Spicca meno, oggi che si respira un clima diverso: molto diverso rispetto anche solo a un anno fa di questi tempi, e ancora di più dall'immediato post pandemia. Palio A Canestro, che alla terza edizione (dall'11 al 16 giugno in Fortezza) ha già la forza e la capacità di imporsi come un appuntamento atteso e abituale dell'agenda cittadina, è indubbiamente una delle cose migliori successe al basket senese negli ultimi anni. "Successe"... fatte succedere in realtà, visto il lavoro che c'è dietro. Qualche bocca storta c'è stata all'inizio e qualcuna c'è ancora, ma è ormai il percorso di questi anni a definirla come un'iniziativa che non pesta i piedi a nessuno ma anzi offre un "di più", un'esperienza in più nel bagaglio con cui i ragazzi tornano nelle rispettive società. E riscuotendo una risonanza sul territorio che si poteva solo sperare quando, alla nascita di questa idea, c'era un bisogno vitale, l'urgenza, di tornare a respirare basket in città, a riempire i polmoni di basket, più possibile, sempre di più.