venerdì 29 gennaio 2016

Udom e Cucci, quando si vince e quando no

Udom non è al meglio per un risentimento al gluteo e domenica il suo apporto potrebbe essere parzialmente/fortemente limitato. Sicuramente non una buona notizia, perché la Mens Sana potrebbe perdere un pezzo importante e perché il raffronto con il suo pari ruolo Cucci ci dice che…

Premesso che i due non sono strettamente alternativi, nel senso che possono avere anche giocato molti minuti assieme (per la precisione 114 in 18 gare, mediamente 6,3 per gara), finora l’ex Agrigento ha giocato 25,4 minuti, l’ex Stella Azzurra invece 19,2. Subito dopo la sconfitta di Roma, quella che ha ‘provocato’ il cambio di quintetto, il divario tra i due minutaggi era leggermente più alto (27,1 per Udom, 17,7 per Cucci).

Nelle ultime cinque partite (con record di squadra 4-1, per eventuali distratti) Udom ha collezionato più minuti di Cucci in quattro occasioni. L’unica circostanza in cui Cucci ha occupato il parquet per più tempo rispetto al compagno è stato a Biella, in concomitanza con l’unica sconfitta di questo ultimo mese di campionato. Una coincidenza o c’è veramente un rapporto tra le due cose?

Approfondendo i dati delle dieci vittorie, in ben otto occasioni Udom ha giocato più minuti rispetto al compagno di reparto, una volta ha giocato più Cucci (contro Rieti, 22-17) e una volta hanno giocato lo stesso numero di minuti (a Agrigento, 22). Nelle otto sconfitte, quattro volte ha giocato più minuti Udom, quattro volte è stato in campo più Cucci.

Ribaltando il punto di osservazione degli stessi dati, se Udom gioca più minuti di Cucci la Mens Sana è 8-4 (quindi ottiene il 66% di vittorie), se Udom gioca meno minuti di Cucci la Mens Sana è 1-4 (quindi il 20% di vittorie). Al conteggio, come detto, manca la partita di Agrigento in cui la differenza di minutaggio in campo tra i nostri è stata di appena due secondi.

Di Udom si è parlato tanto: delle sue capacità di intimidire nel pitturato, della volontà delle difese avversarie di battezzarlo nel tiro da fuori, del suo netto calo di rendimento tra novembre e dicembre. Però i numeri ci dicono che se sta in campo tra i 25 e i 30 minuti ci sono buoni presupposti perché la partita finisca con una vittoria.

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