Il fermento di questo momento del basket senese non è solo nell'attività delle società, doce comunque è un periodo denso di novità, dall'intesa tra Mens Sana e Virtus per lavorare insieme sul settore giovanile alla riorganizzazione del Costone, che ha staccato dalla prima squadra la propria attività di base per metterla sotto la stessa casa di femminile, baskin e minibasket. Siena non avrà i Giardini Margherita come Bologna, ma quanti hanno quello che succede in questa città? L'estate ne è la culla, unendo le bocce ferme della fine dei campionati con l'aumento dell'attività di quella peculiare organizzazione sociale che c'è solo a Siena, le contrade. Con cui, senza scomodare l'epica dell'Affogasanti, che ogni anno che passa sembra sempre più incredibile cosa sia stato, è possibile non vivere più solo di ricordi.
Al di là della nuova realtà di Palio a Canestro, che per tanti motivi è qualcosa di diverso e che c'è stato modo di raccontare l'anno scorso, pronta a tornare per la quarta edizione dall'11 al 13 giugno in Fortezza, e di fianco all'ormai tradizionale clou dell'estate cestistica con Scatta Balza in Pantera a fine agosto, la novità per il secondo anno è l'appuntamento nella Giraffa, in occasione della Festa Titolare, col Torneo di Street Basket nella cornice spaziale di Piazza Provenzano. Con qualche giorno di anticipo e a poche decine di metri di distanza, è un appuntamento che riempie tra fine primavera e inizio estate il vuoto lasciato dal glorioso torneo della Civetta nel ricordo di Alberto Ceccherini in Piazza Tolomei.
Di quell'esperienza, lo Street Basket Provenzano rivive la formula del 3vs3 a metà campo e sulla pietra serena di una piazza importante del centro storico, a differenza del 5 contro 5 del torneo della Pantera (nel nome, quello, di Stefano Morandini, che fu uno degli ideatori), che oltretutto ha in più un torneo parallelo per i più giovani, con partecipazione anche femminile: tutto un mondo che meriterà di essere raccontato quando sarà il momento. Ma rispetto a Scatta Balza, che arriva in un momento di calendario in cui i campionati stanno già cominciando a ripartire, il torneo della Giraffa gode della libertà delle stagioni agonistiche praticamente finite, e questo aiuta a renderlo un luogo di ritrovo anche per i giocatori senesi, e non solo per quegli amatori che tradizionalmente ci sono da sempre, capaci da sempre anche di riempire i roster delle tante contrade che per anni hanno partecipato con proprie squadre ai campionati Uisp.
Così in Provenzano per questo paio di giorni, giovedì e venerdì, si sono visti Calvellini, Bartoletti, Sabia, i Cessel, tanti ragazzi di Serie D e non solo, per dire il livello, facendone un richiamo non solo per chi nella vita fa basket o comunque è venuto in Giraffa per giocare: una cinquantina di ragazzi considerando che hanno partecipato 13 contrade, divise in tre gironi le cui migliori sono andate al tabellone playoff, lungo partite da due tempini di cinque minuti. Tutto partito da una comunicazione mandata dalla contrada alle consorelle, reso possibile e alimentato dalla dedizione e non poco sacrificio di ragazzi che hanno voluto dare vita a un'idea.
Ma oltre a chi gioca, ogni serata - col suo contorno di musica, drink, street food e comunque cene di contrada - ha attirato in piazza 300-400 persone, tra appassionati di basket, contradaioli a cui il basket magari neanche interessava, curiosi, senesi. E generazioni, unendo in una piazza persone di una certa età che vivono la contrada, insieme con ragazzi di un'altra età che vivono la contrada. Oppure che sono lì perché ci si diverte, ed è con serate così che si avvicinano al mondo del basket, o a quelle altre cose strane che succedono in questa città. Tutto in una cornice in cui quello che succederà tra un mesetto non c'è neanche bisogno di ricordarlo. Focolai e spaccati di passione che fanno balenare quel lampo per cui continuare a credere che a Siena tanto sia ancora possibile.
***
Leggi anche:
Nessun commento:
Posta un commento