lunedì 25 febbraio 2019

Basket City: Troppa Sangiorgese, la Virtus si lecca le ferite. D, Poggibonsi cerca il rilancio

Senza Ndour, con Maccaferri febbricitante, Pucci e Simeoli non al meglio e un Olleia a mezzo servizio (e fermatosi ancora nel terzo quarto), era veramente troppo incerottata la Virtus per cercare di impensierire Sangiorgese. E infatti non c’è stata partita. Per la Sovrana è arrivato l’ennesimo pesante ko di questa stagione, 81-58 il punteggio finale, giunto al termine di una partita letteralmente dominata da parte del team lombardo, più forte e più in palla rispetto ai ragazzi di Tozzi. Una sconfitta che smorza un po’ gli entusiasmi virtussini dopo che la squadra di coach Tozzi era andata molto vicino al colpo grosso in trasferta in casa della capolista Piombino.

domenica 24 febbraio 2019

Travaglio

Fino a cinque anni fa la Mens Sana girava i palazzi di tutta Europa come ammirata portatrice di una scuola di basket, il cui valore tecnico per gli addetti ai lavori trascende anche oggi ogni asterisco postumo messo da revoche e inchieste. Quattro anni fa, orgogliosa rappresentante del blasone di una tradizione sportiva nonostante la caduta agli inferi, la Mens Sana girava le tensostrutture gonfiate a elio della Serie B piene di condensa anche perché trasudavano passione vera, spesso pane e salame. Per dire che l'onore non è questione di categoria, del valore tecnico di chi scende in campo o di chi c'è di fronte. Ma riducendo la Mens Sana nelle condizioni di oggi si infanga tutto questo, oltre alla dignità professionale e personale di chi ci lavora.

Che a Treviglio, con la stessa formazione (più Lupusor) che giovedì aveva perso 76-73 l'amichevole infrasettimanale con la Virtus penultima in Serie B, se l'è giocata totalmente alla pari per tre quarti sul campo della squadra (sì priva di Nikolic) meritatamente quarta in classifica (alla fine 92-62). E' fatalmente la giornata, la numero 23 su 30, in cui la Mens Sana per la prima volta resta terzultima, e dunque in zona playout, superata da Tortona e staccata ormai di tre punti da Eurobasket. Adesso il campionato si ferma una settimana, per ripartire il 10 marzo nella sfida playout a Legnano. Nel frattempo gli occhi sono tutti per la partita fuori dal campo. Com'è ormai da mesi.

martedì 19 febbraio 2019

Panico da zero a dieci: Perchè tutti, il SASSS, il silenzio degli innocenti e le speranze per il futuro

"Ma a sto punto non era meglio direttamente Carminati?"

10 Perché tutti Perché tutti quando siamo entrati in quel palazzo domenica eravamo convinti del -40. Perché tutti a metà primo quarto eravamo ancora convinti del -40. Perché tutti quando è entrata la tripla di Ceccarelli, sempre nel primo quarto, abbiamo pensato "e se...". Perché tutti quando abbiamo visto Scafati tramortita, confusa, disarmata davanti alla rabbia e alla voglia di quei ragazzi ci siamo entusiasmati. Perché tutti ci abbiamo creduto un po' di più a ogni fallo di Goodwin e a ogni suo gesto di esasperazione davanti a un Lupusor formato extra-lusso. Perché tutti alla prima tripla nel quarto quarto di Thomas abbiamo pensato "ahi". Perché tutti abbiamo vissuto una delle più belle partite della stagione, a tratti con l'incoscienza che il mondo attorno non stesse precipitando nel vuoto cosmico, grazie a un gruppo che fino all'ultimo momento ci ha voluto dimostrare cosa fosse la Mens Sana.
     

lunedì 18 febbraio 2019

Basket City: La Virtus si arena sul più bello a Piombino. Ma che Stepanovic! In C gran Costone

