lunedì 26 febbraio 2018

Saldi di fine stagione

Era inizio luglio quando il mix di austerità nel budget, tempi sbagliati e livello dei giocatori scelti oggettivamente mortificante (riscontrabile anche oggi) avevano spinto a definire il mercato dell'estate 2017 come il più modesto della storia recente della Mens Sana. Poi il raddoppio o quasi del budget dopo l'insediamento della nuova presidenza ha cambiato le valutazioni quantomeno sull'impegno profuso (chiudendo l'estate col primo budget del girone), al di là del verdetto del campo sul roster allestito.

Fast forward, eccoci alla chiusura del mercato di riparazione. O meglio: al 28 febbraio è fissata la chiusura dei trasferimenti tra squadre di Serie A2 (il 95% del mercato...), poi c'è tempo fino al 31 marzo per ingaggiare giocatori provenienti dalla Serie A e fino alla fine della regular season dall'estero. E a oggi un banale confronto col resto del mondo dice che ogni altra squadra nella stessa condizione di classifica della Mens Sana, in lotta per la salvezza o per evitare i playout, sul mercato ha fatto di più e meglio.
 

sabato 24 febbraio 2018

Sardi di fine stagione

Non è solo sfortuna, ancora meno fattori esterni: più spesso errori propri. Ma fin qui in stagione quando poteva girare male, soprattutto nei finali di partita, è sempre girata male. Si dice che in una stagione alla fine si faccia pari, ma la Mens Sana fin qui aveva solo rimpianti. A Cagliari (83-85) per la prima volta in stagione, a parte forse Napoli a inizio campionato, per una volta è girata bene. Comprese, oltre ai tanti errori casalinghi, quattro decisioni arbitrali nel finale (infrazione di 8 secondi, 5 secondi, blocco di Ebanks non falloso, antisportivo su Borsato) che non sono stati regali, ci stavano, ma sono state coraggiose, e su cui a parti invertite magari si sarebbe gridato allo scandalo. Un successo liberatorio anche per come è arrivato. Fosse arrivato prima si sarebbe sicuramente detto che avrebbe potuto sbloccare la stagione. Arriva subito prima della settimana di stop del campionato. E arriva a 7 giornate dalla fine: dopo Latina - seconda trasferta di fila - la Mens Sana chiuderà giocando in casa 4 delle ultime 6 partite.

Ma così come, in quanto scontri diretti, valevano doppio le sconfitte con Napoli ed Eurobasket nelle ultime due trasferte, altrettanto vale doppio questo successo: innanzi tutto perché in trasferta, ed è quando salta il fattore campo che si danno gli scossoni alla classifica; ma anche per come rimodella la lotta salvezza, tirando definitivamente dentro anche Cagliari. Che è alla quinta sconfitta di fila in casa, dove non vince dal 17 dicembre, e all'ottava sconfitta nelle ultime dodici partite, quarta nelle ultime cinque: aver perso le altre con Latina, Agrigento e Treviglio ha contribuito a incasinarne la classifica. Alla Mens Sana sarà anche mancato di ribaltare il -6 dell'andata, quando finì in contestazione, ma per come si è decisa la partita diventa secondario. La sconfitta di Eurobasket in casa con Reggio Calabria completa il quadro dell'affollamento di squadre a quota 20, dove oltre a Cagliari e ai romani la Mens Sana trova per ora anche Latina, che ha rinviato la partita al pari di Treviglio (terzultima a quota 18). Con in mezzo mercoledì la chiusura del mercato, intanto andare alla pausa così è un'altra cosa.
     

Bine&Roll: Kyzlink il rinforzino

Nove olive di numero, mezzo etto di stracchino e un quarto di vino sfuso

Molti di voi si sono sentiti, per un attimo, il Conte Lello Mascetti, alla notizia che Elston Turner sarebbe stato sostituito da Tomas Kyzlink.

Il tentativo di rimediare, in qualche modo, ad una situazione difficile, inaspettata, imbarazzante. 

