giovedì 31 marzo 2016

La raccolta dell'Associazione. Come sta andando, dove sta andando

Senza partite da giocare fino a mercoledì prossimo, calamitati dalle mille chiacchiere su inchieste e proposte di revoca dei titoli, le questioni sul futuro della Mens Sana hanno visto l'attenzione concentrata sulla partenza del Consorzio ancora in progress. Ma un fronte decisivo resta quello della raccolta da parte dell'Associazione. E' il momento di provare a fare un punto.

mercoledì 30 marzo 2016

La difesa dei titoli. E' partito il conto alla rovescia

L'amministrazione comunale cercherà un'interlocuzione preliminare con la Federazione, chiederà un appuntamento per parlare coi vertici della Fip. E' una prima reazione fattiva all'ipotesi di revoca di cinque scudetti alla Mens Sana, tornata d'attualità non perché ci siano degli sviluppi effettivi, quanto perché - com'era previsto, nessuna novità - con la fine dell'inchiesta penale la Procura di Siena ha trasmesso alla Procura Federale le carte dell'indagine che ancora mancavano, perché quanto accertato sia valutato anche dalla giustizia sportiva.

I due mesi e mezzo passati dalla prima volta in cui si è parlato della revoca dei titoli (senza riassegnazione) non cambiano gli accalorati argomenti con cui la gente della Mens Sana è pronta a una mobilitazione a difesa della propria storia, e se la aspetta. A viziare pesantemente la battaglia c'è il mostro giuridico di un procedimento che vede in campo l'accusa ma non c'è la difesa: la Mens Sana Basket non esiste più. Ma una controparte deve esserci, non può non esserci, altrimenti è la dittatura. Dopo l'apprezzabile reazione immediata, il primo passo è capire come e con chi presentarsi davanti alla Federazione per creare una dialettica con l'accusa, invece di arrendersi a un finale altrimenti (o forse comunque) annunciato.

martedì 29 marzo 2016

Le elezioni della Polisportiva. Ci siamo

In queste ore la Polisportiva Mens Sana, proprietaria al 20% della Mens Sana Basket 1871 e casa madre a prescindere dalle percentuali, comincia a scrivere il proprio futuro. E' in calendario per questo mercoledì alle 18.30 l'assemblea ordinaria che ha tra i punti all'ordine del giorno niente, a quanto pare, che riguardi il basket, ma un passaggio fondamentale per sé: la nomina della Commissione Elettorale. Entro un mese (il nuovo Consiglio Direttivo deve essere in carica entro il 30 aprile), ma sicuramente prima, la Polisportiva dovrà decidere le proprie figure apicali per il prossimo quadriennio olimpico. Funziona così.

lunedì 28 marzo 2016

Cosa cambierà per il settore giovanile (spoiler: ancora non si sa)

C'è un aspetto del passaggio di proprietà della Mens Sana dalla Polisportiva all'Associazione Io tifo Mens Sana che è rimasto fin qui un po' sotto traccia: la permanenza del settore giovanile in carico alla casa madre.

domenica 27 marzo 2016

Così funziona il Consorzio (al suo meglio): Treviso. E gli altri

In attesa che nei prossimi giorni il Consorzio scopra le carte per partire definitivamente, lo sguardo si allarga al modo in cui lavorano altrove. Il modello dichiarato sono Varese e Trento, ma forse il lavoro migliore a quanto si vede dall'esterno lo sta facendo Treviso. E' evidente quanto il tessuto imprenditoriale senese sia diverso, ma sono evidenti i tratti in comune tra la storia di Treviso e della Mens Sana, entrambi alla rinascita inseguendo un nuovo modello dopo il venir meno dell'unica fonte da cui provenivano le risorse che hanno assicurato loro un passato di grandezza. Copiare è buono (quando le cose sono fatte bene), alcune idee si potranno e dovranno ritrovare, l'ideale sarebbe ritrovare il clima che si respira altrove: non un gruppo di amici, ma sicuramente un gruppo di relazioni.

