E' andata abbastanza come doveva andare, sul campo della squadra terza in classifica e dell'attacco più prolifico del campionato. Pensare di andare a Latina e fare la partita sarebbe stato bello. Ma a parte i problemi di energia legati al turno infrasettimanale (vale per entrambe, certo), la Mens Sana oggi per ragioni di organico gioca un basket tutti fuori, con 4 e a volte anche 5 piccoli in campo, anche divertente per le situazioni che si creano, a tratti estremo, ma sicuramente particolare. Al di là delle risorse umane (e dei corpi) a disposizione, non sarebbe neanche giusto aspettarsi in difesa un basket di trincea, da una squadra che ha bisogno di ritmi alti per avere un senso dall'altra parte del campo, con l'assetto che ha oggi. Un volto imprevedibile con cui tentare un'impresa più che la solidità di provare a imporsi. Il -5 finale (89-84) rende merito alla capacità di essere andati comunque a giocarsela.
giovedì 31 gennaio 2019
martedì 29 gennaio 2019
St.Sal.Stats: Due vittorie nelle ultime 8 gare. La ricetta: sopra il 50% da due e il 40% da tre
Contro Casale è arrivata la seconda vittoria nelle ultime
otto partite. Un successo bello rotondo, con la miglior performance offensiva
degli ultimi quattro anni (contro Roma, due anni fa, ci si era fermati sul
106-103 in una partita di fine stagione a briglie sciolte). Non è questo il
focus. Cerchiamo di capire cosa ha funzionato nelle due prove vincenti del
2019, quella con Agrigento e quella di domenica scorsa.
lunedì 28 gennaio 2019
Basket City: Virtus, sprofondo viola e tre gare per risollevarsi. Impresa di Asciano in D
Non è tanto il punteggio finale a far male: se si guardano i valori assoluti del campionato, un 102-66 subito in casa di una corazzata come la Fiorentina, ci può anche stare. È la classifica che adesso ha assunto dei connotati negativi: con la vittoria interna di Cecina sul fanalino di coda Domodossola, è chiaro che da adesso in poi sarà corsa a due per la Virtus - proprio contro i piemontesi - per evitare l’ultimo posto e quindi la retrocessione diretta. Un fattore non di poco conto per il team rossoblù, soprattutto a livello mentale, con i ragazzi di Tozzi che dovranno guardarsi costantemente le spalle, cercando di mantenere quel minimo vantaggio (+2 in classifica, ma scontro diretto dell’andata in favore di Domodossola) accumulato sino ad ora. C’è solo una via per scrollarsi un po’ di paure dalle spalle: tornare a vincere il più presto possibile.
domenica 27 gennaio 2019
Qualcosa è cambiato
Dopo una settimana che ha visto l’addio di Poletti, le
parole dure dell’Associazione e lo sciopero del tifo da parte della Brigata la
Mens Sana ha risposto sul campo con una delle partite offensivamente più solide della stagione. Una gara (107-98) dominata nei quarti centrali e poi messa a rischio
negli ultimi dieci minuti, quando Casale ha tentato il tutto per tutto per
rientrare.
venerdì 25 gennaio 2019
Pick-and-Tom: Come cambia la Mens Sana senza Poletti?
di
Unknown
Mitch Poletti, uno dei perni su cui era stata pensata questa Mens Sana non c’è più. Se n’è ritornato alla Scaligera, dove aveva passato la seconda metà della scorsa stagione, anch’essa iniziata altrove. Alla base dell’ennesimo trasloco dell’uomo con la barba stanno motivazioni personali più che tecniche. Ma le ripercussioni si vedranno ovviamente sul parquet, dove negli ultimi tempi la squadra di Moretti, una macchina virtuosa fino a inizio dicembre, sta a dir poco arrancando. La cosa positiva però risiede nel fatto che questa ulteriore novità ci permette di non dover analizzare da un punto di vista tattico lo strazio, tecnicamente parlando, della partita di Rieti. E scusate se è poco.
mercoledì 23 gennaio 2019
St.Sal.Stats: I due volti della Mens Sana, fino a Roma e dopo. Chi è cresciuto e chi è calato
C’è una Mens Sana fino alla partita contro la Virtus Roma. C’è una
Mens Sana dopo la partita contro la Virtus Roma. Fino al turno del 9 dicembre abbiamo
visto una squadra che lottava, correva, si sbucciava i gomiti, con il riflesso
in classifica di un 7 vinte e 3 perse che solo la penalizzazione non premiava
con un collocamento nei quartieri altissimi. Poi c’è la Mens Sana dal 10
dicembre in poi, che magari non avrà smesso di lottare, ma in qualche modo ha
alzato il piede dell’acceleratore. Ritrovandosi con un poco brillante 1-6 che
la mette a rischio playout.
