venerdì 3 aprile 2020

Storia da Grandi: Comegys, le 8 vinte di fila e i gloriosi 35 di TMac nella notte dell'amarezza

Il 2 Aprile 1975 la Sapori perde in casa 66-75 con quella Forst Cantù che a breve sarà campione d'Italia.
Cannoniere del match è il nazionale Recalcati, 24 punti, mentre il senese Ceccherini porta a 18 il record personale nella sua prima stagione in serie A.
 
* * *

Nei primi di Aprile 1976 in tre giorni i biancoverdi battono la Brina Rieti 61-44 (tenete a mente quest'ultimo dato) in quella che per la Mens Sana è la centesima vittoria in A, poi passeggiano a Mestre (97-76) inanellando così la settima e l'ottava vittoria consecutive nel torneo.
Una serie vincente niente affatto male in anni di risorse economiche davvero limitate.

Quindici anni tondi tondi dopo, è il 3 Aprile 1991, la Ticino fresca di promozione in A1 batte a Bologna la Fortitudo (Aprimatic) nell'ultima giornata della stagione regolare, uguagliando quel record societario di 8 successi ininterrotti.

Si dovrà attendere l'avvio del campionato 2001/'02 per fare meglio, allorché la Montepaschi di Ataman porterà a 9 quella striscia positiva.
Poi, un lustro dopo, sarà la meravigliosa e irripetibile creatura di Pianigiani e Banchi a spazzare via quei record.

Dicevo di tenere a mente i 44 punti della Brina Rieti, perché sono il secondo più basso passivo subito dalla Mens Sana in partite di serie A, dopo i 42 dell'Air Avellino nell'Ottobre 2005.
Poi ci sono i 46 della Pierrel Capo d'Orlando nell'Aprile 2008 e i 47 dell'Armani Jeans in gara 4 di finale scudetto, il 16 Giugno 2009.
Non fanno testo invece i 45 dell'Emmezeta Udine nel '91, perché anziché in 40 minuti vennero realizzati in 26, dopo i quali la partita fu definitivamente sospesa.

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2 Aprile '78, penultima giornata della prima fase dei playoff: Sapori – Perugina Jeans Roma 79-93.
La Mens Sana è meno fisica e completa della Stella Azzurra e pur mettendo in scena uno show da 35 punti, George Bucci non può impedire alla squadra di Bianchini di passare al PalaSclavo.

Il jump shot di Bucci su Enrico Gilardi.
Di spalle Quercia, Bovone, Malachin e Ricci.
L'arbitro è Sergio Solenghi

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1984. Tra gli amarissimi passi di una specie di ascesa al Golgota, quello forse più doloroso è relativo alla sconfitta interna 108-96 con la Bartolini Brindisi.
Due tragici tempi supplementari vanificano la grande partita dell'ex Claudio Malagoli (38 punti, ma il brindisino Tony Zeno ne fa 43) e lo sforzo di volontà di Ceccherini, che sul finire dei regolamentari acciuffa il pareggio con una caparbia azione nel cuore della difesa ospite, conclusa con un sofferto tiro in sottomano che vede il pallone ballare a lungo sul canestro e poi entrarvi nel tripudio del palasport.
Il pareggio in extremis del giocatore civettino parve il segno di un benevolo destino, e invece...

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Nell'ultima giornata della seconda fase che precede i playoff 1995, col reparto esterni pesantemente penalizzato, perché privo di Fumagalli e Vidili, la Comerson di Pancotto batte 78–49 la Pfizer Reggio Calabria di Recalcati, grazie alla magnifica regia di Anchisi e al felino Comegys.

Il saltatore di Filadelfia quell'anno si trovò particolarmente a proprio agio contro i reggini, perché se sommiamo i suoi 16 rimbalzi e 5 stoppate a quelli delle altre due gare giocate in stagione contro la Pfizer, si evidenzia che in quelle tre gare (100 minuti in campo per lui) recuperò 41 rimbalzi, infliggendo ben 18 stoppate.
Se spalmati su 40 minuti, i numeri di Comegys darebbero 16,4 rimbalzi e 7,2 stoppate a partita.
Micidiale!

