E siamo infine al Natale 2013. In che posizione di classifica e in quali condizioni ambientali vi giunse la squadra?
E’ memoria recente, ricordate? Riavvolgiamo la pellicola.
E siamo infine al Natale 2013. In che posizione di classifica e in quali condizioni ambientali vi giunse la squadra?
E’ memoria recente, ricordate? Riavvolgiamo la pellicola.
Il 13 Novembre 2003 l'Euroleague porta in Viale Sclavo una leggenda della pallacanestro europea: Arvydas Sabonis.
Al penultimo giro di un circuito professionistico che in Europa l'ha visto
vincere numerosi titoli di squadra e individuali e a dispetto di ripetuti
infortuni guadagnarsi un grande rispetto anche in NBA, ha una taglia fisica che
fa sembrare Roberto Chiacig, centro di riferimento della nazionale italiana,
pressoché un esterno.
Nel 1993, il 9 Settembre la Mens Sana è già fuori dalla Coppa Italia per mano della Glaxo Verona, poi finalista. Ma in Ottobre per la seconda volta rappresenta l’Italia in una manifestazione continentale.
Al secondo turno di quella che una volta era chiamata Coppa delle Coppe viene eliminata dai turchi del Tofas tra le recriminazioni, perché nel finale della gara di ritorno a Bursa è cancellato il canestro di Darren Daye che sarebbe valso il passaggio al successivo turno a gironi.
Il migliore nelle quattro gare fin lì disputate è Bob Thornton, esperto e generoso centro ex NBA, che porta in dote 24,5 punti a sera e concretezza nei pressi dei canestri.
Per quanto concerne il campionato invece, si arriva a Natale con già due passaggi in Rai. Entrambi vincenti.
In casa Mens Sana la primavera del 1983 porta il secondo e definitivo addio allo storico sponsor Sapori, che negli anni aveva permesso di dare continuità a ben individuate scelte tecniche, non certo di primo livello ma comunque molto importanti, ricevendo in cambio lustro e visibilità.
Contestualmente la notizia che sulla maglia lo sostituirà il marchio Parmalat induce pindarici voli di fantasia e quando dal mercato giungono i primi annunci si ha la conferma che qualcosa di molto succulento sta sfrigolando nel tegame.
La vita va molto oltre lo sport, ha ben altre priorità. La
famiglia, la salute, un lavoro dignitoso, l’incertezza del futuro,
l’ingiustizia dilagante, i progetti e i fallimenti personali, gli equilibri nei
rapporti, il desiderio di sentirsi parte integrata di una comunità e al
contempo indipendenti.
Così nella perenne alternanza di situazioni che ci vedono
attivamente o passivamente in ballo, umore e atteggiamento assumono colori e
connotazioni spesso in altalena.
Quando si è forti forti e guidiamo il gruppo e quando invece
si è giù e necessitiamo a nostra volta di essere coinvolti, rassicurati o
addirittura presi per mano e guidati.
Una delle cose che permettono di alimentare le batterie e di astrarsi un istante dalle situazioni quotidiane può essere seguire la vita di una squadra sportiva. Per lo meno per molte persone è così.
Natale in vetta. No, non è il titolo di un nuovo cinepanettone. Sono bensì le bellissime feste che trascorreranno Virtus e Costone, entrambe prime nei rispettivi gironi. Insomma: “campionato che vai, capolista che trovi”, verrebbe da dire. In particolare, la Virtus ha riagguantato il prima posizione con una bella rincorsa; mentre il Costone ha confermato, orami definitivamente, il proprio dominio.
La Mens Sana vola andando a vincere sul campo della Fides Livorno, la favorita del girone dei pronostici estivi: la squadra di Betti resiste al ritorno labronico nel finale nonostante la perdita di Puccioni e resta da sola in vetta, visto lo stop pesante del Pino Firenze con la Synergy ultima.
Chiudono l'anno in testa tutte e tre le senesi. Il Costone nonostante gli acciacchi (con Banchi out) con un altro show di Nasello infila la decima vittoria consecutiva battendo una delle più serie avversarie, Sansepolcro con cui all'andata era arrivata l'unica sconfitta stagionale, e prende il largo: a parte San Vincenzo a -4, le altre sono ormai lontanissime.
In Serie B Interregionale primato solitario da festeggiare a fine 2023 per la Virtus, capace con Costantini, Calvellini e Bartoletti di ribaltare nel secondo tempo la partita e vincere in casa di Castelfiorentino, squadra a fondo classifica ma appena capace di battere Cecina, che perdendo ancora lascia i rossoblù da soli in testa, con le prime tre ben staccate dalle altre.
Tre vittorie e tre sconfitte nell’ultimo impegno del 2023. Ora una pausa piuttosto sostanziosa, con il girone di andata che si completerà nel weekend fra il 13 e 14 gennaio.
Solidità, forza mentale, tenuta di squadra, attitudine, qualità. Associate tutte queste doti a chi volete, indipendentemente dal contesto: si prestano bene sia per Virtus che Costone. La prima ha ritrovato la vetta della classifica, raggiungendo Cecina, dopo il più che convincente successo su La Spezia. La seconda è inarrestabile, più forte anche degli infortuni di Zeneli e Banchi. E a Monsummano è arrivata la nona vittoria di fila.
Esordio con vittoria per il nuovo main sponsor Note di Siena e per le rinnovate maglie della Mens Sana. Un successo netto, largo anche nel punteggio (+24) e che rimette i biancoverdi in testa alla classifica, nuovamente in coabitazione con Pino (con cui si è comunque in vantaggio nel doppio confronto) che ha vinto il derby fiorentino con Sancat. Insomma, dopo il ko di Firenze, ci sono tante “note” liete per tornare a sorridere in casa Mens Sana.
