mercoledì 31 gennaio 2018

St.Sal.Stats: Cerco un centro di gravità permanente

Ma un altro centro serve oppure no? Una domanda che tutti gli appassionati si fanno, ma cui non tutti rispondono nella stessa maniera. Cerchiamo di capire dai numeri se l’attuale strutturazione sotto canestro, che di fatto comprende solo Vildera, ma auspicabilmente fra poco rivedrà sul parquet anche Simonovic (l’under 20 ha già avuto questo privilegio, ma è un altro discorso…), potrà bastare da qui al termine della stagione per agguantare i playoff.

martedì 30 gennaio 2018

Bine&Roll: La virata (della stagione)

Accountability – the fact or condition of being accountable; responsibility

Questo termine, molto caro ad Ettore Messina quando parla della principale differenza tra il mondo cestistico europeo e quello americano, sta ad indicare la responsabilità che ognuno deve assumersi all'interno di un gruppo, di una struttura, nel caso specifico di una squadra.
Responsabilità non solo in termini di paternità di un errore.
Responsabilità anche in termini di approccio al proprio ruolo.
Fare quello che si deve fare al meglio delle proprie possibilità.

lunedì 29 gennaio 2018

Stelle Frullanti: L'algoritmo e il moltiplicatore. Salutato il solista, ecco il sistema

Nell’algoritmo mensanino, il sistema sembra contare più delle singole variabili. E una squadra che non più tardi di tre settimane fa appariva ancora come un rompicapo, oggi sembra viaggiare su direttrici decisamente diverse. Dall’arrivo di Kyzlink alla partenza di Turner, l’orizzonte biancoverde si è totalmente ribaltato: ma limitarsi a guardare l’avvicendamento dei due fattori non basterebbe a far vedere il prodotto che cambia. Eccome se cambia. Al di là dei numeri.


domenica 28 gennaio 2018

Trapani a percussione 2, il ritorno

Non è la prima partita con una certa impronta difensiva, non è la prima partita preparata bene. Ma il successo della Mens Sana su Trapani (90-76) è rilevante in valore assoluto, non solo perché apre con una nota positiva la nuova era societaria, ma anche perché è il primo contro una squadra di alta classifica, seconda a fine andata fino a un paio di settimane fa, prima di accartocciarsi sull'onda lunga di quattro sconfitte di fila. Guardare alle possibilità di infilare tre vittorie di fila altre volte ha portato male, ma intanto le due maturate - contro due squadre in crisi, ma anche in coincidenza col cambio Turner-Kyzlink - hanno riportato un minimo di pace dei sensi, in una stagione in cui ce n'è stata ben poca.

L'inganno indotto dalla ritrovata serenità rischia però di lasciarsi sfuggire la natura totalmente anormale del successo su Trapani, perché al di là dei valori dell'avversaria si è vinta la seconda partita di fila con un solo pivot, e di fatto con soli due lunghi contro una delle migliori coppie di lunghi del campionato, Renzi-Perry (oltretutto Ebanks-Vildera per la seconda partita di fila hanno esibito una concretezza a rimbalzo che mancava come l'aria). Questo per dire che, al netto del rientro di Simonovic forse non prima di Biella, un centro continua a essere un'impellente necessità di mercato, perché Vildera è duracell ma non può durare per sempre da solo (così come Saccaggi, ma intanto il ritorno di Borsato ha fatto vedere che a essere in due è un altro mondo).

