Il secondo quarto giocato dalla Mens Sana contro Agropoli entra di diritto nella cineteca dei ricordi di Viale Sclavo. Dieci minuti di delirio lisergico che sono stati preceduti da altri dieci di dramma esistenziale. Come si spiega una simile prestazione in un quarto da parte di una squadra che tutto è tranne una potenza offensiva? Come è stata possibile una simile rimonta?
lunedì 30 novembre 2015
domenica 29 novembre 2015
Agropoli, dopo Agrigento
Due vittorie in fila per la prima volta da quando la Mens Sana è in A2. La prima volta stagionale oltre i 100 punti. Un parziale di 35-6 da non credere ai propri occhi in un secondo quarto cominciato a -14 e finito a +15. Contro la capolista, che aveva iniziato da dominatrice che non ammette repliche. Come una settimana prima quando ad Agrigento si cominciò andando sotto 20-7 il primo quarto per poi vincere 70-39 i restanti tre periodi. Stavolta a segno in nove, con dieci giocatori impiegati con profitto. Senza cadere nelle provocazioni di avversari che non sanno perdere. Il petto gonfio che lascia una prestazione del genere con Agropoli riempie di senso di realizzazione, di benessere, una settimana da ricordare.
sabato 28 novembre 2015
Cosa aspettarsi dalla partita con Agropoli
Arrivare da una vittoria in trasferta dà alla Mens Sana la possibilità in casa di mettere in fila due successi, per la prima volta quest'anno. Il fattore campo è da inizio anno una parte importante del ragionamento, che impone ora una risposta dopo la sconfitta interna di due settimane fa con Tortona. Ma è dall'importante successo esterno ad Agrigento che arriva la Mens Sana, ed è rispetto a quella che ha senso cercare continuità tecnica.
Arriva Agropoli, big a sorpresa ma meritata di un campionato in cui non partiva in prima fascia e neanche in seconda. La Mens Sana a Forlì le sbarrò l'accesso diretto all'A2, ora ci si ritrova da neopromosse. E l'unico precedente tra squadre che l'anno scorso erano in Serie B, la sconfitta dei campani con Rieti, dà motivi di ottimismo più di quanto dicano le 7 vittorie in 9 partite della squadra di Paternoster. E' una partita intrigante da immaginare.
Arriva Agropoli, big a sorpresa ma meritata di un campionato in cui non partiva in prima fascia e neanche in seconda. La Mens Sana a Forlì le sbarrò l'accesso diretto all'A2, ora ci si ritrova da neopromosse. E l'unico precedente tra squadre che l'anno scorso erano in Serie B, la sconfitta dei campani con Rieti, dà motivi di ottimismo più di quanto dicano le 7 vittorie in 9 partite della squadra di Paternoster. E' una partita intrigante da immaginare.
venerdì 27 novembre 2015
Agropoli, cinque mesi e mezzo dopo
Domenica a Siena arriva Agropoli. Un'avversaria che merita il rispetto che si deve alla prima in classifica, perché tale si è dimostrata sul campo, anche se è una neopromossa come la Mens Sana. Anzi "più" della Mens Sana, visto che è stata ripescata, avendo "pescato il gobbo nero" in quel weekend di metà giugno a Forlì, unica tra le quattro arrivate ad aver vinto il proprio campionato eppure a non aver conquistato la promozione sul campo, per una formula assurda.
Poi fortunatamente sanata dalle circostanze, perché nello sport spesso c'è una giustizia. Capace, da quel giorno e in tempi ristretti, di costruire una squadra di competitività molto apprezzabile per la categoria. Ma è quel 14 giugno, e i ricordi che Agropoli suscita, che è bello rivivere adesso che ci si appresta a ritrovarsela di nuovo di fronte.
