domenica 11 aprile 2021

Agonismo, invenzioni, pathos. Derby. Espugnato il Costone sulla sirena, Mens Sana alla poule A

«Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta»

Vincere un derby, soffrendo così, è ancora più bello. Non solo per ciò che significano questi due punti nell’ottica della stagione. Il 67-66 con cui la Mens Sana ha espugnato il PalaOrlandi arriva al termine di una partita intensa e straordinaria, per agonismo e pathos. Certo, gli amanti dell’estetica potranno dire che tecnicamente la partita è stata brutta. E possono anche aver ragione. Però è certo che incontri così tesi e sofferti li vinci solo combattendo e tirando fuori tutti i tuoi attributi, anche quelli più inaspettati. Poi ci sono i verdetti: Mens Sana matematicamente qualificata alla poule A e con già 4 punti nel carniere a prescindere da chi, tra Laurenziana e Costone, la spunterà nel decisivo spareggio dell’ultima giornata.


Senza Gelli e con Pannini in panchina ma solo per onor di firma, coach Binella ha dovuto ridisegnare in toto la propria strategia di partita. Data per assiomatica la difficoltà nel trovare con continuità il canestro, la Mens Sana ha puntato tutto su una difesa molto aggressiva che ha cercato di togliere i punti di riferimento al Costone, mettendo grande pressione e contestando ogni possesso in maniera molto fisica. Riuscendoci molto bene, specialmente in avvio di partita e per tutto il primo tempo.

INVENZIONI - In attacco la Mens Sana ha dovuto affidarsi all’inventiva. Specialmente nei frangenti finali dell’incontro, dopo l’espulsione di Iozzi: la sua gomitata a Bonelli è stata l’unico neo che stride con una partita sì di grande agonismo ma anche di massima sportività (al netto dei tanti tecnici in sequenza fischiati nel terzo quarto). Detto questo, importante per la Mens Sana che Benincasa e Sprugnoli abbiano trovato canestri importanti nei momenti caldi del match, oltre che ci sia stato un bel Santini a cui non ha tremato la mano quando ha dovuto prendersi le proprie responsabilità.

LA LOTTA - Infine c’è Sabia che quando c’è da sbattersi sembra trovarsi nel suo habitat naturale. Il Costone non si è certo tirato indietro ed ha sempre risposto colpo su colpo. Anche quando è finito sotto di 10 lunghezze, salvo poi pagare dazio in termini di lucidità (basti vedere le chance finali fallite da Ongo Mengue e Pinna). C’è un’immagine che è la perfetta fotografia dell’incontro: 2 minuti alla fine, Mens Sana avanti di 8, Tognazzi (il migliore per i suoi) penetra e sbatte su Benincasa, i due cadono a terra e la palla schizza via, Sabia, Iozzi, Juliatto e Ceccarelli si tuffano sul parquet alla ricerca della sfera. Una tonnara vera e propria nonché sintesi perfetta della grinta e della determinazione messa in campo dalle due squadre che si sono gettate su ogni pallone, senza paura di sbucciarsi gomiti e ginocchia.

IL TABELLINO - Mens Sana: Monnecchi, Pannini ne, Iozzi 7, Sprugnoli 16, Benincasa 8, Manetti ne, Chiti 6, Milano ne, Sabia 15, Collet 6, Malentacchi ne, Santini 9.
Costone: Ricci ne, Juliatto 13, Ondo Mengue 8, Ceccarelli 7, Angeli, Panichi, Bonelli 5, Pinna, Silveira 2, Tognazzi 18, Bruttini 13, Falsetti ne.
 
LA DICHIARAZIONE - “Abbiamo vinto con merito, abbiamo fatto la partita che volevamo soprattutto dal punto di vista difensivo. Abbiamo cercato di dare uno shock alla squadra e si è visto, anche perché le motivazioni erano diverse rispetto a Terranuova. Difensivamente ci siamo comportati molto bene, come abbiamo fatto quasi sempre, oggi abbiamo avuto anche delle belle risposte in attacco nei momenti decisivi. Siamo contenti per la qualificazione alla poule A: ad inizio stagione non sapevamo fin dove potevamo competere, siamo una neo-promossa ed era normale incontrare qualche difficoltà, specie con l’aumento di conoscenza reciproca tra le squadre. Oggi mancavamo di due giocatori importanti e abbiamo avuto delle buonissime risposte, anche più di quanto ci aspettavamo”. (coach Pierfrancesco Binella)
 
LA DICHIARAZIONE BIS - “Fa male a tutti perdere così. Non dovevamo arrivare a giocarci la partita agli ultimi tiri. Questo era un derby molto sentito da entrambe le parti. Noi dovevamo vincere in tutti i modi per avere maggiori chance di accedere alla poule A. Sicuramente la tensione ha influito sulla prestazione, insieme alla prova della Mens Sana che ci ha colpito nei nostri punti nevralgici. Ci è mancato un po’ di ritmo offensivo e questo ci ha costretto a rincorrere per tutta la partita. L’ultima contro Laurenziana? Già sapevamo che quella partita la dobbiamo vincere a prescindere: con i ragazzi dovremo tirarci su e provare ad andare a vincere a Firenze”. (coach Francesco Braccagni)
 
LE ALTRE - +60. Come già era successo all’andata Quarrata ha travolto Terranuova: 109-49 il punteggio. Empoli-Laurenziana è in programma mercoledì 14 aprile alle 18: match ininfluente per le sorti di Mens Sana e Costone. La partita decisiva, per il team della Piaggia, si gioca domenica 18 a Firenze: vincere e ribaltare il -2 dell’andata è l’unica alternativa per il Costone per qualificarsi alla poule A.

Classifica: Quarrata 18, Mens Sana 12, Laurenziana e Costone 8, Empoli 4, Terranuova 2.

Andrea Frullanti


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