La partita di domenica con Rieti non è solo il ritorno di una sfida storica per la Mens Sana, in parte già assaporata incrociando le strade alla Final Four Promozione di Forlì. E' anche l'occasione per ritrovare un amico. La prima occasione per ritrovare da avversario uno dei protagonisti della scorsa stagione, uno dei membri dello special team che non poteva fallire e non ha fallito, missione compiuta, riportando la Mens Sana in un anno dal fallimento e dalla quarta serie fino al secondo campionato nazionale. E' stato uno dei personaggi più discussi nel turbine emotivo della scorsa stagione, insieme a Matteo Mecacci: bentornato Davide Parente.
“E’ come tornare a casa. Ho un grande bagaglio di emozioni vissute a Siena, è una città che come Rieti ha un passato glorioso. Io arrivavo lì da un infortunio e rinascere come giocatore in una piazza così importante è qualcosa che mi rimarrà per sempre sotto pelle (...) - ha detto al sito della sua nuova società -. Per la città di Siena la Mens Sana è una istituzione, i tifosi come qui a Rieti sono una parte integrante della squadra: è un blocco unico. Ho avuto la fortuna di conosce moltissimi di loro di persona e sono tutte persone che tifano per a loro squadra con un amore incondizionato, senza trascendere. E’ un pubblico caldo e corretto”.
Siena di Davide Parente ha conosciuto molto più le qualità dell'uomo che del giocatore. Ha costruito con la piazza un rapporto solido, forte, e forse era l'unico modo per legarsi nonostante un rendimento che ha risentito corposamente del recupero non solo fisico dal grave infortunio da cui veniva, ed era il giocatore più atteso della squadra, doveva essere l'uomo di punta. E' stata un'annata spesa nell'attesa di averlo pronto nelle partite che contavano e forse può essere sfuggito all'occhio superficiale o essere stato sottovalutato nella concitazione della stagione, ma non è andata in maniera molto diversa da così.
Nella partita promozione con Agropoli è stato il migliore in campo, 20 punti. Le sue migliori prestazioni ai playoff sono coincise di fatto con le partite chiave, vinte: i 27 punti per rompere il ghiaccio e non farsi sorprendere nella prima partita con Piombino, in parte (11 punti) la prima partita della semifinale con Livorno, ancor di più nella decisiva gara-tre stravinta in trasferta (15 punti), infine (14 punti) la gara-4 che ha chiuso con Cecina la serie con cui la Mens Sana ha vinto il campionato. Dopo una regular season di avvicinamento in cui, su 26 partite, è andato in doppia cifra 10 volte, 5 sopra quota 15 punti.
In estate Davide Parente poteva restare alla Mens Sana. Se l'annata in biancoverde poteva aver lasciato qualche dubbio sulla sua possibilità di starci anche due piani di sopra (ma in B doveva essere fuori categoria, non fosse stato per l'infortunio) la sua stagione a Rieti ha confermato che ci sta alla grande: viaggia a 13.4 punti di media, 2.8 assist e 3.7 falli subiti, già 9 partite su 11 in doppia cifra, certo con 13.6 tiri, certo con 2.5 perse di media. Sono le sue caratteristiche. Caratteristiche per le quali riesce difficile immaginarlo oggi nel ruolo equilibratore che è invece toccato a Borsato. In effetti la sua permanenza sarebbe stata legata a un assetto diverso, con un americano tra i lunghi e non con entrambi tra gli esterni. Adesso ci si ritrova da avversari. E da vecchi amici. Con grandi ricordi insieme.
p.s.: in giornata si è tenuta la conferenza di presentazione dell'operazione di recupero dei trofei della vecchia Mens Sana Basket all'asta fallimentare. Alcuni dettagli da isolare in mezzo a tante parole di circostanza:
- le sottoscrizioni dei tifosi alla fine sono state di circa 10mila euro, di cui un terzo già versati. Avendo speso poco più di 5mila euro per le coppe, è stato annunciato che il denaro sarà investito per un locale espositivo e per un defibrillatore al palasport;
- Polisportiva e Banca Cras sono stati i grandi protagonisti dell'operazione (anche solo con la disponibilità economica a esserlo), anche se una serie di difetti di comunicazione di entrambi non li faranno passare alla storia come tali;
- Siena Tv ha lasciato il suo ruolo di organo di informazione per rivestire quello di "benefattore";
- dall'elenco comunicato, se non ci sono errori, manca all'appello ancora un titolo (2012/13) tra quelli finiti in mani amiche nell'asta di giugno, mentre gli altri sono stati consegnati nell'occasione dalle Feriae Matricolarum. Senza che fermarsi alla nobiltà del loro gesto impedisca di cogliere anche il messaggio che ha voluto racchiudere.
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