Poi fortunatamente sanata dalle circostanze, perché nello sport spesso c'è una giustizia. Capace, da quel giorno e in tempi ristretti, di costruire una squadra di competitività molto apprezzabile per la categoria. Ma è quel 14 giugno, e i ricordi che Agropoli suscita, che è bello rivivere adesso che ci si appresta a ritrovarsela di nuovo di fronte.
giovedì 26 novembre 2015
Dulcis in fundo
I parziali periodo per periodo delle prime nove partite di campionato dicono che la Mens Sana è -15 (158-173) nel primo, -8 (152-160) nel secondo, +3 (164-161) nel terzo e +31 (186-155) nel quarto. Il 28,2% dei punti sono segnati negli ultimi dieci minuti, mentre negli altri tre periodi si viaggia in modo abbastanza uniforme (rispettivamente 23,9-23,1-24,8). Per contro, il 26,7% dei punti subiti è nel primo periodo, poi si va a scendere (24,8-24,8-23,9). In sei partite su nove il differenziale migliore si è avuto nell’ultimo tempino, anche nelle gare peggiori (Barcellona, Trapani, Omegna).
Come interpretare questi numeri?
mercoledì 25 novembre 2015
25 novembre
"Tornano a casa", ha scritto il Comitato La Mens Sana è una Fede sulla propria pagina Facebook per annunciare che tutti i trofei della vecchia Mens Sana Basket, a parte quelli finiti in buone mani il 3 giugno scorso per essere messi nella disponibilità del nuovo club, tutti quei trofei sono stati riacquistati nella seconda asta fallimentare. La nuova Mens Sana tornerà in possesso materiale dei trofei ricevuti in occasione delle vittorie della storia della sezione Basket, fino al fallimento. Storico. Questo 25 novembre meriterà di essere segnato in rosso sul calendario.
Com'è andata? Quanto si è speso? Chi ha speso? E cosa significa una giornata del genere?
DA STASERA TORNANO A CASA:Scudetto 2009-2010;Scudetto 2010-2011;Supercoppa 2007;Coppa Italia 2012;Coppa Saporta...
Posted by Comitato "La Mens Sana è una Fede" on Mercoledì 25 novembre 2015
Com'è andata? Quanto si è speso? Chi ha speso? E cosa significa una giornata del genere?
martedì 24 novembre 2015
Alla seconda asta dei trofei ci si presenta così. Con il Comitato (e la Mens Sana)
Ci siamo. E' arrivato il 25 novembre, il giorno della seconda asta dei trofei della Mens Sana. Dalle 8 alle 8. Una ferita da sanare: quella della fine della Mens Sana Basket in primo luogo, e in secondo luogo quella dell'esito della prima asta il 3 giugno. Che qualcosa ha detto, se non insegnato. I meccanismi stavolta saranno quasi gli stessi a parte alcune differenze sostanziali come la divisione in lotti (se ne parlò qui).
L'altra volta la strategia fu di mandare deserta l'asta: funzionò per le prime quattro fasi, una diversa tattica sulla quinta fase (quella a offerta libera) non avrebbe esposto al rischio di perdere i trofei da eventuali mani non amiche e soprattutto poteva aver già chiuso i giochi a un prezzo molto relativo (inferiore ai duemila euro, IN TEORIA). Stavolta il Comitato La Mens Sana è una Fede sarà presente. E, sul piano economico, ci sarà anche la Mens Sana. Ecco come.
L'altra volta la strategia fu di mandare deserta l'asta: funzionò per le prime quattro fasi, una diversa tattica sulla quinta fase (quella a offerta libera) non avrebbe esposto al rischio di perdere i trofei da eventuali mani non amiche e soprattutto poteva aver già chiuso i giochi a un prezzo molto relativo (inferiore ai duemila euro, IN TEORIA). Stavolta il Comitato La Mens Sana è una Fede sarà presente. E, sul piano economico, ci sarà anche la Mens Sana. Ecco come.
lunedì 23 novembre 2015
Come ha vinto la Mens Sana ad Agrigento
Alzi la mano chi a metà primo quarto immaginava il +18 con cui la Mens Sana avrebbe poi concluso la partita ad Agrigento. È stata una gara stranissima quella contro la squadra di coach Ciani, una gara che ha avuto così tante storie e così tanti momenti di svolta nell'arco di quaranta minuti da far girare la testa. "Come?" e "Perché?" sono le domande su cui proveremo a ragionare.
