Aver perso non era il problema della Mens Sana. Sia che avesse vinto gara-7 e lo scudetto, sia che l'avesse perso, non c'era un domani, per quanto si sapeva allora. Non si sapeva se la Mens Sana sarebbe mai tornata a quei livelli, o se la Mens Sana sarebbe mai tornata e basta. Si sapeva solo che di lì a una settimana, il 4 luglio, si sarebbe discussa l'udienza per la dichiarazione di fallimento.
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sabato 27 giugno 2015
lunedì 9 febbraio 2015
La Capitale
Una trentina di allenatori all'allenamento della mattina, una cinquantina all'allenamento del pomeriggio, circa 200 persone al clinic d'eccezione della sera. Prevalentemente dalla Toscana, tutta la Toscana, ma anche dalla Campania, dal Piemonte, dalla Lombardia. Il turismo del basket, in un certo senso. E vederne Siena al centro fa sempre piacere. E' il giorno e mezzo (tutto lunedì, e al martedì mattina l'allenamento prima del rompete le righe) di raduno della Nazionale Under 18. Peraltro neanche il gruppo principale ma un gruppo allargato di ragazzi a cui attingerà il gruppo principe. Si sono trovati talmente bene che hanno già parlato di tornare l'anno prossimo.
venerdì 5 dicembre 2014
Il ponte sul fossato
Mi ero avvicinato alla serata del ritorno a Siena di Marco Crespi con un po' di timori sul fatto che "il palcoscenico" potesse offrire una facile ribalta a chi volesse usarla per veicolare le proprie recriminazioni sul passato (qui avevo preferito solo accennarlo).
E quando lo dico, sia chiaro che mi riferisco SIA a chi denuncia con forza il modo in cui è finita la Mens Sana Basket SIA a chi denuncia con forza l'obbligo di tagliare del tutti i ponti con quel passato. Posizioni evidentemente inconciliabili, che solo il tempo, e la giustizia (le condanne, ma anche le assoluzioni), potranno condurre a una sintesi, anche se sicuramente non una ricongiunzione.
Con maturità, la serata insieme a Marco Crespi è stata l'evento che doveva essere: una festa. Non per tutti, e già questa è stata una nota stonata. Seguita da un comunicato duro della Brigata Biancoverde (qui il testo). Seguita (ma anche preceduta) dall'ostentata posizione di altri - mettiamoci un'etichetta: "i nostalgici" - che per una sera tornavano a sentirsi rappresentati dalla Mens Sana. E qui, a prescindere da quanti siano gli uni e gli altri, lo spirito della serata era già andato perso.
E quando lo dico, sia chiaro che mi riferisco SIA a chi denuncia con forza il modo in cui è finita la Mens Sana Basket SIA a chi denuncia con forza l'obbligo di tagliare del tutti i ponti con quel passato. Posizioni evidentemente inconciliabili, che solo il tempo, e la giustizia (le condanne, ma anche le assoluzioni), potranno condurre a una sintesi, anche se sicuramente non una ricongiunzione.
Con maturità, la serata insieme a Marco Crespi è stata l'evento che doveva essere: una festa. Non per tutti, e già questa è stata una nota stonata. Seguita da un comunicato duro della Brigata Biancoverde (qui il testo). Seguita (ma anche preceduta) dall'ostentata posizione di altri - mettiamoci un'etichetta: "i nostalgici" - che per una sera tornavano a sentirsi rappresentati dalla Mens Sana. E qui, a prescindere da quanti siano gli uni e gli altri, lo spirito della serata era già andato perso.
giovedì 4 dicembre 2014
Il messaggio del ritorno di Marco Crespi a Siena
Una serata di emozioni, ma il nodo non è la serata. Sono le emozioni: di un anno, di un'esperienza, di un modo di vivere il basket, lo sport, le proprie passioni. Chi c'era, alla presentazione del libro di Marco Crespi, non ha bisogno di parole per farselo spiegare. Altri non c'erano perché impossibilitati, altri ancora non c'erano per scelta, e mi dispiace. Magari, anzi sicuramente, ci sarà modo di ritornarci su. Intanto mi piacerebbe fissare alcuni punti della giornata.
mercoledì 3 dicembre 2014
The place to be
Ci siamo. E' il giorno del ritorno a Siena di Marco Crespi, che in realtà è già in città da diverse ore. L'appuntamento è per le 18 a Palazzo Patrizi, via di Città 75. L'occasione è la presentazione del suo libro sulla scorsa stagione. Letto: se interessa la Mens Sana, forse anche il basket e la vita, non si può non leggere. Poi, una volta letto, ognuno fa le sue valutazioni.
Sarà in vendita da domani - giovedì - in tutte le librerie di Siena, poi la distribuzione è nazionale, anche attraverso i siti dedicati. 13 euro. Con proventi destinati a uno scopo benefico. Non è spam. Non è pubblicità. Penso che la letteratura sulla Mens Sana debba essere un argomento di questo blog.
