mercoledì 29 ottobre 2025

I primi ventelli, le sfide da ex: è il momento di Nepi

Cosa vuol dire far parte della storia sportiva di una città? Non significa solo segnare punti o vincere titoli. A volte, significa essere un filo conduttore che unisce realtà diverse. Alessandro Nepi fa parte del club di chi in carriera ha vestito i colori di Costone, Virtus e, oggi, Mens Sana. Lo ha fatto sempre con ruoli non secondari e, anzi, il suo essere protagonista (per di più alla vigilia di Mens Sana-Virtus) lo rende uno degli uomini di copertina. Anche per il ruolo che copre nello scacchiere tattico di coach Federico Vecchi.

Ci è voluto forse un anno in più del previsto per far sì che il matrimonio tra Mens Sana e Alessandro Nepi si potesse consumare. Ed ora, dopo una pre-season un po’ più complicata del previsto (a causa di qualche magagna fisica), sono arrivate due partite da miglior realizzatore, rispettivamente con 20 e 24 punti. Certo, le avversarie (Legnaia e GranTorino) non erano certo tra le squadre più accreditate del campionato. Ma il fatto di essere stato il catalizzatore delle manovre offensive della Mens Sana porta tante attenzioni sul “grande ex”: la partita con la Virtus rappresenta un test importante perché è un confronto che vuol dire molto per la classifica da giocare contro un avversario di indiscusso valore

Alessandro Nepi è arrivato alla Mens Sana a 32 anni, cioè nel momento di massima maturazione sportiva. È un giocatore diverso rispetto a quello esplosivo che tutti avevano ammirato in maglia Costone (dove è cresciuto) e Virtus. Qui la sua formazione si è perfezionata aggiungendo skill da play e capacità di lettura delle situazioni. Poi l’esperienza a Castelfiorentino dove è stato anche leader della squadra. La sommatoria di tutti questi elementi ci dicono che il Nepi che oggi vediamo alla Mens Sana è un giocatore completo. Forse un po’ meno “Air” – nei primi anni di carriera colpiva per verticalità e atletismo, da qui il soprannome - ma molto più pragmatico e lucido sul parquet.

Tutte doti che adesso vengono messe alla prova con la Virtus, squadra che in difesa mette in difficoltà qualsiasi tipo avversario: basti pensare al derby con il Costone in cui, seppur fortemente rimaneggiati, i ragazzi di Evangelisti hanno fatto faticare tre quarti ai gialloverdi venuti poi fuori alla lunga. Non è un caso che la Virtus abbia la terza miglior difesa del campionato con una media di 70.6 punti concessi agli avversari (prima di lei ci sono solo Costone ed Empoli, rispettivamente con 63.4 e 69.6). Ma questa è una sfida non solo per Nepi, bensì per tutta la Mens Sana che, ad oggi, ha il miglior attacco del torneo con una media di 87.8 punti a incontro.

Andrea Frullanti 


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19 maggio 1973 

 

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