domenica 22 novembre 2015
In trasferta, con una big, muovendo la classifica, col trio americano al suo meglio: la vittoria di Agrigento
A guardarla a mente sgombra, la vittoria della Mens Sana ad Agrigento ha tutto per essere considerata la più entusiasmante da quando è tornata in Serie A2 (quante volte s'è detto?). Eppure è evidente che il contrasto con l'ultimo periodo spiazza. E' evidente che il contrasto con l'inizio della serata spiazza. E allora, dopo aver perso quattro delle ultime cinque partite, per metà serata da sogno - forse anche tre quarti - si fa fatica ad abbandonarsi di nuovo alla fiducia in questa squadra, una squadra che ogni volta che pensi di aver capìto cade di nuovo ogni certezza, e forse capirla significa proprio questo. Ma qui si diventa troppo filosofici, e invece si parla di basket. E un po' di cose da dire ci sono.
sabato 21 novembre 2015
Un bagliore in attesa di far passare la nottata
Non è mancato molto che questa partita non si giocasse. A giugno Agrigento è andata a una partita di distanza (in realtà poche giocate) dalla promozione in Serie A. La Mens Sana è andata a una partita di distanza dal restare in Serie B. Si trovano a metà strada. Prima di ampliare lo sguardo su chi c'è di fronte, ha senso contestualizzare il momento della Mens Sana: dai guai fisici (recenti) di Roberts e (reiterati) di DiLiegro alle quattro sconfitte in cinque partite, dal mal di trasferta alla severità di un calendario che non ha aiutato a mimetizzare la competitività al momento relativa della squadra, fino alla mancanza dello sponsor per non far mancare niente dal calderone... è un momento in cui tutto sembra più nero di quello che è. Un bagliore, prima ancora che un risultato, è quello che serve come l'ossigeno in attesa che passi la nottata.
venerdì 20 novembre 2015
Roberts alla fine ci sarà? Meglio così, perché senza di lui...
Come sta la mano di Chris Roberts? A giudicare dal video postato sull’account facebook di Mens Sana Basket 1871 piuttosto bene.
Si è temuto che non potesse esserci, ad Agrigento, per quella contusione che lo ha praticamente tolto dal campo contro Tortona. Una volta escluse le fratture, dopo un paio di giorni di allenamenti differenziati lo si è inserito nuovamente in gruppo. A che livello di condizione? Non lo sappiamo. Sappiamo invece cosa è stata la Mens Sana senza di lui nelle prime otto giornate di campionato.
A fine allenamento succede anche questo quando in campo rimane a tirare Chris
Posted by Mens Sana Basket 1871 on Venerdì 20 novembre 2015
Si è temuto che non potesse esserci, ad Agrigento, per quella contusione che lo ha praticamente tolto dal campo contro Tortona. Una volta escluse le fratture, dopo un paio di giorni di allenamenti differenziati lo si è inserito nuovamente in gruppo. A che livello di condizione? Non lo sappiamo. Sappiamo invece cosa è stata la Mens Sana senza di lui nelle prime otto giornate di campionato.
giovedì 19 novembre 2015
Campagna abbonamenti permanente
Un mese fa in occasione della seconda partita interna stagionale con Casale chiudeva la campagna abbonamenti. Al dato di 1500 tessere staccate. Non trionfale. Non fallimentare. Opinione personale, soddisfacente.
C'è stato tempo di rifiatare dopo quella spinta forte. C'è stato in tempo per incanalare la stagione sul piano della routine sportiva (poi se si sta dietro ai risultati, il momento buono non arriva mai: non si può essere in emergenza permanente). Un mese è abbastanza per aspettarsi che cominci la fase-due. Una campagna abbonamenti permanente che duri tutto l'anno per portare la gente al palazzo OGNI partita. Non basta aver coinvolto 1500 persone a inizio anno e stop. Non è un vezzo, è una necessità.