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Nel 2002 una Montepaschi che tallona le big e con la migliore difesa del torneo vince 83-60 a Livorno su una Mabo che Luca Banchi cerca di confermare in A1.
Nonostante l’assenza di Gorenc e un secondo quarto da soli 10 punti, biancoverdi senza problemi grazie anche ai lituani Masiulis, leonino ai rimbalzi, 12, e Zukauskas, al record personale di assist da mensanino: 6.
Per la Mens Sana è la quattrocentesima vittoria in serie A.

* * *

Giovedì 2 Aprile 2009 si gioca a Siena gara 4 dei playoff di Euroleague che oppongono la Montepaschi al Panathinaikos.
Nonostante l'impresa di una magnifica vittoria nell'infuocata arena di Oaka, dove ha mostrato di avere attributi smisurati come menhir, la Mens Sana è sotto 2-1 nella serie e con tutta la pressione addosso per non avere più margine d'errore.
Forse anche per questo l'avvio di gara è contratto: 34-21 per i greci, invece precisi, cinici.
Poi una reazione la porta al riposo sul -3, con Mc Intyre già a quota 22.

Domercant, Lavrinovic e Sato non entrano in partita: vorrà dire qualcosa avere in panchina Obradovic e come vice Itoudis?
Per contro Nicholas è chirurgico, gli scivolamenti difensivi di Batiste sono da manuale, gli assist di Spanoulis vanno via naturali (10 alla fine).

Stonerook fallisce quei tiri che in genere sono la chiave di volta dei match.
Lo stesso reattivo Eze, col quale Mc Intyre si trova ripetutamente e a meraviglia in attacco, di là deve fare i conti con l'ingombro del gigantesco Pekovic.
Ma Kaukenas, bravissimo appena gli lasciano un metro, opera comunque il primo sospirato sorpasso, come a dire a TMac “non sei solo!”.

Nel quarto conclusivo il secondo e ultimo sorpasso mensanino, ma Fotsis, Jasikevicius, Pekovic e, non ultima, la direzione astiosa e provocatoria della terna arbitrale diretta da Brazauskas ristabiliscono la supremazia ateniese.

Finisce 91-84 per Obradovic e i suoi campioni, che hanno la rivincita sul playoff dell'anno precedente e accedono alla Final Four di Berlino che andranno a vincere.
Per Mc Intyre invece, tra tante gare capolavoro questa è forse quella che nei ricordi dei senesi salta alla  mente per prima.
Certamente meno efficace rispetto all'abituale standard in fase difensiva, dall'altra parte del campo è magistrale per il tempismo e la pulizia con cui manda a segno i compagni e stupefacente per la qualità e la determinazione con cui produce in prima persona un enorme volume numerico.
Ecco il dettaglio dei suoi 35 punti: riviveteli!

Scippo in zona difensiva su Tsartsaris e contropiede in slalom, con appoggio reverse al vetro.
2/2 ai liberi dopo un tecnico sacrosanto a Batiste.
Rimessa in attacco. Riceve sull'arco, smarcato da gaffe difensiva: tiro, 3 punti.
Altre due triple, finalizzando da guardia tiratrice gli scarichi dei compagni.
Sulla rimessa di Sato, backdoor capolavoro su Pekovic, con appoggio al tabellone: due punti.
Nuova tripla, stavolta dal palleggio, dopo aver sbilanciato Fotsis con una finta.
Pick and roll con Eze: non va, Batiste e Spanoulis gli sono addosso. Finta, contro finta e via, secco in area e fino al ferro per un solitario sottomano.
2/2 ai liberi per fallo di Spanoulis sul palleggio.

Fine primo tempo: 22 punti, la metà di quelli mensanini.

Pick and roll con Eze, stavolta a buon fine: tripla.
3/3 ai liberi per fallo su tiro dall'arco.
Transizione (dopo stoppata di Eze su Pekovic), arresto e tripla dell'ultimo sorpasso senese.
Altro pick and roll col nigeriano, via dentro e contatto da Batiste. Tiro cadendo a terra e palla corretta in canestro da Sato.
Siamo nel finale, ma ha ancora la forza per attaccare il ferro nel traffico: canestro in sottomano.
Ennesimo attacco a difesa schierata. Va ancora all'anello, altri due punti: totale 35.



***


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