domenica 28 ottobre 2018

Cassino Royale

La Mens Sana onora una trasferta che non poteva perdere, sul campo di Cassino, con il successo più netto della stagione (59-76) grazie a cui dopo due partite torna a muoversi una classifica in cui adesso ha quattro squadre alle spalle. Grazie all'effetto stabilizzante del recupero di Tommaso Marino dopo l'infortunio di una settimana fa. Riuscendo oltretutto a ritagliare minuti di crescita, e di utilità, anche per i ragazzi, in un contesto migliore di quello di Casale.

IL GIOCATORE
Merita una menzione la prestazione da 16 punti con 7/8 al tiro di Mitch Poletti (incrociamo le dita), così come l'inizio da 8 punti con 3/3 nel primo quarto di Carlos Morais, per provare a mettersi alle spalle la sofferenza delle ultime due uscite. Ma scegliamo invece Ion Lupusor, alla sua prima partita in biancoverde in doppia cifra, 10 punti con 2/2 da due e 2/3 da tre in 21' e un 7 di valutazione che sembra anche modesto. Sì, ma con un eloquente +24 di plus/minus che dice quanto sia andato bene un po' di fianco a Poletti, molto di fianco a Pacher e anche di fianco a Cepic (in campo 14 buoni minuti). Solo quattro canestri, peraltro dopo aver iniziato la serata sbagliando il primo tiro, ma almeno un paio anche importanti, per alimentare (vedi sotto) il parziale a cavallo dei primi due quarti e per andare all'intervallo a +15. Nei momenti migliori, anche nella ripresa, lui c'era. Allo stesso tempo, un secondo tempo in cui ha sbagliato cinque dei sei tiri presi non impedisce a Todor Radonjic di tornare quel valore aggiunto dalla panchina già emerso nelle prime due giornate.

IL MOMENTO DECISIVO
Lo strappo da fine primo quarto a metà del secondo. Ancora avanti 15-17 dopo 8', la Mens Sana ha piazzato il 9-0 che ha scavato il solco, parte di un periodo di 4 minuti in cui ha concesso solo un canestro volando fino al 17-31 al 12' sull'onda di un parziale complessivo di 14-2. Un frangente in cui in sei possessi Cassino ha perso due palloni e sbagliato tre tiri su quattro, mentre la Mens Sana in sette attacchi ha segnato sei canestri, 4/4 da due (Poletti, Prandin, Radonjic, Lupusor) e 2/3 da due (1/2 Morais più Radonjic). Dall'inizio del break fino a metà secondo quarto, Cassino è stata frenata a 5 punti segnati in 7 minuti. Da segnalare anche le due triple di Sanguinetti e Lupusor prima del riposo per andare negli spogliatoi a +15 invece che a +9, e poi l'8-1 a metà terzo quarto per la fuga definitiva dal +11 al 37-55 al 29'.

LA STATISTICA
Il 53% da due della Mens Sana, 18/34. Non una prestazione incredibile in assoluto, neanche la migliore della stagione dei biancoverdi, che a Tortona fecero 19/34. Nelle prime quattro partite, solo Biella aveva tirato da due peggio del 44% complessivo della Mens Sana. Che stavolta doveva approfittare del fatto di giocare contro la squadra, Cassino, che concedeva la più alta percentuale da due del campionato, il 57% prima di questa partita. Sicuramente ne ha approfittato in un primo tempo da 10/14 da due, 71.4%, prima di annacquare le percentuali nella ripresa. Anche così, attorno ai canestri di Poletti e di Prandin, la Mens Sana ha messo le cose in chiaro, gestendo poi il divario scavato.

LA CHIAVE
Non è francamente una squadra con ambizioni e grandi mezzi, anzi al momento parliamo della più seria candidata alla retrocessione diretta, sebbene quotate squadre abbiano faticato molto più della Mens Sana. Ma se Cassino, squadra che segnava 82 punti di media e comunque mai meno di 71, stavolta è stata fermata a 59, è anche perché la Mens Sana le ha impedito di mascherare la bassa qualità coi ritmi alti, e l'ha invece tenuta a una decina di possessi in meno rispetto alla sua media. Ci è riuscita anche limitando a 8, minimo stagionale, le proprie palle perse, simbolo di una partita finalmente senza blackout o vuoti di sceneggiatura come altre volte. Questo è servito non solo a calmierare il passo della partita, ma anche a concedere il minor numero possibile di canestri facili: costretta a metà campo, Cassino ha chiuso con 14/37 da due, il 38%. Già all'intervallo, la differenza per creare il divario non l'avevano fatta tanto i punti realizzati, 42, nella norma contro una squadra che subiva 90.3 punti di media, quanto i punti subiti, solo 27 in metà partita. Anche limitando il numero dei possessi, come contro altre avversarie non era riuscito.

LA DICHIARAZIONE
Paolo Moretti, coach Mens Sana: "La cosa che più mi ha fatto piacere è aver messo in campo grande energia positiva, un po' perché venivamo da una settimana difficile, nata dai primi minuti di partita a Casale in cui abbiamo perso Marino e questo ci ha condizionato tutta la settimana. Dopo quella partita persa nettamente e una sfortunatamente in casa con Latina per poco, stavolta mi aspettavo una prestazione importante. Non solo c'è stata grande energia positiva da parte di tutti, sia fisica che mentale: forse è la prima gara di questo campionato in cui giochiamo 40 minuti intensi, concentrati, seguendo le indicazioni del piano partita, pronti a ogni tipo di contatto e fisicità che c'era bisogno di mettere in campo".

LE ALTRE
Quartetto in testa con 4 vittorie in 5 giornate: Agrigento in trasferta nel posticipo ha inflitto a Bergamo la prima sconfitta stagionale, Casale ha battuto Rieti (4 punti), Capo d'Orlando ha vinto in casa di Legnano (2) che aveva appena esonerato Sacco, e la Virtus Roma ha vinto in volata a Latina (6). Nel big match di giornata Eurobasket (6) ha battuto Scafati (4), che trema anche per le foto delle flebo dei giocatori che hanno allertato la procura antidoping. In coda, se Cassino resta a 0, dietro alla Mens Sana continuano a restare a quota 2 punti anche le sconfitte Legnano, Treviglio (-21 a Biella) e Tortona (sconfitta a Trapani, che domenica alle 12 è ospite della Mens Sana).



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