C'è stato tempo di rifiatare dopo quella spinta forte. C'è stato in tempo per incanalare la stagione sul piano della routine sportiva (poi se si sta dietro ai risultati, il momento buono non arriva mai: non si può essere in emergenza permanente). Un mese è abbastanza per aspettarsi che cominci la fase-due. Una campagna abbonamenti permanente che duri tutto l'anno per portare la gente al palazzo OGNI partita. Non basta aver coinvolto 1500 persone a inizio anno e stop. Non è un vezzo, è una necessità.
mercoledì 18 novembre 2015
Come stanno le concorrenti in classifica della Mens Sana (bene)
Era prevedibile con una semplice occhiata del calendario che si potesse arrivare sul finire di novembre in una situazione di classifica molto diversa da quella di un mese fa: dopo Scafati e Casale (hai detto niente), la Mens Sana era attesa da una serie di quattro trasferte in sei partite (compresa la prossima ad Agrigento), tra cui le tre più lunghe dell'anno, in Sicilia. Togliersi il dente subito, con un paio di partite in cui avere obiettivamente più speranza (Barcellona e Omegna) che invece sono state le gare peggiori della stagione, vincendo invece contro pronostico con Reggio Calabria, salvo poi una settimana dopo cadere con Tortona.
Non sono ancora chiari gli scenari nell'immediato futuro per Chris Roberts, ma sicuramente il peggio è stato scongiurato: la scampata frattura alla mano sinistra è la migliore notizia delle ultime ore nel pianeta Mens Sana, assieme - in tutt'altro ambito e con tutt'altro peso - all'arrivo finalmente del nuovo sito ufficiale di una realtà nata un anno e quattro mesi fa, e diventata una società autonoma più o meno da cinque mesi (sembra un buon lavoro). Una realtà senza Roberts al momento non è neanche ipotizzabile per la Mens Sana che si trova adesso solo a +2 sulla zona playout, classifica che costringe a guardarsi alle spalle o quantomeno intorno. Come stanno le altre squadre in lotta nelle stesse zone di classifica?
Non sono ancora chiari gli scenari nell'immediato futuro per Chris Roberts, ma sicuramente il peggio è stato scongiurato: la scampata frattura alla mano sinistra è la migliore notizia delle ultime ore nel pianeta Mens Sana, assieme - in tutt'altro ambito e con tutt'altro peso - all'arrivo finalmente del nuovo sito ufficiale di una realtà nata un anno e quattro mesi fa, e diventata una società autonoma più o meno da cinque mesi (sembra un buon lavoro). Una realtà senza Roberts al momento non è neanche ipotizzabile per la Mens Sana che si trova adesso solo a +2 sulla zona playout, classifica che costringe a guardarsi alle spalle o quantomeno intorno. Come stanno le altre squadre in lotta nelle stesse zone di classifica?
martedì 17 novembre 2015
Ancora Truck: così le sue prestazioni incidono su quelle della Mens Sana
Premessa fondamentale: non ce l’abbiamo con Truck. Siamo convinti che lo rivedremo presto ai livelli della partita contro Reggio Calabria Però dopo quell’exploit si è reso protagonista di due partite infelici (eufemismo); se Francesco Anichini ha brillantemente analizzato le attenzioni difensive che gli vengono rivolte, stasera cerchiamo di spiegare cosa dicono i numeri del Tir quando si perde e quando si vince.
lunedì 16 novembre 2015
Così le avversarie della Mens Sana limitano Truck
Bryant è reduce da una delle peggiori partite di questa prima parte di stagione. Numeri alla mano non la peggiore (contro Tortona ha collezionato un bel due di valutazione mentre a Barcellona si era fermato a uno), ma forse quella in cui visivamente è sembrato più in difficoltà. La domanda adesso è quanto la Mens Sana si può aspettare dal suo play e se quella di domenica sia stata solo una serataccia passeggera o l'avvisaglia di qualcosa di più grave.
domenica 15 novembre 2015
La quarta sconfitta in cinque partite
Le brutte notizie non vengono mai da sole. Con la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite che mette in un'altra prospettiva anche quell'unica bellissima vittoria con Reggio Calabria, la Mens Sana perde l'imbattibilità del proprio campo: difesa contro Casale e Reggio Calabria, e contro Latina, l'ha persa contro Tortona. Che è una squadra più forte della Mens Sana, come è chiaro a chiunque conosca i valori tecnici del campionato, ma è un dito nella piaga delle trasferte non vinte quando era la Mens Sana la squadra più forte.
