Che vittoria. 72 a 67 su Altopascio, al termine di una
partita tesa, nervosa, ostica, difficile. Pesante come un iceberg, perché
prolunga la serie a nove successi consecutivi, stoppa la corsa della Bama e (ri)manda
un messaggio chiaro alla concorrenza. Per quel primo posto che vale la
promozione diretta in C Gold c’è una candidatura seria. La più autorevole. Splendido
l’abbraccio della squadra con i tifosi a fine partita: roba da vera Mens Sana,
anche se qualcuno si diverte a utilizzare questa espressione a sproposito in
riferimento ad altro.
RIMONTA - È quella che è stata orchestrata a partire dal 49-40 scritto sul tabellone in favore della formazione rosablù a metà del terzo periodo. Sotto di nove e senza avere a portata di mano la soluzione del rebus Salazar, autore di undici punti in quel frangente di gara, non ci si è scomposti, riportandola presto in equilibrio e mettendo la testa avanti prima ancora di raggiungere la penultima sirena.
CORRIDA - Un equilibrio che è rimasto tale anche nel quarto
periodo, con la Mens Sana che ha allungato con due triple micidiali di Pannini e
Iozzi, con Altopascio che è rimasta sempre lì, a stretto contatto, e non si è
arresa neanche dopo un’altra bomba spezzagambe (quella del +5, 68-63) del
capitano, tanto da avere la palla per portare tutto ad una proroga di cinque
minuti.
PERPLESSITÀ - Sotto di tre a una ventina di secondi dalla
fine, o si va per un canestro da due veloce o si prova la tripla del pareggio.
Altopascio ha scelto di mettere la palla dentro per forzare un uno contro uno
di Enabulele Bini, respinto con perdite dalla difesa biancoverde.
CONSIDERAZIONE - Nella passata stagione, in finali del
genere, si erano contate svariate beffe. Quest’anno, tra il doppio
supplementare di Laurenziana, il far west di Carrara e il big match di ieri, il
bilancio degli arrivi in volata è immacolato.
IL TABELLINO - Menconi 6, Pannini 17, Iozzi 5, Sprugnoli 7,
Giorgi, Benincasa 9, Milano, Del Cucina 1, Sabia 14, Santini, Bovo 5, Tognazzi
8.
Ci sono 17 e 17. Quelli del capitano a Ponte Buggianese valgono di più. Non per il ruolo, of course, ma per il momento della partita in cui sono arrivati. Sei consecutivi per ridurre dal già citato -9 a -3, poi altri nove da lì in avanti. Se ci fosse una statistica per conoscere l’incidenza dei punti nell’economia della gara (dite che in Nba c’è? In C Argento, fuori casa, è già tanto se si sa la percentuale dal campo), gli indici della partita di Pannini schizzerebbero tutti ai livelli massimi.
BANDIERA GIALLA - Vittoria e secondo posto. La truppa di
coach Fattorini espugna Valdera 81-74 e aggancia Altopascio nella posizione di
immediato rincalzo alla vetta. Nonostante l’ennesimo conto salato da pagare
agli infortuni (oltre a Juliatto erano indisponibili anche i due Niccolò,
Mencherini e Franceschini) è arrivato un successo importante, confezionato in
un secondo tempo in cui prima si è allungato fino a +14, poi si è resistito al
tentativo di rientro dei padroni di casa, tornati fino al -3. 21 punti per
Leonardo Mencherini, 15 per Ondo Mengue, 14 per Bruttini.
LE ALTRE - Pontedera-Us Livorno 69-81, Invictus-Campi
Bisenzio 54-74, Liburnia-Montale 95-55, Audax-Vela 76-70, Laurenziana-Cmb
75-77, Fucecchio-Biancorosso rinviata al 30 dicembre. Per questa classifica:
Mens Sana 18*, Costone, Altopascio 16, Laurenziana, Campi Bisenzio 14,
Biancorosso*, Fucecchio**, Montale 12, Valdera 10, Cmb, Audax 8, Liburnia, Us
Livorno 6, Pontedera, Viareggio 2, Invictus 0. **Fucecchio due partite in meno,
*Mens Sana e Biancorosso una partita in meno.
LA PROSSIMA - Mercoledì 8 dicembre alle 21, alla palestra
Lazzeri, in casa del Biancorosso Empoli. Trasferta che evoca ricordi pessimi,
datati marzo, quando arrivò una sconfitta dura da digerire nel mini girone
della prima fase. Empolesi a riposo nel fine settimana, perché Fucecchio ha
chiesto il rinvio della sfida al 30 dicembre. L’ultima partita giocata è una
sconfitta casalinga con Valdera (51-57).
RIMONTA - È quella che è stata orchestrata a partire dal 49-40 scritto sul tabellone in favore della formazione rosablù a metà del terzo periodo. Sotto di nove e senza avere a portata di mano la soluzione del rebus Salazar, autore di undici punti in quel frangente di gara, non ci si è scomposti, riportandola presto in equilibrio e mettendo la testa avanti prima ancora di raggiungere la penultima sirena.
Ci sono 17 e 17. Quelli del capitano a Ponte Buggianese valgono di più. Non per il ruolo, of course, ma per il momento della partita in cui sono arrivati. Sei consecutivi per ridurre dal già citato -9 a -3, poi altri nove da lì in avanti. Se ci fosse una statistica per conoscere l’incidenza dei punti nell’economia della gara (dite che in Nba c’è? In C Argento, fuori casa, è già tanto se si sa la percentuale dal campo), gli indici della partita di Pannini schizzerebbero tutti ai livelli massimi.
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