domenica 10 gennaio 2016

Il rendimento altalenante di Ranuzzi

La stagione biancoverde ha avuto tra i suoi primi atti formali la nomina a capitano di Ranuzzi. Tra i principali eroi della cavalcata dello scorso anno è evidente che Alex ha preso la nuova responsabilità con serietà, ma la sua stagione (soprattutto per quel che riguarda la fase offensiva) sta procedendo tra alti e bassi.

Dando uno sguardo alle sua cifre si nota come questa annata sia di poco inferiore a quella precedente allo sbarco alla Mens Sana, ovvero quella passata a Mantova. La costanza nel rendimento del numero 11 però, come un po' per tutta la Mens Sana, continua a latitare.

Dobbiamo prima di tutto partire dalla differenza di ruolo che Alex ricopre rispetto allo scorso anno. Nella squadra di Mecacci era una delle punte di diamante dell'attacco, non tanto per i punti messi a referto ma per il volume di palloni che passavano dalle sue mani. Palloni che riusciva a far fruttare grazie alla sua visione di gioco, soprattutto quando attaccava spalle a canestro (soluzione che si è fatta più rara negli ultimi tempi). Tutto questo senza considerare il diverso impatto fisico che riusciva ad avere in una serie inferiore. Adesso Alex ha davanti a sé Roberts, Bryant e DiLiegro come riferimenti in attacco; è dalle loro mani che passano la maggior parte delle soluzioni offensive, spesso anche forzando l'uno contro uno. È quindi normale che il suo ruolo sia più specifico e con meno responsabilità.

Questo però a volte lo porta anche a essere meno 'allineato' con la partita rispetto allo scorso anno, coinvolgendolo in forzature che non gli appartengono. Il 2/6 contro Ferentino, il 2/9 contro Roma o il 3/11 contro Tortona non sono nelle sue corde, anche perché la squadra non gli chiede questo. La squadra gli chiede di essere sempre presente sul parquet, soprattutto difensivamente, e di guidare dei compagni che spesso sono molto più giovani di lui.

Quello che Ranuzzi dà alla Mens Sana è difficilmente sostituibile per quanto riguarda la lotta agonistica sul parquet, la difesa e spesso anche quell'apporto offensivo che ha comunque nelle corde. Un apporto quantomai prezioso per una squadra che deve lottare su ogni singolo possesso. Il fatto che quest'anno abbiamo di nuovo gli americani nel roster forse ci ha a lungo fatto sottovalutare quanto il rendimento di un giocatore come Ranuzzi sia importante per questa squadra

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