venerdì 18 aprile 2025

Mens Sana missione compiuta: tempo di bilanci e poi il futuro, tra consapevolezza e ambizione

La Mens Sana è salva. La vittoria su Collegno ha fatto raggiungere l’obiettivo che squadra e società si erano prefissati a inizio stagione, cioè il mantenimento della categoria. È stata una serata emozionante quella dell’88-77 che ha regalato la salvezza ai biancoverdi. Lo è stata perché al di là del traguardo raggiunto, da celebrare a dovere, c’è anche la sensazione che la Mens Sana abbia messo su un campo base per programmare una nuova ripartenza e puntare ancora più in alto.

 

LA CHIAVE

Match dei due volti quello con Collegno. La Mens Sana è partita tesa e contratta nei primi due quarti, rivedendo anche i fantasmi della sconfitta con Serravalle. Con Tognazzi a disposizione da infortunato e con Belli che si faceva male a inizio gara, è servito un po’ di tempo alla squadra di coach Paolo Betti per ingranare la marcia giusta.

La partita è cambiata nel terzo quarto, anche quando capitan Pannini aveva problemi di falli: lì una bella lettura sull’asse Prosek-Jokic contro la zona piemtonese, un paio di recuperi e alcune giocate di energia (canestri ancora di Jokic dopo un rimbalzo di attacco, Marrucci in contropiede dopo una rubata di Ivanaj e infine il tap-in finale di Prosek) hanno permesso ai biancoverdi di riprendere in mano l’inerzia della gara, entrare nell’ultimo periodo con un +5 che è stato propedeutico all’allungo finale con le triple di Pannini e le giocate sempre pulite ed efficaci di Pucci.

 

IL PROTAGONISTA

L’abbraccio tra coach Betti e capitan Pannini all’uscita dal parquet è l’immagine copertina della salvezza e dell’annata mensanina. Abbiamo già detto di come il capitano sia diventato il simbolo di questa squadra prendendosi anche grosse responsabilità in attacco. Ed anche contro Collegno le triple decisive portano la sua firma. Si rischia di essere ripetitivi parlando di Edoardo Pannini ma è anche vero che nella seconda fase di stagione Pannini è stato un fattore trascinante e determinante per la squadra, sia per atteggiamento che per resa offensiva. Poi Pannini c’era nel 2019 quando la Mens Sana ripartiva dalla Promozione e c’è oggi che la Mens Sana si mantiene in B2, nel quarto campionato nazionale.

Insieme a Pannini (16 punti), contro Collegno, sono arrivati in doppia cifra anche Pucci (18), Prosek (17), Jokic (16) e Ragusa (10). Elementi che meritano a loro volta le luci della ribalta per quello che sono riusciti a dare nel corso di una stagione non semplice: Pucci è il mister Wolf di Pulp fiction, arriva e risolve problemi; Prosek è stato il perno tecnico della squadra, anche in prospettiva si può pensare di ripartire da lui e dalla sua crescita per porre le fondamenta della Mens Sana che sarà. Diverso il ragionamento (in ottica futura) su Jokic e Ragusa: il primo ha dato un’iniezione di energia dal momento del suo arrivo, il secondo ha saputo ritagliarsi i suoi spazi dopo un avvio di stagione contratto.

La loro eventuale permanenza a Siena, come di molti altri elementi, sarà oggetto di riflessione nelle settimane a venire. Ma per il tempo dei bilanci arriverà presto, così come quello della pianificazione della prossima annata: la salvezza anticipata dà tempo prezioso alla società per capire quali sono i prossimi passi e in che direzione muoversi.

 

LA PROSPETTIVA

L’ultima giornata a Genova, adesso, è una semplice passerella per congedarsi al meglio dall’annata 2024/2025 e godersi un po’ di meritato riposo. Chiaramente, a traguardo raggiunto, si può riavvolgere il nastro e guardare al percorso fatto per analizzare a come si è arrivati all’obiettivo. Banalizzando al massimo, si può dire che nonostante qualche fase di difficoltà a metà della primafase e le sue sconfitte-shock della seconda (Crocetta in apertura e Serravallea sorpresa), la squadra ha meritato le fortune che è stata brava a costruirsi con un cammino fatto di fiducia e crescita.

Il primo bravo va quindi a coach Paolo Betti e a tutto il suo staff, capaci di confermarsi ad un livello più alto e di saper accompagnare la propria crescita personale a quella di tutto il collettivo mensanino. 

Le doti di squadra sono state poi alimentate dall’ambiente e dal calore del pubblico, che vicendevolmente si  è nutrito della crescita di livello biancoverde. Tutto questo adesso deve essere messo a sistema con strategie di ulteriore strutturazione, a livello societario e sportivo. Perché la permanenza in B2 ha un sapore speciale: sa di consapevolezza di poter stare a questi livelli ma ha anche un retrogusto forte che profuma di ambizione (di tutta la piazza senese) di poter aspirare a qualcosa di più.


IL TABELLINO

Mens Sana-Collegno 88-77
(14-13, 32-37, 59-54)
Mens Sana
Tilli, Belli, Pannini 16, Ragusa 10, Marrucci 4, Pucci 18, Sabia 2, Ivanaj 5, Prosek 17, Tognazzi, Jokic 16. Coach: Betti.
Collegno: Obase 10, Bossola 10, Milone 3, Castellino 10, Tarditi 25, Osarumwino 4, Grillo 8, Marcato, Antanas, Bartolomeo 7. Coach: Comazzi. 


Andrea Frullanti


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19 maggio 1973 

 

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