domenica 27 gennaio 2019

Qualcosa è cambiato

Dopo una settimana che ha visto l’addio di Poletti, le parole dure dell’Associazione e lo sciopero del tifo da parte della Brigata la Mens Sana ha risposto sul campo con una delle partite offensivamente più solide della stagione. Una gara (107-98) dominata nei quarti centrali e poi messa a rischio negli ultimi dieci minuti, quando Casale ha tentato il tutto per tutto per rientrare.

IL GIOCATORE  
Tommaso Marino a fine partita ha voluto ribadire che non ci sono né problemi né tensioni all’interno di un gruppo che è rimasto unito fin dal primo giorno. Dopo gli strascichi post Rieti probabilmente parole dovute, volendo rimarcare come le difficoltà attraversate abbiano esacerbato gli animi. L’aumento del numero di possessi e del ritmo partita sembra aver giovato soprattutto a lui, cuore di quei due quarti centrali dominanti chiusi con 9/12 dal campo e con 7/9 da tre punti. Le triple di Marino (mai state il marchio di fabbrica del play biancoverde) hanno scavato quel solco che ha portato la Mens Sana sul +20 del secondo quarto. Proprio Marino ci ha tenuto a ribadire che la qualità e l’intensità degli allenamenti nella settimana precedente alla partita sia cambiata, portando come conseguenza una prestazione in cui la squadra ha corso e cercato il contropiede probabilmente come mai prima d’ora. In queste condizione la prestazione di Marino ha spiccato sia nella conduzione della squadra (tranne forse nei minuti finali) che a livello realizzativo.
 
IL MOMENTO DECISIVO
La Mens Sana è entrata nel secondo quarto sul +4, salvo ritrovarsi dopo pochi minuti a due sole lunghezze di differenza da Casale (30-28). Da quel punto in poi ha imposto un ritmo e una qualità tale da ritrovarsi sul +20 dopo pochi minuti (53-33), con cinque triple che hanno piegato le gambe della Junior. Nel mezzo c’è stato un po’ di tutto: il contributo di Marino a cui accennavamo prima, ma anche Radonjic e Lupusor a fare la differenza. Sempre con un’intensità martellante, che non ha lasciato scampo a una Casale che non si aspettava nulla del genere (Ferrari dopo la partita parlerà dell’impossibilità di reggere contro una squadra che gioca due quarti come fossero i Lakers dello Showtime).
     
LA STATISTICA
Impossibile uscire da quella percentuale da tre punti che ha di fatto deciso la partita, con un terzo quarto chiuso al 62%, salvo poi chiudere la partita al 55% (2/7 nell’ultimo periodo, in concomitanza con le difficoltà di tutta la squadra contro la difesa della Junior). Il tiro da tre punti ha schiantato la difesa di Casale, e fa impressione considerare che alla fine del terzo quarto i biancoverdi avevano tirato 26 volte da tre punti e solo 7 dalla lunetta, sintomo probabilmente di una trasformazione in corso della struttura della squadra, come hanno accennato sia Moretti che Marino. Va inoltre sottolineato come la maggior parte di questi tiri realizzati dalla lunga distanza fossero costruiti, e con metri di spazio, non proprio la classica giornata fortunata quindi. Proprio per questo motivo rischiano di passare sotto traccia i 32 assist (contro i 14 di Casale), che potrebbero dirci più della percentuale da tre punti…

LA DICHIARAZIONE
Paolo Moretti, coach Mens Sana Basket: “Voglio partire da Pacher e Morais perché ho chiesto loro di fare un passo avanti dal punto di vista dell’impegno e della leadership. L’hanno fatto nel migliore dei modi rinunciando alle statistiche, hanno fatto una partita di grande sostanza mettendo in condizione i compagni di avere chilometri di spazio. Rieti è una quadra diversa rispetto a Casale ed è diverso giocare in casa o fuori, la tensione e la lotta non è mancata lì, ma il valore di Rieti è enorme e diverso rispetto a Casale. È stato poi importante un clima all’interno dello spogliatoio ritrovato. Credo non sia stato sottolineato abbastanza quanto Rieti abbia faticato contro noi, in questa settimana poi abbiamo cambiato qualcosa e provato a giocare un tipo di basket che cercasse di evidenziare altre potenzialità. Abbiamo assolutamente bisogno di ritrovare la coesione tecnica ed emotiva che avevamo nei primi 3-4 mesi, adesso non sto pensando a sostituire Poletti o al mercato, abbiamo l’obbligo di credere in questi giocatori per fargli fare un passo avanti”.
          
