sabato 29 febbraio 2020

In Ghiaccio

Affare bisestile. La Mens Sana ha tesserato Roberto Chiacig. No, calendario alla mano non è l'estate del 2000, quella dell'Olimpiade di Sydney, in cui il centro della Nazionale è insieme al compagno Scarone il primo colpo di un certo livello della nuova era mensanina, targata Monte dei Paschi.

No, non è neanche l'estate 2014, quella della ripartenza dalla Serie B dopo il fallimento. Cinque anni e un'altra ripartenza dopo, siamo ancora qua. La storia di Chiacig non è quella da libro cuore della bandiera che passa tutta la carriera o quasi con una maglia, ma quella di un giocatore con una carriera di alto livello e longeva, rimasto comunque sempre legato alla città. Agli annali capitano della Mens Sana dal 2000 al 2006, poi di nuovo nel 2014/15, in questa veste Ghiaccio ha alzato al cielo i primi trofei della storia biancoverde: (QUASI la Coppa Italia 2002,) la coppa Saporta del 2002, lo Scudetto del 2004, la Supercoppa 2004.

A 45 anni e qualche mese, fermo dalla scorsa stagione quando ha giocato in Serie C Gold lombarda con Soresina (poi promossa in Serie B), nell'ultimo mese aveva chiesto di allenarsi con il gruppo di Promozione di coach Pierfrancesco Binella. La decisione di queste ore è arrivata di conseguenza, spinta da ragioni di opportunità nel giorno in cui si chiudono i tesseramenti.

Senza obblighi da nessuna delle parti: il gruppo ha costruito con le proprie qualità e col lavoro in palestra il riconquistato primo posto in classifica; Ghiaccio era fermo da tempo e a più di 45 anni portarsi dietro 210 centimetri per 28 metri di campo, avanti e indietro, in mezzo ad avversari e compagni con una fisicità diversa, non è banale neanche per chi in carriera ha vinto uno scudetto, due coppe europee, un argento olimpico, un oro e un bronzo europeo, sempre da protagonista, e prescinde dal fatto che si parli in fin dei conti di Promozione.

Per la partita con Impruneta Ghiaccio non è tra i convocati, in teoria potrebbe anche non giocare mai. Ma così ci si tiene aperta una porta, reciprocamente. E la storia continua.



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