sabato 14 novembre 2015
Tortona, per capirci qualcosa
Non è per voler nascondere la polvere sotto al tappeto che questa settimana da tre partite in sette giorni offre la necessaria opportunità di voltare pagina per la Mens Sana. Non resta più molto di costruttivo da dire, dopo la debacle di Omegna. E anche il fatto che sia seguita alla partita forse migliore dell'anno, con Reggio Calabria, lascia senza parole. Per questo, per tornare a orientarsi in quello che sta succedendo nella stagione della Mens Sana, è una bussola quanto mai imprescindibile capire che risposte arriveranno adesso dalla partita con Tortona.
venerdì 13 novembre 2015
Il nulla delle italiane in Eurolega, dopo la Mens Sana
E' divertente ripensare oggi agli anni in cui si sentiva dire: "Forte la Mens Sana, però appena mette la testa fuori di casa... in Europa non ha vinto niente". Tralasciando l'esattezza o meno della questione, è buffo il confronto con il presente del basket italiano. Vale la pena vedere la fotografia dei numeri alla fine del girone di andata di Eurolega.
Sassari, che in quanto campione d'Italia è nella massima competizione continentale con l'onere di rappresentare un movimento, è l'unica squadra di Eurolega che ancora non ha vinto una partita. E' zero su cinque quest'anno, è a 14 sconfitte in 15 partite compresa la scorsa stagione. Una vergogna. Tredici sconfitte su sedici partite considerando anche la fugace esperienza nella scorsa Eurocup come paracadute dall'inguardabile prima fase di Eurolega. Una vittoria in dieci partite giocate, tra Milano e Sassari. Ma non è solo un anno andato storto.
Sassari, che in quanto campione d'Italia è nella massima competizione continentale con l'onere di rappresentare un movimento, è l'unica squadra di Eurolega che ancora non ha vinto una partita. E' zero su cinque quest'anno, è a 14 sconfitte in 15 partite compresa la scorsa stagione. Una vergogna. Tredici sconfitte su sedici partite considerando anche la fugace esperienza nella scorsa Eurocup come paracadute dall'inguardabile prima fase di Eurolega. Una vittoria in dieci partite giocate, tra Milano e Sassari. Ma non è solo un anno andato storto.
giovedì 12 novembre 2015
I lampi della panchina, l'imprescindibilità dei titolari
20 punti di Borsato, un jolly sprecato? Quella del 29enne trevigiano è stata la miglior performance stagionale da parte di un ‘panchinaro’ biancoverde. E proprio a Verbania la panchina ha prodotto 27 punti (oltre al ventello già citato, 5 Cucci e 2 Bucarelli), il massimo finora in sette giornate di campionato. Il precedente best da parte delle cinque riserve era 21, a Barcellona. Come si può notare, c’è subito una coincidenza inquietante: sono le due partite peggiori della stagione. Sembra banale dire che quando quelli buoni non funzionano si perde, meno banale è riflettere su quello di cui questa squadra in questo momento non può proprio fare a meno. Il quintetto.
mercoledì 11 novembre 2015
La batosta di Omegna
Dopo una partita molto convincente, una terribilmente irritante. Perdere a Omegna senza mai essere in partita vuol dire che la qualità di chi c'è di fronte non conta. Perdere di 6 una partita del genere è quasi una buona notizia a guardare la differenza canestri e insieme dice quanto sarebbe bastato poco... come a Barcellona: bella sfida dire in quale delle due trasferte si è vista la Mens Sana peggiore. Fa pensare anche di non averci capito niente ad aver aperto un credito di fiducia così ampio dopo la gara di domenica.
martedì 10 novembre 2015
Ritrovare Alessandro Magro
E' sempre strano incrociare il cammino di un vecchio amico, uno con cui si sono condivisi momenti unici, eccezionali, dal punto di vista personale - umano e lavorativo - ma anche per la traccia lasciata oggettivamente con un percorso di eccellenza. Che ti ha cambiato la vita. E' la sensazione che proverà Alessandro Magro nell'incrociare Siena, e Siena nell'incrociare Alessandro Magro, nel turno infrasettimanale di campionato tra Omegna e Mens Sana.
