Un mese alla fine della stagione regolare, domenica 23 aprile. Cinque partite da giocare, più un recupero, per raggiungere il proprio obiettivo: quasi tutte possono averne uno, con una formula da quattro promozioni e otto qualificate ai playoff (per altre due promozioni). Passiamo lo sprint finale ai raggi X per capire le speranze, in ordine di classifica, di Virtus, Costone e Mens Sana.
COM'E' MESSA LA VIRTUS
Prato e Cecina un piede in B Interregionale ce l'hanno a prescindere per il +4 sulla quinta in classifica. Cecina praticamente anche il secondo piede, alla luce di un calendario agevole: più delle due partite casalinghe con Costone e Virtus, pesano le tre trasferte contro squadre di fondo classifica. Se non per insidiare Castello e Spezia, per gli altri due posti che valgono la promozione diretta, Legnaia e Virtus almeno sulla carta hanno il calendario per staccare Arezzo e fare sì i playoff ma col vantaggio del fattore campo. Naturalmente sono discorsi in astratto: che due avversarie della Virtus siano Don Bosco e Valdisieve importa il giusto in questo momento, dopo l'ultima settimana i rossoblù devono intanto dimostrare di essere ancora capaci di vincere, a prescindere da chi hanno davanti. Parentesi: con Franceschini alla guida, la Virtus ha già dimostrato di saperlo fare - per mesi, prima di una settimana orribile -, con altri scenari invece sarebbe ancora tutto da vedere.
Prato e Cecina un piede in B Interregionale ce l'hanno a prescindere per il +4 sulla quinta in classifica. Cecina praticamente anche il secondo piede, alla luce di un calendario agevole: più delle due partite casalinghe con Costone e Virtus, pesano le tre trasferte contro squadre di fondo classifica. Se non per insidiare Castello e Spezia, per gli altri due posti che valgono la promozione diretta, Legnaia e Virtus almeno sulla carta hanno il calendario per staccare Arezzo e fare sì i playoff ma col vantaggio del fattore campo. Naturalmente sono discorsi in astratto: che due avversarie della Virtus siano Don Bosco e Valdisieve importa il giusto in questo momento, dopo l'ultima settimana i rossoblù devono intanto dimostrare di essere ancora capaci di vincere, a prescindere da chi hanno davanti. Parentesi: con Franceschini alla guida, la Virtus ha già dimostrato di saperlo fare - per mesi, prima di una settimana orribile -, con altri scenari invece sarebbe ancora tutto da vedere.
COM'E' MESSA LA MENS SANA
Quattro
squadre in corsa per gli ultimi tre posti playoff. Una partita facile
con Don Bosco o Synergy ce l'hanno tutte, e in questo si parte alla
pari. Lucca ha un altro passo ormai già da un paio di mesi, è davanti a
tutti in classifica e ha anche un calendario discreto: verrebbe da dire
che i posti diventano due per tre squadre, ma mai dire mai. Naturale
pensare che la corsa della Mens Sana sia su Altopascio, visto anche che
c'è di mezzo uno scontro diretto che vale come uno spareggio: calendario
alla mano, se la Mens Sana ha delle carte da giocarsi deve farlo nelle
prossime tre partite, recupero compreso, sapendo che le ultime tre
giornate sono sicuramente meno favorevoli. E sperando anche che alla
terzultima giornata il Costone dia una mano contro Altopascio, certo non disinteressata
visto che è a sua volta in lotta.
COM'E' MESSO IL COSTONE
Non può non pesare il fatto che su sei partite rimanenti, quattro Altopascio le gioca in casa. La Mens Sana su sei rimanenti ne ha quattro in trasferta. E negli ultimi due mesi, prima della sconfitta di domenica con Lucca, la Mens Sana ha vinto tutte le partite in casa e tutte quelle in trasferta. Rendendo verosimile così anche lo scenario di un testa a testa tra Costone e Mens Sana: primo piatto della bilancia, i gialloverdi hanno due punti in più in classifica; secondo piatto della bilancia, i biancoverdi hanno una partita in più da giocare. Il fatto che le due vittorie di fila del Costone siano arrivate contro due delle ultime tre squadre in classifica dice che adesso servirebbe una conferma contro avversarie di livello più alto. Il calendario delle ultime tre partite, contro avversarie attualmente al 10°, 12° e 14° posto, dice che in realtà al Costone basta battere squadre della seconda metà della graduatoria per muovere la classifica quanto basta.
Nota
a margine: nell'ultima colonna c'è un'idea di coefficiente di difficoltà
del calendario di ciascuna. Il metodo: i punti in classifica di ciascuna
avversaria che ogni squadra deve affrontare, ponderati con un aumento
del 50% quando quell'avversaria viene affrontata in trasferta, diviso
per il numero di partite, per provare a fotografare la difficoltà media
degli impegni restanti. I possibili limiti: il valore assoluto del dato
di classifica non dice lo stato di forma attuale, né le motivazioni
ancora vive o meno (qualcuno a un certo punto sarà già promosso, qualcun
altro sarà già sicuro di essere dentro o fuori dai playoff), quindi non
fotografa l'effettiva forza del momento, né come le squadre si
accoppiano. Così come è evidentemente arbitrario dire che una partita in
trasferta è il 50% più difficile di una in casa (perché non il 33%?
perché non il 100%? così...). Insomma, senza spacciarla per la formula
definitiva, è solo un modo per provare con metodi oggettivi a dare un
criterio indicativo per stabilire il coefficiente di difficoltà del
calendario. Di questi prospetti si prenda di buono il quadro d'insieme, poi
ognuno faccia le proprie valutazioni, a prescindere da coefficienti o
altro.
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