domenica 18 ottobre 2015

Anche a punteggi bassi, con lo strappo difensivo, e con gli Usa che si tolgono la maschera: Mens Sana-Casale

Di nuovo di fronte a una squadra da playoff, una che era stata capace di vincere a Reggio Calabria, l'unica affrontata fin qui che l'anno scorso era in Gold (e l'ha chiusa al quarto posto...), la Mens Sana si è confermata competitiva. Dimostrando con Casale che essersela giocata alla pari a Scafati una settimana fa non è stato un caso. E migliorando il risultato.

A PUNTEGGIO BASSO
Non è stata la vittoria dell'estetica, ma la Mens Sana ha dimostrato di saper vincere anche partite ai 60 punti, e questo poi nei prossimi giorni andrà raccontato meglio, perché è un fatto che non si può limitare a una frase. Tanto più che è dalla difesa che si sono tratte forza e giocate per ribaltare la partita. Se sia una virtù in termini assoluti lo dirà il resto della stagione, sicuramente lo è stato in una giornata in cui si credeva che questo fosse il terreno preferito di Casale, rivelandosi invece il contesto vincente per la squadra di Ramagli. Che ha dato lo strappo con un 14-0 in sei minuti partito dal 54-57 al 33'30". Un po' Casale ci ha messo del suo, un po' ce lo ha messo la difesa della Mens Sana. Anche a rimbalzo, da un certo punto in poi.

TURBO CUCCI-BORSATO
Non è la partita giusta per esaltare la profondità della Mens Sana, ma è un dato di fatto che nel quintetto dello strappo (anche nei minuti precedenti in verità) c'erano due giocatori usciti dalla panchina. Valerio Cucci, al netto di cifre che non raccontano niente della sua partita, è stato preferito a Dane DiLiegro per tutti gli ultimi 13 minuti di partita. In cui la Mens Sana ha volato. Stefano Borsato è stato incisivo, soprattutto quando è stato in campo sia con Roberts che con Bryant, liberandoli entrambi.

PUNTA DI DIAMANTE
Nelle scorse partite il bar sport inevitabilmente finiva su quanto bene stesse facendo il supporting cast e quando margine ancora fosse da esplorare per gli americani. Stavolta è stato il contrario, anche se qualcuno degli altri è cresciuto a gara in corso, per una gara di energia più che di pulizia. Un passo indietro sul piano del gioco, obbligato dalle difficoltà imposte da Casale, ha richiesto un passo avanti di chi ha più talento. Finalmente visto al suo meglio da vera punta di diamante, Chris Roberts ha giocato la sua migliore partita mensanina non solo per i numeri (23 punti), ma anche per l'intraprendenza di prendersi responsabilità (talvolta anche dando spettacolo).

TRUCK SI ESPONE
Roberts ha dato una mano anche a portare palla, offrendo con il sempre cruciale Borsato (anche se in maniera diversa) un'alternativa di playmaking nel giorno in cui Truck Bryant, più efficace lontano dalla palla, ha avuto momenti di confusione contro una squadra che ha proprio questo tra le sue virtù, farti perdere il pallone. Eppure Bryant ha chiuso con 16 punti in 28', con 9 tiri e 3 palle perse, grazie anche alla valanga di 8 falli subiti che lo ha fatto andare 7 volte in lunetta. Se quando gioca così segna 16 punti, chissà cosa può fare quando gioca bene? Oppure significa che i suoi punti sono bugiardi, che ne ha fatti 16 ma restano negli occhi più i momenti di difficoltà che i canestri? E fino a che punto si può pensare di lavorare su certe caratteristiche e da quale punto in poi invece se ne dovrà semplicemente prendere atto e conviverci? Dilemmi di inizio stagione.

1 commento:

  1. Prosegue l'ottimo lavoro (in allenamento) i cui risultati sempre più si vedono sul campo.
    La squadra non si è mai disunita nonostante l'ottima prestazione dei ragazzi di Casale.
    Ho colto un gran lavoro da parte dello staff per non far "uscire" Truck dalla partita e metterlo in fiducia: non togliendolo nonostante ad inizio partita fosse sistematicamente battuto in 1 vs. 1 e rimettendolo in campo nel finale a dispetto di un quintetto che in quel momento stava facendo molto bene.
    I risultati hanno dato ragione allo staff e Truck li ha ripagati con un ultimo periodo importante e decisivo.
    Bene così

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