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lunedì 23 ottobre 2017

Panico da zero a dieci: gli abbracci, l'aerodinamica, la paura e le esultanze

Fraintendere chi chiede il cambio perché ha mal di gola è un attimo

10 Abbraccio: Quello in cui tutto il palazzo e poi tutti i giocatori di entrambe le squadre hanno voluto stringere Masciarelli prima della partita. Forse un piccolo gesto che potrà poco davanti a una perdita simile, ma molto bello.

giovedì 5 ottobre 2017

Stelle Frullanti: L'amaro boccone. Ma che sugo

Mastica amaro la Mens Sana dopo la prima giornata di campionato e la sconfitta riportata a Casale. Un risultato che non va giù, al pari della cena indigesta, causa ragù come rivelato da coach Giulio Griccioli nel post-partita, che ha portato a disturbi vari per molti biancoverdi, con conseguente notte insonne e, sostanzialmente, debolezza fisica sul parquet.

venerdì 24 marzo 2017

Ne restano quattro

Dopo la perdita di Cappelletti, la Mens Sana ha reagito con una vittoria su Tortona e poi ha perso sei partite consecutive. Dopo la perdita di Bucarelli, la Mens Sana ha reagito con una vittoria su Agrigento e poi ha perso (per ora) cinque partite consecutive, l'ultima delle quali in coincidenza con la perdita anche di Saccaggi che potrebbe aver chiuso qui la propria stagione. Non è un caso che sia questa la storia dei due momenti peggiori della stagione della Mens Sana: per il tempo e per il modo che c'è voluto a sostituire Cappelletti, per la deriva tecnica a cui ha portato la scelta societaria di non sostituire Bucarelli.

Ci sta, dipende cosa si vuole da questa stagione. Ma finisce ogni settimana di più per materializzarsi il paventato rischio di non trovare più un senso, che vada al di là dal non sbracare, per queste ultime quattro giornate, in queste condizioni, praticamente in sei, sfidando tre delle prime quattro in classifica. E pensare che la trasferta romana non sarebbe andata neanche malissimo, e il riferimento non è alle firme attese a margine del viaggio nella Capitale, ma a una partita in cui in queste condizioni non era scontato che la Mens Sana arrivasse a giocarsela fino alla fine, seppur contro un'avversaria modesta. Si sarebbe potuto persino vincere, ma se ci sono recriminazioni non sono per questa sconfitta sul campo dell'Eurobasket.

domenica 20 novembre 2016

Il successo senza gioia di Rieti

L'infortunio di Alessandro Cappelletti strozza in gola alla Mens Sana la gioia che le avrebbe dato tornare al successo subito, cancellando con una vittoria in trasferta (73-66 a Rieti) il passo falso di una settimana prima in casa con Legnano, che peraltro continua a vincere. A -2 dal primo posto in classifica, la Mens Sana entra così in una settimana da tre partite, le prossime due in casa, col timore fortissimo però che la trasferta di Rieti segni un passaggio importante della stagione, non per il risultato. Non resta che aspettare.

martedì 18 novembre 2014

Coperta corta, ala scoperta (e poi si fa male Ranuzzi)

Non è questione di essere di bocca scelta e aver perso il senso delle cose dopo anni di Eurolega. E non è neanche questione di farsi prendere la mano dall’emotività della prima sconfitta: il discorso valeva prima, e cercare una soluzione non è un’esigenza immediata ma un’assicurazione che al momento sembra necessaria per un finale di stagione in cui non ci sarà margine d’errore.

Perché oggi, senza trionfalismi-fuffa ma solo per ricordare i fatti, la Mens Sana è ancora prima da sola dopo aver perso a Cecina, sul campo dell’avversaria in questo momento più forte, brava (Cecina) a cesellare con merito forse la propria miglior gara stagionale e a costringere la Mens Sana alla peggiore. E mi fermo qui nello sboroneggiare ulteriormente sui valori tecnici di una categoria che non conosco bene, ma sono dati di fatto incontrovertibili.

Il limite “quantitativo” che sta evidenziando il roster della Mens Sana non è, come temuto, sul perimetro, dove Parente c’è, e da qui all’anno nuovo darà un salto di qualità anche “qualitativo”. E’ invece nel ruolo di ala, dove Bruno Ondo Mengue fin qui non ha dato affidabilità come backup di Ranuzzi e Pignatti. Non è tempo di bocciature, la stagione è cominciata solo da un mese e mezzo, e rinnegare così presto le scelte estive significherebbe aver sbagliato i criteri delle decisioni, più che le decisioni in sé. Ma ci sono dei segnali da valutare.



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