venerdì 26 maggio 2023

Il basket senese nel programma del nuovo Sindaco - Le risposte delle candidate Fabio e Ferretti

Domenica 28 e lunedì 29 maggio, i senesi tornano al voto per il secondo turno delle elezioni amministrative che decideranno il nuovo Sindaco. Al ballottaggio Nicoletta Fabio, che al primo turno ha raccolto il 30,51% dei voti, sostenuta dalle liste Fratelli d’Italia, Nicoletta Fabio Sindaco, Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Movimento Civico Senese, Lega Salvini Premier, e Anna Ferretti, che al primo turno ha raccolto il 28,74% dei voti, sostenuta dalle liste liste Iep!, Partito Democratico, Con Anna Ferretti Sindaca. 

Nell'imminenza del voto Palla al Cerchio ha chiesto direttamente a entrambe le candidate che spazio abbia il basket senese nei loro programmi e nella loro visione della città dei prossimi cinque anni, con un'intervista parallela in cinque domande: una guida alla scelta (a tema cestistico) per chi vota, un impegno per chi sarà eletto. Buona lettura. 

 
Per storia cittadina e impatto sul sociale, qual è per Lei il valore della pallacanestro per la comunità senese?

Fabio: "La pallacanestro fa parte della storia di questa città, una storia importante che è riuscita nel tempo, nonostante le varie vicissitudini che alcune società sportive hanno attraversato, a restare nel cuore e nelle teste di tanti senesi. Il valore sociale che uno sport corale come la pallacanestro può portare nella vita dei nostri giovani è un valore da difendere e da tutelare.  L’attività sportiva in genere è poliforme e ambivalente, è luogo di incontro e di scontro insieme. Lo sport concorre alla formazione di una personalità. Crescere e formarsi all’interno di un gruppo, con regole precise, rappresenta un servizio educativo fondamentale per la crescita dei nostri giovani, della loro mente e dei loro corpi".

Ferretti: “Per capire il valore basta ricordare la storia. A Siena e nella Mens Sana è nata la pallacanestro in Italia con Ida Nomi Pesciolini la professoressa di educazione fisica che agli inizi del ‘900 fu la prima divulgatrice dello sport della pallacanestro inventato negli Stati Uniti dal professor Naismith. E’ evidente che da allora la pallacanestro è uno degli sport più praticati a Siena con interventi di grandi ulteriori divulgatori come Don Orlandi per il Costone, Don Perucatti per la Virtus, il professor Bruno Casini per arrivare a Ezio Cardaioli e ai fasti internazionali più recenti con scudetti e partecipazioni alle finali continentali della Mens Sana. Sono molti i giovani che praticano questo sport a partire dalle scuole per poi fare attività di base e agonistica nelle società storiche senesi. Il basket è sicuramente uno degli sport che ha maggiore impatto con la comunità senese proprio per la sua tradizione ultra centenaria. Va comunque ricordato che la nostra attenzione da amministratori dovrà essere rivolta comunque a tutti gli sport e consentire al numero maggiore di cittadini di ogni età la loro pratica”.

 

Il cinquantennale dalla prima promozione in Serie A ricorda che la storia della Mens Sana è stata vissuta praticamente tutta tra Serie A1 e A2, ben prima dai fasti dell'era Montepaschi e a prescindere dal boom di quell'epoca: un livello a cui Siena appartiene per tradizione ma che oggi sembra irraggiungibile. Cosa possono fare le istituzioni?

Fabio: "Spesso per arrivare a nuovi e importanti traguardi occorre ripartire da zero. E’ quello che è successo in questi ultimi anni al basket senese e alla Mens Sana. Per i tifosi biancoverdi è stata certamente una battuta d’arresto inaspettata che tanto ha lasciato dietro di sé. Dovendo ricominciare da capo si è deciso di reagire, di investire sui giovani. Le istituzioni hanno il dovere e il compito di stare vicino alle società sportive incentivando la partecipazione e la formazione di nuovi atleti. Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla crescita dei vivai agevolando le società nella parte logistica ed economica, tenendo conto anche dei favorevoli ritorni economici che gli eventi sportivi possono avere sul turismo cittadino e sull’immagine della città".

Ferretti: “Siena ha avuto importanti impatti con il vertice della pallacanestro a partire dai primi anni ’70, sfruttando la tradizione della Mens Sana e le imprese locali che hanno scelto di sponsorizzare la squadra professionistica come la Sapori ad esempio. Poi c’è stato il boom a livello internazionale grazie agli importanti investimenti della Banca Monte dei Paschi di Siena. Oggi quei livelli sembrano molto difficili da raggiungere, perché trovare forze imprenditoriali capaci di far alzare l’asticella di nuovo al basket di vertice senese è cosa difficile. Attualmente le tre società storiche senesi, Costone, Mens Sana e Virtus partecipano al campionato di Serie C Gold regionale. E’ indubbio che potrebbe essere auspicabile una via di mezzo tra i fasti del boom della pallacanestro e l’attuale livello con una delle società che, con la propria organizzazione, possa ambire a salire di livello. Oggi le istituzioni possono cercare di essere vicino alle società sportive per favorire la migliore fruizione degli impianti e, insieme a validi progetti e programmi sportivi, cercare di costruire rapporti anche con realtà locali per valorizzarsi a vicenda”.

