La Mens Sana è viva. Si parte da qui, perché a un certo punto un po' tutti si erano figurati anche il possibile scenario contrario: chi per i tarli emersi nella sconfitta di gara-2, chi per poca fiducia nel lavoro in corso, chi per il rispetto che Piombino si è guadagnata sul campo. L'inseguimento della Mens Sana verso un posto in A2 continua grazie a una partita vissuta con la testa da playoff, in un bel clima da playoff di cui si è vestito il palazzetto, nonostante i timori della vigilia sull'ambiente.
E adesso semifinale con Livorno. "Adesso" più o meno letteralmente: manca l'ufficialità ma si dovrebbe cominciare giovedì con gara-1, e poi gara-2 nel weekend, entrambe a Siena, per liberare gli Under 19 del Don Bosco impegnati nelle finali nazionali dall'11 al 17 maggio.
Farcela era doveroso - nessun eroismo - ma non era scontato: citofonare a Cento (chi si rivede) e Udine, prima e seconda del girone più difficile, il B, capaci di mettersi alle spalle grandi squadre per la categoria, poi sconfitte in gara-1, capaci di riaprire la serie in gara-2 per poi andare a casa per una sconfitta a domicilio in gara-3. Fiuuu (cit.). Forse l'amico Andrea Tundo non porta male, anche se il tempismo del suo bel pezzo sul Fatto Quotidiano e il pomeriggio della Robur (niente festa promozione, si spera solo per ora) avevano innescato dubbi. Ma parliamo di basket, visto che alla vigilia (questo sì) aveva portato bene.
Due nomi: Sebastian Vico alla miglior partita stagionale al di là dei numeri, e Roberto Chiacig de-ci-si-vo. Tra l'altro non due a caso. Una chiave: la capacità della Mens Sana - da qui l'importanza di Vico - di conquistare viaggi in lunetta (32 tiri liberi tirati) giocando su una caratteristica avversaria (i tanti falli spesi) come antidoto a una giornata di tiri che non entrano che poteva diventare un incubo. Scaltrezza da playoff. Finalmente. E senza paura di sporcarsi le mani.
S'era detto, c'era un solo modo in cui poteva esserci partita visto il divario: se la Mens Sana sfidata al tiro avesse pagato l'ansia da prestazione con percentuali misere, e se dall'altra parte Piombino leggerissima avesse segnato anche solo alcune delle tante triple che è abituata a tirare. Detta così sembra il mago di Strove, ma era una considerazione legata alle caratteristiche delle due squadre. Fatto sta che la Mens Sana ha tirato 2/20 da tre pur costruendo ottime occasioni allargando bene il campo, mentre Piombino è entrata nel quarto periodo col 41% (9/22, a fronte del 6/21 da due! ...ma da lì in poi non ha più segnato: 9/26 alla fine). Percentuale, quella dei piombinesi, costruita con pieno merito, con tiri aperti e raramente forzati.
Smontarsi era un attimo, per una squadra debole: prendere l'imbarcata, e tutti a casa. Nelle ipotesi di scuola della vigilia, il worst case scenario aveva un paio di possibili ricette: alzare il ritmo per sfidare comunque a chi segna di più - nonostante le percentuali - il terzultimo attacco del girone (fatto, soprattutto nel secondo tempo); e soprattutto cercare coi viaggi in lunetta quei punti mancanti per muovere il tabellone. Oltre a quello che stavolta ha dato anche in difesa e da "play", e al fatto che sono sue le uniche due triple della serata, metà dei 20 punti di Vico sono arrivati grazie al 10/11 dalla lunetta, in una partita da 12 (se ben contati: purtroppo le statistiche non riportano il dato) falli subiti! Quasi metà dei 26 di squadra.
Che fosse questa la marcia in più è stato evidente sul finire di terzo quarto, quando è stato coi suoi viaggi in lunetta che la Mens Sana ha capitalizzato i quattro minuti di digiuno a cui ha costretto Piombino, per rompere l'equilibrio e allungare a +7. Poi Marmugi ha ricucito sul -2, facendo vedere che l'assetto "piccolo" (qui spesso invocato) con Sergio pivot non è la panacea di tutti i mali. Qui, invece di inseguire Piombino ma imponendosi, è stato Chiacig - insieme alle giocate di Pignatti - a ridare alla Mens Sana il controllo tecnico e mentale nel quarto periodo. Il lavoro in difesa (2 punti subiti nei 4'30" centrali dell'ultimo quarto) ha fatto il resto, e la bomba di Vico del +12 a due minuti dalla fine, dopo l'1/19 di squadra fin lì, ha messo i chiodi. Com'è bello parlare di basket, piuttosto che di altri scenari.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
gli argomenti
altre senesi
(76)
Anichini
(69)
Asciano
(34)
associazione
(63)
avversari
(138)
Awards
(1)
Bagatta
(8)
baskin
(1)
Binella
(16)
C Gold
(79)
C Silver
(32)
Cappelli
(3)
Catalani
(3)
Chiusi
(25)
città
(19)
Coldebella
(2)
Colle
(38)
Comune
(28)
consorzio
(71)
Costone
(273)
Costone femminile
(15)
Crespi
(8)
Cus
(1)
De Santis
(2)
Decandia
(1)
derby
(24)
Eurolega
(2)
ex
(49)
Finetti
(1)
fip
(5)
Fortitudo
(1)
Frati
(1)
Frullanti
(304)
giovanili
(41)
Grandi
(46)
Griccioli
(12)
inchiesta
(71)
infortuni
(5)
iniziative
(5)
Legabasket
(1)
Libero basket
(1)
Lnp
(35)
Macchi
(31)
Maginot
(1)
maglia
(7)
Mandriani
(17)
Marruganti
(20)
Mecacci
(19)
media
(13)
Mens Sana Basket
(153)
mercato
(93)
Minucci
(28)
Monciatti
(16)
Moretti
(3)
Nba
(3)
pagelle
(8)
palazzetto
(11)
Palio a Canestro
(1)
personaggi
(19)
Pianigiani
(4)
Poggibonsi
(31)
Polisportiva
(65)
ramagli
(19)
Ricci
(21)
riposo
(2)
Salvadori
(183)
Serie A
(3)
Serie D
(30)
Sguerri
(22)
silver
(1)
società
(91)
sponsor
(31)
statistiche
(107)
storia
(71)
sul campo
(873)
Tafani
(11)
tecnica
(3)
tifosi
(113)
titoli
(21)
trasferte
(22)
Virtus
(313)
Viviani
(3)
Nessun commento:
Posta un commento