Il prossimo passo di crescita della Mens Sana è l'arrivo sulle maglie, con un progetto pluriennale, di un marchio che Siena ce l'ha nel nome e nell'anima. Ben oltre il punto vendita che sarà inaugurato entro il 1° marzo in via dei Rossi con l'inizio della stagione turistica (anticipato dai temporary store già attivi in due strutture ricettive "della casa"), il nuovo sponsor della Mens Sana "Note di Siena" è un progetto imprenditoriale incentrato su un'idea: lasciare a chi passa dalla città un pezzo di quello che è Siena, nel senso di profumi, odori, sapori. Quelli che da una vita, e per questo oggi li considera una ricchezza attorno a cui immaginare un business, si porta dietro Gianluca Rotondi, imprenditore di Avellino. Legato a Siena da quando ci ha vissuto da studente di Scienze Economiche Bancarie da metà Anni '90 e fino al 2001, ci è tornato da qualche tempo per investire, con idee e propositi che fanno intravedere il physique du rôle di chi appare destinato a incidere nel tessuto economico cittadino dei prossimi anni.
È partito il girone di ritorno dei campionati ed è ripartita anche la Virtus che, a San Miniato, si prende vittoria, vantaggio nel doppio confronto e crea separazione in classifica da una potenziale diretta concorrente. Rimesse quindi a posto le cose dopo la sconfitta con Cecina, per di più con una reazione tecnica e non solo di orgoglio. Del resto, come diceva Henry Ford: «Ogni insuccesso rappresenta solo un’opportunità per ricominciare». E così è stato per la Virtus. C’è poi il Costone che, nonostante il turno di riposo, sembra non essersi mai fermato e continua a fare incontrastata marcia di vertice (8 le vittorie a fila dei gialloverdi).
Il primo vero passaggio a vuoto della stagione. È stato già detto come il ko della Mens Sana nella palestrina di Sancat Firenze sia effettivamente la prima vera e propria sconfitta riportata dai biancoverdi in campionato. Non a livello di record ovviamente, ma solo dal punto di vista alle dinamiche che l’hanno propiziata. E allora è lecito chiederselo: cosa è successo alla Mens Sana?
Le precedenti due sconfitte avevano lasciato il rammarico perché per un solo possesso avrebbero potuto essere entrambe vittorie. Nello scontro di vertice da capolista solitaria in casa della Sancat seconda, che adesso l'ha raggiunta, la Mens Sana ha avuto il primo vero passaggio a vuoto in più di due mesi di stagione: perso contatto in un brutto inizio di secondo tempo, il rientro non è mai stato riaggancio, fino cedere nel finale fino a -15.
E' il weekend dell'inizio del girone di ritorno dopo aver girato la boa al vertice. La Mens Sana per la prima volta da sola in testa è chiamata a mettere subito in gioco il primato con una delle sfide più audaci, a casa Sancat. Riparte in casa contro la Union Prato il Costone fin qui dominante, per la Virtus trasferta bella tosta a San Miniato per tornare a muovere la classifica.
Una riposava, il Costone, e si è goduta un turno in cui i risultati delle altre le sono andate assolutamente a genio. L’altra, la Virtus, è andata a sbattere sulla maggiore solidità di Cecina. Una sconfitta che però ridimensiona solo parzialmente le ambizioni stagionali dei rossoblù perché, anche in questo caso, i risultati delle altre attutiscono la caduta. Diciamo che la Virtus è stata rimandata al prossimo appello: a questo giro l’esame non è stato superato.
Abbiamo percorso metà della prima fase del campionato, cioè un quarto del cammino complessivo stagionale. E il ruolino di marcia della Mens Sana è stato assolutamente positivo. Forse oltre ogni più ottimistica aspettativa. Certificato dalle 8 vittorie e solo due sconfitte (ancor più beffarde se si riavvolge il nastro e si pensa a come sono maturate) che consegnano alla squadra di coach Paolo Betti il primo posto in solitaria al primo giro di boa dell’annata. Solo il Costone, nell’altro girone, ha fatto meglio. Ma, se si vede la differenza di roster e di potenziale coi “cugini” di Montarioso, insieme a quelle che erano le premesse di inizio anno, vien da sé che il cammino mensanino acquisisce tutta un’altra prospettiva, decisamente più importante rispetto a qualsiasi altra contendente stagionale.
In testa nel segno di Ezio Cardaioli: non solo per il minuto di raccoglimento, il lutto al braccio e l'emozione di chi, se conosce la storia del basket mensanino e senese, non può aver vissuto giorni normali, ma anche perché il Prof ha allenato tre anni in quel PalaMacchia di via Allende, all'Ardenza, dove la Mens Sana ha conquistato la vetta solitaria del Girone B di Serie C.
Il vuoto per l'addio a Ezio Cardaioli è la voragine che lascia la perdita di un gigante, la perdita del padre della pallacanestro senese. Con la consapevolezza che non gli è mai mancata (infinitamente meglio della falsa modestia) ma senza mai perdere l'umiltà dello studioso e dell'artigiano insieme, era stato lui stesso ad autoproclamarsi tale in quello che in realtà voleva essere un omaggio al professor Bruno Casini, a cui aveva tributato il ruolo di nonno della pallacanestro senese, tracciando una linea di discendenza che arrivava a Simone Pianigiani, il figlio, quello con cui sono arrivate le vittorie più roboanti. Eppure Siena sulla mappa del grande basket ce l'ha messa lui, il Prof, con quella scalata faticosa, eppure gloriosa, le discese ardite e le risalite, vincente perché paziente e per questo solida, dalla Serie C al quinto posto in Serie A.
foto Augusto Mattioli |
In un celebre spot degli anni ’90 veniva canticchiato il jingle «5 minuti, solo 5 vedrai». Lo stesso tempo che è occorso a Virtus e Costone per archiviare le pratiche Quarrata e Montevarchi, allungando le proprie strisce vincenti (6 W di fila per la Virtus, 7 per il Costone) e confermandosi entrambe ai vertici dei rispettivi campionato. Seppure con fattispecie diverse: la Virtus con un’incredibile rimonta negli ultimi 5 minuti, il Costone dopo aver preso le misure agli avversari nei 5 minuti iniziali. Ma che sia all’inizio o alla fine, la sostanza non cambia: entrambe hanno vinto, entrambe continuato a fare cammino di testa.