Le speranze della Virtus di ottenere la prima esterna della stagione si infrangono sugli scogli di Piombino. Si arenano soprattutto nelle secche di un ultimo quarto, avviato con un parziale di 12-0 da parte dei portuali che, di fatto, ha messo un freno alle più che legittime ambizioni virtussine. Ed è un vero peccato perché è stata sicuramente una delle migliori prestazioni stagionali.

domenica 17 febbraio 2019

Scafati di casa

Poteva essere una polveriera pronta a detonare da un momento all’altro, è stata alla fine una delle più belle partite della stagione, per motivi che però non hanno nulla a che vedere con la pallacanestro. Dopo aver perso questa settimana Pacher, Morais, Prandin e Marino, la Mens Sana è rimasta in partita per 38 minuti, prima che Thomas si rendesse conto che rischiava di perdere contro una squadra che schierava ragazzini delle giovanili e si ricordasse improvvisamente di essere un giocatore di basket (76-83). Resta una partita con una carica emotiva difficile da metabolizzare e analizzare, anomala da tutti i punti di vista, tanto da aver messo in palese difficoltà Scafati nell’approcciarla.

venerdì 15 febbraio 2019

Nun pò finì così

"E' finita". Sarà capitato a tutti in questi giorni di leggere, o di scrivere, di sentire, o di leggere, che ora è proprio finita. Ma c'è chi in palestra continua ad allenarsi, in ufficio continua a lavorare. Sì, è vero, oggi è finita un po' più di ieri, e domani un po' più di oggi, perché ogni giorno ci sono passi in una direzione sola che non lasciano speranze sul futuro della Mens Sana.

Ma oggi è finita nello stesso senso in cui era finita gii un mese fa, tre mesi fa, sei mesi fa, nove mesi fa (1) (2) (3), un anno fa (1) (2) quando alcuni dei germi che hanno portato fin qui erano già palesi. Sarà finita davvero quando non ci sarà più un pallone che rimbalza. Vediamo, a norma di regolamento, cosa dovrebbe succedere per arrivare a quel punto prima della fine fisiologica della stagione.

martedì 12 febbraio 2019

Istiantanea

La fotografia sull'orlo del baratro è quella di una squadra il cui primo allenamento della settimana - la settimana che porta a una delle partite che in teoria non si potevano fallire nella corsa salvezza - non è neanche un allenamento ma una seduta di tiro. Ed è una seduta di tiro con quattro giocatori "senior". Sono più o meno le condizioni in cui con ogni probabilità la Mens Sana dovrà scendere in campo domenica con Scafati. Non è solo questione di come finirà, ma anche del diritto alla dignità di una società, di una storia, di un popolo: nella tradizione di questo patrimonio della città e del basket, ci sono stati dolori forti e momenti sportivamente meno nobili, ma mai si sono vissute queste umiliazioni. Una pena, una tortura, uno scempio.

lunedì 11 febbraio 2019

Basket City: Cuore Virtus. Grande vittoria e playout più vicini. Coraggio Poggibonsi in D

Missione compiuta. Dopo 10 sconfitte la Virtus ritrova la vittoria battendo Montecatini al PalaCorsoni per 82-69. Prestazione super per la squadra di coach Maurizio Tozzi che, complice la sconfitta di misura di Domodossola contro Valsesia, allunga in classifica rispetto all’ultimo posto facendo così un deciso passo in avanti verso i playout.

domenica 10 febbraio 2019

Giochi senza frontiere

La Mens Sana è durata quanto ha potuto (96-82) sul campo di Trapani, che al di là delle tre sconfitte di fila da cui veniva non dev'essere messa benissimo se ha fatto questa partita contro una squadra come la On Sharing che ha giocato con animo e idee, ma obiettivamente era in condizioni singolari. Senza rappresentanti della proprietà a casa del presidente di Lega Pietro Basciano, patron di Trapani, la Mens Sana era in Sicilia senza i due lunghi titolari della squadra estiva, Pacher e Poletti, nonché i due giocatori più pagati (per dire il peso specifico nel roster), tra cui uno dei due stranieri. E altri due giocatori sono in uscita: gli abbracci sul parquet di Morais a fine partita hanno fatto pensare molti. Sarebbe stato bello conoscerti in circostanze normali, Carlos. Certo, che così diventa Giochi senza Frontiere. Come quelli fuori dal campo.
 