Sarà in vendita da domani - giovedì - in tutte le librerie di Siena, poi la distribuzione è nazionale, anche attraverso i siti dedicati. 13 euro. Con proventi destinati a uno scopo benefico. Non è spam. Non è pubblicità. Penso che la letteratura sulla Mens Sana debba essere un argomento di questo blog.
giovedì 27 novembre 2014
Tutta Siena
Come avrete visto, l'accenno che avevo fatto martedì mattina all'evento del 3 dicembre è ormai diventato di dominio pubblico. Nell'occasione Marco Crespi sarà a Siena per presentare il suo libro con cui ripercorre la scorsa stagione, vista naturalmente dai suoi occhi, talmente da film che la figura del coach a un certo punto assunse (discutibilmente? fu a furor di popolo) contorni quasi messianici.
Rimando al comunicato ufficiale (qui) per alcune informazioni "logistiche": il libro costerà 13 euro, inizialmente ne saranno stampate 5000 copie, disponibili nelle principali librerie italiane (quindi anche fuori Siena) e anche online: sul sito dell'editore edizioniilleccio.it e per prenotazioni su www.somethingdifferent.club che credo diventerà un sito a cui prestare attenzione... E poi?
Rimando al comunicato ufficiale (qui) per alcune informazioni "logistiche": il libro costerà 13 euro, inizialmente ne saranno stampate 5000 copie, disponibili nelle principali librerie italiane (quindi anche fuori Siena) e anche online: sul sito dell'editore edizioniilleccio.it e per prenotazioni su www.somethingdifferent.club che credo diventerà un sito a cui prestare attenzione... E poi?
martedì 25 novembre 2014
Segnare sul calendario
La settimana è iniziata con Marco Crespi e alcuni (diversi) "nostalgici" della scorsa stagione a rilanciare sui social network una frase (sull'ultimo tiro, il basket, la vita...) seguita dall'hashtag di inequivocabile paternità #somethingdifferent e dalla minaccia "coming soon". Anche io ho ritwittato Crespi. Che vuol dire quella frase?
L’ultimo tiro. Dentro o fuori. Hanno inventato il basket perché la vita da sola non basta. #somethingdifferent (coming soon..)
— Marco Crespi (@marcocrespi) 24 Novembre 2014
venerdì 14 novembre 2014
Parlare di Marco Crespi senza usare hashtag
Poteva e doveva essere il giorno in cui capire definitivamente per chi fare il tifo in Serie A (magari per qualcun altro, io la mia scelta l'ho già fatta) dopo che Venezia, già la più ricca colonia biancoverde in Serie A, si è arricchita di un altro ex mensanino: dopo il coach del primo scudetto Recalcati e i cavalieri dell'ultima (triste ma unica) cavalcata Ress, Ortner e Viggiano, alla Reyer (legata alla Mens Sana già dal 1907, da quella volta della Palla al cerchio).
Poi in serata è arrivata la notizia dell'esonero di Marco Crespi da Vitoria. A lui una gran parte della gente di basket di Siena è ancora molto legata, e lo sarà per sempre, dopo aver condiviso quell'incredibile ultima stagione della Mens Sana Basket.
Non sono tra le persone che lo santificano a prescindere. Credo che come uomo di basket sia uno dei primissimi in Europa. Credo che alla Mens Sana si sia ritrovato a fare il capo-allenatore non dico per sbaglio, ma per una serie di circostanze che sono state una fortuna per la Mens Sana.
Non credo sia il coach perfetto, come potrebbe sembrare nel ruolo da film che si è trovato a interpretare l'anno scorso. Piuttosto è stato la persona giusta al momento giusto, entrata in empatia con una storia travolgente fino a esserne uno dei personaggi principali. Non è un allenatore per tutte le stagioni, per tutte le piazze (Vitoria ero convinto che lo fosse), per tutti i giocatori.
Poi in serata è arrivata la notizia dell'esonero di Marco Crespi da Vitoria. A lui una gran parte della gente di basket di Siena è ancora molto legata, e lo sarà per sempre, dopo aver condiviso quell'incredibile ultima stagione della Mens Sana Basket.
Non sono tra le persone che lo santificano a prescindere. Credo che come uomo di basket sia uno dei primissimi in Europa. Credo che alla Mens Sana si sia ritrovato a fare il capo-allenatore non dico per sbaglio, ma per una serie di circostanze che sono state una fortuna per la Mens Sana.
Non credo sia il coach perfetto, come potrebbe sembrare nel ruolo da film che si è trovato a interpretare l'anno scorso. Piuttosto è stato la persona giusta al momento giusto, entrata in empatia con una storia travolgente fino a esserne uno dei personaggi principali. Non è un allenatore per tutte le stagioni, per tutte le piazze (Vitoria ero convinto che lo fosse), per tutti i giocatori.
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