E' stata una partita anormale anche perché la Mens Sana l'ha vinta, poi stravinta, poi riaperta rischiando di perderla e poi vinta di nuovo, vivendo una rimonta subita in maniera anche più violenta rispetto ad Agrigento, quando bruciò 13 dei 15 punti di vantaggio. Stavolta sono stati 19 su 23, che di per sé sarebbe un clamoroso campanello di allarme: per una volta non la facciamo lunga sapendo che le vittorie aiutano a ragionarci sopra, e a lavorarci, con più costruttività. Anche perché riprendere il controllo e vincerla comunque, anche stavolta, è un altro segnale interessante. E perché, a parte quel blackout certamente molto rilevante del 19-0 subito nel terzo quarto, è stata forse la miglior Mens Sana dell'anno.
   

sabato 27 gennaio 2018

La Mens Sana nell'era Macchi

Il 26 gennaio 2018 è il giorno in cui Massimo Macchi è diventato ufficialmente il nuovo presidente della Mens Sana, in un consiglio di amministrazione adesso a otto membri, di cui cinque in quota alla Siena Sport Network, il veicolo di controllato dalla famiglia Macchi. Che in virtù della partecipazione per quasi 167mila euro al ripianamento del bilancio 2016/17 sale dal 34% al 61,127% delle quote sociali, maggioranza assoluta. Annunciato da almeno da un paio di mesi, oggi è interessante capire cosa questo passaggio significa per il futuro della Mens Sana.
     

giovedì 25 gennaio 2018

Udienza finita

Avviata circa sei anni fa, già prima del fallimento tre anni e mezzo fa della Mens Sana Basket SpA, l'inchiesta Time Out era stata chiusa 22 mesi fa stringendo il cerchio attorno a 14 persone, nei cui confronti 14 mesi e mezzo fa era arrivata la richiesta di rinvio a giudizio. Dopo la partenza falsa di 11 mesi fa, l'udienza preliminare si è aperta 9 mesi e mezzo fa e, spalmata su più puntate, si è chiusa oggi.

Aggiornando così la contabilità: con esiti diversi in base alle decisioni del gup Roberta Malavasi, per 8 finisce qui (almeno nelle aule, ora ci sono le pene) con due patteggiamenti, cinque riti abbreviati e un non luogo a procedere; per 5 si va avanti, al dibattimento che comincerà tra due mesi e mezzo. Per le cronache di giornata, rimandiamo a quelle di chi era sul posto come Radio Siena Tv e Agenzia Impress. Usiamo semmai questo spazio per provare a fare ordine, perché in tutto questo tempo, con aperti anche un procedimento sportivo e uno civile, è facile perdere il filo. Riassumendo...

mercoledì 24 gennaio 2018

Panico da zero a dieci: Il vento, i nuovi arrivi, i centimetri e gli spettri

"Se nella vita non riesci a liberarti dei pesi che ti frenano, perlomeno transali"

10 Non puoi fermare il vento con le mani


Credo sia superfluo aggiungere altro

martedì 23 gennaio 2018

St.Sal.Stats: Italiani brava gente. Soprattutto quando fanno canestro

“Le statistiche dicono che uno su quattro soffre di qualche malattia mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici. Se stanno bene, vuol dire che sei tu”.

È sotto gli occhi di tutti il salto di rendimento che negli ultimi tempi ha fatto il trio di italiani da quintetto. Specialmente da quando Saccaggi, Sandri e Vildera fanno parte contemporaneamente dello starting five, cioè dalla partita di Legnano in poi. Addentriamoci nelle cifre per provare a capire meglio.

lunedì 22 gennaio 2018

Stelle Frullanti: Master Matteo. Chef Mecacci ha trovato la ricetta giusta?

Non sappiamo se sia un “Asso” tra i fornelli ma, se questi sono i risultati, è lecito sperare che coach Mecacci abbia trovato la ricetta giusta per questa Mens Sana. Come? In primis cambiando la proteina: togliendo Turner e mettendo Kyzlink. Poi, con un sostanzioso apporto di Ebanks e spolverando il tutto con abbondanti Sandri e Saccaggi, chef Matteo ha messo in mostra il miglior piatto mai visto "in esterna" in questa stagione, pur dovendo rinunciare a Simonovic e, udite udite, aggiungendo anche un “qb” di Lestini. E il… Pepe (di Agrigento) non ha rovinato la portata.