martedì 22 gennaio 2019
Panico da zero a 10: Maria regina di Scozia, la domanda fondamentale, le ragioni e il rispetto
"E benvenute a ste cessioni, belle grosse e per pressioni, e tu che sei, un po' gnà gnà, e dimme un po' che stai a sbloccà"
10 Maria regina di Scozia Un bel film diretto e interpretato senza sbavature che racconta la storia del dualismo tra Maria Stuarda ed Elisabetta I. Non perfetto, con alti e bassi e difetti qua e là, ma che comunque ho di gran lunga preferito alla visione della partita di domenica. Nessuno riuscirà mai a farmi pentire della mia scelta, ho un "Quarantadue" pronto per chiunque ci voglia provare.
10 Maria regina di Scozia Un bel film diretto e interpretato senza sbavature che racconta la storia del dualismo tra Maria Stuarda ed Elisabetta I. Non perfetto, con alti e bassi e difetti qua e là, ma che comunque ho di gran lunga preferito alla visione della partita di domenica. Nessuno riuscirà mai a farmi pentire della mia scelta, ho un "Quarantadue" pronto per chiunque ci voglia provare.
lunedì 21 gennaio 2019
Basket City: Virtus, Alba di rimpianti e Casoni di rinforzo. In C Colle riprende la corsa
Galeotto fu il primo quarto. Costa caro l’aver fallito l’impatto con la partita alla Virtus, battuta in casa da Alba (69-64 il risultato finale), al termine di un incontro palpitante e che comunque ha consegnato alla società di Via Vivaldi una squadra tenace e pronta a giocarsela con tutti. Peccato però che tutto questo non abbia portato punti in classifica. C’è rammarico per il risultato finale, perché poi la Virtus ha avuto la forza di giocarsela con la quinta forza del campionato, mettendo in difficoltà il team piemontese con tanta voglia e abnegazione difensiva. Senza quel -12 di fine primo periodo si sarebbe sicuramente visto una partita diversa e, forse, anche un esito positivo dell’incontro. Un vero peccato.
domenica 20 gennaio 2019
A Rieti inviolate
Il problema non è solo sapere di potersi ritrovare al terzultimo posto già sabato sera, quando Tortona (arrivata a -1) anticipa con Latina. E' sapere di arrivarci, dopo la sconfitta 53-42 a Rieti, implosi in una serie di sei sconfitte nelle ultime sette partite. Con un trend chiaro in campo, e tutto quello che sta succedendo fuori. Rieti, oltre che rivale sentita, è anche avversaria maledetta: due anni fa, quando la famiglia Macchi era ancora sulla porta d'ingresso, la Mens Sana subì la peggior sconfitta casalinga della propria storia; stavolta questi 42 punti segnati e 11 minuti a secco sono ancora, purtroppo, materiale da annali. Ancora più doloroso, con tutta la gente arrivata fino a Rieti.
Sì, a tre minuti dalla fine si poteva tornare a un paio di possessi di distanza. Sì, di fronte c'era la terza forza del campionato, che sì due mesi fa aveva tenuto a 48 punti Tortona, e che sì è la miglior difesa del campionato per punti subiti: 69,5. Ma la Mens Sana si è fermata a 42. Seconda per percentuale da due concessa: 48%. Ma la Mens Sana si è fermata al 41,4%. La migliore per percentuale da tre concessa: 30%. Ma la Mens Sana si è fermata sotto il 15%. Poi magari ci si chiede che fine ha fatto Lupusor come l'anno scorso ci si chiedeva di Lestini. E come l'anno scorso il problema non è lì.
Sì, a tre minuti dalla fine si poteva tornare a un paio di possessi di distanza. Sì, di fronte c'era la terza forza del campionato, che sì due mesi fa aveva tenuto a 48 punti Tortona, e che sì è la miglior difesa del campionato per punti subiti: 69,5. Ma la Mens Sana si è fermata a 42. Seconda per percentuale da due concessa: 48%. Ma la Mens Sana si è fermata al 41,4%. La migliore per percentuale da tre concessa: 30%. Ma la Mens Sana si è fermata sotto il 15%. Poi magari ci si chiede che fine ha fatto Lupusor come l'anno scorso ci si chiedeva di Lestini. E come l'anno scorso il problema non è lì.
venerdì 18 gennaio 2019
Pick-and-Tom: La capacità della Mens Sana di mettere in mezzo il lungo avversario
di
Unknown
Prendi i punti di forza del tuo avversario e trasformali nel tuo bersaglio preferito. Non so se qualcuno abbia mai detto una stupidaggine del genere. Nel caso di risposta negativa, sono pronto a prendermi tranquillamente la paternità di siffatta massima. Se in sede di vigilia dell’ultimo turno potevamo facilmente individuare le caratteristiche più temibili di Tortona nei freschi rinforzi di gennaio e nella tenuta difensiva, conservata anche nei momenti bui, ebbene coach Moretti ha scelto di attaccare in maniera continua oltre che chirurgica proprio la difesa ospite, mettendo nello specifico Lydeka in praticamente tutti i pick&roll giocati dai mensanini nella gara.
