martedì 20 novembre 2018

Panico da zero a dieci: Le montagne russe, i TeleTubbies, le vette e l'Egotastic

"Chiesi gli occhi della tigre ma Tinky Winky non capì"

10 Asfaltando le montagne russe A conferma delle montagne russe che stiamo vivendo in questo inizio di stagione, dopo una sconfitta amara come quella con Scafati arriva una delle affermazioni più nette viste finora. In una partita iniziata con qualche patema ma poi condotta fino alla fine, col piglio della grande squadra, la Mens Sana ha di nuovo dimostrato che quando gli astri girano in un determinato modo può fare paura a tanti, anche a una squadra che solo una settimana prima era andata a vincere ad Agrigento segnando 91 punti.

Un'istantanea di Tommy Marino mentre si prepara alla prossima partita

9 La combo Pacher-Morais Bisogna ammetterlo, Morais si fa spesso attendere e a volte proprio non si presenta mai. Però quando c'è, è in ritmo, è in partita è spesso uno spettacolo per quante alternative offensive può sfruttare e per la pulizia tecnica di cui dispone. Le sue due triple consecutive nel secondo quarto sono molto probabilmente il punto in cui la partita si è effettivamente spezzata, perlomeno a livello mentale. Di quell'altro che dobbiamo dire? È stato quasi onirico in certi momenti della partita, bene, bravo, di più.

8 Orecchie da mercante È quantomeno interessante che entrambi gli allenatori nel post partita abbiano parlato di quello che era stato detto all'intervallo negli spogliatoi, soprattutto di quanto ha pesato sul proseguo della partita. Vertemati ha detto di aver chiesto più cattiveria e difesa molto fisica, ma ha ottenuto un quarto in cui la sua squadra ha speso solo un fallo. Moretti ha chiesto più attenzione nel fare le cose semplici, più pulizia così da avere meno errori: ha ottenuto il quarto in cui la sua squadra è andata a +20. Ascoltare fa bene.

L'ingresso in campo di Treviglio dopo l'intervallo
7 Le vette gemelle È un'impressione che mi è cresciuta sempre di più durante la partita, ma l'intesa tra Pacher e Poletti sembra in crescita esponenziale. Per due lunghi con caratteristiche piuttosto simili (dimensione sia interna che esterna per entrambi) è molto importante trovare una dimensione congeniale, in modo tale che entrambi abbiano uno spazio vitale proprio, senza finire per pestarsi i piedi. Contro Treviglio si sono cercati, trovati, aiutati e la loro intesa è stata spesso d'aiuto in momenti difficili. Soprattutto la capacità di Pacher di trovare Poletti nello stretto ha impressionato.

6 WhatYo1sLookLike Forse sono passati un po' sotto traccia visto che la partita è durata un quarto e mezzo, ma durante quei quaranta minuti si sono visti almeno due duelli che secondo me meritavano di essere approfonditi in una partita più tirata. Uno era forse più prevedibile, cioè quello tra Morais e Roberts che si è infiammato a partita stramorta nell'ultimo quarto, quando è arrivato un momento di botta e risposta continuo tra loro due. L'altro, forse un po' meno atteso, è stato tra Caroti e Marino, col primo francobollato per quasi tutta la partita a livelli che rasentavano la molestia sessuale. Una marcatura che, soprattutto a inizio partita, ha funzionato nel far andare fuori giro il capitano della Mens Sana, ma che è tragicamente finita male quando Marino, palesemente stufo della situazione, ha deciso di piazzare in faccia a Caroti una tripla che sarà ricordata anche tra quattro generazioni dalla famiglia Caroti come uno dei momenti più brutali vissuti.

"Papà Castoro raccontaci ancora quella storia della famiglia nascosta in una grotta dopo una tripla"
5 Quarto e mezzo Quello che ha impiegato la Mens Sana per prendere le misure della partita, superare i tanti errori che si stava portando dietro e costruire quel margine che poi le ha permesso di controllare i restanti minuti. Sono stati quindici minuti non semplici, in cui si sono visti tanti di quegli errori che hanno caratterizzato la squadra in questo inizio di stagione: palle perse banali, difficoltà nel proteggere il proprio ferro e la sensazione di portarsi appresso un'ansia forse immotivata per una squadra totalmente nuova. Un'ansia che spesso schiaccia questa squadra è che a tratti è sembrata prendere il sopravvento anche in quei quindici minuti, per fortuna a questo giro non è successo.

4 Treviglio Non male a inizio partita, terrificante per i restanti 35 minuti. Difficile capire cosa sia successo a una squadra capace anche di imprese di un certo rilievo, ma al PalaEstra è apparsa una brutta copia sbiadita e con tanti problemi.

3 Essere pronti a tutto Come quando Treviglio prova a farsi passare per Trapani nei tabellini della partita per vedere se siamo attenti.


2 Egotastic È sempre bello ritrovare vecchie certezze, come il fatto che Roberts abbia un talento paragonabile al suo ego. E anche domenica abbiamo intravisto i vecchi limiti dell'ex biancoverde, che a volte sembra così concentrato sul suo tabellino da perdere la visione d'insieme.

Roberts durante la preparazione alla partita

1 Proteggere il ferro È uno dei temi che torna spesso durante i momenti negativi della Mens Sana: la difficoltà di proteggere il proprio ferro dai rimbalzisti avversari, concedendo così sanguinose seconde opportunità. È il motivo per cui Treviglio non è crollata molto tempo prima ed è stata la preoccupazione principale di Moretti nello spogliatoio. È, in generale, uno dei punti su cui questa squadra in alcuni momenti sembra più in difficoltà e che forse meriterebbe un'aggiustata generale.

0 Ripetitivo Come me. Che lo so che sono noioso, ma questa storia che squadre con le stesse vittorie della Mens Sana siano al terzo posto mentre i biancoverdi si devono guardare le spalle per essere sicuri di avere la zona retrocessione lontana non la digerirò mai. È più forte di me.



P.S. Senza alcun motivo apparente lascio qui una gif che avevo preparato per le pagelle mai uscite della scorsa settimana. Solo perché mi dispiace abbandonarla all'oblio. Senza contesto. Senza senso. Così. Nature.




***




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Bat-man

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