Ci sarebbero tante cose di cui parlare sul piano del basket. Per una volta tutto questo resta da parte, ci si penserà in campo, ci penseranno gli uomini di campo. Ha fatto il giro dei social network in queste ore l'amarcord della lettera che Alessandro scrisse a Siena la notte precedente a gara-7 di finale scudetto a Milano. Di come sta, di come va, di Siena, di Omegna e di come sia ritrovarsi, ne ha parlato anche a Palla al cerchio.
Ci sarebbero tante cose di cui parlare sul piano del basket. Per una volta tutto questo resta da parte, ci si penserà in campo, ci penseranno gli uomini di campo. Ha fatto il giro dei social network in queste ore l'amarcord della lettera che Alessandro scrisse a Siena la notte precedente a gara-7 di finale scudetto a Milano. Di come sta, di come va, di Siena, di Omegna e di come sia ritrovarsi, ne ha parlato anche a Palla al cerchio.
lunedì 9 novembre 2015
Gli aggiustamenti difensivi: Pick your poison
È ancora presto per dirlo ma forse più avanti potremmo individuare una Mens Sana pre Reggio Calabria e una post. La discriminante sta tutta nella difesa e nella scelta che lo staff tecnico ha effettuato durante la settimana per limitare i problemi che si erano palesati in tutte le partite precedenti.
domenica 8 novembre 2015
Le risposte, forti
In un giorno solo la Mens Sana ha risposto a tutte le questioni sollevate dalle ultime due partite, perse, e più in generale dalle precedenti cinque di inizio campionato. Quella con Reggio Calabria è stata la miglior partita fin qui della Mens Sana in A2, insieme a quella con Casale. Coincisa non per caso con le due prestazioni di maggiore personalità di Chris Roberts, e sarebbe riduttivo fermarsi a lui. Poteva arrivare la terza sconfitta in fila, si è riusciti a infliggerla alla Viola che aveva la stessa urgenza - forse di più - di uscirne. L'unica risposta che non è arrivata è quella della gente. Non di chi c'era, che ha ricreato nonostante l'orario e gli ampi spazi vuoti un importante fattore campo. Il problema è di chi non c'era. Si sono persi qualcosa.
sabato 7 novembre 2015
I dieci temi della sfida con Reggio Calabria
Sesta giornata tra passato e presente, tra sconfitte recenti e filo da ritrovare per entrambe, tra ritorno a casa propria e una nuova big da sfidare, tra tempismo e guai fisici, tra sfide al controllo del ritmo, sfide al controllo dei tabelloni e sfide alla mappa di tiro propria e avversaria. A voler guardare, dentro Mens Sana-Reggio Calabria di questa settimana, c'è un bel po'.
venerdì 6 novembre 2015
Ode alla difesa (alert: pericolo luoghi comuni)
La partita di Trapani forse non è neanche quella giusta per far partire la riflessione. Di fronte c'era uno degli attacchi più forti del campionato, che nessuno può pensare di andare a tenere a 60 punti in casa propria. Non è questo il punto. Forse lo è più il fatto che è una squadra che gioca ad alti ritmi e in parte lascia giocare, "e vediamo se tieni il passo". Accettarlo forse è inevitabile, portare la partita su altri binari è dura. La Mens Sana l'ha considerata una possibilità interessante, forse anche divertente, per giocarsela a viso aperto.
L'evidente qualità offensiva vista, forse non in maniera continuativa ma certo sin dalla prima di campionato con Latina, nasce anche da questo tipo di impostazione impavidamente sfacciata. Ma questa squadra era nata in estate, e anche quasi in autunno, con l'idea di avere spiccate caratteristiche difensive. E' chiaro che si trattasse anche di messaggi alla piazza, e alla squadra, a intendere la necessità di un'annata in cui giocarsela con la lotta e col sudore. Ma poi sul campo quel messaggio ha finito per annacquarsi un po', nel senso che l'impostazione non è al momento quella di far segnare agli altri un canestro in meno.