sabato 26 marzo 2016

Adesso manca il Consorzio

Il lavoro dell'Associazione non è finito e, pur sfiorando i 120mila euro raccolti a guardare il countdown sul suo sito, resta ancora molto da fare, con l'idea di rilanciare dopo Pasqua. Ma dopo qualche giorno di respiro per le feste la novità sarà soprattutto il Consorzio. Ovvero la chiave di volta perché il progetto abbia respiro, perché non vada a vuoto l'intervento su cui si stanno spendendo in maniera notevole i tifosi, ma anzi per dargli fondamenta solide in vista del futuro, dopo aver auspicabilmente affrontato positivamente il presente. E la parte del Consorzio è quella ancora tutta da vedere.

venerdì 25 marzo 2016

Per Alessandro Ramagli allenatore dell'anno

Nei giorni scorsi Michele Carrea, coach di Biella, è stato nominato allenatore del mese del girone. A febbraio era stato Luca Ansaloni. A gennaio di nuovo Carrea. A dicembre Franco Ciani. A novembre Giovanni Perdichizzi. A ottobre Antonio Paternoster. Mancano ancora quattro giornate e i conti si fanno alla fine, ma a Siena c'è un tecnico, Alessandro Ramagli, che non può non essere tra i candidati ad allenatore dell'anno. Per una serie di buoni motivi.

giovedì 24 marzo 2016

Dopo il passaggio di proprietà

Aver già definito tutto una settimana fa non toglie nulla di epocale - sia per chi esce, sia per la forma di governance che entra - alla giornata del passaggio di proprietà della Mens Sana. La Polisportiva è scesa dal 94% al 20%, Danilo Bono è salito dal 6% al  10%, è entrata l'Associazione Io tifo Mens Sana con una quota del 70%, destinata ad alleggerirsi con l'ingresso futuro del Consorzio nel capitale sociale. Con quello che il nuovo assetto significa in termini di adempimenti.

mercoledì 23 marzo 2016

Biografia non ufficiale del Trust

Tutto era nato pensando alla Robur. Oggi il Trust, o meglio l'incrocio tra l'iniziativa dell'Associazione dei tifosi e il Consorzio di aziende, è l'unica possibilità sul tavolo per il salvataggio della Mens Sana, destinata nelle prossime ore a sfociare nella formalizzazione dell'acquisizione delle quote di maggioranza.

Continua ad aleggiare lo scenario per cui se questa iniziativa non ci fosse mai stata, alla fine dalla Polisportiva sarebbe arrivata una soluzione di qualche tipo, comunque diversa dalla volontà di messa in liquidazione dichiarata in piena fase negoziale con l'Associazione. Aleggia anche solo per tutti i possibili coinvolgimenti ipotizzati a un certo punto del salvataggio, di cui poi non si è più saputo niente, e che magari sono sempre lì nel taschino. Invece la storia per ora è andata altrove. Per molti saranno elementi noti, ma forse non tutti. Secondo quanto ricostruito sulla base di quanto raccolto, è andata più o meno così.

martedì 22 marzo 2016

106

E' giovedì, 24 marzo, il giorno in cui la Mens Sana Basket a cospetto del notaio terrà l'assemblea straordinaria che delibererà il ripianamento delle perdite al 31 dicembre 2015 e la sottoscrizione del capitale con l'ingresso dell'Associazione Io Tifo Mens Sana con una quota del 70%, di fianco al 20% della Polisportiva e al 10% (sciolte le riserve) del socio privato Danilo Bono.

lunedì 21 marzo 2016

Testimonial

Perché il passaggio di proprietà della Mens Sana sia una soluzione, e non uno spostamento dei problemi in avanti di qualche mese, serve che l'Associazione più o meno raddoppi i risultati già importanti raccolti, messi insieme col sacrificio vero di tanta gente (oltre a immaginare un ruolo del Consorzio già prima dell'inizio della prossima stagione).