Alzi la mano chi, a inizio stagione, si sarebbe immaginato di vedere questa Mens Sana giocarsi, nell’ultima partita del girone di andata, il primato al giro di boa. Perché tanto vale la prossima sfida in casa del Don Bosco Livorno. E pensare che, senza quelle due partite perse quando sembravano essere già vinte, i biancoverdi avrebbero potuto fare bottino pieno. Così come hanno fatto en plein di risultati utili in casa. Passando dal PalaCorsoni al PalaEstra infatti il risultato non è cambiato: la Mens Sana ha vinto e largamente, di fatto travolgendo Monsummano.
Non è ovviamente la prima "in casa" per la Mens Sana, ma è la prima "a casa": il debutto stagionale dei biancoverdi al PalaSclavo fin qui chiuso per lavori è anche l'occasione per agganciare il primo posto il Pino appena battuto. Al primo posto ci sono già il Costone, che chiude il proprio girone di andata con un altro big match in casa con Montevarchi, e la Virtus, che in Serie B Interregionale va a difenderlo a Quarrata.
Dice il saggio: «Più si è in alto e più si riesce a vedere lontano». Detto che si presta alla perfezione per descrivere il momento super positivo di Virtus e Costone. Entrambe prime nei rispettivi campionati e con orizzonti e prospettive decisamente ben auguranti per il più immediato futuro.
Bella e importante vittoria, quella riportata dalla Mens Sana sul parquet del Pino Firenze. Impresa, si è detto a caldo. “Impresa”, in gergo sportivo, è un successo inaspettato che di prassi viene riportato da una squadra più debole a discapito di una più forte. E questa Mens Sana non è una affatto una Cenerentola, anzi: è un collettivo sempre più consapevole delle proprie qualità e potenzialità, con un gruppo di giocatori che sta crescendo e che, classifica alla mano, con una vittoria la settimana prossima sarebbe primo e con tutte le carte in regola per giocarsi le proprie chance fino alla fine.
Notte di gloria per la Mens Sana, che nella sfida tra le prime due del girone va a vincere a Firenze ribaltando nella ripresa la capolista Pino Dragons. Punteggi alti, la svolta nel terzo quarto tenendo i fiorentini a 17 punti e volando con una ripresa show da 61 punti segnati: miglior marcatore Tognazzi, tra i sei uomini in doppia cifra menzione d'onore per Pannini e i suoi 9 punti di fila nel finale rovente.
Mens Sana sul campo della capolista Pino Dragons. Costone primo in trasferta a Prato in quella che in un altro momento della stagione potrebbe tranquillamente essere la finale promozione. Mentre la Virtus è chiamata ad approfittare dell'occasione Sestri offerta dal calendario per estendere il proprio primato.
Saper vincere soffrendo, giocando non bene e tirando pure peggio. Ma trovando risorse nuove per sopperire alle assenze e allo stato di forma non ottimale di alcuni elementi chiave del roster. C’è tutto questo nella vittoria della Mens Sana su Agliana per 81-73 nel recupero della quinta giornata di campionato. Un risultato che proietta i biancoverdi a rimorchio della capolista Pino alla vigilia dello scontro diretto di sabato a Firenze.
Una all’ultimo respiro, l’altra con maggiore controllo. Ma entrambe vittoriose e ancora prime nei rispettivi campionati. Sono successi che valgono tantissimo quelli riportati dalla Virtus a Firenze contro Legnaia e quello del Costone, al PalaOrlandi, con San Vincenzo. Due vittorie che permettono alle squadre di Lasi e Tozzi di proseguire la loro marcia di testa, con rinnovate e giustificate ambizioni.
Mens Sana ferma, per il previsto turno di riposo all'ottava giornata del girone dispari, quiete prima della tempesta di una settimana campale tra Agliana mercoledì e la trasferta di sabato in casa del Pino Firenze.
Non gioca la Mens Sana, fermata dalla giornata di riposo. E' il weekend in cui la Virtus in Serie B Interregionale in casa dell'Olimpia Legnaia e il Costone in Serie C a domicilio contro San Vincenzo ritrovano il campionato con la prospettiva e le responsabilità del primo posto.
Salutate le capolista. Le vittorie su Empoli e Valdisieve regalano a Virtus e Costone il primato momentaneo in classifica, rivendicando ai rispettivi campionati le giuste, giustificate e grandi ambizioni di entrambe le squadre. Certo, siamo in mezzo a un far west di calendari zoppi, recuperi e classifiche in cui non ci si capisce niente. Ma ciò non deve sminuire il valore di primati da godersi a pieno.
Il passo è da grande squadra. L’atteggiamento, l’attitudine, la tenuta mentale pure. Ma in casa, solo in casa. La vittoria super convincente della Mens Sana su Carrara è stata bellissima da vedere e importante per più di un motivo: il bruciante ko di Pisa è stato messo alle spalle, la classifica è tornata a mostrare una Mens Sana saldamente al secondo posto, si è visto un gruppo compatto e coeso dove ha avuto un ruolo importante anche chi non è partito in quintetto. Però, al tempo stesso, deve imporre una serie di riflessioni su come reggere ai momenti di calo – fisiologici per una squadra giovane come la Mens Sana – anche in trasferta quando magari la spinta (sempre incessante) del tifo organizzato si fa sentire un po’ meno. Alla vigilia di un turno di riposo e di altri due impegni estrematemene ravvicinati e importanti, c’è da lavorare in tal senso per coach Betti e tutto il suo staff. Anche se si è reduci da un’importante e bella vittoria.
