mercoledì 19 febbraio 2020

Storia da Grandi: Ghiaccio monumentale e la Mens Sana nell'Olimpo con una Coppa... solo sfiorata

Nella settimana che va dal 19 al 25 Febbraio i tifosi mensanini hanno visto alzare 3 Coppe Italia e una quarta, assolutamente meritata, sfumare all'ultimo tiro del tempo supplementare.

Nel 2009 a Bologna la prima; nel 2010 a Avellino la seconda; nel 2012 a Torino la terza (le coppe 2011 e 2013 sono arrivate nella settimana precedente).

Nel 2002 a Forlì invece la retina centrata dal playmaker francese Rigaudeau indirizzò la Coppa nelle mani dei giocatori della Virtus Bologna, togliendo al contempo da quelle di Roberto Chiacig uno stra-meritato titolo di MVP della finale.

Il centro di Cividale del Friuli la approcciò in modo sbalorditivo, firmando 17 punti nei primi 8 minuti di gioco.
Tale fu il suo dominio nell'area virtussina che in quel primo quarto i campioni d'Italia e d'Europa furono travolti, addirittura doppiati: 14-28.
Più normale, ed era fisiologico, il secondo quarto, che tuttavia gli valse altri 7 punti con corredo di rimbalzi e recuperi. Quel che serviva insomma per portare, insieme a Stefanov e a una difesa da clinic, la Mens Sana al riposo ancora sul +11 dopo esser stata addirittura a +16.

La pressione fisica virtussina, integrata alla classe superiore dei suoi interpreti, portò a un progressivo riequilibrio della gara, al supplementare e infine all'amaro canestro di Rigaudeau. Però intanto Chiacig aveva ritoccati tutti i suoi numeri.
Alla fine i punti erano 35 con 13/15 al tiro; 9/15 ai liberi a causa dei 10 (dieci) falli subiti; 14 rimbalzi; 8 recuperi; 52 di valutazione, ma quel che più lasciò allibiti fu quella pubblica dimostrazione di assoluto dominio, come mai un centro italiano era stato capace di imporre dopo Meneghin versione primi anni '70.

La Rosea dà a Siena quel che è di Siena! Purtroppo è solo un refuso

E' mia opinione personale ritenere più importante quella sconfitta forlivese che non le tre vittorie sopra ricordate, perché se a cavallo tra il primo e il secondo decennio degli anni 2000 i ripetuti trionfi si confondevano gli uni con gli altri in virtù di una supremazia chiara, consolidata e invidiata, quella finale del 2002 per la prima volta nella vita del sodalizio dette la consapevolezza che l'exploit fosse tutt'altro che frutto del caso, ma viceversa di investimenti, programmazione e scelte qualitativamente evolute.
Il trionfo Lione di lì a poco lo avrebbe confermato.

* * *

Esclusa dai playoff e relegata in un girone di classificazione che assegna pochi posti per l'A1, dando seguito al quasi omologo 98-67 ottenuto quindici giorni prima contro la Fag Napoli, il 22 Febbraio 1976 la Sapori regola la Duco Mestre 99-67 e scaccia i timori per il fresco infortunio del suo gigante Bovone.
Contro i lagunari vanno in doppia cifra ben cinque uomini: il superbo Franceschini (27 punti); Giustarini (22); Dolfi (20); Carlo Ernesto Johnson (12); Ceccherini (10).

E' principalmente la zone-press ordinata a lungo da Cardaioli a determinare la supremazia senese, perché permette agli esterni di recuperare palloni e correre in contropiede.
E' una squadra veloce e divertente, checché ne dicano con superficialità certe testate giornalistiche (la zona della nonna, il ti-tic ti-toc offensivo al limite dei 30” e altre amenità) e lo conferma il fatto che le prime 3 gare casalinghe della poule sono state vinte tutte con larghi margini, segnando sempre oltre 90 punti.

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Dopo anni spesi a cercare di dare stabilità alla Società e contestualmente attrezzandosi per la lotta alla promozione in A1, nel corso di questa settimana del 1985 il Presidente Luca Lanfredini in rappresentanza della famiglia proprietaria, rende di pubblico dominio il rischio di una liquidazione a fine campionato se nella compagine societaria non vi sarà l'ingresso di nuovi capitali.

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Nella corsa alla promozione del 1991, una faticaccia al Palasport all'altezza della nona giornata di ritorno.
La Ticino rimane impaniata nelle trame dell'umorale squadra livornese della Pallacanestro Rapident di Rolle, Addison e coach Rusconi e buon per Lombardi se Diego Pastori dopo una buonissima partita, a tempo scaduto, con freddezza centra dalla lunetta i due tiri liberi che valgono il sorpasso ai labronici.
I giocatori si abbracciano al centro del parquet, i tifosi sulle gradinate: la marcia di avvicinamento all'A1 continua!

