I quattro successi della Mens Sana nelle ultime sei partite hanno riequilibrato quella parità tra vittorie e sconfitte che era saltata col periodo complesso (quattro sconfitte in cinque partite) tra fine ottobre e metà novembre. La partita di domenica a Biella apre un altro periodo, già anticipato soprattutto con Ferentino (superata di slancio) di tre trasferte in quattro partite che rischia di rompere di nuovo l'equilibrio. E sulla carta, nel filotto da qua a fine mese, è l'occasione meno proibitiva. Sulla carta.
giovedì 31 dicembre 2015
mercoledì 30 dicembre 2015
Come suona il terzo violino
PalaTiziano, 6 dicembre scorso, sfida in diretta tv contro Roma. DiLiegro viene sostituito per disperazione da Ramagli, dopo che ha perso per la trentesima volta l’1 contro 1 con Callahan. Via tubo catodico si percepisce anche uno scambio di vaffa tra i due, irrilevante però ai fini del racconto. Perché da allora la musica è cambiata…
martedì 29 dicembre 2015
Cosa fanno le avversarie per fermare Roberts. Come reagisce la Mens Sana
Dopo la partita di domenica Bryant si è giustamente preso la luce dei riflettori, dovuta a una di quelle prove che ogni tanto fanno sospettare che abbia qualcosa in più da farci vedere e al fatto che è a tutti gli effetti il vero ago della bilancia per la Mens Sana. Non si è parlato tantissimo di Roberts, perchè ormai siamo quasi abituati a certe sue prestazioni, come lo sono gli avversari che i biancoverdi incontrano. Proprio per questo provano a frenarlo con tutti i mezzi.
lunedì 28 dicembre 2015
Dove sta il Truck
Truck Bryant meriterà un giorno un post di scouting serio con l'aiuto di qualcuno che se ne occupa di lavoro, per quanto sono marcate e condizionanti le sue caratteristiche e per quanto la stagione della Mens Sana sta continuando a dipendere dalle sue prestazioni. Ma intanto qualcosa si può dire già oggi.
domenica 27 dicembre 2015
Ferentino fatta Viola
La Mens Sana che batte a Siena una big in difficoltà, impedendole di rialzarsi, si era vista anche con Reggio Calabria. La convincente vittoria con Ferentino non è stata molto diversa, a partire dal punteggio (stavolta 77-68, l’altra 76-69), anche se allora - era l’8 novembre - fu certo una partita più equilibrata. E come allora, la scarsa fiducia di chi c’era davanti nei propri grandi mezzi non ha ostacolato (quanto era lecito attendersi) la partita della Mens Sana, brava però a non permettere mai che la frustrazione avversaria si trasformasse in reazione vera. Ah, e per inciso, sono state dopo Agropoli (28 punti) le due partite col maggior numero di punti di Truck Bryant: 26 punti allora, 25 stavolta. Totalmente a suo agio a partire dalla panchina. Forse anche di più.
sabato 26 dicembre 2015
Cosa aspettarsi dalla partita con Ferentino
In estate una partita con Ferentino, in casa o fuori, sarebbe stata considerata una giornata off-limits del calendario. La Mens Sana rischia ora di trovarla fuori tempo massimo, non più nel periodo di massima vulnerabilità che ha fatto perdere incredibilmente quattro partite di fila al roster forse migliore del campionato, che a sorpresa ha soli due punti in più in classifica della Mens Sana e che ha cambiato allenatore proprio quando era tornata a vincere ed era tornata più o meno in salute o almeno al completo. Ma il mese di calendario molto tosto in cui si trova la Mens Sana impongono di considerarla una partita a cui chiedere punti.
venerdì 25 dicembre 2015
Liberi liberi
Nella sala stampa di Codogno Ramagli ha detto di non sapersi spiegare una differenza di 7 falli e 11 tiri liberi tentati tra due squadre che si sono picchiate ugualmente. Detto che qualche libero in più a favore della Mens Sana effettivamente sembrava starci, cerchiamo di capire se e come il numero di liberi tirati (e di falli fischiati) incide sull’andamento delle partite della squadra biancoverde.
giovedì 24 dicembre 2015
Sherron Mills
La notizia ha già fatto il giro dei social ma merita quanta più risonanza possibile. Sherron Mills sta combattendo una dura battaglia, ha la sclerosi laterale amiotrofica. Per stargli a fianco, è attiva una raccolta fondi. L'obiettivo è raggiungere i 40mila dollari, in onore del 40 che ha indossato al college a Virginia Commonwealth, destinati a una fondazione che combatte il Morbo di Gehrig, lo stesso delle secchiate di ghiaccio in testa per raccogliere fondi, ma soprattutto la malattia neurodegenerativa che ha colpito tanti sportivi. Sherron Mills merita un posto speciale nei ricordi biancoverdi.
