E siamo infine al Natale 2013. In che posizione di classifica e in quali condizioni ambientali vi giunse la squadra?
E’ memoria recente, ricordate? Riavvolgiamo la pellicola.
E siamo infine al Natale 2013. In che posizione di classifica e in quali condizioni ambientali vi giunse la squadra?
E’ memoria recente, ricordate? Riavvolgiamo la pellicola.
Il 13 Novembre 2003 l'Euroleague porta in Viale Sclavo una leggenda della pallacanestro europea: Arvydas Sabonis.
Al penultimo giro di un circuito professionistico che in Europa l'ha visto
vincere numerosi titoli di squadra e individuali e a dispetto di ripetuti
infortuni guadagnarsi un grande rispetto anche in NBA, ha una taglia fisica che
fa sembrare Roberto Chiacig, centro di riferimento della nazionale italiana,
pressoché un esterno.
Nel 1993, il 9 Settembre la Mens Sana è già fuori dalla Coppa Italia per mano della Glaxo Verona, poi finalista. Ma in Ottobre per la seconda volta rappresenta l’Italia in una manifestazione continentale.
Al secondo turno di quella che una volta era chiamata Coppa delle Coppe viene eliminata dai turchi del Tofas tra le recriminazioni, perché nel finale della gara di ritorno a Bursa è cancellato il canestro di Darren Daye che sarebbe valso il passaggio al successivo turno a gironi.
Il migliore nelle quattro gare fin lì disputate è Bob Thornton, esperto e generoso centro ex NBA, che porta in dote 24,5 punti a sera e concretezza nei pressi dei canestri.
Per quanto concerne il campionato invece, si arriva a Natale con già due passaggi in Rai. Entrambi vincenti.
In casa Mens Sana la primavera del 1983 porta il secondo e definitivo addio allo storico sponsor Sapori, che negli anni aveva permesso di dare continuità a ben individuate scelte tecniche, non certo di primo livello ma comunque molto importanti, ricevendo in cambio lustro e visibilità.
Contestualmente la notizia che sulla maglia lo sostituirà il marchio Parmalat induce pindarici voli di fantasia e quando dal mercato giungono i primi annunci si ha la conferma che qualcosa di molto succulento sta sfrigolando nel tegame.
La vita va molto oltre lo sport, ha ben altre priorità. La
famiglia, la salute, un lavoro dignitoso, l’incertezza del futuro,
l’ingiustizia dilagante, i progetti e i fallimenti personali, gli equilibri nei
rapporti, il desiderio di sentirsi parte integrata di una comunità e al
contempo indipendenti.
Così nella perenne alternanza di situazioni che ci vedono
attivamente o passivamente in ballo, umore e atteggiamento assumono colori e
connotazioni spesso in altalena.
Quando si è forti forti e guidiamo il gruppo e quando invece
si è giù e necessitiamo a nostra volta di essere coinvolti, rassicurati o
addirittura presi per mano e guidati.
Una delle cose che permettono di alimentare le batterie e di astrarsi un istante dalle situazioni quotidiane può essere seguire la vita di una squadra sportiva. Per lo meno per molte persone è così.
Natale in vetta. No, non è il titolo di un nuovo cinepanettone. Sono bensì le bellissime feste che trascorreranno Virtus e Costone, entrambe prime nei rispettivi gironi. Insomma: “campionato che vai, capolista che trovi”, verrebbe da dire. In particolare, la Virtus ha riagguantato il prima posizione con una bella rincorsa; mentre il Costone ha confermato, orami definitivamente, il proprio dominio.
La Mens Sana vola andando a vincere sul campo della Fides Livorno, la favorita del girone dei pronostici estivi: la squadra di Betti resiste al ritorno labronico nel finale nonostante la perdita di Puccioni e resta da sola in vetta, visto lo stop pesante del Pino Firenze con la Synergy ultima.
Chiudono l'anno in testa tutte e tre le senesi. Il Costone nonostante gli acciacchi (con Banchi out) con un altro show di Nasello infila la decima vittoria consecutiva battendo una delle più serie avversarie, Sansepolcro con cui all'andata era arrivata l'unica sconfitta stagionale, e prende il largo: a parte San Vincenzo a -4, le altre sono ormai lontanissime.
In Serie B Interregionale primato solitario da festeggiare a fine 2023 per la Virtus, capace con Costantini, Calvellini e Bartoletti di ribaltare nel secondo tempo la partita e vincere in casa di Castelfiorentino, squadra a fondo classifica ma appena capace di battere Cecina, che perdendo ancora lascia i rossoblù da soli in testa, con le prime tre ben staccate dalle altre.
Tre vittorie e tre sconfitte nell’ultimo impegno del 2023. Ora una pausa piuttosto sostanziosa, con il girone di andata che si completerà nel weekend fra il 13 e 14 gennaio.
Solidità, forza mentale, tenuta di squadra, attitudine, qualità. Associate tutte queste doti a chi volete, indipendentemente dal contesto: si prestano bene sia per Virtus che Costone. La prima ha ritrovato la vetta della classifica, raggiungendo Cecina, dopo il più che convincente successo su La Spezia. La seconda è inarrestabile, più forte anche degli infortuni di Zeneli e Banchi. E a Monsummano è arrivata la nona vittoria di fila.
Esordio con vittoria per il nuovo main sponsor Note di Siena e per le rinnovate maglie della Mens Sana. Un successo netto, largo anche nel punteggio (+24) e che rimette i biancoverdi in testa alla classifica, nuovamente in coabitazione con Pino (con cui si è comunque in vantaggio nel doppio confronto) che ha vinto il derby fiorentino con Sancat. Insomma, dopo il ko di Firenze, ci sono tante “note” liete per tornare a sorridere in casa Mens Sana.
