La trasferta più lunga della stagione regolare ha avuto l’effetto di una doccia fredda sulla Mens Sana che, dopo la vittoria su Spezia e il turno di riposo, si è scoperta meno tonica ed energica come invece la pre-season e il primo turno di campionato avevano fatto vedere. A Borgomanero la Mens Sana ha faticato per tutto il tempo, di fatto non riuscendo mai a esprimersi su ritmi a lei congeniali. Anche perché in difesa la prova non è stata sufficiente. Tutto questo mentre Virtus e Costone vincono e restano le uniche due in vetta a punteggio pieno, per di più alla vigilia del primo derby dell'anno.
MENS SANA: I PLUS
Nel post partita coach Federico Vecchi non ha fatto drammi,
così come non si era esaltato dopo la vittoria su Spezia. Secondo il tecnico mensanino,
anche inciampi come quello di Borgomanero, possono servire nel processo di
crescita e di costruzione dell’identità di una squadra fortemente rinnovata in
estate. Anche perché alla fine la Mens Sana aveva avuto comunque la forza di
riaprire una partita che sembrava già abbondantemente compromessa nei quarti
centrali del match. Il -5 finale è un dato consolatorio, per quello che può valere.
MENS SANA: I MINUS
96 punti concessi, di cui ben 80 nei primi 30’. È veramente troppo. La Mens Sana ha offerto una prova difensiva che dire sottotono è assolutamente riduttivo. La squadra non ha retto l’urto della fisicità e dell’energia di Borgomanero, subendo il ritmo accelerato imposto dai giovani e talentuosi piemontesi. È questa la cosa che deluso maggiormente: perché in questi campi e contro questo tipo di avversari, ti aspetti che una squadra come la Mens Sana risponda con esperienza e fisicità. Risposta che a Borgomanero non c’è stata.
Oltre a questo poi, la partenza con il freno a mano tirato: come con la Spezia
la squadra ha fatto molta fatica all’inizio e, trovarsi sempre a rincorrere non è semplice. Anche perché poi aumentano frenesia e frustrazione dopo gli
errori, gli avversari invece trovano fiducia e tutto si complica ancora di più.
Insomma, se la Mens Sana si ritiene squadra forte deve dare subito un forte
imprinting alle partite, senza subire lo sprint iniziale di chi si trova di
fronte.
QUI VIRTUS
Prova di carattere per la Virtus che dimostra, ancora una
volta, di avere le idee chiarissime e una precisa identità di squadra. Dopo un primo quarto più incerto i rossoblù
sono riusciti a disinnescare il gioco a tutta velocità di San Miniato,
avversario sempre ostico e imprevedibile, ma tenuto nell'occasione a 63 punti totali, con una prova di attenzione e grande attitudine difensiva. Il +20 finale è frutto poi della
grande serata in fase di esecuzione di Calvellini (20 punti per lui), Guerra
(17) e Morciano (15). Ma tutta la squadra si è espressa a grandi livelli,
dimostrando una straordinaria solidità. Una dote da ribadire nel derby con il Costone
del prossimo turno: un confronto che, tra le altre cose, vale anche il primato
in classifica visto che rossoblù e gialloverdi sono le uniche due squadre
ancora a punteggio pieno.
QUI COSTONE
Profondità e qualità del proprio roster. Erano stato queste
le doti che hanno permesso al Costone di passare sul parquet di Moncalieri,
casa di Grantorino. Ancora orfana di Nasello (che sarà fuori di giochi anche per
il derby), la squadra di Belletti ha saputo trovare nuovi protagonisti: Zocca e
Ballabio hanno indicato la via nel primo tempo, Filippo Paoli (20 punti) e
Masciarelli (15) hanno completato l’opera nella seconda metà di una partita
che, di fatto, il Costone ha sempre controllato. Belletti ha spesso sfruttato un quintetto con Zeneli e
Masciarelli lunghi atipici, mossa che ha aperto l’area
piemontese. Sarà anche interessante vedere come tutto questo verrà riproposto o
riadattato contro la Virtus, considerando che la squadra di Evangelisti fa
della sua atipicità un marchio di fabbrica, con un gioco che dà pochi o
pochissimi riferimenti alle difese avversarie.
LE ALTRE
Quella del Costone è stata una delle sole due vittorie esterne
di giornata. L’altra è quella che ha ottenuto Spezia, mettendo i primi punti in
classifica, sul parquet di Legnaia. È caduta un po’ a sorpresa Lucca, battuta a
Genova per 86-77. Sconfitta, anche questa un po’ inaspettata, per Cecina ad
Arezzo, mentre poteva essere pronosticabile la vittoria in casa di Empoli su
Crocetta. Ne consegue che sono due senesi a guidare la classifica: Costone e
Virtus, le stesse due che nel prossimo turno si sfidano nel primo derby stagionale
al PalaOrlandi. Partita da “highlander” dunque: ne resterà soltanto una…
Andrea Frullanti
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