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Accertata la frode sportiva, e accertato che per effetto di essa sia stato conquistato un titolo sportivo, il tribunale può disporne la revoca". E' un passaggio delle
motivazioni,
uscite nelle scorse ore, dopo la sentenza di primo grado del secondo processo sportivo alla Mens Sana.
Detto che sono stati accertati dei fatti, può dirsi
accertato che si tratti di "frode sportiva", per come la definisce il Regolamento di Giustizia? Ed è stato "
accertato" che i titoli sportivi sono stati conquistati esattamente e
solo "per effetto di essa" (e non per meriti sportivi)? E "
il tribunale può disporne la revoca" significa che "deve" o (domanda retorica) forse che dipende, e che in base alle circostanze
esistono anche sanzioni diverse dal massimo della pena?
Rispetto a quanto visto nel primo processo, stavolta le motivazioni sono anche ben scritte, per i percorsi logici che toccano. Un problema però, anche stavolta, sono
le risposte che non danno. Le parti hanno 15 giorni per fare ricorso, e come noto lo faranno. Anche se, viste le motivazioni, anche in appello si annuncia una discussione pro forma. In attesa
- come chiaro giù subito dopo la sentenza - di
rivedersi al Collegio di Garanzia del Coni.