Mancano circa tre settimane al raduno di inizio stagione. Lo scudetto d'estate, storicamente, non vale niente. Per cui, specularmente, anche il mal comune di una squadra ancora tutta da fare al 21 luglio non è mezzo gaudio, perché dipende dalle risorse con cui poi la squadra verrà fatta, una volta che si inizia, prima ancora di quello che dirà il campo.
Fatto sta che a scorrere i roster del campionato aggiornati a oggi pubblicati dalla Lnp da una parte spicca il dato che almeno 11 club su 15 hanno più giocatori dei soli due certi in casa Mens Sana (Ranuzzi e Udom), dall'altra c'è una squadra (Latina) messa per ora allo stesso modo, due (Roma e Barcellona) ancora molto più indietro e con problemi da risolvere a monte, e un'altra di cui ancora non si conosce l'identità (Napoli che ha fatto ricorso contro l'esclusione? Agropoli ripescata?). Più del farsi prendere dall'ansia per la situazione di oggi, naturale che il nodo sia l'interesse per le prospettive di domani.
E poi si sta facendo pian piano luce su date e formula della prossima stagione, turni di campionato ed eventi.
La stagione regolare sarà dal 4 ottobre (si sapeva) al 23 aprile, 30 giornate. Quindi 15 di andata e 15 di ritorno, senza la formula orologio. Incassi in meno, ma anche casini e calendari intasati che si evitano. Già così restano tre turni infrasettimanali: giovedì 12 novembre, giovedì 18 febbraio e mercoledì 6 gennaio. Quest'ultimo infrasettimanale atipico non solo perché festivo ma anche perché anticipa la settimana di riposo del campionato coincidente con l'All Star Game. Che non sarà il 10 gennaio come programmato, ma martedì 12 gennaio, segno che probabilmente il braccio teso alla Serie A per fare un evento in comune al momento non deve aver trovato successo.
E poi si giocherà poco a marzo: solo due partite in un mese, per la Coppa Italia del 4-6 marzo e per la Pasqua (?) il 27 marzo. Sarà uno strano momento di cesura, perché quando si tornerà mancheranno solo quattro giornate alla fine della regular season, quelle in cui ci si gioca senza appello la posizione finale. Il resto è formula già nota: le prime otto di ogni girone ai playoff incrociati con l'altro girone, al meglio delle cinque partite come i playout che coinvolgeranno quattro squadre (penultima e terzultima di ogni girone) per l'ultima retrocessione. Alla prima palla a due mancano ancora due mesi e mezzo. Una vita.
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