lunedì 28 marzo 2016

Cosa cambierà per il settore giovanile (spoiler: ancora non si sa)

C'è un aspetto del passaggio di proprietà della Mens Sana dalla Polisportiva all'Associazione Io tifo Mens Sana che è rimasto fin qui un po' sotto traccia: la permanenza del settore giovanile in carico alla casa madre.

In genere un progetto parte dal settore giovanile: qui sembra arrivare un segnale di segno opposto oppure è una lettura superficiale? E' qualcosa di cui la gente di Mens Sana ha motivo di preoccuparsi? E' un subappalto oppure è qualcosa di diverso? Oppure significa nella sostanza mantenere a tutti gli effetti il proprio settore giovanile, solo proteggendolo giuridicamente dalla possibilità di un nuovo rovescio societario? Oppure è una rinuncia dolorosa per fare il passo secondo la gamba? Oppure è una soluzione illuminata che permette di salvare i conti del club senza rinunciare a un progetto giovanile di un certo livello?

Finora sono tutte o quasi domande senza risposta per il semplice motivo che si è decisa la scatola (l'istituto della società satellite) ma adesso sono le parti a decidere come riempirla: se sia qualcosa che possa o meno sollevare perplessità dipenderà dagli accordi tra le parti. Non sfugga comunque che ci si troverà l'estate prossima nella situazione - la separazione in due società distinte - in cui da programma ci si sarebbe dovuti trovare l'estate scorsa (anche prima, ma questo è un altro discorso), se la Fip non avesse imposto lo stop.

A luglio la sezione Basket si è così trovata a inglobare un progetto creato dalla Polisportiva per svilupparlo in proprio. Di tenore diverso rispetto a quello pensato, in termini tecnici ma anche economici, dalla Mens Sana Basket 1871. Che così si è ritrovata con più del doppio dei costi rispetto a quanto aveva messo a budget, anche se poi ci sarebbe da entrare nel merito sull'avvenuta copertura economica o meno del progetto da parte degli sponsor designati.

Vista la risposta negativa arrivata dunque l'estate scorsa per una soluzione simile ma non identica, anche oggi per cautela si attende una risposta dalla Fip sulla possibilità di avvalersi della possibilità prevista dalle norme di creare una società satellite a cui affidare l'attività giovanile. Se la possibilità fosse negata, l'idea è di procedere attraverso compensazioni economiche (la Polisportiva coprirà i costi delle giovanili della sezione basket), ma non c'è niente nelle normative che lasci intendere un solo motivo per cui alla Mens Sana non sia permesso di adottare questa soluzione (se non la totale e spiazzante arbitrarietà della Fip nell'assumere alcune decisioni).

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Le normative prevedono in questi casi che la società principale sia esentata dall'obbligo di svolgere attività giovanile purché sia svolta dalla società satellite. Devono esserci due campionati di differenza, la sede dev'essere entro i 50 km di distanza (in questo caso forse non si arriva a 50 metri). La società satellite può essere una società non professionistica neo costituita che presenti alla Fip regolare richiesta di affiliazione dietro autorizzazione scritta della società principale, o anche una società non professionistica già affiliata.

Al momento di diventare autonoma e diventare una società di capitali con la promozione in A2, la sezione Basket ha ricevuto una nuova affiliazione, facendo morire di fatto quella a nome della Polisportiva con cui si era ripartiti dalla Serie B. Riportare in vita quell'affiliazione, onorando l'anno di tasse federali non pagate, non avrebbe molto più senso di rifarne una da capo, non cambia niente. L'importante è presentare insieme alla domanda di affiliazione e relativi obblighi (statuto, atto costitutivo, contributo relativo) anche l'accordo tra i legali rappresentanti delle due società.

Le norme prevedono che i dirigenti delle due società possano essere tesserati per entrambe a esclusione del presidente e del dirigente responsabile. Gli allenatori di una società possono essere tesserati anche per l'altra. Tra i giocatori, i nati dei sei classi (quest'anno erano i nati dal 1995 al 2000) possono essere tesserati in doppio utilizzo (modalità che non costituisce cessione, ma impedisce altri tipi di tesseramento durante la stagione) per giocare nel campionato senior della società principale ed essere iscritti a referto senza limiti di numero. Ed è esattamente questa l'essenza della norma sulle società satellite.

L'articolo 119 del Regolamento Ordinario Fip al comma 5 stabilisce che tra società principale e satellite deve esserci un accordo che regoli alcuni elementi fondamentali:
a) la durata del rapporto, almeno biennale e con rinnovo automatico;
b) i diritti e gli obblighi economici delle parti;
c) i rapporti tecnico - sportivi;
d) le cause di recesso e/o risoluzione dell'accordo nonché le eventuali clausole penali;
e) una clausola compromissoria nel rispetto dei vigenti regolamenti federali;
f) se la Società principale o la Società satellite è oggetto di fusione, l’accordo si annulla
automaticamente;
g) eventuale compensazione dei contributi per i Nuovi Atleti Svincolati.

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E dunque eccoci agli accordi che andranno presi tra le parti attraverso cui si capirà come sarà riempita questa scatola della società satellite. Finora è emerso dal primo incontro dalle parti e poi dall'accordo quadro che la Polisportiva si è detta pronta a rilevare le giovanili, tenendosi le entrate per coprire i costi, mettendo a disposizione gratuitamente i tesserati, purché l'attività sia scindibile. Dunque a farsi carico dei costi sarà la casa madre, che vede uscire il basket dalla porta per vederlo così rientrare dalla finestra.  

I parametri, quando sarà, a chi andranno? Tolta tutta l'attività delle squadre giovanili, anche l'impiego del palazzetto da parte della sezione Basket si abbatterà drasticamente, e questo inciderà sulle ipotesi di ridefinizione della convenzione con la Polisportiva per l'utilizzo del PalaEstra. Sono solo alcuni dei punti sul tavolo, ancora da chiarire. La risposta alle mille legittime domande su come sarà gestita la cosa dipende da come la pensa la Polisportiva, da come la pensa la sezione Basket e dagli accordi che troveranno.

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