domenica 21 gennaio 2018

Agrigento vivo

La migliore Mens Sana in trasferta della stagione sboccia ad Agrigento (77-85), per il terzo anno di fila il viaggio che può dare una prospettiva nuova all'annata: con Ramagli fu la prima vittoria in trasferta della stagione, con Griccioli il quinto successo nelle prime sei partite. Chiamata per raddrizzare la classifica a (ri)cominciare a espiare in trasferta le colpe casalinghe, in una di quelle "colpe casalinghe" la Mens Sana si arrese - con Rieti - a una sconfitta che pareva inevitabile (per l'assenza di Ebanks). Stavolta no. Ha cercato e trovato il modo per vincerla lo stesso, anche se arrivava alla partita con una rotazione che rischiava ridotta a sei dalla perdurante assenza di Borsato e da quella nuova di Simonovic, salita a sette perché Lestini scavigliato ha sfiorato i dieci minuti. Di questi sei, Saccaggi ha avuto i suoi problemi e Kyzlink era fermo da agosto ed è arrivato in settimana. La settimana del taglio di Elston Turner, il giocatore più pagato della squadra. A voler sovrastimare l'importanza di una partita, si direbbe che si è tolta la mela marcia.

L'obiettività dice invece che già con Eurobasket la Mens Sana dimostrò una reazione immediata alle novità traumatiche: una valutazione più sensata avrà senso sul lungo periodo. L'obiettività dice che di fronte c'era una squadra alla quarta sconfitta di fila. L'obiettività dice anche che la Mens Sana ha vinto una partita oggettivamente ben preparata, e che nell'ultimo mese e mezzo di lavoro si può rintracciare una certa continuità, soprattutto difensiva, che a parte la citata eccezione con Rieti ha conosciuto il solo passo indietro di due settimane fa in casa di Tortona (peraltro terza in classifica). Bello ripensare a una partita vinta chiedendo a Ebanks di tornare centro per una decina di minuti e Casella di inventarsi play per cinque minuti. Bello se non ci fosse l'altro lato della medaglia di Saccaggi da un mese solo in regia e di Vildera da un paio di giorni rimasto l'unico centro. Già perché, nelle ore in cui pare imminente l'annuncio di Ryan Amoroso a Piacenza (si è fatto proprio tutto il possibile con lui? sicuri?), Simonovic si ferma per una botta al ginocchio, una contusione traumatica, molto seria: si aspettano altri accertamenti, ma di certo salterà molte partite.
 

venerdì 19 gennaio 2018

St.Sal.Stats: In campo la panca, la capra crepa

“Non fidatevi di ciò che le statistiche dicono prima di avere attentamente considerato ciò che non dicono”.

Ma dov’è finita la panchina? L’ingresso definitivo della squadra in zona playout ha tante spiegazioni. Sorvoliamo per una volta su Turner, la causa primigenia di tutti i mali, e occupiamoci del rendimento della panchina. Per meglio dire, del non rendimento della panchina, specialmente nelle ultime settimane.
   

giovedì 18 gennaio 2018

Panico da zero a dieci: I quarti speculari, l'estetica e le realizzazioni

“È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama” Lestini rivolto alla panchina

10 Difesa Benvenuta. Confusionaria, non perfetta, a tratti farraginosa ma comunque a lungo agognata e forse per la prima volta veramente vista sul campo. Ci sono state anche delle rotazioni praticamente perfette, giuro che le ho viste! Davvero! Croce sul cuore. Lo so che non ci credete però è successo davvero. Se non credete a me i dettagli li trovate nel post di coach Binella.
  

mercoledì 17 gennaio 2018

Mosca ceca

Elston Turner ha saputo martedì sera che non rientra più nei piani della Mens Sana. Da allora ha continuato a lavorare, seppur in gruppo solo per il riscaldamento. Auspicabilmente, ma difficilmente, troverà del gradito arrosto sotto al fumo dei nomi di Piacenza, Mantova o Varese come possibili destinazioni in cui terminare la stagione. Non lo facesse, l'unica via resta quella della transazione del contratto, da cui la Mens Sana conta di recuperare una fetta consistente dell'operazione da 40mila euro con cui si è portata a casa il sostituto, Tomas Kyzlink, arrivato in città proprio martedì e impegnato già dal mercoledì, dopo le essenziali visite mediche visto il passato recente (che è la vera incognita), nel primo allenamento con la squadra.