Il prossimo passo di crescita della Mens Sana è l'arrivo sulle maglie, con un progetto pluriennale, di un marchio che Siena ce l'ha nel nome e nell'anima. Ben oltre il punto vendita che sarà inaugurato entro il 1° marzo in via dei Rossi con l'inizio della stagione turistica (anticipato dai temporary store già attivi in due strutture ricettive "della casa"), il nuovo sponsor della Mens Sana "Note di Siena" è un progetto imprenditoriale incentrato su un'idea: lasciare a chi passa dalla città un pezzo di quello che è Siena, nel senso di profumi, odori, sapori. Quelli che da una vita, e per questo oggi li considera una ricchezza attorno a cui immaginare un business, si porta dietro Gianluca Rotondi, imprenditore di Avellino. Legato a Siena da quando ci ha vissuto da studente di Scienze Economiche Bancarie da metà Anni '90 e fino al 2001, ci è tornato da qualche tempo per investire, con idee e propositi che fanno intravedere il physique du rôle di chi appare destinato a incidere nel tessuto economico cittadino dei prossimi anni.
È partito il girone di ritorno dei campionati ed è ripartita anche la Virtus che, a San Miniato, si prende vittoria, vantaggio nel doppio confronto e crea separazione in classifica da una potenziale diretta concorrente. Rimesse quindi a posto le cose dopo la sconfitta con Cecina, per di più con una reazione tecnica e non solo di orgoglio. Del resto, come diceva Henry Ford: «Ogni insuccesso rappresenta solo un’opportunità per ricominciare». E così è stato per la Virtus. C’è poi il Costone che, nonostante il turno di riposo, sembra non essersi mai fermato e continua a fare incontrastata marcia di vertice (8 le vittorie a fila dei gialloverdi).
Il primo vero passaggio a vuoto della stagione. È stato già detto come il ko della Mens Sana nella palestrina di Sancat Firenze sia effettivamente la prima vera e propria sconfitta riportata dai biancoverdi in campionato. Non a livello di record ovviamente, ma solo dal punto di vista alle dinamiche che l’hanno propiziata. E allora è lecito chiederselo: cosa è successo alla Mens Sana?
Le precedenti due sconfitte avevano lasciato il rammarico perché per un solo possesso avrebbero potuto essere entrambe vittorie. Nello scontro di vertice da capolista solitaria in casa della Sancat seconda, che adesso l'ha raggiunta, la Mens Sana ha avuto il primo vero passaggio a vuoto in più di due mesi di stagione: perso contatto in un brutto inizio di secondo tempo, il rientro non è mai stato riaggancio, fino cedere nel finale fino a -15.
E' il weekend dell'inizio del girone di ritorno dopo aver girato la boa al vertice. La Mens Sana per la prima volta da sola in testa è chiamata a mettere subito in gioco il primato con una delle sfide più audaci, a casa Sancat. Riparte in casa contro la Union Prato il Costone fin qui dominante, per la Virtus trasferta bella tosta a San Miniato per tornare a muovere la classifica.
Una riposava, il Costone, e si è goduta un turno in cui i risultati delle altre le sono andate assolutamente a genio. L’altra, la Virtus, è andata a sbattere sulla maggiore solidità di Cecina. Una sconfitta che però ridimensiona solo parzialmente le ambizioni stagionali dei rossoblù perché, anche in questo caso, i risultati delle altre attutiscono la caduta. Diciamo che la Virtus è stata rimandata al prossimo appello: a questo giro l’esame non è stato superato.
Abbiamo percorso metà della prima fase del campionato, cioè un quarto del cammino complessivo stagionale. E il ruolino di marcia della Mens Sana è stato assolutamente positivo. Forse oltre ogni più ottimistica aspettativa. Certificato dalle 8 vittorie e solo due sconfitte (ancor più beffarde se si riavvolge il nastro e si pensa a come sono maturate) che consegnano alla squadra di coach Paolo Betti il primo posto in solitaria al primo giro di boa dell’annata. Solo il Costone, nell’altro girone, ha fatto meglio. Ma, se si vede la differenza di roster e di potenziale coi “cugini” di Montarioso, insieme a quelle che erano le premesse di inizio anno, vien da sé che il cammino mensanino acquisisce tutta un’altra prospettiva, decisamente più importante rispetto a qualsiasi altra contendente stagionale.
In testa nel segno di Ezio Cardaioli: non solo per il minuto di raccoglimento, il lutto al braccio e l'emozione di chi, se conosce la storia del basket mensanino e senese, non può aver vissuto giorni normali, ma anche perché il Prof ha allenato tre anni in quel PalaMacchia di via Allende, all'Ardenza, dove la Mens Sana ha conquistato la vetta solitaria del Girone B di Serie C.
Il vuoto per l'addio a Ezio Cardaioli è la voragine che lascia la perdita di un gigante, la perdita del padre della pallacanestro senese. Con la consapevolezza che non gli è mai mancata (infinitamente meglio della falsa modestia) ma senza mai perdere l'umiltà dello studioso e dell'artigiano insieme, era stato lui stesso ad autoproclamarsi tale in quello che in realtà voleva essere un omaggio al professor Bruno Casini, a cui aveva tributato il ruolo di nonno della pallacanestro senese, tracciando una linea di discendenza che arrivava a Simone Pianigiani, il figlio, quello con cui sono arrivate le vittorie più roboanti. Eppure Siena sulla mappa del grande basket ce l'ha messa lui, il Prof, con quella scalata faticosa, eppure gloriosa, le discese ardite e le risalite, vincente perché paziente e per questo solida, dalla Serie C al quinto posto in Serie A.
foto Augusto Mattioli |