etichetta: "i nostalgici" - che per una sera tornavano a sentirsi rappresentati dalla Mens Sana. E qui, a prescindere da quanti siano gli uni e gli altri, lo spirito della serata era già andato perso.

giovedì 4 dicembre 2014

Il messaggio del ritorno di Marco Crespi a Siena

Una serata di emozioni, ma il nodo non è la serata. Sono le emozioni: di un anno, di un'esperienza, di un modo di vivere il basket, lo sport, le proprie passioni. Chi c'era, alla presentazione del libro di Marco Crespi, non ha bisogno di parole per farselo spiegare. Altri non c'erano perché impossibilitati, altri ancora non c'erano per scelta, e mi dispiace. Magari, anzi sicuramente, ci sarà modo di ritornarci su. Intanto mi piacerebbe fissare alcuni punti della giornata.

mercoledì 3 dicembre 2014

The place to be

Ci siamo. E' il giorno del ritorno a Siena di Marco Crespi, che in realtà è già in città da diverse ore. L'appuntamento è per le 18 a Palazzo Patrizi, via di Città 75. L'occasione è la presentazione del suo libro sulla scorsa stagione. Letto: se interessa la Mens Sana, forse anche il basket e la vita, non si può non leggere. Poi, una volta letto, ognuno fa le sue valutazioni.

Sarà in vendita da domani - giovedì - in tutte le librerie di Siena, poi la distribuzione è nazionale, anche attraverso i siti dedicati. 13 euro. Con proventi destinati a uno scopo benefico. Non è spam. Non è pubblicità. Penso che la letteratura sulla Mens Sana debba essere un argomento di questo blog.

martedì 2 dicembre 2014

Siena in Serie A vince ancora

Un po' di Siena nel massimo campionato c'è ancora. E' quella di Venezia, con tanti ex senesi, ex scudettati, ex dell'anno scorso, ora a guardare tutti dall'alto in basso. E se la Reyer è da sola lì in testa è anche grazie a un altro senese, Giulio Griccioli, che con Capo d'Orlando ha fatto l'impresa di giornata.

lunedì 1 dicembre 2014

La capacità di uscirne (dopo essersi complicata la vita)

Ma è anche una squadra che inequivocabilmente sotto pungolo reagisce, e vince di forza come è successo all'overtime, o nel finale di Varese. E non è mai così nelle squadre fuori controllo, che vanno nel pallone, che non reggono la pressione, segno che invece questa Mens Sana - come si richiede a un organico di questo livello - nonostante qualche vuoto di sceneggiatura è comunque a livello mentale pienamente padrona di sé stessa. Non solo. 

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