lunedì 29 giugno 2020

Stacci male

Probabilmente sarà anche stato inevitabile. Ma accomodarsi su quest'idea che non si poteva fare diversamente, che per il secondo anno di fila il posto della Mens Sana nel basket è questo, anche accettarlo come se fosse normale, sarebbe preoccupante. C'è un dato oggettivo che è impossibile non vivere con profondo disagio (come minimo, profondo disagio) per chi tiene alla Mens Sana, ed è il livello agonistico del campionato in cui gioca.
 
E' il livello di basket più basso, con sanguinoso distacco, rispetto qualunque altro mai vissuto nella pluridecennale storia della Mens Sana. Per la seconda stagione di fila: se anche l'anno prossimo giocasse in Serie C Silver, sarebbe un livello inferiore a tutti quelli che la Mens Sana ha mai vissuto, fino alla Promozione dell'anno scorso. Non è qualcosa a cui ci si può abituare. Non è qualcosa a cui ci si deve abituare.
   

lunedì 22 giugno 2020

Per la maglia - Episodio #5: Che banda è?

O che banda è? Capita di farsi questa domanda, per mille motivi. Così come capita spesso di vedere una banda verticale sulle fiancate. Questioni pratiche: non essendoci le spalle (fatta salva l’eccezione degli insopportabili pigiamini Adidas qualche stagione fa in Nba), i magliari di mezzo mondo hanno dovuto inventarsi altri spazi per arricchire i disegni. I fianchi, nelle canotte da basket, sono un buon posto dove sperimentare soluzioni dal risultato più o meno efficace. Ovviamente anche in viale Sclavo si sono visti vari tipi di orpelli laterali.


venerdì 19 giugno 2020

Storia da Grandi: Fino all'epilogo 2014 e oltre. Gli scudetti, le icone, la struttura. E Siena

La curiosità

Intorno alla metà di Giugno la Mens Sana Basket giocò una gara ufficiale anche nel lontano 1968.
A pensarci bene suona strano, perché quella pallacanestro e il suo contesto a prima vista sembrano così lontani dal basket odierno, cui il calendario ha imposto forsennate serie di playoff protrattesi fin quando in Piazza del Campo erano già stati montati i palchi e steso il tufo e comunque giocate in impianti privi di climatizzazione che fanno degli spettatori maleodoranti saponette e errabondi assetati in cerca dell'oasi gli atleti.
 

giovedì 18 giugno 2020

Il ruolo di Giulio Griccioli, l’ora di Andrea Spinello, la categoria: Giovane Virtus, svelata

Un gruppo rodato e affidabile che cambia guida e, per la prima volta, assume anche una “direzione tecnica”. Questo il progetto di ripartenza della Virtus dopo lo stop forzato a causa del Coronavirus. Basi solide e un progetto ambizioso: i nomi di Giulio Griccioli come direttore tecnico e la promozione di Andrea Spinello a capo allenatore della prima squadra dovranno poi essere le chiavi di volta per il definitivo salto di qualità e per provare nuovamente a conquistare, sul campo, la Serie B.

mercoledì 10 giugno 2020

Storia da Grandi: I 4 ruggiti del leone Shaun nella settimana delle finali, e della gloria

La settimana che va dal giorno 8 al 14 di Giugno porta in dote ai tifosi mensanini, a partire dall'anno 2007, diciannove partite di campionato giocate dalla squadra.
 
Le più recenti sono del 2015, una a Cecina e due a Forlì, e sono le ultime del campionato di serie B, torneo dove la Società era stata relegata in seguito ai noti fatti giudiziari della primavera del 2014.

giovedì 4 giugno 2020

Storia da Grandi: La furia e il trentello, sulle spalle di Bootsy verso il 5 giugno da leggenda

Il nostro viaggio nella storia della pallacanestro mensanina è quasi giunto all'epilogo, ma come nei romanzi è proprio qui che si concentrano le maggiori emozioni e i ripetuti colpi di scena che fanno impennare la soglia dell'attenzione e la partecipazione emotiva.

Vista l'importanza estrema di ogni singolo avvenimento, anche solo distillarne una sintesi richiederebbe dolorosi tagli. Dovrò allora farmi violenza e scegliere un momento simbolo, lasciando tutto il resto, seppur importantissimo, a altre occasioni.
 

lunedì 1 giugno 2020

Per la maglia - Episodio #4: Chi non salta è un biancoverde?

Pensate un po’ di vedere la Ferrari che anziché in rosso corre un Mondiale con una livrea verde e viola. O la Juve che come prima maglia sceglie il blu e l’arancio. Beh, altre scuderie di F1 le abbiamo viste cambiare spesso colore a seconda degli sponsor (per chi è appassionato, basti pensare ai cambiamenti della McLaren o della Williams, giusto per citarne un paio). Nel calcio per ora ci siamo limitati a nefandezze varie con seconde e terze maglie, più però per ricerca cromatica esasperata, ed esasperante, dei designer che strettamente legate al colore di partner associati.
 
Nel basket invece è capitato un po’ più spesso. Chi non ricorda la Kinder Bologna arancione: sembrava quasi un ovetto da scartare, fortunatamente l’esperimento ebbe una durata abbastanza simile a quella della consumazione della bontà al cioccolato. Noi no, noi una cosa simile non la facciamo… e invece sì, anche a Siena è capitato.

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