Oltre al bagaglio tecnico, porta faccia tosta, conoscenza del campionato e del paese in cui è già stato tre anni, e un'intelligenza cestistica (importante rispetto ai suoi nuovi compagni) formata dal suo percorso di crescita. Lo ha voluto esplicitamente lo staff tecnico, in un'operazione completata con le risorse con cui la proprietà ha dimostrato coi fatti di voler cambiare verso alla stagione. Con una maggior presenza anche operativa, e non solo mediatica, di Filippo Macchi, abituato al basso profilo, che sembra la premessa chissà se a un futuro ruolo inquadrato anche formalmente, ma intanto ai nuovi equilibri che verranno ufficializzati dall'assemblea dei soci che il 26 gennaio cristalizzerà la nuova ripartizione delle quote e il nuovo cda, con l'annunciata ascesa alla presidenza di Massimo Macchi.

martedì 16 gennaio 2018

Bine&Roll: Come è ritta Vallerozzi (lo diceva anche Bobby Knight)

"Un buon basket inizia sempre con una buona difesa" - Coach Bobby Knight
 

Sarà stata la motivazione di giocare contro i primi della classe? 
La promessa di fare un girone di ritorno diverso?
Possibile.
Per la prima volta si è vista, indubbiamente, una squadra che gioca in entrambe le metà campo.
ERA ORA.
 

lunedì 15 gennaio 2018

Stelle Frullanti: Vildera et labora. Quando silenzio e sacrificio pagano

C’è rammarico. E c’è rabbia per la sconfitta interna della Mens Sana con Casale. Un ko che sa di beffa e di occasione sfumata. Perché è stato un match duro, decisamente faticoso, in cui l’opinione generale è che comunque Siena abbia avuto il grande merito di aver fatto giocar male la capolista, trascinandola in una partita tesa e fisica, forse fuori dalle corde della NoviPiù.

domenica 14 gennaio 2018

"Ah se le avesse giocate tutte così"

Se non ci fosse anche quell'odioso passatempo della classifica, la partita persa con Casale (69-71) meriterebbe solo di andare in archivio come una delle più solide della stagione. Un'occasione persa. Stavolta considerata e rispettata per quello che vale, dopo che all'andata nell'opinione pubblica c'era chi l'aveva bollata come una squadra normale solo in giornata di grazia, Casale era senza il secondo realizzatore, Blizzard. E reduce da cinque partite in cui erano arrivate le tre sconfitte stagionali. Più umana. Ma questo non toglie nulla alla prestazione di valore della Mens Sana. Oltretutto finendo senza play, perché il play di riserva è ancora fuori, ma praticamente si è fatto senza anche i due lunghi dalla panchina, e si è giocato di fatto in sei.
 
Con una serie di fischi contestati in fondo: recriminare, se lo si ritiene giusto, è un diritto della proprietà che ci mette i soldi; meno appropriato sentire la questione in bocca chiunque del settore tecnico, chiamato a occuparsi di quello che doveva e dovrà funzionare meglio sul lato sportivo, e bene ha fatto Mecacci a non entrare nell'argomento. Se non ci fosse la classifica... Ma la classifica c'è, e al di là delle belle figure dice che la Mens Sana è terzultima, e che ha perso quattro delle ultime cinque partite: delle altre 15 squadre, 14 hanno fatto meglio, e solo Napoli le ha perse tutte e cinque. Ma tornare presto a muovere la classifica, e continuare a muoverla, senza miracoli, solo evitando passi indietro come Tortona, giocando così sembrerebbe solo uno sbocco logico. Serve.
   

mercoledì 10 gennaio 2018

St.Sal.Stats: Percentuali, rotazioni e gerarchie al giro di boa. "Siamo questi"

“Oggi i giornali hanno pubblicato una nuova statistica. A quanto pare tre persone su quattro sono il 75% della popolazione”.