Gioie e dolori nel primo turno infrasettimanale dell'anno. A leccarsi le ferite è una Mens Sana sciupona come non mai che torna da Pisa con un pugno di mosche dopo aver addirittura superato i 20 punti di vantaggio. Soddisfazioni invece per Virtus e Costone. I rossoblù si sono imposti in trasferta su Lucca rientrando a pieno diritto nel giro delle grandi del campionato. Il Costone ha addirittura agganciato la vetta della classifica, dopo il successo in scioltezza su Fucecchio.
Brucia la sconfitta della Mens Sana nel posticipo di giovedì a Pisa, quasi in fotocopia di quella in casa Synergy se non peggio: avanti nel punteggio anche di 22 punti (46-68 nel terzo quarto), ancora a +8 a due minuti e mezzo dal termine, si è fatta rimontare e infine superare con una tripla di un imprendibile Quarta a 3 secondi dalla fine, mentre Iozzi è rimasto a terra per una botta alla testa che ha fatto fermare il gioco per diversi minuti.
Nelle partite del mercoledì, il Costone piazza un'altra prova di forza stavolta contro il fanalino di coda Fucecchio, ancora a zero: avanti in doppia cifra dal secondo quarto e oltre il +20 dal terzo, tocca anche il trentello e assapora intanto la vetta della classifica. In B Interregionale la Virtus non fallisce la trasferta in casa di Lucca, iniziata male, poi ribaltata e infine difesa dai tentativi di rientro avversari dopo aver preso le redini nel finale: oltre a Diminic, in doppia cifra anche Bartoletti, Calvellini, Laffitte e Dal Maso.
Bottino pieno. Non fanno prigionieri Virtus e Costone che nell’ultimo turno hanno fatto valere la legge del più forte rispettivamente contro Serravalle e contro Altopascio. Successo del pronto riscatto per i rossoblù, addirittura +60 il differenziale finale imposto dal Costone. E poi tante indicazioni positive che danno fiducia e morale. All’una e all’altra squadra.
Mens Sana ferma per posticipo della partita con Agliana al 15 novembre. La scena in Serie C se la prende il Costone, che fa la voce del padrone sul dolce campo di Altopascio, quello della promozione di un anno e mezzo fa, travolgendo i padroni di casa più che doppiati sotto 60 punti di scarto, una goleada stordente utile non solo a far partecipare alla festa i giovani Massari e Tognazzi ma anche a far prendere fiducia a Ondo Mengue, top scorer a quota 22.
In Serie B interregionale si rimette in moto la Virtus, che segna 94 punti sulle spalle di Dal Maso (25 punti), insieme a Calvellini, Laffitte e Diminic, e dopo questo successo contro un'avversaria non di alta classifica (Serravalle) è chiamata mercoledì a confermarsi sul campo di una squadra di pari livello (Lucca). Da segnalare la prima sconfitta di Empoli al fotofinish a Quarrata.
Scendono sul parquet la Virtus in casa con Serravalle e il Costone sul campo di Altopascio, entrambe al completo. Non gioca la Mens Sana ma anche in casa biancoverde ci sono novità.
La colonna sonora di questa settimana è “Highway to hell” degli AC/DC. Del resto, la sigla che dà il nome all’ormai cinquantenaria rock band australiana è la significazione di 'Alternating Current' e 'Direct Current': cioè corrente alternata e diretta. Anche in questo caso, un simbolismo pressoché perfetto per descrivere gli umori, di polo opposto, di Virtus e Costone: segno negativo per i rossoblù, più che positivo per i gialloverdi.
Ok il girone sarà più facile, d’accordo l’avversario non era di primissima fascia (come se i ranking di preseason fino a questo momento fossero stati rispettati…), però la vittoria della Mens Sana a Pontedera, la prima fuori casa, certifica il gruppo biancoverde come rivelazione del primo mese di campionato. Sia del girone A che del girone B. Lo testimonia anche la classifica che regala alla Mens Sana una pausa inaspettata da capolista: una graduatoria che poteva essere ben più lusinghiera se non ci fosse stato l’inciampo di San Giovanni Valdarno. Insomma, c’è più di un feedback positivo che fa essere ottimisti per il percorso intrapreso dalla squadra di coach Paolo Betti.
La Mens Sana tiene la testa della classifica con il primo successo esterno stagionale: a Pontedera non era una missione impossibile ma la squadra di Betti l'ha interpretata con personalità, una serata quasi tutta in crescendo al punto di potersi permettere qualche passaggio a vuoto, la miglior prova in biancoverde di Prosek e il rientro di Pannini già importante.
Nell'altro girone di Serie C affermazione di carattere del Costone contro la US Livorno, più forte della prestazione show di Iardella e capace di rientrare dal -21, trasformato dopo il riposo: determinanti una ripresa da 49-28 e una prestazione da sottolineare di Banchero, Nasello e Radchenko, ritrovando un Banchi subito da 17 punti, mentre a decidere nel finale punto a punto sono i canestri decisivi di Zeneli. Sconfitta invece la Virtus ad Arezzo alla fine di una partita tutta a inseguire dopo essere rimasta senza segnare negli ultimi 7 minuti del primo quarto: scesa anche a -17, è già la seconda battuta d'arresto rossoblù che fa suonare il campanello d'allarme.
Una vittoria per ingranare definitivamente la marcia giusta, un ko che deve far riflettere. Sono umori opposti quelli di Virtus e Costone dopo la terza giornata di campionato. Se da un lato c’è chi sente di aver definitamente scacciato i fantasmi della falsa partenza, la Virtus, dall’altra c’è chi ha assaporato per la prima volta in stagione il gusto amaro della sconfitta, il Costone. Che deve quindi fare mente locale su cosa non è andato per capire quali siano gli errori da non commettere in futuro.
