giovedì 22 settembre 2022

Le ambizioni di Virtus e Costone, Mens Sana sogno playoff: la griglia di partenza della Gold

Tre cose succedono sempre a ottobre: torna l’ora solare, prende il via la raccolta delle olive e, quello che più ci interessa, ripartono i campionati di basket. In particolare, già dal primo fine settimana del mese si alza il sipario sul torneo più atteso a Siena, ovvero quella Serie C Gold che, come è “ben noto” (stracit.), vede la storica presenza contemporanea delle tre senesi. Anche se Virtus, Costone e Mens Sana si presentano in griglia di partenza con obiettivi e ambizioni diverse.

LA FORMULA – Prima di capire quelli che sono i valori in campo, è bene avere chiara la formula: 16 le squadre partecipanti nel girone unico toscano, le prime 3 classificate al termine della stagione regolare vengono promosse direttamente nel campionato Interregionale. La quarta promozione spetta a chi vincerà i playoff a cui parteciperanno le squadre classificate dal 4° all’11° posto. L’altra finalista potrebbe avere diritto all’Interregionale, nel caso in cui i posti nella categoria superiore fossero almeno 5. Le squadre classificate dal 12° al 16° posto saranno ammesse al campionato di Serie C Gold 2023/2024, senza correre il rischio di essere retrocesse. 


PRIMA FILA – Va premesso che – storicamente – fare i pronostici in un campionato incerto ed equilibrato come la C Gold (e soprattutto azzeccarci!) equivale a portare un elefante in una cristalleria sperando di uscirne senza cocci rotti. Entriamo però nel cuore della questione e diciamo subito che sono tre le grandi favorite per la promozione diretta: Cecina, Spezia e Castelfiorentino.
  • Cecina è appena retrocessa dalla B e vuole staccare quanto prima il pass per l’Interregionale. Per farlo ha affidato la squadra a coach Da Prato che, dopo i trionfi con la Pielle Livorno, ha sposato la causa cecinese alla ricerca di una pronta e immediata rivincita. A sua disposizione un roster forte ed esperto. Play titolare dovrebbe essere Bruni, ex Montecatini: navigatissimo, ha 42 anni, ma anche un curriculum unico e invidiabile per la categoria. I lunghi Fattori, Pistillo, Bracci e Pistolesi sono forti e fisici; Turini è un esterno con tanti punti nelle mani.

  • Spezia dopo essere stata l’unica vera contendente alle due Montecatini nella passata stagione, vuole riprendersi le luci della ribalta. Ha confermato Bolis, Balciunas, e Vignali e ha affiancato a questi tre elementi un roster giovane e ambizioso.

  • Castelfiorentino è una squadra atletica, duttile e con un grande potenziale offensivo, specialmente sugli esterni. Unico neo: la coperta un po’ corta sotto canestro dove la squadra di coach Angiolini ha meno chili e centimetri rispetto agli altri top team. In ogni modo, l’innesto di Nepi dalla Virtus, tra le migliori combo-guard della categoria, è il chiaro segnale dell’ambizione castellana. Castelfiorentino poi c’è sempre e va costantemente considerata tra le prime forze del campionato. Completano il roster i vari Belli, Corbinelli, Pucci, Tavarez e Geromin.

LE PRIME INSEGUITRICI: VIRTUS E COSTONE – Subito dietro alle prime 3 e pronte a inserirsi nella lotta per il vertice le prime due senesi, Virtus e Costone. Non lo diciamo per partigianeria né piaggeria ma perché, stanti i valori in campo, se la stagione dovesse filare al meglio, il treno per l’Interregionale potrebbe passare in anticipo da Via Vivaldi e Montarioso.
  • Virtus: l’arrivo di coach Franceschini dà il La al new deal virtussino. Non ci sono più Nepi e Lenardon, sono arrivati Banchero, Caridi e Berardi: rinforzi importanti per il settore lunghi che vanno a rimpolpare il tasso di fisicità e che, soprattutto, possono liberare Olleia da extra-sforzi difensivi, permettendogli di liberare il suo talento offensivo. Si spera di recuperare il miglior Imbrò dopo le magagne fisiche dell’anno scorso, così come si attende la definitiva consacrazione e responsabilizzazione di Bartoletti in cabina di regia. Attenzione anche all’investimento prospettico Cacciatori: rispetto a quanto fatto vedere nello scorcio finale della passata stagione, il giocatore è pronto a dare un contributo ancor più rilevante alla causa rossoblù. C’è ancora capitan Bianchi e ci sono soprattutto tanti giovani che già in passato hanno dato dimostrazione di poterci stare e con ampio merito. Stiamo parlando di Calvellini, Costantini e Ricciardelli: dalla loro definitiva maturazione passano la forza e le fortune della (sempre giovane) Virtus.