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Nel 1995 l'infortunio di Corrado Fumagalli sembra restringere gli orizzonti di una Comerson già salva, ma con l'ambizione di agganciare i playoff.
Invece nel vittorioso derby di Montecatini del 19 Febbraio (82-67), Matteo Anchisi, playmaker a cui l'infortunio di Fumagalli ha ridato improvvisamente centralità, è certamente il miglior uomo in campo insieme alla coppia U.S.A. Comegys e Turner.
Meno istintivo e individualista dell'esperto collega di reparto, al bottino personale Anchisi preferisce la gestione del ritmo e dell'ultimo passaggio (5 assist quella sera).

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Mercoledì 21 Febbraio 1996, per una delle ultime recite al vecchio Hangar, il pubblico di Pesaro è sì testimone della sconfitta mensanina (82-74), ma altresì vede Sherron Mills stabilire il primato personale in campionato nei rimbalzi offensivi (8) e totali (19).
Il giocatore, che riscuote ormai una meritata fiducia dopo un'iniziale fase di ambientamento e di modulazione del proprio linguaggio tecnico/tattico col bravo Anchisi (sempre lui), replicherà poi quei 19 rimbalzi nella partita del 6 Aprile contro la Illy Trieste.

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Dopo una galvanizzante vittoria 93-70 sulla Fortitudo Skipper di Repesa in campionato, nel 2004 la Mens Sana giunge alla Final Eight di Coppa Italia di Forlì da testa di serie numero 1 e affronta la numero 8, l'Oregon Scientific di Cantù.
Guidata da Shaun Stonerook, la difesa di Stefano Sacripanti rende impossibile la vita agli attaccanti mensanini.
Circoscritto Stefanov, isolata l'area, offre ai biancoverdi il solo tiro da 3, ma la prima tripla a segno è di Kakiouzis e giunge purtroppo solo al diciottesimo tentativo.
Con quella scabrosa percentuale da 3 la Mens Sana è costretta a rincorrere per l'intero match, poi con carattere riemerge e si affaccia al finale sul +3 (63-60), ma da lì in avanti non segna più e il quarto di finale si chiude con l'Oregon che vince 67-63.

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A Istanbul nel 2008 la vittoria sull'Efes Pilsen 79-76 dopo un tempo supplementare vede Terrell McIntyre servire 8 assist e Stonerook 5.
E' la seconda giornata della Top16 che condurrà i biancoverdi alla terza Final Four di Euroleague.

Quattro giorni dopo, la larghissima vittoria interna sulla Legea Scafati (95-68) è propiziata dall'esplosione di Drake Diener.
Alla quarta recita come sostituto dell'infortunato Kaukenas (due in Coppa, due in campionato), manda in solluchero la gente di fede mensanina segnando 24 punti in 24',  grazie a un 6/7 da 3 punti, un 2/2 da 2 e 2/2 ai liberi.
Quei 24 punti rappresentano l'apice della sua breve stagione biancoverde.

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Nel Febbraio 2010 Kaukenas gioca a Madrid nel Real, per Ettore Messina, in compagnia di Darjus Lavrinovic, il gemellone di Ksystof.
Così come altre volte, anche quel giorno la Mens Sana gioca alla pari del più titolato avversario.
Meglio che alla pari, tanto è vero che a fine terzo quarto è a +5, dopo aver chiuso in testa ogni parziale ed essersi spinta fin quasi alla doppia cifra di vantaggio.
Ma l'ultimo è il quarto di Sergio Llull, che accende e alimenta il break di 18-4 che sovverte l'andamento della gara e allo scadere firma pure la bomba che gira la differenza canestri a favore dei blancos.

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Nel Febbraio 2013 la vittoria interna 98-75 sull'Angelico Biella permette a Ben Eze di raggiungere il record personale di 6 stoppate in una gara, una quota precedentemente toccata due volte in carriera, ma da giocatore della Viola Reggio Calabria.

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Il 25 Febbraio 2017 la partita del PalaSclavo e i tre quarti d'ora che seguono il suono della sirena tolgono l'appetito agli appassionati senesi.
In una serata storica in cui quanto va male da una parte tanto va bene dall'altra, i reatini trionfano 90-55, umiliando la Mens Sana col maggior passivo mai inflittole sul campo amico: 35 punti.

Durante la gara e dopo la fine, una tensione esasperata da atteggiamenti assolutamente censurabili rischia di far venire a contatto fisico parte del pubblico senese con dirigenti, giocatori e tifosi ospiti.

Così come già la Virtus Bologna, anche Rieti entra nel destino della Società senese per i record negativi, e come a volerlo ribadire, la Soundreef poco meno di due anni dopo vi stabilirà quello minimo di segnature in partite di serie A: 42.

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2019, al peggio non c'è fine: dopo Poletti, Pacher, Morais, Prandin e Marino, il 22 Febbraio anche Ion Lupusor esce dal contratto per i mancati pagamenti degli stipendi di Dicembre e Gennaio.


***

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