Miglior modo per reagire alla prima sconfitta stagionale non poteva esserci. La vittoria della Mens Sana sulla Fides Livorno dà fiducia e morale a tutto l’ambiente biancoverde, gasato e carico come non lo si vedeva da tempo. Si perché battere una delle grandi favorite del campionato, seppur orfana di diversi pezzi da 90, dà inevitabilmente grande slancio e coraggio al progetto tecnico di coach Paolo Betti, oltre che a un gruppo di giocatori che sta prendendo sempre più confidenza con il proprio indiscusso potenziale.
Il trascinante successo sulla Fides Livorno nella bolgia del PalaCorsoni è per la Mens Sana non solo la risposta alla delusione dopo la trasferta a casa Synergy ma soprattutto il risultato che può aprire nuove prospettive: con un Tognazzi imprendibile (33 punti, quasi metà del totale) e molto altro, è vero che i labronici avevano assenze importanti (Vignali, oltre a Simone Orsini e Filippo Creati già fuori da tempo) ma contro una delle favorite dei pronostici estivi restano due punti che pesano, tanto più in un girone da sole 22 partite e con un equilibrio da 6 squadre alla pari in vetta.
Nell'altro girone di Serie C, prima sconfitta stagionale del Costone (ancora senza Banchi) sul campo di un'altra delle top sulla carta del campionato, Sansepolcro, sotto i colpi del forte Hassan (27 punti). In Serie B primo successo interno dell'anno per la Virtus contro la Castelfiorentino degli ex, utile a trovare continuità dopo il colpo di La Spezia dopo una partita comunque di alti e bassi anche per la giornata no al tiro da tre.
«Dobbiamo andare e non fermarci»
«Per andare dove?»
«Non lo so, dobbiamo andare».
Sono le parole di Jack Kerouak e del suo “Sulla strada” a introdurre il punto settimanale su Virtus e Costone. Entrambe “On the road” (titolo originale del romanzo statunitense), seppur con spiriti diversi. C’è chi si è rimesso in moto dopo una falsa partenza, la Virtus. E chi invece, il Costone, macina strada a gran ritmo lasciando poco o nulla agli avversari. Anche se, adesso, c’è da affrontare una trasferta decisamente insidiosa.
Amara, anzi amarissima, la prima trasferta stagionale della Mens Sana, battuta sul parquet di San Giovanni Valdarno dalla Synergy per 78-74 dopo un tempo supplementare. Una sconfitta che fa male soprattutto per come è maturata, ovvero con la Mens Sana recuperata e rimontata dopo aver condotto per larghi tratti l’incontro. Tanti motivi per recriminare ma, se possibile, anche tante “lezioni” di cui far tesoro per capire il campionato, il livello delle avversarie e ciò a cui si va incontro quando ci si allontana dal parquet amico. Specie adesso che, con l’avvio dei lavori al PalaEstra, la Mens Sana sarà “nomade” per almeno un mese circa.
Il largo successo del Costone su Bottegone nell’anticipo del giovedì sera ha aperto la seconda giornata di Serie C, che nell’altro girone vedrà la Mens Sana sul campo della Synergy, mentre in Serie B Interregionale la Virtus cerca il primo successo sul parquet di Spezia.
Oggi parliamo di impatto. È questa la lezione che hanno appreso nella prima giornata di campionato Virtus e Costone. Seppur con risultati opposti. L’impatto su un campionato nuovo, su avversarie nuove, l’impatto su un’annata ancora da leggere e decifrare. Questo è stato il denominatore comune. Poi c’è chi ci ha sbattuto e chi, invece, ci ha solo inciampato. Entrambe però hanno trovato la forza per reagire in una situazione non semplice. Con una sola ma sostanziale differenza: alla fine la Virtus è stata beffata, mentre il Costone ha terminato controllando i tentativi di rimonta degli avversari.
«Buona la prima». «Chi ben inizia è a metà dell’opera». «Il buongiorno si vede dal mattino». Ecco, ci siamo tolti subito di mezzo tutta la carrellata di ovvietà e frasi fatte che si dicono in questi casi. Non cadere nel tranello della banalità è fondamentale per capire il reale peso specifico della vittoria della Mens Sana alla prima di campionato e comprendere l’effettiva importanza di questo successo. Senza sensazionalismi né minimizzando il tutto. La vittoria 96-61 su Sancat Firenze rappresenta un risultato positivo per molti aspetti (punteggio, gioco, forma fisica, cornice di pubblico, ecc.) ma che deve essere necessariamente contestualizzata attraverso i fattori che l'hanno determinata.
Una nuova ripartenza, a livello societario e sportivo. Una frase detta e ridetta più volte nella storia recente della Mens Sana ma che va necessariamente usata anche per la stagione 2023/’24. Se non altro per le tante e importanti trasformazioni dell’estate. C’è in primis una nuova società, con un nuovo codice Fip (per gli amanti della querelle social degli anni scorsi), nata dal cosiddetto “spin-off” con la Polisportiva e che ha portato alla presidenza del sodalizio cestistico biancoverde l’ex rettore dell’Università di Siena Francesco Frati. C’è poi una squadra rinnovata, giovane e composta da elementi di prospettiva, affidata a un allenatore nuovo ed emergente: Paolo Betti. È un’annata in cui la Mens Sana scommette. Puntando soprattutto su sé stessa e sugli attori che la compongono.
Il Costone è ambizione e grandissima voglia di vincere. Dopo la delusione dello scorso anno, era immaginabile che il Costone avrebbe fatto ancora “più sul serio” in questa stagione. In pochi però si sarebbero immaginati che la società del presidente Montomoli potesse riuscire a mettere in piedi un simile squadrone che, dopo la roboante campagna acquisti estiva, parte con tanti favori del pronostico.