Pochi lo avrebbero fatto. Forse nessuno.

venerdì 23 febbraio 2018

Panico da zero a dieci: Gli huddle, le metafore, le reazioni e i giri

"Certi amori non finiscono mai, fanno un giro di campo e poi purtroppo ritornano"

10 Difesa Come anche Mecacci ha sottolineato dopo la partita questa squadra ha sviluppato nel tempo un'anima difensiva che fino a pochi mesi fa non era neanche lontanamente parte del suo bagaglio tecnico. Una partita come quella contro Biella fino a poco tempo fa la Mens Sana l'avrebbe persa, senza se e senza ma. Invece è riuscita a costruire il proprio successo proprio partendo dalla propria metà campo, senza avere la necessità di segnare 150 punti come accadeva una volta.

giovedì 22 febbraio 2018

St.Sal.Stats: Kyzlink a Siena si sente già a casa. Il problema è in trasferta

“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova”. Ecco, se l’assunto di Agatha Christie si può trasportare al basket, ai tre indizi, e quindi alla prova, siamo già arrivati. Gli indizi in questione sono le prestazioni di Tomas Kyzlink, il ceco che ha preso il posto di Elston Turner dopo la partita con Casale. Non serve la lente di ingrandimento per vedere che…
  

domenica 18 febbraio 2018

Biella e la Bestia

Contro Biella all'andata arrivò la prima sconfitta della Mens Sana di Mecacci. Contro Biella al ritorno arriva una vittoria (90-75) che è vita nel momento più difficile della stagione. Un successo che in un momento normale sarebbe stato vissuto con esaltazione anche per il modo in cui è arrivato - la Mens Sana che tutti vorrebbero vedere, oltretutto contro la seconda in classifica, sempre in controllo, e non è il momento di fare i sofisticati sui demeriti di Biella - ma che in questi chiari di luna, ancora in piena zona playout, importa soprattutto perché è una boccata d'ossigeno dopo tre sconfitte di fila e due settimane folli. Vincendo le due partite perse di un punto con Napoli ed Eurobasket la Mens Sana oggi sarebbe ai playoff. Ma le ha perse, quindi siamo a parlare di altro, e di questa diversa realtà bisogna essere consapevoli.
 

mercoledì 14 febbraio 2018

St.Sal.Stats: Nel libro dei record. Dalla parte sbagliata

"Se sei a corto di argomenti, usa la statistica. Nessuno starà a fare i calcoli necessari a contraddirti"

L’ultimo quarto di Roma è ancora sotto gli occhi di tutti. Appena quattro punti segnati in dieci minuti, una cosa da far venire i brividi. Sì, alla Mens Sana non era mai capitato in Italia da quando le gare sono suddivise in quattro parti. Era successo di peggio una volta in Europa, a Barcellona: dicembre 2008, il primo periodo finisce 25-3 per i blaugrana. Ecco, però dall’altra parte non ci sono Cesana, Fanti e Venuto, ma Basile, Navarro, Andersen, Ilyasova, in una squadra che a fine competizione si piazzerà al terzo posto…  un periodo storto, in cui non c’è modo di fare canestro, può capitare anche ai gruppi migliori, qual era quello della Montepaschi 2008/09.
   

martedì 13 febbraio 2018

Panico da zero a dieci: I ritorni, le decisioni, gli spot per il basket e quattro punti

"C'ho delle storie ragazzi, c'ho delle storie pese!"
"C'hai delle sbarbe a mano?"
"No c'ho delle storie!" (Lestini ritornando sul cubo dei cambi per la prima volta dopo secoli)

10 Fare reparto da solo Come è successo a Ebanks. Per larghi tratti della partita l'unico in grado di segnare e di dimostrarsi pericoloso (nell'ultimo quarto l'unico per davvero...). Ha dimostrato per l'ennesima volta come con questa categoria non abbia nulla da spartire, ma che può tirare la carretta in solitaria solitudine fino a un certo punto, poi diventa pur sempre un gioco di cinque contro cinque.

lunedì 12 febbraio 2018

Rotta playout

Così in basso in classifica la Mens Sana non c'era mai stata. Già in zona playout sì, dopo la sconfitta con Casale e prima di vincere ad Agrigento. Ma erano in tre a pari punti al terzultimo posto. Stavolta vincendo lo scontro diretto (63-62) Eurobasket si è staccata e ha lasciato al terzultimo posto solo Treviglio e la Mens Sana. Che col salvataggio del +7 di differenza canestri dell'andata a caldo non riesce neanche lontanamente a riempire un bicchiere svuotato dal crollo del secondo tempo, 16 punti segnati in 16 minuti, e metà di questi minuti passati senza segnare proprio, prima ancora di perdere - ancora - all'ultimo tiro. Libero.