Ad un mese dal raduno non aveva ancora fatto un canestro (uno). Dopo due giornate di campionato era imbarazzante. La...
Posted by Pierfrancesco Binella on Giovedì 24 dicembre 2015
mercoledì 23 dicembre 2015
Cosa significa la trasmissione degli atti dalla giustizia ordinaria a quella sportiva (boh)
Un sussulto ha attraversato il primo pomeriggio dell'antivigilia di Natale, quando alle 14.24 è apparso un comunicato della Fip. "Trasmessi alla Procura Federale dalla Procura della Repubblica di Siena gli atti relativi alla Mens Sana Siena". Vuol dire che è arrivato il momento della chiusura dell'inchiesta sui conti della vecchia Mens Sana Basket? No.
martedì 22 dicembre 2015
Mens Sana All Star
Certo con un colpevole eccesso di enfasi, dettato dalle prime impressioni e dall'entusiasmo per le novità del salto di categoria, c'era stato modo di parlare (sul blog, non la Mens Sana) dell'All Star Game di Livorno del 9 gennaio come uno degli obiettivi stagionali. Secondari certo, ma con un senso, perché le convocazioni erano e sono basate su due criteri: i due migliori stranieri del girone e i dieci migliori Under 23, "categoria" in cui la Mens Sana aveva e ha cinque giocatori "eleggibili". "Mandare qualcuno a Livorno significherà aver lavorato bene per quello che è l'obiettivo di quest'anno: la loro crescita". Poteva anche starci, anche se oggi lo spirito della stagione per come la si sta vivendo non dà quel senso di "obiettivo raggiunto". Ma intanto all'All Star Game i giocatori della Mens Sana saranno due.
lunedì 21 dicembre 2015
Cosa succede a Ferentino
Interrompiamo la programmazione per una notizia appena giunta in redazione. In attesa di tornare a parlare di Mens Sana, c'è una notizia importante che riguarda il prossimo avversario della Mens Sana, che in altri momenti della stagione sarebbe stata una squadra da affrontare senza grosse speranze. Più di due giorni dopo aver interrotto venerdì con Omegna - e quindi alla Mens Sana è andata bene - una serie di quattro sconfitte di fila, serie sorprendente al di là dei problemi fisici che possono averla in parte alimentata, ha esonerato l'allenatore Federico Fucà. Affidandola, nel segno della discontinuità... ah no... al vice allenatore Luca Ansaloni, visto a lungo sui campi di A1 e A2 da giocatore, ma di fatto senza esperienza da capo, se non in C. Un bene o un male per la Mens Sana? Cosa dicono gli altri precedenti stagionali?
domenica 20 dicembre 2015
Poteva andare diversamente
Giusto il tempo di celebrare la prima vittoria dell'anno in un punto a punto contro Rieti, con Truck Bryant decisivo nel finale, che una settimana dopo in volata è arrivata la sconfitta a Casalpusterlengo, con Bryant che fa 2/4 ai liberi nell'ultimo minuto (brutto soprattutto l'1/2 sul -4 a 46" dalla fine) dopo aver detto quanto bravo fosse dalla lunetta. Capita. Anche se forse il treno è passato sulla tripla particolare che si è preso Roberts sul -3 a 15" dal termine che poteva dare la parità. Come due mesi fa a Barcellona, quando poi ebbe un'occasione anche Borsato (che stavolta ha fatto 0/4). Per quanto potesse andare diversamente, non è nel finale che la Mens Sana è tornata da Casalpusterlengo senza una vittoria che pure poteva aver meritato.