 

Il palasport è stato oggetto in passato di interessi di tipo immobiliare su tutta quell'area della città. L'impianto, che nel frattempo è passato sotto il controllo comunale, versa in condizioni molto complesse, che rendono difficile la fruizione di chi lo frequenta, e che sono percepite anche fuori Siena come un'immagine della decadenza della città. Cosa prevede il suo programma per il palasport?

Fabio: "Capire lo stato in cui versa il palasport è certamente compito dell’amministrazione, nel rispetto di chi ogni giorno vive, lavora e si allena all’interno dell’impianto e anche per dare un’immagine più rispettosa alla storia che esso rappresenta per la città. Alcuni lavori sono stati fatti ma è stato solo un piccolo inizio. Dovremo lavorare al fianco della Polisportiva per cercare di capire quali sono i principali e più urgenti interventi da fare. Il Palasport deve essere un luogo sicuro e fruibile, per eventi sportivi e non solo".

Ferretti: “Ho avuto modo di parlare in questo periodo con i vertici della Polisportiva Mens Sana, che mi hanno informata sulla situazione attuale degli impianti. Di recente il Palasport è sotto il controllo comunale. A tal proposito, come per tutti gli impianti sportivi di proprietà comunali esistenti, se eletta, farò il punto tecnico con gli uffici comunali per predisporre i piani di ristrutturazione e adeguamento alle normative e garantire la loro miglior fruizione possibile”.

 

Detto dei problemi del palasport della Mens Sana, a cui si aggiungono costi della struttura elevati se moltiplicati sugli orari del settore giovanile, la Virtus ha un impianto di proprietà ma in un'ubicazione complicata e comunque di portata insufficiente che la costringe ad appoggiarsi anche su altre palestre cittadine per l'attività dei ragazzi. E il Costone, al di là del tema del mutuo sulle spalle del Ricreatorio, ha sì l'impianto più moderno e funzionale, ma è fuori dal territorio comunale. Il tema della carenza infrastrutturale è evidente: tra le misure di intervento pubblico sull'impiantistica sportiva è anche la realizzazione di nuove strutture per il basket?

Fabio: "Prima di parlare di nuove strutture sarà necessario intervenire su quelle già presenti, che bene rappresentano le realtà sportive della città e che per questo devono essere mantenute. Parlare con chi queste strutture le frequenta e utilizza nel quotidiano, e non penso solo alle società, ma anche alle famiglie, ai nostri ragazzi. All’interno di un impianto sportivo avviene un’importante crescita educativa e formativa, per questo l’attività che si svolge deve essere agevolata ed incentivata dalle istituzioni. Il tema della carenza infrastrutturale sarà certamente sul tavolo di questa amministrazione".

Ferretti: “Ogni problematica di ogni singola realtà sportiva cittadina verrà attentamente valutata e considerata. E' evidente che spesso le società sportive sono costrette a dei salti mortali per poter consentire la migliore pratica sportiva. Valuteremo il tutto e cercheremo di migliorare le realtà esistenti e verificare i presupposti per la realizzazione di qualche nuova struttura, magari polivalente per la pratica di più discipline sportive”.


Nella sua visione delle soluzioni ottimali per difendere e rilanciare il basket, inteso come patrimonio di Siena, c'è spazio per tre diverse società cittadine - capaci con numeri e peculiarità differenti di proteggere e tramandare ciascuna la propria identità - com'è stato da 70 anni a questa parte?

Fabio: "Deve esserci lo spazio giusto per ogni realtà sportiva di questa città, incluse ovviamente quelle legate al basket. Le società, i tifosi e i progetti collegati alle tre diverse società cittadine meritano rispetto oltre che un’analisi attenta di problematiche e criticità. Ogni identità sarà preservata a prescindere dalle differenze e dalle singole storie". 

Ferretti: “Conoscendo la storia delle tre principali società di basket cittadine, ma vorrei aggiungere anche il Cus Siena che sta facendo comunque una buona attività di base, vedo difficile prospettare una fusione tra di loro. Ognuna ha una buona organizzazione e tutte consentono a molti giovani di praticare il basket. Per poter raggiungere i livelli professionistici più elevati, occorre trovare maggiore forza e coinvolgimento di realtà imprenditoriali anche locali per sostenere l’importante impegno finanziario necessario”.


 
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