Per la Mens Sana un esordio vincente non era importante, di più. Perché senza Perin e con alti giocatori non ancora al meglio, due punti contro una diretta concorrente, per di più alla vigilia del turno di riposo, rappresentavano un elemento imprescindibile per continuare a lavorare con tranquillità alla ricerca di una migliore forma di squadra. Così è stato, così si può guardare al domani con fiducia.
MENS
SANA: I PLUS
Siamo
alla prima giornata e ancora le squadre sono cantieri aperti. Però una cosa
sembra chiara sulla Mens Sana di Federico Vecchi: è una squadra che non può mai
abbassare l’asticella della propria intensità. Quando non riesce ad esserlo,
rischi di subire gli avversari (come è successo nel primo quarto e mezzo contro
Spezia). Poi, appunto, un paio di giocate di energia (da Yarbanga a Cerchiaro)
hanno segnato la strada verso il “parzialone” di inizio terzo quarto che ha segnato
incontrovertibilmente il match.
Un allungo favorito da rotazioni che Vecchi ha mantenuto il più ampie possibile. Infatti Spezia, giocando con solo 7 uomini, nel secondo tempo, è di fatto stata sfiancata dal punto di vista delle energie. Che il coach mensanino non voglia mai vedere calare l’intensità della sua squadra lo si è visto con i minuti e la fiducia concessa al giovane Calviani. Una scelta ripagata dal grande agonismo messo in campo dal giocatore e anche da qualche giocata degna di nota. Una su tutti i suoi 3 punti: un canestro e fallo dopo una penetrazione, di forza, nel pitturato spezzino. Azione arrivata sul finale di primo tempo, laddove la Mens Sana ha capito cosa le serviva per vincere la partita, cambiando poi definitivamente passo nel secondo tempo.
MENS
SANA: I MINUS
C’è
però ancora molto su cui lavorare. Al di là dei tanti errori ai liberi (in
altri contesti simili imprecisioni rischiano di essere fatali), c’è da non
confondere ritmi elevati con frenesia. Nel primo tempo, specie nei primi 15’, la
squadra non ha saputo prendere scelte giuste in attacco accontentandosi di
primi tiri, senza una doverosa condivisione di palla. Aggiustati questi
elementi la Mens Sana si è espressa meglio, anche perché di fronte, Spezia
aveva finito la benzina. Migliorabili anche alcune situazioni in difesa, ma come
detto siamo ancora a inizio stagione: su questo e altro c’è modo e tempo per
intervenire.
QUI
VIRTUS
Vittoria
più sofferta del previsto per la Virtus che, contro Crocetta, ha avuto
tantissimo dal quintetto e pochissimo dalla panchina. In termini di punti 75-4:
una differenza enorme che deve far riflettere. Perché il processo di crescita della
squadra, costruita con rotazioni volutamente più corte, per dare minutaggi e
chance anche a chi subentra a partita in corso, passa necessariamente dall’avere
alternative valide nelle impropriamente dette “seconde linee”.
QUI
COSTONE
In
controllo e già ampiamente consapevole del proprio potenziale il Costone che, a
Borgomanero, ha fatto sentire sin da subito la sua fisicità ed esperienza, amministrando
poi i tentativi di rientro dei piemontesi. Una vittoria importante perché mette
in mostra un Costone già pronto e con le idee chiare, in grado di portare ben 5
uomini in doppia cifra con il leader Nasello best scorer a quota 22. Insomma,
se il buongiorno si vede dal mattino…
LE
ALTRE
Nessuna
sorpresa dagli altri campi dove le vittorie di Lucca, Cecina, San Miniato ed
Empoli rispettivamente su Arezzo, Gran Torino, Legnaia e Casale Monferrato
(solo l’ultima interna). confermano abbondantemente i pronostici della vigilia.
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