lunedì 25 agosto 2025

Qualità e profondità in tutti i ruoli, un organico da vertice: come sarà il nuovo Costone

È cambiata la forma nella società, divenuta srl in estate. È rimasta invariata la sostanza: il Costone si presenta ai nastri di partenza della B2 con una squadra ambiziosa e forte, con un roster completo e profondo, pronta a competere per le posizioni di vertice se riuscirà a far giocare insieme le tante individualità che compongono il suo roster. In sintesi, sulla carta, è la più forte delle tre senesi. Una società, quella del presidente Montomoli, cresciuta negli anni e che ormai ha un’etica ed un’impronta decisamente professionistiche.  


COSA HA INSEGNATO L'ANNO SCORSO

Nella passata stagione è stata l’unica senese a raggiungere la poule promozione. Ma anche l’unica toscana a non accedere ai playoff, in una seconda fase sfortunata e caratterizzata dall’infortunio di Nasello e da tante partite perse beffardamente in volata. Per fare un ulteriore step di crescita il Costone è ripartito da quell’esperienza e da cosa ha insegnato, con la società che ha deciso di allungare un roster già molto profondo con elementi in grado di non far mai abbassare la qualità dei quintetti che coach Belletti potrà mettere sul parquet.

 

COSA È CAMBIATO

I cambiamenti sono tanti. In primo luogo è finita l’era-Bruttini, con Luigi che ha lasciato la prima squadra maschile dopo 19 stagioni accasandosi alla nascente Costone Fides 1904 dove farà da chioccia ai giovani provenienti dal settore giovanile nella squadra che affronterà il campionato di Promozione e che, quindi, avranno quindi modo di assaggiare un campionato seniores per la prima volta. Se ne sono poi andati Banchi, Bastone, Sebastianelli e Torrigiani. Al loro posto sono arrivati giocatori di primissima fascia e giovani di indubbio valore. I nomi sono quelli di Riccardo Ballabio (reduce dalla vittoria del campionato a Ferrara), Dario Masciarelli (ex Mens Sana, un lungo curriculum tra A2 e B1 e attualmente in Nazionale italiano di 3 vs 3) e Andrea Zocca, uscito dalla Virtus. Gli altri 3 volti nuovi sono quelli di Emanuele Rosso (da Casale Monferrato), Almir Asani (ex Borgomanero) e Riccardo Piattelli (reduce dall’esperienza in doppio tesseramento a Monteroni): stiamo parlando di tre giovani che hanno doti fisiche importanti e che si giocano una bella opportunità. Anche perché, per loro, questa dovrebbe essere la stagione del definitivo lancio.

 

COME VUOLE GIOCARE

Il quintetto base ideale del Costone sarà Ballabio, Zocca, Masciarelli, Nasello e Rosso. Nomi importanti che potrebbero stare senza problemi anche in B1. Non deve sorprendere vedere Rosso pivot titolare e non solo per le contingenti situazioni di recupero fisico cui si deve sottoporre Zeneli (operatosi alle ginocchia a fine stagione scorsa). Rosso ha una verticalità importante ed è un giocatore funzionale a livello tattico, sia a rimbalzo che sui blocchi. Anche perché gli altri quattro giocatori hanno bisogno di avere la palla in mano: Ballabio è un play molto più “puro” rispetto a quanto non lo fosse Banchi; Zocca, Masciarelli e Nasello (candidato principale a ereditare i gradi di capitano dopo Bruttini) sono giocatori che devono crearsi vantaggi sia dal palleggio che dal post. Facile dedurre che il Costone sarà una squadra che riempirà molto l’area, in attacco ma anche in difesa.

 

ROTAZIONI

Se poi ci sarà bisogno di colpire dal perimetro, il range di scelta a disposizione di coach Belletti è potenzialmente infinito. Sono rimasti i gemelli Filippo e Matteo Paoli, tiratori chirurgici ma anche due combo-guard molto pericolose, che possono allungare anche le rotazioni sugli esterni portando doti tecniche diverse rispetto a chi è in quintetto. C’è Zeneli che col suo tiro da 3 può aprire le difese avversarie, così come ci sono Asani e Piattelli pronti a crescere e a dare un contributo importante anche in termini di minutaggio. Insomma, il Costone può disporre a pieno regime di 10 giocatori, quasi tutti in piena maturazione sportiva e con giovani pronti a fare il grande salto. Anche per questo i favori della vigilia pendono dalla parte della squadra di coach Belletti, cui adesso spetta il compito di trovare un linguaggio comune e un modo per far esprimere in maniera corale il gruppo.  


Andrea Frullanti





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19 maggio 1973 

 

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