Campionato nuovo, squadra nuova. È una Virtus tutta da scoprire quella che affronta la stagione 2023/'24. Non tanto per i cambiamenti a livello di roster, che ci sono e sono comunque rilevanti, quanto per la nuova dimensione che la Virtus si è ritagliata nel contesto del basket cittadino. È la società che affronta la categoria più alta, quella a cui ambiscono (nel breve e nel medio termine) anche le altre e che, di fatto, fa da apripista a scenari e orizzonti inediti per la pallacanestro senese.
Se si continua a considerare, come si è sempre fatto, la prima squadra e le giovanili come una realtà unica - e non c'è a oggi motivo per fare diversamente, pur essendo diventate nella forma due società distinte giuridicamente - è nei fatti la valutazione che il progetto tecnico della Mens Sana sia uscito nel complesso rafforzato dai cambiamenti estivi.
Un successo fortemente desiderato, voluto, lottato (forse anche più del previsto) e, alla fine, ottenuto. La vittoria nella serie (3-1) con Quarrata decreta la meritata promozione della Virtus in B interregionale. Obiettivo dichiarato della società di Via Vivaldi, si tratta di un risultato assolutamente giusto. Proprio perché arrivato alla fine di un cammino non lineare e che ha incontrato non poche difficoltà lungo il percorso. Ma che, proprio per questo, forse rende ancor più bello questo lieto fine.
Domenica 28 e lunedì 29 maggio, i senesi tornano al voto per il secondo turno delle elezioni amministrative che decideranno il nuovo Sindaco. Al ballottaggio Nicoletta Fabio, che al primo turno ha raccolto il 30,51% dei voti, sostenuta dalle liste Fratelli d’Italia, Nicoletta Fabio Sindaco, Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Movimento Civico Senese, Lega Salvini Premier, e Anna Ferretti, che al primo turno ha raccolto il 28,74% dei voti, sostenuta dalle liste liste Iep!, Partito Democratico, Con Anna Ferretti Sindaca.
Nell'imminenza del voto Palla al Cerchio ha chiesto direttamente a entrambe le candidate che spazio abbia il basket senese nei loro programmi e nella loro visione della città dei prossimi cinque anni, con un'intervista parallela in cinque domande: una guida alla scelta (a tema cestistico) per chi vota, un impegno per chi sarà eletto. Buona lettura.
Si è conclusa la stagione della Mens Sana. La vittoria di Prato in gara3 per 74-67 ha chiuso la serie sul 3-0 in favore dei lanieri, facendo calare i titoli di coda sull’annata biancoverde. Un risultato ineccepibile, stanti i valori visti in campo, nonché specchio fedele della stagione mensanina: come fatto durante tutto l’anno la squadra di Binella ha cercato di superare i propri limiti, dovendo però arrendersi di fronte ad avversari che, semplicemente, sono più forti. Un fattore, questo, che comunque non sminuisce i tanti meriti della Mens Sana 22/23.
Mens Sana spalle al muro dopo la sconfitta subita a Prato anche in gara2. Un risultato, il 71-63 del secondo atto della serie, più netto rispetto al precedente match. C’è da dire che Prato non è mai scappata via ma è stata decisamente più cinica e, soprattutto, è sembrata avere sempre l’inerzia dalla sua. La Mens Sana ci ha provato ma le è mancata lucidità, complici anche numerose assenze, sia quelle note a inizio partita che le altre arrivate in corso d’opera.
Impresa solo sfiorata per la Mens Sana a Prato che, in gara-1 della semifinale playoff, riesce a risalire da uno svantaggio che ha toccato anche il -15 (-11 a metà partita), impattando le sorti dell’incontro a 100” dalla sirena finale e arrendendosi solo dalla lunetta in virtù dei due liberi falliti da Milano praticamente a cronometro esaurito. Un risultato che lascia l’amaro in bocca per come è maturato ma che, al tempo stesso, certifica che la Mens Sana può (e deve) giocarsela con Prato.
Fine della stagione regolare, inizio dei playoff (per chi c'è arrivato...): tempo di bilanci e di valutazioni a chiudere la storica prima volta di sempre con tutte le tre storiche società cittadine di basket nello stesso campionato. E il momento per assegnare i nostri Awards della stagione per le squadre senesi: quintetto ideale, sesto uomo, rivelazione, miglior giovane, difensore e allenatore. Votati dai redattori di Palla al Cerchio.
Ultime partite da giocare in regular season e progressivamente le tessere stanno componendo un mosaico affascinante e interessante per la griglia playoff. Gli scenari che si presentano all’orizzonte di Mens Sana, Virtus e Costone alla vigilia dell’ultima di stagione - ma anche oltre - sono i più variegati: per ognuna di loro la rotta sembra oramai tracciata ma porta in direzioni diverse. C'è chi veleggia verso caldi lidi, chi si appresta a solcare mari tumultuosi e chi invece rischia di arenarsi in qualche secca. Vediamo come.
80 minuti al termine della stagione regolare e ancora molte sentenze devono ancora essere emesse. Certo, Cecina già festeggia la promozione e Legnaia ha messo lo champagne in fresco. Ma per le altre nulla è deciso. A Siena, per esempio, la Mens Sana si prepara per i playoff, da affrontare con orgoglio e leggerezza a prescindere dall’avversario che le spetterà. Sugli altri versanti cittadini, Virtus e Costone devono arrivare fino in fondo alla corsa per vedere quello che sarà il loro destino. E ancora ci sono vari scenari aperti, alcuni addirittura clamorosi.
«Felice come una Pasqua». Un detto che si presta alla perfezione per la Mens Sana da questa sera matematicamente qualificata per i playoff. Il regalo più bello è stato scartato grazie alla vittoria esterna del Costone su Altopascio e, poche ore prima, dall’impresa compiuta dai biancoverdi in quel di Prato. L’ennesima prova di carattere, grinta, applicazione e attitudine da parte della squadra di coach Pierfrancesco Binella, come testimonia anche la buona distribuzione di punti (in doppia cifra Menconi con 17, Sabia con 15, Iozzi e Benincasa con 11).