  • Costone: nonostante sia una neo-promossa, gli uomini a disposizione di coach Fattorini, uniti alla crescita dell’ambiente e alla spinta dell’entusiasmo che arriva dall’onda lunga del campionato vinto, possono fare la differenza in positivo per la squadra della Piaggia. Gli innesti, mirati e di qualità, hanno aumentato le credenziali gialloverdi: i play Banchi e Terrosi insieme al centro Pisoni sono giocatori di assoluta caratura e che proiettano legittimamente il Costone tra le big del campionato. Ma – c’è un “ma” non indifferente – tutto questo al netto di recuperare i numerosi infortunati: sono ancora fuori Ceccarelli, Juliatto e Bruttini. Nomi importanti e pesanti. Ondo Mengue, Silveira e Angeli saranno chiamati agli straordinari, almeno in questo primo scorcio di stagione.

ZONA PLAYOFF - Sullo stesso livello delle squadre sopracitate e pronte a inserirsi nella lotta per il vertice c’è un nutrito gruppo di squadre: tra chi ha un pregio in più e chi un difetto in meno, il riferimento va a quei team che con il minimo sforzo possono raggiungere agilmente un piazzamento playoff e che, al tempo stesso, possono dire la loro per le prime posizioni nel caso in cui Cecina o Spezia dovessero fare cilecca.
  • Prato è la più quotata. L’innesto di Salvadori dalla Pielle Livorno ha aumentato le aspettative per la compagine laniera: un gruppo esperto, un roster che gioca insieme da tantissimo tempo e che coach Pinelli vuole condurre al grande salto.

  • Lucca ha grandi individualità. L’ex Mens Sana Del Debbio è tornato a casa e si è aggregato a un gruppo che già poteva annoverare tra le sue fila i vari Barsanti, Burgalassi e Pierini. Poi dalla Pielle è arrivato Tempestini: insomma, anche Lucca è pronta a recitare un ruolo da assoluta protagonista.

  • Arezzo può contare da sempre su squadre di buon livello, sebbene sia forse leggermente più indietro rispetto a Lucca e Prato. Ha confermato Provenzal, giocatore alla ricerca di una rivalsa dopo una stagione, la scorsa, forse al di sotto del suo potenziale. Da Valdisieve è arrivato Pelucchini, dalla Synergy Veselinovic: elementi che ambiscono a crescere e mettersi in mostra.

  • Agliana, Legnaia e Quarrata sono delle costanti: squadre giovani puntellate da elementi esperti e affidabili per la categoria, tutte hanno fisicità e tecnica. Soprattutto orbitano sempre in zona playoff. Non considerarle sarebbe miope e superficiale: stiamo parlando di realtà solide che mettono a proprio agio i giocatori, permettendo loro di lavorare e di crescere in tranquillità e senza pressioni. Un lusso che dà i suoi frutti in campo, dove spesso e volentieri mettono a segno dei veri e propri colpi in grado di scardinare classifiche e sovvertire pronostici.

LE OUTSIDER – Più attardate le altre. Con doverosi distinguo che dividono le outsider in due gruppi e cioè tra chi può avere speranze/ambizioni di raggiungere una posizione playoff e chi, invece, dovrà lottare per evitare un ideale cucchiaio di legno.
  • La Mens Sana, solo per il nome che porta sulla maglia, non può limitarsi a una stagione di transizione nell’attesa di riprovarci l’anno prossimo. È ovvio che la squadra ha dei limiti tecnici per la categoria. Limiti peraltro già visti in Silver e che, in Gold, potrebbero essere ulteriormente evidenziati. Gli innesti di Empilo e Buca danno un input di fisicità e centimetri al roster biancoverde, caratteristica lacunosa un anno fa. L’altro innesto, Bacci, proveniente dalla Laurenziana dove è stato il miglior realizzatore della scorsa stagione, è una scommessa. Così come è tutta la squadra di coach Binella che deve scommettere su stessa. È questo l’unico viatico per superare i propri limiti e cercare di lottare per quell’undicesima posizione che permetterebbe di accedere ai playoff: traguardo arduo, difficile, ma non impossibile.

  • La Synergy può essere messa sullo stesso piano della Mens Sana. La società è esperta della categoria, la squadra è giovane e pronta a sorprendere. Sottovalutare la trasferta a San Giovanni potrebbe essere un errore, occhio a eventuali inciampi in Val d’Arno.

  • Don Bosco Livorno, Altopascio e Valdisieve per diversi motivi sono quelle che, ad oggi, sembrano le più deboli del torneo: i labronici hanno fatto una squadra giovanissima che può pagare un caro prezzo in termini di esperienza e fisicità; Altopascio ha confermato in massa la squadra che aveva in Silver; mentre Valdisieve ha un buon gruppo ma forse non al livello delle altre.
Sarà effettivamente così? Un’analisi di questo genere rappresenta un rischio. Per lo scrivente soprattutto, perché nessuno ha la palla di cristallo, quello che conta è la palla a spicchi. Cauteliamoci con un’altra frase strafatta: il vero giudizio arriverà a primavera, al campo l’ardua sentenza. 

Andrea Frullanti

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