La ricetta dello chef aretino sulla panchina senese? Mettere un centro lituano di quasi 120 kg nel frullatore per 26 minuti, aggiungere penetrazioni al ferro degli esterni e pick&pop dei lunghi, quindi frullare il tutto fino a ottenere un composto succoso. Si può fare anche con i Garri stagionati. Il risultato: il buon Tau è stato costretto a spendere ogni goccia di sudore sul parquet nella rincorsa degli esterni (praticamente tutti quelli del quintetto biancoverde) ma la vittoria ha arriso comunque a quelli in maglia nera. Perché, come in cucina, la riuscita di un piatto non determina necessariamente la bontà dell’intera cena.
La ricetta dello chef aretino sulla panchina senese? Mettere un centro lituano di quasi 120 kg nel frullatore per 26 minuti, aggiungere penetrazioni al ferro degli esterni e pick&pop dei lunghi, quindi frullare il tutto fino a ottenere un composto succoso. Si può fare anche con i Garri stagionati. Il risultato: il buon Tau è stato costretto a spendere ogni goccia di sudore sul parquet nella rincorsa degli esterni (praticamente tutti quelli del quintetto biancoverde) ma la vittoria ha arriso comunque a quelli in maglia nera. Perché, come in cucina, la riuscita di un piatto non determina necessariamente la bontà dell’intera cena.
martedì 15 gennaio 2019
St.Sal.Stats: Palla a Morais e... Tutti i finali della Mens Sana. Con questi risultati
Il finale amaro con Tortona ha riproposto il tema della gestione
dei possessi finali. Coach Moretti, parlando dell’ultima azione biancoverde, ha
detto chiaramente “Carlos che se la gioca in penetrazione sulla sua mano forte
era la soluzione migliore”. La storia di questa stagione ci insegna che spesso la
Mens Sana ha fatto la scelta giusta quando il countdown si avvicinava a
zero e il punteggio era ancora in equilibrio.
lunedì 14 gennaio 2019
Basket City: si salva solo Guilavogui, Virtus travolta. Il Costone se la gioca con la prima
Non c’è stata partita, poco da dire. Da solo, il punteggio finale, 83-44, vale più di ogni commento per il ko riportato dalla Virtus in casa di San Miniato alla prima giornata del girone di ritorno. Rotazioni accorciate, infortuni, attacchi influenzali per vari componenti del roster: era una Virtus incerottata quelle che si è presentata al cospetto di San Miniato, avversario onestamente troppo più forte rispetto alle Vu senesi e squadra di primissima fascia del campionato (al pari di Omegna e Fiorentina per intendersi).
sabato 12 gennaio 2019
La prima di ritorno
E' mancato poco. Un fallo su quell'ultimo possesso di Pacher, anche se in queste situazioni gli arbitri tendono a dimenticarsi il fischietto. O un canestro sull'occasione perfetta in sottomano di Morais. Oppure che facesse lo stesso uso dell'occasione perfetta anche Blizzard, con quattro metri di spazio (ahia) per prendersi la tripla decisiva del 76-77. Non è il momento di stare a far della filosofia su quanto a volte sia sottile il confine tra vittoria e sconfitta. Poggio e buca, si fa pari con l'andata: allora Knowles sbagliò l'ultimo tiro, Blizzard stavolta no; allora Morais segnò in area, stavolta no.
Knowles non c'è più, come altri: Tortona era alla prima uscita col roster rivoluzionato eppure già quadrata. Quanto vale adesso lo diranno le prossime partite, ma aveva poco della squadra (comunque forte sulla carta) che ha vinto 4 partite in tutta l'andata. Sì, con Tortona la Mens Sana è stata avanti solo 4 minuti su 40, e solo sei secondi negli ultimi 13'15". Eppure è stata una prestazione interessante, a un solo episodio di distanza da essere una vittoria importante. Invece no. Alla terza sconfitta casalinga stagionale, la Mens Sana poteva andare a +7 dal terzultimo posto e ora resta solo a +3, ancora a cinque vittorie di distanza dalla teorica quota salvezza: la buona notizia è che Scafati (sconfitta a Bergamo) resta solo a +1 sulla Mens Sana, la cattiva che Trapani dominando in casa di Eurobasket ha allungato a +3.