sabato 19 dicembre 2015
Cosa aspettarsi dalla trasferta a Casalpusterlengo
Nelle etichette facili della vigilia, la trasferta della Mens Sana sul campo di Casalpusterlengo rischia di essere la classica partita di metà classifica che non accende gli ardori della sfida ai migliori o del desiderio di avvantaggiarsi del gap con una squadra di coda. Sarebbe un modo per cascare nel trabocchetto di un tipo di partite che finiscono quasi sempre a chi gioca in casa e - senza l'opposizione vera di chi arriva e ha fiducia di giocarsela a viso aperto - riesce subito a incanalare la gara sui temi voluti. Che in questo caso sono quelli della squadra che gioca al terzo punteggio più alto del campionato, dopo Trapani e Agropoli.
venerdì 18 dicembre 2015
Après nous le déluge
Non è per cadere nel trito e ritrito di un argomento già affrontato, solo per darsi ancora di gomito a vedere quel che è successo. Ma proprio perché c'era stato modo di parlarne, è solo giusto ora dire anche come è finita: Male. L'Italia in Eurolega non era mai andata così male, da che esiste in ogni sua forma o declinazione. Non che parlarne c'entri qualcosa col livello attuale della Mens Sana, che è un altro e ha la sua piena dignità in quanto "altro". Ma c'entra col tipo di cultura di livello europeo che Siena ha vissuto e promosso negli anni e che oggi è un patrimonio totalmente disperso.
giovedì 17 dicembre 2015
Salire sul Tir del vincitore
Chris Roberts è il miglior giocatore della Mens Sana, a 15.3 punti di media, 19° del girone. Dane DiLiegro è il miglior rimbalzista a 7.8 di media, e 3.3 rimbalzi offensivi, in entrambi i casi 10° del campionato. Stefano Borsato è il miglior tiratore da tre col 43%, 15° a Ovest. Non è una conclusione necessaria ma: se la Mens Sana è settima in classifica e non ha giocatori almeno da settimo posto nelle voci statistiche più importanti, è un indizio - non decisivo, ma basta per farci su una chiacchiera da bar - del fatto che il valore di squadra espresso finora, per quanto legittima fonte di discussioni, è superiore alla somma delle parti che la compongono. Nessuno dei giocatori è almeno da primi sette-otto posti nelle voci statistiche più importanti, tranne uno.
mercoledì 16 dicembre 2015
Le scelte difensive della Mens Sana
In questi primi mesi di stagione abbiamo visto come la Mens Sana abbia cercato spesso un equilibrio difensivo stabile che le permettesse di superare i limiti individuali. È un processo che è andato avanti per esperimenti e la partita di domenica contro Rieti ce ne ha fornito l'ennesimo esempio.
martedì 15 dicembre 2015
Borsato e Cucci in quintetto, Bryant e Udom fuori: cosa dicono le cifre
Dopo undici giornate caratterizzate sempre dallo stesso quintetto di partenza, contro Rieti Ramagli ha panchinato Truck e Udom per dare spazio sin dalla palla a due a Borsato e Cucci.
Perché Borsato e perché Cucci?
Perché Borsato e perché Cucci?
lunedì 14 dicembre 2015
La prima vittoria al fotofinish
C'è stato qualcosa di nuovo nella vittoria di domenica della Mens Sana con Rieti. Il finale. Non l'esito positivo del finale, è chiaro. Ma per la prima volta in stagione la Mens Sana ha vinto una partita decisa in volata.
domenica 13 dicembre 2015
Sospiro di sollievo
La Mens Sana ha conosciuto bene il sapore di sforzi vanificati che lascia una sconfitta in volata come quella con Tortona (e in un certo senso anche Barcellona e Omegna, anche se c'erano pure altri fattori). Vincere con Rieti all'ultimo tuffo, sull'ultima azione, all'ultimo secondo, lascia il sapore uguale e opposto di sollievo più che di piena soddisfazione, sapendo quanto male avrebbe fatto un esito diverso, anche solo per un episodio in fondo girato al contrario, dopo la sconfitta di Roma. Nell'altalena di rendimento di questa stagione, partite così equilibrate tornano quasi a dare sicurezza. Se vinte, naturalmente. Se perse, cade tutta la filosofia.
sabato 12 dicembre 2015
Sarebbe stata una domenica da godersi se il momento non imponesse l'ansia da prestazione
Il settore ospiti pieno nel nome di una sfida che affonda fiere radici nel passato. La tappa di "Tutti insieme facciamo Olè", il progetto della Lega per promuovere il tifo tra i giovani. Il Memorial Giorgio Cocchia, torneo di minibasket Aquilotti con tutte le squadre senesi ma anche squadre dal resto d'Italia, tra cui Rieti. La prima partita con gli scudetti della storia della Mens Sana in bella vista dalla finestra del Dodecaedro della sala della presidenza storica della Polisportiva.
