Tolti i due 1-1 su otto serie (l'Eurobasket che aveva vinto gara-1 a Palestrina nel Girone C e Palermo che ha vinto a Bisceglie gara-2 nel Girone D), quella tra Mens Sana e Livorno è stata la semifinale più equilibrata finora. Meglio: il più equilibrato dei 2-0, deciso negli ultimi tre minuti di gara-1 e negli ultimi due minuti di gara-2. Comunque 2-0, eh.
Nel cuore dei dieci giorni di pausa tra gara-2 e gara-3, la Mens Sana doma l'attesa adottando dopo un po' di riposo e terapie l'abituale routine settimanale della stagione regolare. Quindi domani - giovedì - si torna al lavoro come se fosse un martedì, in vista del ritorno in campo di gara-3 martedì, come se fosse una domenica. Al netto delle lamentele sull'anomalia del lungo stop e sull'oggettività delle regole con cui dover fare i conti, forse alla Mens Sana non va così male.
La squadra di Mecacci veniva da una serie di cinque partite in 14 giorni, tre in una settimana (gara-3 con Piombino e le prime due con Livorno) senza margine d'errore. L'organico della Mens Sana è profondo, ma l'ingresso di fattori non strettamente tecnici appiattisce il gap che c'è sulla carta, così come lo appiattisce l'intensità, la difesa e la fisicità dei playoff, per quanto sarebbe perdente vederli solo come fattori da subire invece che da imporre.
Non c'è mai stato dubbio che la Mens Sana abbia beccato la parte di tabellone più impegnativa, per qualità tecnica delle avversarie e per moltiplicatori motivazionali e ambientali di chi si trova di fronte. Il +17 di Cecina anche in gara-2 su Varese è stato la conferma che di là il percorso è un po' più agile. Per motivi diversi - la caduta di Cento e Udine - anche Montichiari e Fortitudo nel Girone B si sono trovati la strada spianata.
Col trasferimento della serie a Livorno le difficoltà aumentano, si
giocherà in un ambiente ostile, ma la pressione dell'ultima spiaggia
passa evidentemente sulle spalle del Don Bosco, perché perderne un'altra
sarà la fine della stagione. Lavorare questa settimana con la forza della fiducia che
danno i risultati è la marcia in più, considerando oltretutto che Livorno per le defezioni non potrà lavorare altrettanto bene.
Si arriva così alla questione dei dieci giorni per rifiatare prima di gara-3 e a quanto fanno comodo, tanto più in questo contesto, tanto più sull'onda di una settimana-tipo di lavoro (ai ritmi a cui si era più abituati), tanto più dopo che si era arrivati alla serie con solo tre giorni per prepararla tra gara-3 con Piombino e gara-1 con Livorno. Tutti fattori che possono aiutare a ristabilire le distanze, auspicando che qualcosa arrivi anche da attesi miglioramenti individuali.
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