Knowles non c'è più, come altri: Tortona era alla prima uscita col roster rivoluzionato eppure già quadrata. Quanto vale adesso lo diranno le prossime partite, ma aveva poco della squadra (comunque forte sulla carta) che ha vinto 4 partite in tutta l'andata. Sì, con Tortona la Mens Sana è stata avanti solo 4 minuti su 40, e solo sei secondi negli ultimi 13'15". Eppure è stata una prestazione interessante, a un solo episodio di distanza da essere una vittoria importante. Invece no. Alla terza sconfitta casalinga stagionale, la Mens Sana poteva andare a +7 dal terzultimo posto e ora resta solo a +3, ancora a cinque vittorie di distanza dalla teorica quota salvezza: la buona notizia è che Scafati (sconfitta a Bergamo) resta solo a +1 sulla Mens Sana, la cattiva che Trapani dominando in casa di Eurobasket ha allungato a +3.
venerdì 11 gennaio 2019
Pick-and-Tom: Come la Mens Sana di Moretti attacca il cambio difensivo avversario
di
Unknown
Dopo tanto parlare fuori dal campo, proviamo a calarci nuovamente sul parquet. Tornare ad occuparsi solo della palla che rotola può essere faticoso ma salvifico allo stesso tempo. Proviamo a farlo questa volta attraverso il modo in cui la Mens Sana di coach Moretti attacca il cambio difensivo (sistematico o meno) degli avversari. Sempre più spesso infatti, ribaltando la prospettiva originaria, quella che nasce sicuramente come strategia difensiva speciale viene utilizzata dagli staff moderni come fondamento per preparare un buon piano d’attacco.
Prendiamo l’azione probabilmente più emblematica dell’ultima vittoria contro Agrigento: la tripla dall’angolo di Cepic dopo opportuno ribaltamento del lato. Ebbene, alla base di un’azione così virtuosa sta il blocco di Sanguinetti su Evangelisti per favorire il post basso di Radonjic contro un avversario più piccolo, da cui scaturisce tutto il resto. Ma nelle ultime partite dei biancoverdi (come nelle precedenti e come – ne siamo certi – anche in quelle delle altre), sono molteplici le situazioni di cambio difensivo della difesa avversaria propiziate appositamente dalle scelte dell’attacco.
Prendiamo l’azione probabilmente più emblematica dell’ultima vittoria contro Agrigento: la tripla dall’angolo di Cepic dopo opportuno ribaltamento del lato. Ebbene, alla base di un’azione così virtuosa sta il blocco di Sanguinetti su Evangelisti per favorire il post basso di Radonjic contro un avversario più piccolo, da cui scaturisce tutto il resto. Ma nelle ultime partite dei biancoverdi (come nelle precedenti e come – ne siamo certi – anche in quelle delle altre), sono molteplici le situazioni di cambio difensivo della difesa avversaria propiziate appositamente dalle scelte dell’attacco.
giovedì 10 gennaio 2019
Panico da zero a dieci: Il momento del bisogno, le parole, l'assemblea e la Fortezza della Solitudine
"E io stavo lì, alla mercé di tre mostruosi figuri. E tutti e tre discutevano tra loro su come ci avrebbero tirato fuori dalle difficoltà economiche. Se attirare investitori esterni o sedersi su di noi uno a uno, riducendoci a gelatina! Passarono così tanto tempo a discutere del come e del perché, che i primi raggi del sole sbirciarono sopra la cima degli alberi, fft! E ci trasformarono in pietra".
10 Striscia
Quella di sconfitte consecutive (quattro) che si è interrotta grazie alla
vittoria contro Agrigento. Voluta, combattuta, difesa, celebrata. Perché la
squadra ne aveva una necessità estrema, perché la classifica iniziava a diventare
inquietante, perché tutto l’ambiente aveva bisogno di lanciare un urlo
liberatorio. Che questa vittoria sia stata così cercata per tutti i quaranta
minuti è prima di tutto un segnale del fatto che la squadra è ancora unita e
compatta, forse (speriamo) ritrovata dopo queste settimane d’inferno, che hanno
rischiato di minare molto più che un mese di gioco.
martedì 8 gennaio 2019
#unoasettimana Tommaso Marino, la luce negli occhi di un finale da scrivere
Bisogna vedere a che punto siamo della storia. Se fosse la fine non sarebbe stato un gran bel libro, caso mai uno di quelli che sanno d’incompiuto, con inizio dolce più di un favo di miele e finale amaro come una cucchiaiata di fiele. Ma se invece, come è in realtà, il finale deve ancora essere scritto, allora la trama può prendere tutt’altra piega e riservare un finale ricco di emozioni.