Tempo di bilanci di metà cammino. Cosa hanno detto le prime quindici giornate di campionato. Al giro di boa del torneo le tendenze della squadra sono chiare.

6 vinte, 9 perse. Cosa cambia a livello di percentuali? Fin troppo facile individuare nei tiri da tre una chiave statistica. Nelle nove sconfitte la Mens Sana è 41/166 dall’arco, un misero 24,7%; nelle sei vittorie è 56/130, ovvero un consistente 43,1%. Gran parte della differenza sta lì, perché anche la percentuale da due è migliore, ma non così tanto (56% contro 50%) nelle partite vinte rispetto a quelle perse. Meglio pure dalla lunetta, quando si vince, soprattutto per numero di tentativi: sono 22,3 per gara nelle vittorie, si scollina a malapena quota 15 (15,6, per la precisione) nelle sconfitte. Se si aggiunge che quei 15,6 vengono tirati col 67,9%, a fronte dell’82% delle vittorie, ecco un altro aspetto che demarca la linea fra partite perse e vinte. E il numero dei possessi? Ce ne sono tre esatti di differenza (80,8 e 83,8) fra quando si perde e quando si vince. Non una differenza così netta.
  

martedì 9 gennaio 2018

Panico da zero a dieci: Il terzo quarto, gli outfit, il 22/11/2017 e i ricordi

"Turner è un apostrofo rosa tra le parole Play e Out"
10 Terzo quarto Ovvero quando la Mens Sana ci ha provato, senza riuscirci. Per un attimo però ha dato l'impressione di aver ritrovato il bandolo della matassa e, soprattutto, di aver ritrovato Turner. Poi tutti quei momenti se ne sono andati perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.

domenica 7 gennaio 2018

A metà strada

Perdere in casa di Tortona (86-72) non è stato un risultato a sorpresa, per i problemi con cui ci si arrivati (senza un play e con l'altro febbricitante fino al giorno prima) e soprattutto per chi c'era di fronte: la squadra seconda in classifica, motivata dalla necessità di vincere per qualificarsi in Coppa Italia, al quinto successo di fila in una striscia in cui prima della Mens Sana ha fermato squadre (da lotta playoff come Cagliari e Latina o da quartieri alti come Biella e Scafati) che hanno una classifica migliore dei biancoverdi. Ma non basta questo a rendere meno irritante la sconfitta di Voghera, né la facile contabilità a somma zero di voler vincere le gare in casa, mettendo in conto di perdere quelle fuori. In casa bisognerebbe poi vincerle tutte, e a breve il problema (già emerso) potrebbe tornare a porsi.

La questione è che ogni sconfitta del genere, per la Mens Sana, è uno strappo nei confronti della propria gente. Che, stanca di una stagione che non decolla, non sta più di tanto a distinguere tra sconfitta e sconfitta, tra trasferta e trasferta. In casa di Legnano la Mens Sana non aveva giocato male, e la trasferta precedente a Reggio Calabria l'aveva vinta. La buona notizia è che, a dispetto di quanto l'emotività suggerisca, non stiamo parlando di un disastro senza soluzione di continuità, il trend era diverso. La cattiva notizia è che rispetto alle ultime due partite fuori casa la Mens Sana ha sicuramente fatto un passo indietro.

martedì 2 gennaio 2018

Bine&Roll: Sandrif - Diritti di Autore

Daniele Sandri è il giocatore che ha dimostrato maggiori progressi all'interno del roster della Mens Sana.
Ciò è testimoniato dai numeri, soprattutto in termini di apporto offensivo, ma anche dalla netta sensazione che ormai sia un giocatore imprescindibile anche dal punto di vista difensivo.
Proviamo ad approfondire in chiave tecnica.
   

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