Tre vittorie e una sconfitta per la Virtus, parità 2-2 nello stesso conteggio per la Mens Sana, 1-3 il bilancio finale del Costone. Con la vittoria al PalaOrlandi, la prima esterna nell’ultima delle stracittadine di regular season, la Virtus fa suo il primato dell’inedita classifica avulsa delle senesi di C Gold. Un computo che, al di là della numerologia spicciola, cela dietro sé significati ben più profondi nell’economia stagionale delle tre squadre. Il derby ha un senso di ripartenza per la Virtus, mentre ha affossato e complicato il cammino costoniano. Nel frattempo la Mens Sana ha fatto quel che ha potuto ma ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un’Agliana più in palla.
Arriva in volata, con un +7 bugiardo al termine di una partita tutta vissuta punto a punto, il ritorno alla vittoria con cui la Virtus riprende a muovere la classifica, dopo quattro sconfitte di fila e il cambio di allenatore: nel sesto e ultimo derby (per ora) della stagione dei derby, il primo successo in trasferta lo piazzano i rossoblù, ancora privi di Bartoletti, in casa del Costone. I gialloverdi (Maksimovic 24) erano in parità fino a due minuti dalla fine, entrati sul -2 nell'ultimo minuto, prima del canestro di Laffitte (22, migliore dei suoi) che di fatto ha deciso la stracittadina.
Filippo Franceschini non è più l’allenatore della Virtus. La notizia era nell’aria ed è stata annunciata ufficialmente dalla società nelle scorse ore. Una scelta forse inevitabile, per le dinamiche che si erano venute a creare in via Vivaldi, arrivata per cercare di invertire la rotta dopo le recenti sconfitte e dare uno scossone (soprattutto a livello mentale) a squadra e ambiente. Poi, per quanto riguarda la scelta del nuovo coach, questa è ricaduta “all’interno” della società: è il coordinatore del settore giovanile Maurizio Lasi il nuovo allenatore della Virtus.
La Mens Sana è dove voleva essere, se non oltre. Costone e Virtus si avviano verso l’ultimo derby della regular season con passo lento e incerto. Soprattutto in casa Virtus dove la panchina di coach Franceschini è sempre più traballante alla luce degli ultimi risultati negativi. In ogni modo, si tratta di una stracittadina che, se il campionato terminasse oggi, sarebbe anche il primo turno di playoff per rossoblù e gialloverdi. Si apre così una settimana chiave per il destino delle senesi nel campionato di Serie C Gold: dire che il momento è delicato è poco.
La Mens Sana torna da San Giovanni Valdarno con una vittoria playoff più combattuta di quanto ci si potesse aspettare ma anche più importante di quanto possa sembrare, contro la penultima in classifica e al supplementare, ma con assenti (dall'inizio e a partita in corso) e acciaccati: iniziata bene, compromessa dopo il riposo, non chiusa a fine regolamentari e infine vinta coi liberi nell'overtime.
Questa C Gold è il veramente il campionato più pazzo che ci sia. Con Mens Sana, Virtus e Costone centrifugate in un frullatore di episodi e risultati (spesso a sorpresa) che non danno alcuna certezza di quello che potrà accadere nella giornata successiva. Anche adesso che mancano solo 5 turni alla fine della stagione regolare, 6 per Mens Sana e Altopascio che devono recuperare uno scontro diretto di importanza capitale per entrambe. Nell’ultimo turno a sorridere è stato solo il Costone, tornato in corsa per i playoff, mentre è letteralmente sprofondata una Virtus in crisi di risultati e di identità.
Nemmeno il più abile degli sceneggiatori avrebbe potuto scrivere un copione così emozionante e un finale a sorpresa come quello del derby tra Mens Sana e Virtus. Il successo dei biancoverdi – e di pari passo il ko virtussino - apre di fatto uno scenario nuovo nel campionato: sia in vetta, dove la bagarre per la Virtus si fa più serrata con nuove antagoniste che si iscrivono alla lotta per la promozione diretta; sia in zona playoff, con la Mens Sana che supera in classifica il Costone battuto (di misura e con più di una recriminazione) a Quarrata.
L'ultimo derby della Mens Sana della stagione dei sei derby senesi finisce come il primo, con una vittoria biancoverde in un clima da ricordare, nel suo genere. Il derby di ritorno con la Virtus finisce, almeno un po', in maniera uguale e opposta rispetto a quello di andata: gli ospiti scappano (stavolta un po' meno), i padroni di casa rientrano con una rimonta ruggente e festeggiano.
Per la Virtus ha il peso di una sconfitta che impedisce di approfittare della sconfitta di Cecina per agganciare il sogno del primo posto (ora ci sono sei squadre in due punti), per la Mens Sana ha il peso di una vittoria importante in chiave playoff contro una squadra di ben altre fasce di classifica.
Mens Sana-Virtus è il quinto derby senese della stagione, l'ultimo per i biancoverdi. Dopo il 69-64 rossoblù nella gara di andata letteralmente dai due volti, ci si ritrova nella domenica della 23esima giornata di campionato: al PalaSclavo palla a due alle 18, dirigono l'incontro Davide Cirinei di Pisa e Michele Marinaro di Cascina. Come ci arrivano le squadre lo dicono le parole della vigilia delle rispettive guide tecniche. Come ne usciranno proviamo ad azzardarlo noi.
La Virtus fa un passo avanti, la Mens Sana e il Costone uno indietro. Classifica alla mano, è questa la dote che lascia l’ultima giornata di campionato, quella che segna la metà esatta del girone di ritorno. Le tre partite delle senesi hanno però detto molto di più rispetto a quanto non riportino i meri risultati sul campo. Considerazione da tenere ben presente alla vigilia di un nuovo derby che, nonostante i numeri, non appare poi dall’esito così scontato.
