La Mens Sana chiude il precampionato con sei vittorie in otto partite, pur avendo affrontato tre squadre di Serie A. Arriva all'inizio della stagione con 79.1 punti segnati di media e 73.5 punti subiti. Scorporando le sole partite contro squadre di Serie A2, i dati diventano 80.5 punti segnati di media e 67.25 punti subiti. E qualcosa già lo dice sulla stagione che verrà.
E' vero che si parla di partite quasi sempre più importanti per quello che si voleva provare che per il risultato, è vero che l'esito a volte è stato condizionato dalle assenze della Mens Sana o delle avversarie, ma sono variabili che esistono ed esisteranno in tutte le partite della stagione. E per quanto il precampionato non dia sentenze, otto partite sono un campione sufficiente per farsi un'idea di come potrebbe essere la nuova Mens Sana.
Certo, nel 2015 ragionare solo sulle cifre di punti fatti e subiti non aiuta a fare sensati discorsi di basket che aiutino a scalfire la superficie delle cose. Di certo tranne Chieti, agli albori del precampionato, le partite contro le squadre del proprio livello (Roseto, Roma, Ferrara le altre) sono state tutte vinte con un certo agio. Ma anche praticamente tutte, tranne la strana partita con Roma, contro squadre dell'altro girone. E questo forse, parlando di attendibilità in vista del campionato che verrà, è l'unico asterisco.
Dalle squadre di A2 la Mens Sana non ha mai subito più di 71 punti, seppur con una progressione crescente (63, 66, 69, 71) che - oltre ai logici stati di forma in crescita delle avversarie - potrebbe diventare indizio di qualcos'altro. Si è sempre rimasti sopra gli 80 punti subiti invece contro le tre squadre di A, e questo dice come potrebbe andare contro le big del girone. E, fingendo per un attimo che pochi punti subiti e buona difesa siano sempre sinonimi, si arriva al mantra per cui (dicendo una cosa mai sentita nel basket) l'anima di questa squadra dovrà essere in difesa.
Il precampionato dice che è così non perché - come in estate si poteva temere - questa squadra abbia pochi punti nelle mani, anzi ha dimostrato di averne un'ottantina abbastanza stabili: solo due volte sotto 78, i 64 con Chieti e 61 nella giornata no con Torino, d'altra parte sfiorando i 100 con Ferrara. Sono in preparazione le difese, ma anche gli attacchi, per cui è un'indicazione abbastanza attendibile. La miccia deve essere in difesa perché è lì (ma non solo lì) che si accende l'energia di cui - più di ogni tentativo più o meno vano tentativo di razionalizzazione tecnica - questa squadra ha bisogno per essere competitiva.
Così le otto uscite di precampionato Livorno Pistoia Chieti Roseto Varese Torino Roma Ferrara
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