giovedì 25 aprile 2024

Playoff Time! La Mens Sana non finisce mai, e quanto pesa il fattore campo. Mentalità Costone

È successo di tutto e l’incontrario di tutto. Una partita dalle mille facce e con incredibili quanto repentini cambi d’inerzia. L’ha spuntata la Mens Sana dopo un overtime, con grinta, cuore ed energia. Ma anche gara-2 ha confermato lo straordinario equilibrio che regna sovrano nella serie con San Vincenzo. 2-0 per i biancoverdi e primo match-point per la finale domenica al PalaGiovani. Ma attenzione: se San Vincenzo conferma quanto di buono fatto vedere a Siena, la squadra di Betti ha ancora il suo bel lavoro da fare per chiudere i giochi.

 

LA CHIAVE

La vittoria della Mens Sana è arrivata perché la squadra ne aveva di più nei minuti finali di partita e, successivamente, nel supplementare. E tutto questo nonostante una situazione di falli non semplice da gestire per tutto l’arco dell’incontro (Sabia e Tognazzi per esempio, due degli uomini chiave dell’incontro, ne avevano spesi tre nel primo tempo). Però si sa, la Mens Sana è una squadra dalle mille e inaspettate risorse e, di fatto, i biancoverdi sono arrivati con più benzina nel serbatoio rispetto agli avversari nei momenti finali (e decisivi) del match.

Questo perché dall’altra parte, i due mattatori di serata, Persico (23 punti) e Bianchi (21) hanno predicato un po’ nel deserto e si sono dovuti sobbarcare sulle proprie spalle tutto il peso dell’attacco sanvincenzino, specie nel secondo tempo, quando gli altri bianconeri, autori di un primo tempo veramente eccezionale, si sono un po’ fermati.

La Mens Sana invece è riuscita a risalire e ad attingere a un bacino di risorse che sembra veramente infinito. Brutto l’impatto della gara, 11-2 per San Vincenzo nei primi 2 minuti, e poi ancora tanta fatica tra secondo e terzo quarto, quando gli ospiti hanno toccato anche il +15

Ma qui è intervenuto un altro fattore: il PalaEstra. Capace di accendersi ad ogni canestro fatto, ad ogni palla recuperata, ad ogni rimbalzo conquistato: per una squadra emotiva come la Mens Sana, l’apporto del tifo in ognuna di queste occasioni è stata come un’iniezione di adrenalina che ha smosso i biancoverdi anche nei momenti di massima difficoltà.

Alla fine il successo è stato rivendicato in un supplementare giocato totalmente con l’inerzia a favore. Anche perché, anche in questo caso, la Mens Sana ne aveva di più. E basta questo per dire che il 2-0 è meritato, nonostante le tante difficoltà affrontate nei primi due incontri con San Vincenzo.

 

IL PROTAGONISTA

Ci sarebbe da citare tanti protagonisti dell’incontro, perché tante sono state le sfaccettature di un incontro dai mille volti. Ci sono Tognazzi e Prosek, rispettivamente 24 e 18 punti ciascuno, trascinanti entrambi e autori dei canestri decisivi che hanno portato alla rimonta finale. Prima di loro ci sono Iozzi (13), Marrucci (11) e Sabia (9) che hanno messo la firma sui canestri che, in vari momenti della partita, hanno tenuto a galla la Mens Sana riaprendo l’incontro. C’è infine anche Puccioni (12 per lui in totale) che dopo aver litigato a lungo col ferro, ha trovato nel supplementare due triple che sapevano di liberazione e soprattutto di vittoria. 

Per dovere di sintesi assegnamo lo scettro dell’mvp a coach Paolo Betti, per premiare tutti sotto il suo nome. Perché tutti hanno dato un contributo importante e perché il tecnico biancoverde ha fatto scelte coraggiose, sia tattiche che tecniche, che alla fine hanno dato risultati. Specie nei momenti più delicati dell'incontro e nonostante una situazione di falli - oltre che mentale - che remava completamente contro la Mens Sana. Se la squadra però è forgiata per affrontare simili battaglie, con questa grinta e con questa indomita determinazione, molti meriti vanno dati anche alla mentalità, ambiziosa e decisa, che il coach biancoverde ha saputo trasmettere ai suoi ragazzi.

 

FRONTE COSTONE

Lupus in fabula. Quando si parla di mentalità, si arriva necessariamente a parlare di Costone. Netta la vittoria dei gialloverdi in gara-2 che si portano sul 2-0 nella serie e si apprestano ad andare al PalaCapitini di Agliana per chiudere i conti. Il +23 di gara-2 è stata la sublimazione di quanto di meglio sa esprimere la squadra di coach Maurizio Tozzi, soprattutto in difesa. Perché superati gli ostacoli che gli ospiti hanno messo sul cammino gialloverde nei primi venti minuti, nel secondo tempo è stato un allungo costante dei costoniani, capaci di potare ben 6 giocatori in doppia cifra rispettivamente con Bruttini 17, Banchero 13, Nasello 12, Ondo Mengue e Terrosi 11, Banchi 10 punti.

Ma è ancora un volta in difesa che il Costone ha dimostrato tutta la sua forza. Pur giocando contro una squadra, Agliana, che dichiaratamente avrebbe giocato per abbassare il numero dei possessi ed evitare di far prendere ritmo ai gialloverdi. Ma il Costone ha saputo leggere e adattarsi alla partita, sia in gara-1 che in gara-2. Basta un dato: in due partite al PalaOrlandi Agliana non ha mai raggiunto i 60 punti (ha fatto 58 e 54) e questo la dice lunga delle difficoltà incontrate dai pistoiesi.

I quali cercheranno un disperato colpo di reni in casa, in un campo in cui non è mai facile giocare. Ma il Costone lo sa e sembra decisamente mentalizzato e pronto alla sfida, con la voglia di staccare quanto prima possibile il pass per la finale.

 

 Andrea Frullanti


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