Tutta la maledizione di una stagione del genere è nel tagadà di fiducia persa, ritrovata e di nuovo persa in una squadra dalle gambe corte e prosciugata, che compete in casa con le prime due in classifica, perdendo solo in fondo, e poi va a perdere in casa di due delle ultime tre in una settimana, con due falli fischiati nell'ultima difesa, con due punti di scarto complessivo, ma che in classifica fanno quattro punti, e che in realtà sono il doppio essendo scontri diretti. Per due punti. Così dall'inseguire a Napoli la terza vittoria consecutiva che avrebbe dovuto girare la stagione, una settimana dopo la Mens Sana annaspa nelle sabbie mobili generate dalla terza sconfitta in otto giorni: è la seconda volta che si toccano tre sconfitte di fila nella gestione Mecacci, che ha un ruolino di sei vittorie e dieci sconfitte fin qui.

C'è molto che si muove anche fuori dal campo, non solo l'inquietudine per i leaks bulgari sulla proprietà, che ora sono al vaglio non solo di chi li ha ricevuti e di chi ne è oggetto, ma anche degli inquirenti che stanno indagando per estorsione e diffamazione, oltre a eventuali altri reati commessi dai personaggi coinvolti. Proprio ora che servirebbe il massimo della lucidità sul campo. Dove la colpa di essersi presentati a questo frangente della stagione fragili, non pronti a livello di organico, amplificandone così i limiti e gli errori, sta dilaniando di dolore la passione offesa della piazza, davanti a un sempre più verosimile scenario da playout.

sabato 10 febbraio 2018

Bine&Roll: Identità. La Mens Sana oggi, e immaginarla con un lungo vero in più

Small Ball, per Wikipedia:"is a style of play that sacrifices height, physical strength and low post offense/defense in favor of a lineup of smaller players for speed, agility and increased scoring (often from the three-point line)" 
 
SCELTA OBBLIGATA?

Più che altro una tendenza. Ad ogni livello del gioco.
Ovvero preferire adattabilità ad struttura più tradizionale, distinta per ruoli anche in base alla fisicità.

giovedì 8 febbraio 2018

Panico da zero a dieci: Le assenze, le maglie, B.A. Baracus e i ritorni

"A volte ritornano. Altre volte non se ne sono mai andati"

10 Quindici Come i minuti in cui la Mens Sana ci ha effettivamente fatto pensare che potesse succedere un mezzo miracolo. In cui abbiamo visto la squadra che avevamo ammirato contro Trapani e Agrigento, sicura, da corsa, efficiente in attacco e arcigna in difesa. Poi Scafati è entrata nel palazzo.
 

mercoledì 7 febbraio 2018

Scafati di forza. Il cuore, da solo, non può bastare

Un solo quarto non può e non deve bastare per vincere una partita che dura 40 minuti. Ma le energie a disposizione bastavano per quello e poco più. E si è visto. Così come si è vista anche tutta la distanza che c’è in classifica tra le due squadre, oltre che una sostanziale differenza tra un collettivo che viaggia, in salute e in fiducia, ed è Scafati ovviamente (quinta vittoria consecutiva al PalaEstra per i campani), e un altro che è letteralmente molto molto stanco anche perché ormai costantemente costretto ad affidarsi a rotazioni accorciate, sia per infortuni che per scelte tecniche. E’ una sconfitta di amara consapevolezza per la Mens Sana, alle prese adesso con una classifica sempre più preoccupante ed anche con una situazione psicologica difficile tra scarsa autostima ed un morale decisamente basso. La faccia di coach Mecacci e dei giocatori a fine partita vale più di mille commenti.

lunedì 5 febbraio 2018

St.Sal.Stats: Finali roventi, chi si prende la responsabilità?