L'evidente qualità offensiva vista, forse non in maniera continuativa ma certo sin dalla prima di campionato con Latina, nasce anche da questo tipo di impostazione impavidamente sfacciata. Ma questa squadra era nata in estate, e anche quasi in autunno, con l'idea di avere spiccate caratteristiche difensive. E' chiaro che si trattasse anche di messaggi alla piazza, e alla squadra, a intendere la necessità di un'annata in cui giocarsela con la lotta e col sudore. Ma poi sul campo quel messaggio ha finito per annacquarsi un po', nel senso che l'impostazione non è al momento quella di far segnare agli altri un canestro in meno.
giovedì 5 novembre 2015
I quintetti della Mens Sana
La partita di Trapani è stata la meno produttiva per la panchina biancoverde. Nelle prime quattro gare i cinque ricambi viaggiavano a 16,2 punti di media, con picco di 21 a Barcellona e minimo di 11 contro Casale. Al PalaConad appena 4 punti, tutti dalla lunetta con Bucarelli. Quanto pesa la panchina nell’economia delle rotazioni biancoverdi? Dopo 200 minuti di campionato si possono fare le prime valutazioni.
mercoledì 4 novembre 2015
La storia (di nuovo) all'asta. Qualche piccola novità. Si riparte così
A quasi otto mesi dalla precedente inserzione, un nuovo annuncio pubblicitario sulle pagine della stampa locale ha reso pubblica l'attesa nuova "procedura competitiva per vendita trofei, coppe e materiale sportivo del fallimento della Mens Sana Basket SpA". Magari, chissà, forse no, è l'ultimo tassello che manca per la chiusura dell'inchiesta Time Out.
L'esito del 3 giugno - a cui seguirono polemiche - è una ferita ancora aperta, che ha spinto ad esempio il Comitato a dire che stavolta sarà pronto, presupponendo quindi un cambio di strategia rispetto a quella scelta allora dalla società. La data è il 25 novembre, un mercoledì. Con una novità, che l'Istituto Vendite Giudiziarie - che già l'altra volta si spese in una lunga nota stampa - dovrebbe annunciare tra una settimana in una conferenza stampa, relativa alla quinta fase di gara, quella "alla maggiore offerta".
L'esito del 3 giugno - a cui seguirono polemiche - è una ferita ancora aperta, che ha spinto ad esempio il Comitato a dire che stavolta sarà pronto, presupponendo quindi un cambio di strategia rispetto a quella scelta allora dalla società. La data è il 25 novembre, un mercoledì. Con una novità, che l'Istituto Vendite Giudiziarie - che già l'altra volta si spese in una lunga nota stampa - dovrebbe annunciare tra una settimana in una conferenza stampa, relativa alla quinta fase di gara, quella "alla maggiore offerta".
martedì 3 novembre 2015
Senesi di Serie A: Martino Galasso. Il suo debutto, il suo percorso, le sue parole
Trent'anni dopo l'ingresso in Serie A1 di Claudio Indrizzi, domenica un arbitro senese è tornato ad arbitrare in Serie A. E' Martino Galasso, classe 1982, di cui è capitato di parlare dopo averlo visto alla decisiva "bella" di finale scudetto femminile, che come tutti sapranno nello scorso weekend ha diretto Torino-Cremona. L'orgoglio di parlare delle eccellenze senesi nel mondo del basket, e non sono poche, scalda sempre il cuore. Martino Galasso racconta in prima persona a Palla al Cerchio, con le sue parole, il suo debutto in Serie A.
lunedì 2 novembre 2015
Centrare il problema
Partiamo da un numero: 21.6.
Sono i punti di media dei centri che hanno affrontato la Mens Sana in queste prime cinque partite. Che ci sia un problema là sotto è evidente, la domanda è da cosa dipende.
domenica 1 novembre 2015
Cosa ha detto la trasferta (persa) a Trapani
Se quella tra Trapani e Mens Sana fosse stata la prima partita di campionato, sarebbe stata facilmente archiviata dicendo che è andata come ci si aspettava, semplicemente tra due squadre costruite con mezzi e ambizioni diverse si è vista la differenza tra quella più forte e quella meno forte. Ma si è giocato alla quinta giornata, dopo che nelle prime quattro Trapani si era dimostrata a volte vulnerabile, sicuramente fuori casa, e dopo che la Mens Sana aveva vinto tre delle prime quattro partite, dimostrandosi anche in grado di competere a Scafati.
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