Una cornice speciale impreziosisce una domenica comunque non banale sul campo, dal ritorno di Davide Parente, al percorso a braccetto con Rieti, con cui si è condivisa l'esperienza della promozione passando per quella Final Four di Forlì e un ritorno in Serie A2 che per gli eredi della Sebastiani è stato anche migliore della Mens Sana con 6 vittorie in 11 partite fin qui. Tutti elementi che mettono per un attimo sullo sfondo ma non cancellano il momento particolare in cui la Mens Sana affronta la partita, in un'altalena di risultati e rendimento troppo violenta - e per questo disorientante - per essere presa con filosofia e pazienza.
Una cornice speciale impreziosisce una domenica comunque non banale sul campo, dal ritorno di Davide Parente, al percorso a braccetto con Rieti, con cui si è condivisa l'esperienza della promozione passando per quella Final Four di Forlì e un ritorno in Serie A2 che per gli eredi della Sebastiani è stato anche migliore della Mens Sana con 6 vittorie in 11 partite fin qui. Tutti elementi che mettono per un attimo sullo sfondo ma non cancellano il momento particolare in cui la Mens Sana affronta la partita, in un'altalena di risultati e rendimento troppo violenta - e per questo disorientante - per essere presa con filosofia e pazienza.
venerdì 11 dicembre 2015
A due anni dal PVC
La mania per gli anniversari istigata dalle apposite funzioni dei social network riporta a galla che sono passati due anni da quel giorno di dicembre in cui si ebbe notizia della chiusura degli accertamenti amministrativi da parte della Guardia di Finanza sui conti della Mens Sana Basket con un processo verbale di constatazione (in realtà notificato il 5 dicembre) concluso poi, compresi sanzioni e interessi, con una richiesta alla vecchia società di pagamento all'erario di 17.807.266 euro.
Erano settimane inquietanti di trasferte a Firenze in un'atmosfera strana (a posteriori si è realizzato che era l'aria da orchestrina che continua a suonare sul Titanic) e email arrivate da anonym0us1871, settimane di allarmi sottotraccia su una futura chiusura ancora non conclamata ma bisbigliata in molti angoli di Siena, settimane di ritorno della centralità del ruolo della Polisportiva (in varie forme e attraverso varie persone) e di cda della sezione basket mai così attesi. L'uomo della strada si chiede come sia possibile che a due anni da quel giorno l'inchiesta ancora non sia chiusa.
Erano settimane inquietanti di trasferte a Firenze in un'atmosfera strana (a posteriori si è realizzato che era l'aria da orchestrina che continua a suonare sul Titanic) e email arrivate da anonym0us1871, settimane di allarmi sottotraccia su una futura chiusura ancora non conclamata ma bisbigliata in molti angoli di Siena, settimane di ritorno della centralità del ruolo della Polisportiva (in varie forme e attraverso varie persone) e di cda della sezione basket mai così attesi. L'uomo della strada si chiede come sia possibile che a due anni da quel giorno l'inchiesta ancora non sia chiusa.
giovedì 10 dicembre 2015
Ritrovando Davide Parente
La partita di domenica con Rieti non è solo il ritorno di una sfida storica per la Mens Sana, in parte già assaporata incrociando le strade alla Final Four Promozione di Forlì. E' anche l'occasione per ritrovare un amico. La prima occasione per ritrovare da avversario uno dei protagonisti della scorsa stagione, uno dei membri dello special team che non poteva fallire e non ha fallito, missione compiuta, riportando la Mens Sana in un anno dal fallimento e dalla quarta serie fino al secondo campionato nazionale. E' stato uno dei personaggi più discussi nel turbine emotivo della scorsa stagione, insieme a Matteo Mecacci: bentornato Davide Parente.