“Ho sbagliato più di 9000 tiri in carriera. Ho perso almeno 300 gare. 26 volte, ho avuto la palla per vincere la partita e ho sbagliato” (Michael Jeffrey Jordan)

Ecco, se anche il più forte giocatore di tutti i tempi ha sbagliato per ben 26 volte il tiro per vincere una gara, figuriamoci se lo stesso errore non può commetterlo Devin Ebanks. Sgombrando il campo dagli equivoci, non è colpa dell’ex Lakers se a Napoli è andata male (opinione personale, per carità). Certo, se segnava... ma con i se non si va da nessuna parte. Nei finali punto a punto ci sta che una volta vada a finire bene, un’altra male; all’andata contro Napoli, fu uno sciocco fallo di Fioravanti su Turner a permettere all’ex Cremona di segnare i due liberi per agguantare la proroga. A distanza di qualche mese Kyzlink ha restituito il favore, solo che non si era avanti di due… Detto questo, come gioca la Mens Sana i propri finali punto a punto?

domenica 4 febbraio 2018

Il folle fallo e la dura legge dell’ex. Turner firma il successo di Napoli sulla Mens Sana

E’ una sconfitta che sa di beffa quella subita dalla Mens Sana a Napoli. E non solo perché la squadra di Mecacci è stata battuta dall’ultima in classifica, alla sua terza vittoria assoluta in campionato. Basti vedere il punteggio finale, 71-70, per capire l’amarezza che può lasciare il match del PalaBarbuto. In un incontro dalle tante sfaccettature, sia nel bene che nel male, risulta decisivo l’ex Turner che consuma la sua vendetta personale contro la squadra che lo ha tagliato poche settimane fa mettendo a segno i tiri liberi decisivi per il sorpasso finale. Liberi, peraltro, scaturiti da un folle fallo di Kyzlink, proprio colui che ha sostituito Turner nello scacchiere tattico mensanino. Quando si dice, oltre il danno la beffa…

E beffa è stata per l’appunto. La partita è stata sporca, brutta e non adatta agli amanti dell’estetica. L’intensità vista in campo spesso non è stata accompagnata dalla giusta dose di lucidità. E gli errori, da una parte e dall’altra del campo, sono lì a dimostrarlo. Purtroppo per la Mens Sana non è bastata una grande prova di Ebanks in attacco e, complessivamente, una discreta tenuta di squadra in difesa. A pesare alcune scelte sbagliate dei biancoverdi, specie in un finale di partita da dimenticare per la squadra di Mecacci. Basti pensare al tiro troppo affrettato di Sandri e al conseguente ‘folle fallo’ di Kyzlink sull’uomo della partita Elston Turner.
  

venerdì 2 febbraio 2018

La differenza tra vittorie e sconfitte la fanno i rimbalzi. Per questo sul mercato...

I risultati delle ultime due partite, e in particolare il contributo della coppia di lunghi Ebanks-Vildera nel recente periodo, sembrano aver messo in una prospettiva meno disperata (ma non meno consapevole) l'idea che la Mens Sana possa aver bisogno di un pivot per completare il roster. Le prestazioni recenti hanno dimostrato che non c'è un problema così grave? O hanno mascherato una situazione che sul lungo termine non è sostenibile? La risposta, o un aiuto alla risposta, arriva da una rapida occhiata a una voce che si sta dimostrando decisiva nel fare la differenza tra vittorie e sconfitte: il rendimento a rimbalzo.
   

giovedì 1 febbraio 2018

Panico da zero a dieci: Il delirio, i soldatini, le uscite e gli psicodrammi

“Dimmi, danzi mai col Diavolo nel pallido plenilunio?” (Vildera a Renzi prima della palla a due)

10 Delirio lisergico Quello del secondo quarto, in cui abbiamo visto senza troppe ombre di dubbio la miglior Mens Sana di questa stagione. Una squadra finalmente sicura di sé che corre, che sa dove andare per fare male all’avversario, che difende e che non ha paura di tutto quello che la circonda. Una ventata biancoverde che ha annichilito Trapani per quei dieci minuti e ha dimostrato quello che questa squadra (teoricamente) potrebbe fare. Spalmare un simile approccio sui quaranta minuti è impensabile, ma diciamo che mi accontenterei di 20.
  

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