venerdì 8 febbraio 2019

Strada facendo

E' maturata negli ultimi giorni una strada stretta per provare dare un futuro alla Mens Sana. Di breve termine, per fronteggiare l'emergenza. Una volta sopravvissuti, sul lungo termine si ragionerebbe più avanti, a fine stagione. Non è l'unico tra gli sforzi in cantiere per salvare la Mens Sana, né per ora neanche necessariamente è quello vincente rispetto agli altri. E' il primo che sta scoprendo le carte. Tenendo fermo l'attuale assetto societario, in cui la Siena Sport Network ha una maggioranza quasi totalitaria, e sempre sotto la presidenza di Massimo Macchi, prevederebbe l'arrivo, "benedetto" dalla volontà dell'attuale proprietà, di una diversa figura alla direzione della società, la cui presenza aiuterebbe a sbloccare i canali per l'arrivo di nuove risorse provenienti da sponsorizzazioni, anche riconducibili al settore pubblico, deducibile sinonimo di una "benedizione" anche dell'amministrazione.
 

mercoledì 6 febbraio 2019

Panico da zero a dieci: I link, Sanremo, gli sfoghi e il Protocollo P.D.M.

 "Chi glielo dice ora che anche la FIP vuole essere pagata con le fatture elettroniche?"

10 Vittoria Servivano solo i due punti contro Cassino, e due punti sono arrivati. Sporchi, sudati, contro una squadra che era molto più organizzata di quanto possa far intendere la posizione in classifica e molto motivata a fare bene. Due punti arrivati alla fine di una partita a larghi tratti inguardabile, decisa da episodi e conclusa con un clima infernale. Ma sono arrivati.
                    

lunedì 4 febbraio 2019

Basket City: Virtus, nove ko di fila. In C Colle marcia da grande squadra

Maledetto fu il secondo quarto. O più in generale il primo tempo. È una Virtus che si lecca le ferite quella reduce dal pesante ko di Pavia (79-53 il punteggio finale), nona sconfitta consecutiva per le Vu senesi. Al di là delle pesanti assenze (vedi Olleia out per infortunio), non è certo quella del secondo periodo la Virtus che può cercare la salvezza in Serie B: il parziale di 26-7 la dice molto lunga, al di là di ogni commento tecnico o tattico. Ci sono due note liete però, o perlomeno di speranza.

domenica 3 febbraio 2019

Un bel Cassino

Il risultato è il lieto fine del film horror. Senza intento di offendere nessuno, ma tra la mortificante situazione fuori dal campo, la partita vista in campo e i veleni in cui è finita, qualcuno può dire di aver passato una serata divertente? Battuta 67-65 col sospirone di sollievo in fondo, Cassino è più forte di quanto dica una classifica da 18 sconfitte in 20 partite. Sulla Mens Sana non poteva non pesare la precarietà della terza partita in sette giorni, nel momento in cui la cessione del centro titolare ha costretto a cambiare pelle. Le tensioni arbitrali e le provocazioni di alcuni avversari l'hanno fatta finire nelle sabbie mobili di un nervosismo che ha intossicato la serata.

Resterà purtroppo sotto i riflettori un'accusa infamante, che non si può ignorare. A caldo c'è solo la parola di Mike Hall. Se veramente qualcuno dovesse essersi reso protagonista di episodi di razzismo, non illudiamoci che arrivi a capire che dovrebbe solo vergognarsi. Innanzi tutto per la mancanza dei minimi strumenti linguistici e culturali (cultura umana e sportiva, non accademica) che sono comunque a disposizione di chi a una partita di basket vuole fare il tifo... anche tifo contro! E soprattutto per aver dato il nome, la reputazione e la dignità di una città intera e della sua gente in pasto al circo mediatico che, non senza senso, si scatenerà adesso per colpa di un idiota. Non è giusto.
 

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