mercoledì 9 dicembre 2015
Battezzati
Abbiamo ormai imparato a vedere come le squadre avversare si concentrino principalmente su due aspetti: bloccare l’accoppiata Bryant/Roberts e attaccare DiLiegro. Con questi tre nel mirino, serve come il pane che gli altri due del quintetto sappiano farsi valere. “Costringete Truck e Roberts a passare la palla? Che problema c’è, noi la diamo a Alex e Mattia, ci pensano loro”. Sarebbe un bel pensiero da parte dello staff biancoverde, se non fosse che…
martedì 8 dicembre 2015
Mescolare le carte
A far balenare l'idea era stato, già dopo un mesetto di campionato, vedere gli alti e bassi della Mens Sana tra un momento e l'altro della partita. Ad alimentarla era stato vedere la necessità di costruirsi assetti affidabili al di fuori del quintetto base. Perché non cambiare i titolari? L'idea torna adesso per motivi diversi: perché non conta chi inizia le partite ma chi le finisce. E chi le inizia le inizia male.
lunedì 7 dicembre 2015
Mens Sana a Roma: perché è andata così male
Se Agropoli era stata la partita che aveva sentenziato definitivamente la schizofrenia di questa squadra, Roma potrebbe essere stata la definitiva dimostrazione dei limiti mentali e caratteriali che la formazione di coach Ramagli si porta dietro. Ma ci sono altre spiegazioni alla disfatta in terra capitolina?
domenica 6 dicembre 2015
Un amarcord sarebbe dovuto andare diversamente
La peggiore Mens Sana dell'anno. Dopo le due partite che l'avevano lanciata in orbita. Col senno di poi vien facile dire che è normale, questa squadra è così. Stupido te che ti eri illuso che potesse arrivare magari non il terzo risultato di fila, ma almeno la terza prestazione. Era grassa che la Mens Sana venisse da due vittorie consecutive: era la prima volta in stagione... Ma la peggior Mens Sana dell'anno non si può derubricare a una gag, a una frase offesa di fiducia mal riposta, o col solito cliché "so ragazzi". Cioè, si può anche fare, ma non porta da nessuna parte.
Non essere costanti è diverso da giocare una partita da vergognarsi. A Roma era una giornata che nell'immaginario della gente di Siena era sentita più di altre, e c'era da onorare il più corposo esodo dai tempi del ritorno in A2, con 250 anime biancoverdi arrivate nella Capitale. Ma anche contro chiunque altro sarebbe rimasta comunque una prestazione inaccettabile, non dignitosa, inadeguata. Ora serve che la durezza dell'analisi non resti fine a sé stessa, come se l'autoflagellazione basti a espiare le colpe: deve portare da qualche parte.
Non essere costanti è diverso da giocare una partita da vergognarsi. A Roma era una giornata che nell'immaginario della gente di Siena era sentita più di altre, e c'era da onorare il più corposo esodo dai tempi del ritorno in A2, con 250 anime biancoverdi arrivate nella Capitale. Ma anche contro chiunque altro sarebbe rimasta comunque una prestazione inaccettabile, non dignitosa, inadeguata. Ora serve che la durezza dell'analisi non resti fine a sé stessa, come se l'autoflagellazione basti a espiare le colpe: deve portare da qualche parte.
sabato 5 dicembre 2015
Le carte in tavola prima della partita a Roma
Roma-Siena vuol dire tantissimo per chi la guarda ripensando a cosa è stata. Ma in campo non vanno le suggestioni del passato. Vanno in campo due squadre in forma non indiscutibile ma comunque buona. Dopo essersi sbloccata in trasferta ad Agrigento e aver fermato la capolista Agropoli in casa, alla Mens Sana è giusto chiedere una partita vera e giocata almeno alla pari, a prescindere da come finirà.
Magari partendo come capita e poi crescendo di giri dal secondo quarto in poi perché ormai porta bene, immaginando che un coach come Caja non possa che aver preparato la partita innanzi tutto per limitare Roberts e Bryant, senza cercare in casa Mens Sana qualcosa di diverso da una prestazione di energia, forti delle certezze anche individuali costruite con le buone prestazioni recenti. Di fronte c'è l'unica squadra del girone che ha vinto tutte le ultime quattro partite.
