giovedì 4 febbraio 2021

Le rinunce delle squadre e quelle dei giocatori: Silver, tutti gli interrogativi della ripartenza

Ci siamo, quasi. Le squadre di C Silver hanno ripreso ad allenarsi, il via del campionato si avvicina, la data prescelta è quella del 28 febbraio, sette giorni prima del termine ultimo, il 7 marzo, indicato dalla Fip. L’ultimo atto formale è stato la pubblicazione del protocollo definitivo per la ripresa dei campionati regionali. Protocollo di cui l'aspetto essenziale è il tampone da effettuare 48 ore prima della disputa del match. Adesso, questione di pochi giorni, si attende la formula del campionato e il relativo calendario.

Sono quattro le squadre che hanno rinunciato alla partecipazione alla C Silver 2020/2021 (anche se il 2020 si potrebbe togliere, parlando semplicemente di “stagione 2021”). Sulla natura della scelta delle quattro che si sono auto cancellate dal campionato (Cmc Carrara, Vela Viareggio, Valdera e Pallacanestro Empoli) non è giusto fare osservazioni; in tempi come questi, dove la pandemia ha stravolto la vita di tutti, l’attività sportiva dilettantistica è doverosamente in secondo piano rispetto alle esigenze primarie di salute e lavoro. Ergo, se qualcuno veramente non se la sente di andare avanti (come è il caso di singoli giocatori all’interno di squadre che pure hanno deciso di presentarsi) ha tutto il diritto di poterlo fare.

Ecco, singoli giocatori: anche la Mens Sana potrebbe dover far fronte ad una defezione importante, quella di Matteo Perin, esterno che doveva essere una delle punte di diamante della squadra ma che pare abbia manifestato l’intenzione di non giocare.

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Diverso è il punto relativo a promozioni e retrocessioni. Le 12 partecipanti rimarranno tutte in categoria, quindi si gioca solo per salire al piano di sopra, o l’ultima sarà penalizzata? Effettivamente avrebbe poco senso spedirne una in D laddove ce ne sono quattro che non si sono presentate ai nastri di partenza e che per regio decreto ripartiranno dalla categoria inferiore. E non è detto neanche che capiti alle quattro in questione, qualora poi all’atto della formazione dei tornei 2021/2022 (superfluo dire che tutti speriamo possano essere ‘normali’, dove normali potrebbe diventare l’aggettivo più bello del mondo) si potrebbe decidere di ripescare quello o quell’altro, perché magari nel frattempo ci sono altri che alzano bandiera bianca (non è che il movimento generale, ancor prima del coronavirus, vivesse momenti di floridezza...).

Quali sono le ipotesi? 1) Due gironi da sei, con partite di andata e ritorno (cinque più cinque, totale dieci). 2) Un girone da dodici, con partite di sola andata (totale undici). E un girone da dodici con partite di andata e ritorno? Sono ventidue partite, ma c’è la data capestro del 20 giugno, quella in cui la stagione deve finire (piccola domanda: ma perché necessariamente entro quella data? C’è da andare al Preolimpico?). Dal 28 febbraio al 20 giugno ci sono 17 domeniche, quindi necessariamente bisognerebbe aggiungere cinque turni infrasettimanali per completare la regular season, ma va da sé che dovrebbero essere molti di più per contemplare anche almeno un paio di turni di playoff. 

A parte il calcio di serie A, dove le squadre sono sottoposte a mille tamponi settimanali, tutti gli altri sport di squadra, compreso il calcio dilettanti (basti pensare al numero di rinvii delle partite del Noah Siena), passando per basket, volley, pallamano, etc. sono inflazionati dal numero di partite posticipate per casi di positività. Un po’ di snellezza in più del calendario non fa scomodo, ecco perché l’ipotesi del calendario pieno in un girone a 12 sembra la più cervellotica. Poi chi decide è lo stesso organo che ha stabilito un girone dispari (cioè la peggiore iattura possibile nei campionati a girone unico) per la C Gold, quindi perché stupirsi, eventualmente…?

Se fossero due gironi da sei? Ne sono saltate tre nel girone Mare, una sola (Empoli) nel girone Terra. A meno che non prevalga l’idea di un rimescolamento, ma mantenendo la stessa idea ‘terra-mare’ come base per la composizione, significa che una originariamente inserita nel gruppo Terra prende costume, paletta e secchiello per andare a zonzo in riva al Tirreno. Nel caso, cartina geografica alla mano, le indiziate sono Fucecchio e Quarrata, le due più vicine ai lidi. Più difficile che siano Laurenziana o Empoli, inutile citare Terranuova. Piccola nota a margine: essendo Fucecchio e Quarrata due delle squadre sulla carta più attrezzate, tutto sommato vederne ‘sparire’ una dal girone della Mens Sana non sarebbe male. Anche se questo è un giudizio tecnico, aspetto su cui ci sarà tempo di tornare. Tra non molto, auspicabilmente.

 

 

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