LA CHIAVE
In quella che poteva essere una “partita polveriera” dalle premesse (sciopero del tifo, comunicato dell’Associazione, convocazione conferenza stampa per venerdì…) alla fine dei conti è tutto scivolato via abbastanza indolore, a parte qualche striscione e qualche coro. Probabilmente complice l’ottima prestazione della squadra i tifosi sono sembrati ancora compatti nel sostenere chi è sceso in campo, se escludiamo un primo quarto di palese protesta. Per questo probabilmente la chiave è da ricercarsi più in campo, e nelle pieghe di alcune parole espresse in sala stampa da Moretti e Marino, con entrambi molto inclini a sottolineare come l’ultima settimana sia stata una svolta per la squadra. Non solo tecnica, ma anche a livello di chimica (Moretti ha parlato esplicitamente di clima ritrovato) la cessione di Poletti ha quindi avuto delle conseguenze che a livello di spogliatoio potrebbero aver avuto un impatto positivo, ma solo le prossime partite ci diranno se è davvero così.
          
LA SITUAZIONE
(g.n.)  L'Associazione annuncerà in queste ore il nome del nuovo presidente: registrato il passo indietro di Alessandro Lami, candidato unico era Guido Guidarini. Aggiornamenti dal fronte: l'ottimo affare della cessione di Poletti per 30mila euro è servito a pagare i 26mila euro della rata di tasse federali in scadenza martedì scorso. A oggi ancora inevase le altre due scadenze attese: gli stipendi del 5 gennaio (circa 65mila euro considerando tutti) e la rata di 15mila alla Polisportiva secondo il nuovo accordo fissata al 15 gennaio, poi al 24 gennaio, poi per buon senso si è deciso comunque di tenere a disposizione il palasport per la partita con Casale ma da domani bisogna capire che succede. Risolto il precedente stato di morosità, venerdì scorso il Consiglio Federale Fip ne ha dichiarato un altro sulla base dei sei lodi esecutivi che risultano ancora non pagati (erano undici, sono stati pagati come noto Zivanovic per evitare l'escussione, Armellini, Molinaro, Tubiana e Tibiletti per chiudere lo stato di morosità precedente).
A sentir la società, che parlerà venerdì in una conferenza stampa annunciata lanciando messaggi agli altri soci, saranno pagati anche questi sei a breve (circa 40mila euro?) per sbloccare i tesseramenti, e dunque il mercato in entrata (non che pulluli di centri). Intanto chi ne ha diritto, tra questi sei, ha a sua volta avanzato attraverso la Lega Pallacanestro la richiesta di escussione della fidejussione, coi problemi che comporta nelle linee di credito con la banca. E nel frattempo, oltre ai tre nuovi lodi (due procuratori e una società) già noti la settimana scorsa, ne sono arrivati altri tre (tre procuratori), per un totale di sei nuovi lodi in coda, in attesa di esecutività, oltre ai sei della morosità. Infine la risoluzione del ricorso di Turner al Bat della Fiba è stata prorogata al 5 febbraio, e farlo è costato 3mila euro: ricordiamo che stando al reclamo, la cifra a lui dovuta è di 32.500 dollari. Erano stati annunciati dei gran flussi di cassa per gennaio: siamo al 27. 
        
LE ALTRE
La sconfitta di Tortona (12 punti) in casa contro Latina restituisce un confortante +3 alla Mens Sana (15) sul terzultimo posto, in una settimana in cui Legnano (8) vince e Cassino (4) prende un’altra spolverata da Capo d’Orlando. La contemporanea sconfitta di Eurobasket e Scafati (entrambe a 16) avvicina la squadra di Moretti (-1) che adesso è attesa a diverse prove del fuoco, prima con Latina e poi con Cassino, in cui è difficile prescindere dalla vittoria. In testa continua la corsa solitaria di Roma (28), con Bergamo alle spalle (24) che però dopo la sconfitta con Legnano viene raggiunta da Rieti.



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