Ha dettato legge nella prima fase di stagione, ha fatto molta più fatica nella seconda. È stato un Costone double face quello visto in quest’annata sportiva. È stata l’unica delle tre senesi a qualificarsi per il play-in gold ma poi anche l’unica toscana a restare fuori dai playoff. Un percorso di estremi in cui però sono molte più le cose positive rispetto alle note stonate.
VOTO ALLA STAGIONE DEL COSTONE: 7
Record: 17-17
La matematica è inflessibile. Dopo una prima fase da 8 in
pagella con 13 vittorie e 9 sconfitte, nella seconda metà di stagione il voto
non può essere positivo. Il 5 è figlio delle 4 vittorie e 8 sconfitte riportate nella poule promozione. La media aritmetica è
un 6,5 che testimonia la positività del percorso stagionale dei gialloverdi. Arrotondato
a 7 perché i meriti di essere gli unici a rappresentare Siena nel raggruppamento
in cui ci si giocava la promozione vanno comunque sottolineati.
A margine di questo ragionamento, è interessante notare come gli episodi che si sono susseguiti hanno fatto sì che il Costone fosse l'unica squadra proveniente dal girone B esclusa dai playoff per la promozione. Così come è notevole che la salvezza diretta (nell'altro raggruppamento di seconda fase) sia stata una questione tra sole toscane. Insomma, la competitività della prima fase nel raggruppamento di Mens Sana, Virtus e Costone non era affatto banale ed ha trovato conferme importanti a livello di valori anche quando c'è stato da confrontarsi con chi proveniva dal girone A.
IL MOMENTO MIGLIORE
Nella prima fase di stagione il Costone ha fatto benissimo, sparigliando le carte in tavola dei vari pronostici che venivano
fatti a inizio anno. Lo ha fatto con una qualità di gioco che ha sorpreso. Più
che altro perché in pochi si potevano aspettarsi che una squadra per buona parte
rinnovata potesse avere automatismi e conoscenze reciproche così bene applicate
sul campo. Con i vari Paoli (tutti e due), Banchi e Zeneli ad aprire le difese
avversarie a suon di triple, Nasello e Bastone avevano ampi spazi
per dominare dal post. Belletti e il suo Costone, per tutta la prima fase di
stagione, hanno dimostrato di avere un’idea solida di pallacanestro e di
applicarla in maniera costante
IL MOMENTO PEGGIORE
La seconda fase, inaugurata con 3 sconfitte
consecutive, ha affossato gli entusiasmi e minato il cammino gialloverde. Poi è
arrivato l’infortunio di Nasello e lì si è un po’ spenta la luce. Senza la
propria guida tecnica il Costone ha fatto enorme fatica a fare risultato e ad avere continuità di rendimento.
Spesso è stato beffato anche in volata con risultati che sembravano oramai
acquisiti ma, alla fine, ha pagato a caro prezzo questa flessione l’esclusione
dai playoff.
IL SIMBOLO
Franci Zeneli è l’emblema della stagione costoiana. Tiratore chirurgico e letale nella prima metà di stagione, quando con i suoi canestri ha deciso più di un incontro, elemento che si è innervosito troppo ed ha inciso decisamente meno nel play-in gold. Insomma, quando c’è stato da fare uno sforzo in più per sopperire all’assenza di Nasello, Zeneli si è un po’ perso. E come lui, un po' tutti i suoi compagni, va detto. In questa fase sono stati persi punti importante per strada.
DA CHI RIPARTIRE IL PROSSIMO ANNO
Banchi, i gemelli Paoli, Sebastianelli, Zeneli e Nasello
sono fondamenta solidissime su cui poter impostare la squadra che verrà. A
prescindere ovviamente dalle condizioni contrattuali con ciascuno di loro che,
come sempre a fine anno, saranno oggetto di confronto con la società. Coach
Belletti ha dimostrato di essere una garanzia, quindi si potrebbe proseguire
nell’ottica della continuità. Vedremo poi come verrà rimpiazzato Bruttini e se
per lui ci sarà un ruolo nuovo tra società, staff ecc. Certo è che il Costone
ripartirà per confermarsi a questi livelli, a livello sportivo e di struttura
società. La competitività, da questo punto di vista, non manca di certo dalle
parti di Montarioso.
Andrea Frullanti
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