No, non può essere questa la stagione che Tommaso Marino, enfant du pays per antonomasia, si attendeva e sperava. Tornato a Siena con un’esperienza alle spalle assai ricca di crescita e soddisfazioni personali ed in più con i gradi di capitano della Mens Sana, non si è sottratto alla responsabilità che stampa e tifosi gli hanno da subito affibbiato, senza tanti fronzoli: essere il leader di una squadra nuova, con buone aspettative ma tutta da assemblare.
No, non può essere questa la stagione che Tommaso Marino, enfant du pays per antonomasia, si attendeva e sperava. Tornato a Siena con un’esperienza alle spalle assai ricca di crescita e soddisfazioni personali ed in più con i gradi di capitano della Mens Sana, non si è sottratto alla responsabilità che stampa e tifosi gli hanno da subito affibbiato, senza tanti fronzoli: essere il leader di una squadra nuova, con buone aspettative ma tutta da assemblare.
lunedì 7 gennaio 2019
Basket City: la Virtus gira la boa penultima. Pagellone di fine anno in Serie D
Giro di boa dal sapore amaro per la Virtus che cade in casa contro Oleggio, 80-70 il risultato finale in favore dei piemontesi, chiudendo il girone di andata con 2 vittorie su 15 incontri e al penultimo posto in classifica, stante anche la contemporanea vittoria di Cecina (98-84 su Montecatini) che stacca in graduatoria proprio i rossoblù.
domenica 6 gennaio 2019
Aggrapparsi
Una boccata d'ossigeno. Il ritorno della Mens Sana alla vittoria, contro Agrigento, è una risposta alla depressione, una spallata all'ineluttabile. Quattro sconfitte consecutive, l'attrazione gravitazionale verso la zona playout, la mancanza del centro titolare, gli altri problemi fisici in settimana, gli altri problemi ad allenarsi in generale, la situazione fuori dal campo, l'impatto sullo spogliatoio, l'impatto sulla città, l'impatto sul palazzo, oggettivo. Tutto in una sola direzione. Invece...
C'è sempre un'avversaria da considerare (Bell e Pepe viaggiavano a 11 punti a testa di media, hanno chiuso con 3 punti e 1/12 in coppia, tamponato solo in parte dalla prestazione di Ambrosin), ma stavolta è veramente difficile provare ad agganciarla a qualsiasi tipo di analisi, perché i pensieri in questo periodo non riescono ad andare oltre al proprio naso, oltre viale Sclavo. Che sia una ripartenza? Sicuramente un messaggio, a se stessi. Anche se i pensieri continuano a essere tanti.
C'è sempre un'avversaria da considerare (Bell e Pepe viaggiavano a 11 punti a testa di media, hanno chiuso con 3 punti e 1/12 in coppia, tamponato solo in parte dalla prestazione di Ambrosin), ma stavolta è veramente difficile provare ad agganciarla a qualsiasi tipo di analisi, perché i pensieri in questo periodo non riescono ad andare oltre al proprio naso, oltre viale Sclavo. Che sia una ripartenza? Sicuramente un messaggio, a se stessi. Anche se i pensieri continuano a essere tanti.
mercoledì 2 gennaio 2019
St.Sal.Stats: Sopra la panca la capra campa
Due liberi di Sanguinetti, quattro di Prandin. È stato
questo il contributo della panchina biancoverde a Roma, pardon Ferentino, in
casa dell’Eurobasket. Appena sei punti sui 73 totale, una miseria. E se le “riserve”
(“i subentranti”, “quelli che non partono in quintetto”, chiamateli come volete)
producono così poco, si fa dura…
martedì 1 gennaio 2019
Panico da zero a dieci: La vita, l'O2 Arena, le paturnie e il tempo
"Non esistono piccoli palazzetti, solo grandi capannoni"
10 Quattro quarti
Che non è un tempo musicale ma la durata della partita della Mens Sana. Contro
Bergamo a stento era arrivato a due quarti e spicci, in questo caso se l’è
giocata fino alla fine. Con difficoltà, non mettendo in campo un grande basket
ma comunque reggendo botta e tirando per vincere due volte. Non è la luce in
fondo al tunnel ma è un passo in avanti in quella direzione, una settimana fa
ci avrei messo la firma.
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