sabato 17 novembre 2018

Travolgere Treviglio

Si attendevano risposte dalla Mens Sana dopo la sconfitta di Scafati, in cui si era sprecata l’occasione di vincere in casa di una delle dichiarate protagoniste del campionato. È arrivata una netta affermazione. Un’imposizione indiscussa da parte della Mens Sana su una Treviglio che ha retto un quarto e mezzo, prima di venire travolta senza mezzi termini (96-78) a cavallo tra la seconda e la terza frazione di gioco. Per la Mens Sana si tratta della prestazione migliore in attacco vista fino a questo momento, coi 96 punti realizzati record stagionale.

Serviva una vittoria anche per la classifica, dato che questi due punti permettono di scavalcare proprio Treviglio, in attesa dei risultati anche degli altri campi. Ma oltre i punti questi quaranta minuti lasciano l’impressione di una squadra che ha letteralmente dominato l’avversario per ampi tratti di partita, con una maturità che abbiamo già intravisto in stagione ma che purtroppo ancora va e viene.
  
IL GIOCATORE
Proprio qualche giorno fa su questi schermi parlavamo dei problemi di Pacher nell'approcciare le partite nei primi minuti, l’ex Viola Reggio Calabria ci ha risposto con diciannove punti nei primi quattordici minuti e un dominio a tratti imbarazzanti tout-court, sia sotto canestro che sul perimetro. Il lungo statunitense ha chiuso con 29 punti totali, 8 rimbalzi, 6 falli subiti e quasi il 70% dal campo, per una valutazione di 35. Una partita quasi perfetta iniziata dopo il primo timeout chiamato da Moretti, che aveva visto nei primi minuti una squadra ancora troppo contratta, nervosa e ansiosa.

IL MOMENTO DECISIVO 
Al quattordicesimo minuto il tabellone recitava 34-33 a favore della Mens Sana, dopo la tripla di Borra su assist di Caroti. Da lì in avanti è partito un parziale di 16-7 che ha permesso ai biancoverdi di tornare negli spogliatoi con la doppia cifra di vantaggio, prima di dilagare al ritorno in campo toccando il +20. In questi sei minuti del secondo quarto c’è stato il fragoroso ingresso in partita di Morais (fino ad allora abbastanza silente) con sette punti consecutivi, una gran schiacciata di Pacher e anche un ottima tripla di Cepic. Tutti mattoncini che hanno accresciuto la sicurezza nei mezzi dei biancoverdi, e intimidito una Treviglio che da lì in avanti ha iniziato a sbandare pesantemente.

LA STATISTICA 
Difficile soprassedere su una percentuale dal campo del 56%, sospinta da una prestazione dalla lunga distanza che sfiora il 60%. Nettamente le migliori percentuali della stagione dato che la miglior serata dalla lunga distanza prima di questa partita era stata il 41% contro Scafati, e soprattutto considerando che la media da tre punti di questa squadra prima di questa gara era del 33%. Un picco forse inaspettato che però è stata la conseguenza sia della fiducia che la Mens Sana si è costruita nell’arco dei quaranta minuti, sia del fatto che di tiri forzati se ne siano visti ben pochi.

LA CHIAVE 
Al netto delle ottime percentuali la partita si è definitivamente chiusa quando la Mens Sana ha smesso di concedere seconde opportunità a una squadra che si era dimostrata molto abile e attenta nel catturare rimbalzi in attacco. Da questo i biancoverdi hanno tratto l’energia e la fiducia per arrivare a quella pulizia tecnica in attacco che le ha permesso di chiudere quasi ai cento punti e schiacciare un avversario che a quel punto non ha più trovato un salvagente a cui attaccarsi. Sono bastate una serie di piccole indecisioni difensive di Treviglio per permettere così alla On Sharing di dilagare.

LA DICHIARAZIONE 
Paolo Moretti, coach Mens Sana: “Abbiamo giocato due quarti centrali al massimo, con ottime cose che già avevamo fatto vedere nel primo quarto ma costruite in maniera più pulita. Sono stati i quarti che hanno prima ribaltato e poi chiuso la partita. Sono contento della condivisione che continuiamo ad avere a livello difensivo e del grande equilibrio dimostrato tra l’attaccare l’area e attaccare il perimetro. Non sono state importanti solo le percentuali, ma anche il grande atteggiamento a rimbalzo: dopo tante seconde opportunità concesse ci siamo assestati, questi nove rimbalzi di differenza sono lo specchio di questo atteggiamento. Un po’ di rammarico per le palle perse, un po’ troppe e qualcuna anche banale, ma è il neo di una partita quasi perfetta”.




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