domenica 24 gennaio 2016

Le carte in tavola per la trasferta a Casale

"Protezione dell'area e lavoro a rimbalzo", ha chiesto il coach di Casale Marco Ramondino. "Equilibrio, attenzione e pazienza per poter fare male in attacco", ha dettato Alessandro Ramagli. La partita della Mens Sana a Casale sarà innanzi tutto interessante da vedere, non solo nel confronto tra una squadra forse nel suo miglior momento (la Mens Sana) e una nel suo peggiore (Casale) ma soprattutto nel confronto tra una squadra molto cerebrale, la Novipiù, che ha fondato le sue fortune non certo sul talento ma sulla difesa e l'organizzazione, e una, Siena, che cerebrale lo è molto meno, ma qualche certezza se l'è costruita. Ecco le carte in tavola.

IL PRECEDENTE
All'andata la Mens Sana vinse una partita da 34% al tiro ma con la capacità di conquistare 25 falli subiti (8 di Bryant, 4 a testa da DiLiegro e da Ranuzzi in giornata da 1/10 al tiro) e 23 viaggi in lunetta: su 68 punti segnati, 20 arrivarono dai tiri liberi. E 39 arrivarono dalla coppia Bryant-Roberts, quel giorno alla sua prima vera esplosione da 23 punti, che resta una delle sue 4-5 migliori prove stagionali. Si giocò sul terreno preferito di Casale, i punteggi bassi, e vinse la Mens Sana. Blizzard chiude con 6 punti e 0/5 da tre, la sua peggior prestazione balistica stagionale, che può significare quanto brava fu la Mens Sana a contenerlo, ma pure che difficilmente ripeterà una partita del genere. Bray fu tenuto a 14 punti di cui 7 dalla lunetta con 3/10 dal campo. Con 16 punti, 8/14 da due e 5 rimbalzi, il migliore di Casale fu Niccolò Martinoni.

IL ROSTER
Prospetto giovanile di cui si parlò ai tempi anche di un possibile approdo a Siena, stavolta Martinoni non ci sarà, e senza di lui la Novipiù perde il terzo marcatore di una squadra senza tanti realizzatori, un uomo da 11.1 punti con il 57% da due e 5.2 rimbalzi di media, l'àncora nel reparto lunghi, in una squadra il cui secondo marcatore è appunto Blizzard con 11.4 punti e il 41% da tre dalla panchina e il primo è Bray, tiratore da 45% da tre e 15.5 punti di media con 11 tiri a partita. Fall porta verticalità vicino a canestro mentre il discusso e traballante Saunders si gioca il posto: fin qui hanno offerto molte più certezze, in altri ruoli, Natali e Tomassini.

IL PERCORSO
Fondata sulla sostanza più che sugli exploit, anche nei momenti migliori che l'hanno vista seconda in classifica, Casale non ha mai vinto più di due partite di fila. Ne ha perse adesso tre consecutive, in coincidenza con la perdita di Martinoni: a Roma, quando si è fatto male, e a Biella, due trasferte le cui insidie la Mens Sana conosce benissimo, con in mezzo lo scivolone casalingo con Reggio Calabria, maturato nell'ultimo minuto di una partita a lungo in controllo. Se arrivasse il quarto stop di fila, Casale si unirebbe a Reggio Calabria e Ferentino nel club delle big passate attraverso una crisi. Dalla parte della Junior c'è la legge dei grandi numeri e la qualità del lavoro, di contro le rotazioni accorciate per quantità e qualità dall'assenza di Martinoni.

ATTACCO EFFICIENTE (QUANTO BASTA)
Casale è la squadra che gioca a più bassi ritmi del campionato. Questo ne fa sì da una parte l'attacco meno prolifico a 69.5 punti di media, ma che per certi versi è migliore della Mens Sana: tira col 47.4 % da due e i biancoverdi sono una delle due squadre (con Biella) che fa peggio; tira poi col 35% da tre, certo meglio del 35% della Mens Sana. Con 11.9 palle perse di media è una delle sole tre squadre che perde meno palloni dei biancoverdi. Poi un gioco fondato sull'organizzazione e la costruzione di buoni tiri perimetrali paga lo scotto dell'atletismo non molto diffuso e della scarsa aggressione dell'area essendo ultimo nel girone per falli subiti (17.5) e tiri liberi conquistati (12.7).

LA MIGLIOR DIFESA
Naturalmente è dall'altra parte del campo che i ritmi bassi aiutano Casale a essere una difesa che con 65.4 punti concessi viaggia a circa 10 punti in meno dei 75.3 che subisce di media la Mens Sana. Casale ci riesce con l'equilibrio offensivo di chi a ritmi bassi e perdendo solo 11.9 palloni (una delle tre squadre con meno perse della Mens Sana) non lascia alle avversarie canestri facili in campo aperto. Ci riesce con 19.6 falli di media e 17 tiri liberi fatti tirare alle avversarie ogni partita, che non sono pochi per la squadra che gioca al più basso ritmo del campionato.

LE CHIAVI: TRIPLE E RIMBALZI D'ATTACCO
Ci riesce concedendo il 49% da due e soprattutto, meglio di ogni altro nel girone, solo il 30% da tre (è la squadra che subisce meno triple, 6.5 di media): paradossalmente, il fatto che la Mens Sana sia una squadra che già di suo tira il 32% da oltre l'arco potrebbe rendere quest'arma non efficace come invece è con altre squadre. La Mens Sana, prima nel girone a 13.2 rimbalzi d'attacco di media, potrebbe invece subire più la consistenza della Novipiù sotto i propri tabelloni, dove lascia solo 8.2 rimbalzi d'attacco alle avversarie: un dato probabilmente contenuto dai ritmi bassi a cui gioca Casale, ma i tanti errori a cui costringe le avversarie generano comunque un buon numero di opportunità di rimbalzo sotto il proprio tabellone, quindi saperlo presidiare è un altro punto di forza. I motivi di interesse non mancano.

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