Sotto in doppia cifra senza soluzione di continuità da metà secondo quarto (tolto un -8 a metà del terzo), la Mens Sana è stata anche a -15 e la partita era praticamente chiusa sul -13 di metà quarto periodo, contro un'impressionante Loubeau. Invece è stato qui che si è riaperta. Barcellona è rimasta senza segnare quattro minuti, la Mens Sana ha piazzato un 12-0 con 7 punti di Ranuzzi, che aveva cominciato la serata con 1/7 al tiro, due di apertura di Bucarelli e tre di Borsato (unico canestro in sette tentativi).
La Mens Sana aveva in campo dalla panchina loro due e Valerio Cucci, in panchina i titolari Bryant, Udom e DiLiegro, in campo con quattro piccoli e Ranuzzi finto lungo. Per dirla con Ramagli: "Nella rimonta abbiamo usato quelle che dovrebbero essere costantemente le nostre armi: umiltà, aggressività e faccia tosta. Siamo andati vicinissimi a vincerla inventandoci cose poco convenzionali, coi quattro piccoli, i blocchi sulla palla con Ranuzzi che costringeva la difesa a fare delle scelte e abbiamo provato a punirle".
Bucarelli è stato una gradita sorpresa, forse la nota più lieta dopo la prestazione di Cucci, già sufficientemente comprensibile dalle cifre: 13 punti in 27' con 8 rimbalzi di cui 4 in attacco. Roberts è stato più positivo quando le cose non andavano, con l'arrabbiatura sanguigna di chi non ci sta, più che quando hanno cominciato ad andare, al di là dei due tiri sbagliati nell'ultimo minuto. Soprattutto Bryant: è uscito sul -13, non è più rientrato, ha chiuso con 0/9 in 30'. Ci sarà modo di riparlarne...
"E’ chiaro che il tuo playmaker deve avere una faccia e un atteggiamento che stavolta Truck non ha avuto - ha detto Ramagli -. Leoni in casa e agnelli in trasferta non va bene. Non possiamo aspettare le partite in casa per far vedere chi siamo. La carta d'identità non conta. Alla fine due giocatori con la carta di identità più verde degli altri sono stati in campo con grande presenza, qualcun altro che invece dovrebbe avere più senso di responsabilità non ce l'ha avuto".
Era una delle due incognite della vigilia: replicare in trasferta il rendimento casalingo. Senza ignorare che la Mens Sana non è andata lontana da vincere entrambe le partite fuori casa, che voleva dire essere primi a punteggio pieno con Agropoli, e invece il finale è stato opposto al mutare del fattore campo. L'altra incognita era dimostrare che sapersi adattare all'avversaria che c'è di fronte ha solo il lato positivo di restare in gara con le più forti, senza il lato negativo di lasciar prendere fiducia alle squadre meno forti. E invece... Così diventa quasi una buona notizia che le prossime due partite siano Trapani e Reggio Calabria: se vincerle sarà tosta, almeno per rivedere la migliore Mens Sana.
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