Magari partendo come capita e poi crescendo di giri dal secondo quarto in poi perché ormai porta bene, immaginando che un coach come Caja non possa che aver preparato la partita innanzi tutto per limitare Roberts e Bryant, senza cercare in casa Mens Sana qualcosa di diverso da una prestazione di energia, forti delle certezze anche individuali costruite con le buone prestazioni recenti. Di fronte c'è l'unica squadra del girone che ha vinto tutte le ultime quattro partite.
venerdì 4 dicembre 2015
Bibliografia di un amarcord
Sul campo Roma-Siena di domenica è la partita tra due squadre in un buon momento. Ma per chiunque a Roma e a Siena è anche molto altro che viene dal passato, il passato che ha fatto la storia del basket italiano, perché non c'è dubbio che sia attorno a quelle serie nel 2007 e nel 2008 che il dominio della pallacanestro italiana ha preso i binari della Mens Sana. Con l'occasione a sorpresa di ritrovarsi poi nella finale 2013, quando tutto era già diverso, l'ultimo scudetto della storia della Mens Sana. Erano solo due anni e mezzo fa. E poi anche nella semifinale dell'anno dopo, quando erano già partiti i titoli di coda.
Ci si ribecca ora dopo due ripartenze diverse. Impossibile far stare tutto in un tentativo di ricordo, come quello in uscita alla vigilia della partita. Troppe cose restano fuori, della ricca "bibliografia" online che è stata preziosa per provare a realizzarlo al meglio. Tanto materiale da condividere, ed è un piacere. Perché restituisce intatto il sapore di annate clamorose, non solo per i risultati, ma anche il clima, i giocatori, l'ambiente, le emozioni. Documenti che aiutano a non temere smentite all'affermazione: in quei Siena-Roma si è consumato un pezzo importante della storia del basket italiano.
Ci si ribecca ora dopo due ripartenze diverse. Impossibile far stare tutto in un tentativo di ricordo, come quello in uscita alla vigilia della partita. Troppe cose restano fuori, della ricca "bibliografia" online che è stata preziosa per provare a realizzarlo al meglio. Tanto materiale da condividere, ed è un piacere. Perché restituisce intatto il sapore di annate clamorose, non solo per i risultati, ma anche il clima, i giocatori, l'ambiente, le emozioni. Documenti che aiutano a non temere smentite all'affermazione: in quei Siena-Roma si è consumato un pezzo importante della storia del basket italiano.
giovedì 3 dicembre 2015
La nona piazza della Serie A2
La Lega Pallacanestro ha diramato i dati degli spettatori dopo un terzo della regular season. I dati sono noti da ieri, la Mens Sana è la quarta squadra per affluenza alle partite interne nel girone Ovest con 2025 spettatori di media, nona considerando l'intera Serie A2, un po' di più dei 1839 spettatori di media della categoria. Ogni dato si presta a mille letture, non univoche né necessarie, perché i numeri possono essere interpretati. Ma non mentono.
mercoledì 2 dicembre 2015
Beata gioventù
C’è un campionato nel campionato, la corsa ai premi di formazione per i giovani. Come è noto (ne avevamo già parlato qui), al termine del torneo le migliori otto società che avranno utilizzato per più tempo gli Under (ovvero i giocatori nati dal 1994 in poi) si spartiranno compensi a scalare (75mila per la prima, 60 per la seconda, 50 per la terza, 40 per la quarta, 35 per la quinta, 30 per la sesta, 25 per la settima e 15 per l’ottava). Dopo dieci giornate, attingendo a piene mani dall’ottimo lavoro di Spicchi d’Arancia, notiamo che la Mens Sana è appaiata con Legnano proprio all’ultimo posto utile della zona premi.
martedì 1 dicembre 2015
Fisicità, rimbalzi, dispendio: le chiavi degli inizi della Mens Sana
Benissimo contro Tortona, tragico contro Agrigento, da mani nei capelli contro Agropoli. Sono i recenti primi quarti giocati dalla Mens Sana, un cubo di Rubik particolarmente complicato da risolvere per trovare una logica dietro simili prestazioni altalenanti.
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