Ruggito Virtus: i rossoblù battono la capolista Castelfiorentino, la raggiungono in classifica e adesso hanno davanti solo Cecina. La squadra di Franceschini evita la beffa nel finale: anche a +12 al 33', a un minuto dalla fine subisce il sorpasso di Pucci, controsorpassa con Paunovic e vede finire sul ferro il tiro della possibile sconfitta all'ultimo secondo di Scali. E la settimana prossima va in viale Sclavo per il derby.
La classifica si accorcia. Sia in vetta che in zona playoff. È l’effetto dei risultati maturati nell’ultimo turno e le tre senesi non sono esenti da questo tipo di considerazione: Virtus, Costone e Mens Sana sono in piena lotta per i rispettivi obiettivi stagionali. Seppur in maniera diversa, vediamo come.
La Mens Sana capitalizza l'incrocio di calendario col fanalino di coda Don Bosco ritrovando quel successo, assaporato solo una volta (un mese fa con Spezia) in quasi tre mesi: la miglior prestazione offensiva stagionale (93 punti) per coronare la serata forse migliore di Tognazzi (23) dopo l'infortunio e per festeggiare il ritorno di un altro ragazzo a lungo atteso, Pietro Milano, anche se gli stop di Empilo e Pannini impediscono di godersi a pieno la serata.
Brillano le stelle di Costone e Virtus per le belle e importanti affermazioni, rispettivamente nel derby e nello scontro al vertice contro Prato. Si lecca le ferite la Mens Sana che esce dalla stracittadina con qualche amara (e realistica) consapevolezza in più di quella che oggi è la sua effettiva dimensione.
Il Costone vince 83-74 il Derby di ritorno con la Mens Sana, spareggio importante anche per la lotta playoff che porta i gialloverdi a +4 in classifica sui biancoverdi. In un bel clima, scaldato dalle trombette casalinghe e dal ritmo incessante della tribunetta ospite, la partita nasce a punteggi alti, vede il Costone scappare a metà secondo quarto e andare al riposo a +11, ripreso poi nel terzo quarto dalla Mens Sana, rimasta punto a punto fino a inizio quarto periodo, quando poi i padroni di casa trovano il canestro con più continuità. Top scorer Banchi (24) e Bruttini (19), dall'altra parte Tognazzi e Iozzi (entrambi 17).
Risultati clamorosi, in parte inaspettati ma emblematici per confermare un livello di competitività generale che si sta alzando giornata dopo giornata. Il passo falso della Virtus ad Agliana, l’impresa del Costone a Castelfiorentino (ma non solo) sono un vero e proprio elettro-shock per il campionato. Anche per la Mens Sana, rimasta ferma a causa degli eventi tellurici che hanno colpito la città.
E' il risultato più fragoroso di quest'anno del Costone, ma è tra i più fragorosi della stagione di C Gold, perché mai la capolista Castelfiorentino fin qui non aveva mai perso in casa. Ci riescono i gialloverdi giocandosela alla pari con i migliori e poi prendendosi la partita nel finale sulle spalle di Banchi e Juliatto su tutti, top scorer con 20 punti Ondo Mengue.
Mancano 12 giornate alla fine della regular season e il campionato ha preso una direzione precisa. O meglio, sembrano esserci tanti piccoli “campionati nel campionato” che mettono in palio poste diverse a seconda dello status in classifica.
Si dice che l’appetito vien mangiando. Frase che si presta alla perfezione descrivere la fame e la voracità della Virtus che, sulla scia di 7 vittorie consecutive e di un quarto posto in solitaria nel cuore della lotta per la promozione diretta in Interregionale, assesta un altro importante colpo di mercato: dalla Herons Montecatini arriva in prestito Dominic Laffitte.
Se la Serie C Gold fosse una partita a carte, quella della seconda giornata di ritorno sarebbe una mano praticamente perfetta. A mancare è stato il successo del Costone, battuto a Prato: si ferma quindi a 3 la serie di vittorie consecutive, senza che la squadra di Ricci riesca a calare il poker sul tappeto verde del campionato. Entusiasmano invece per i successi di Virtus e Mens Sana. Per più motivi.
A 56 giorni dall'ultima volta, il 4 dicembre contro Synergy, la Mens Sana torna ad assaporare il gusto della vittoria, dopo un'astinenza che durava cinque partite, tutte beffarde e quasi in fotocopia. E lo assapora di gusto cogliendo lo scalpo più eccellente di giornata, quello di Spezia, con una prestazione di personalità che ha portato frutto sulla distanza. L'ulteriore buona notizia: stavolta senza cali nel finale.
Si dice che il primo passo per risolvere un problema sia quello di prenderne coscienza. Pertanto, le cinque sconfitte consecutive riportate nell’ultimo periodo dalla Mens Sana impongono una serie di riflessioni per nulla banali: un'analisi del momento sul medio termine che vada al di là dell’imminenza o della singola partita.
Vincono ancora Virtus e Costone, nuovamente sconfitta la Mens Sana. Trend invariato quindi per le senesi di C Gold anche se, necessariamente, con umori decisamente opposti.
La quinta sconfitta di fila della Mens Sana, ancora in volata, ancora dopo essere stata a lungo avanti, stavolta contro l'avversaria diretta Valdisieve, fa piombare i biancoverdi al quartultimo posto in classifica. Fa spazio in zona playoff al Costone, che in volata supera Agliana per quello che è il terzo successo consecutivo con Ricci in panchina. La Virtus ha invece bisogno del supplementare, dove è decisivo il "solito" Bartoletti, ma con Altopascio festeggia la sesta vittoria di fila, che vale l'aggancio al quarto posto.