L'unico modo per provare a mettere su i numeri per farcela è farne una febbre collettiva, che ci sia qualcosa di cui sentirsi parte, e il coinvolgimento si allarghi per contagio. E' questione di messaggio, e di chi lo lancia. Per questo la partecipazione di Daniel Hackett, Marco Crespi, Davide Parente è bella a titolo individuale perché è una bella storia il loro legame con Siena. Ma diventa una svolta se si capisce che segna una strada.

domenica 20 marzo 2016

La Mens Sana ai playoff

"Su Righetti era fallo" reloaded. L'ultimo tiro sbagliato da Callahan col corpo di Ranuzzi addosso, ma soprattutto le scempiaggini finali in serie di Olasewere, i canestri decisivi di Bryant per cui non è più fuoriluogo usare la parola leadership, il 4/4 da tre di Udom a punire le scelte romane... Per la seconda settimana di fila, dopo Agropoli, la Mens Sana vince una partita non bellissima, nel pantano delle reciproche scelte tattiche, stavolta anche con un po' di fortuna, ma anche questi sono segnali di una stagione che va per il verso giusto.

sabato 19 marzo 2016

Siena-Roma, non c'è niente di ordinario

Mens Sana-Roma è la partita di cartello della giornata perché vede in campo una squadra che ha vinto quattro delle ultime cinque partite, la Virtus, salita così tra le quattro squadre all'ottavo posto in piena lotta playoff, e un'altra, Siena, che ha vinto otto delle ultime dieci partite, e le due sconfitte si sa che in che condizioni sono arrivate. E' anche la prima partita dopo il cambio di proprietà (seppur non ancora formalizzato) della Mens Sana e dunque la prima occasione - va detto - per valutare nel suo alveo naturale (il palasport, le partite) l'adesione della piazza al nuovo progetto dell'Associazione/Consorzio.

Non è che l'ultima volta abbia portato granché bene fare della gran poesia sull'epica delle sfide tra Mens Sana e Roma: col senno di poi fu l'eccezione episodica a conferma della regola di quel periodo in cui si sono costruite le certezze di oggi. Ma non è un partita come le altre, al di là dei motivi contingenti già espressi, e tralasciando dove erano queste squadre fino a due anni fa. Perché ha una storia non come le altre, una storia che rievoca alcuni tra gli anni più belli e le emozioni più forti vissuti in biancoverde (e obiettivamente anche in giallorosso, da 30 anni a questa parte). Riviviamone di nuovo una parte attraverso una arbitraria e opinabile Top 5.

venerdì 18 marzo 2016

La fine dell'inchiesta (stavolta per davvero)

E quindi finisce così. Non è il bar della forca, non lo è mai stato, ma la chiusura dell'inchiesta Time Out - attesa per anni, non per mesi - raccontata dal collega dell'Ansa e di agenziaimpress Cristian Lamorte, ha partorito non il topolino ma capi di imputazione in gran parte già visibili il giorno degli arresti, l'8 maggio 2014. E' chiaro: quando le richieste di rinvio a giudizio quantificheranno in richieste di condanna accuse che oggi sembrano già note, forse diventerà fragoroso anche quello che oggi sembra solo un passaggio consequenziale. Intanto lo sviluppo vero che la giustizia ordinaria fa un altro passo verso la verità giudiziaria sul crac della Mens Sana Basket.

Tifosi associati: così altrove. Il tempo delle idee

Nella necessità di tenere botta in attesa dei tempi necessari a implementare il consorzio di imprese e/o a trovare nuovi soci, la possibilità di superare il momento peggiore dipende fortemente dai risultati dei prossimi giorni del lavoro di reperimento risorse dell'Associazione Io tifo Mens Sana.

Non si ricordano nel mondo dello sport italiano, sicuramente del basket, episodi di società che si salvano grazie al contributo, primario e non ausiliario, dei propri tifosi che si tassano, si associano e si costituiscono in un soggetto che ne rileva la proprietà. E anche ci fossero dei precedenti, non cambierebbe la straordinarietà dell'operazione. Ci sono altri organismi di tifosi associati attivi nel mondo del basket, ma con ruoli, pesi e compiti diversi.

mercoledì 16 marzo 2016

Accordo-quadro

Dopo circa venti anni il basket della Mens Sana cambia proprietà. Era stato Giuseppe Ciupi, fino alla metà degli anni Novanta, l'ultimo padrone della pallacanestro mensanina a non chiamarsi Polisportiva. Da oggi - anche se sarebbe più corretto dire dalla prossima assemblea dei soci - il padrone sono i tifosi. I tifosi dell'Associazione Io Tifo Mens Sana, che hanno trovato con la casa madre l'accordo per rilevare il 70% delle quote. Dopo aver parlato per anni di public company, questo è l'assetto che ci si avvicina di più. Adesso serve che l'utopia si riveli realizzabile. O almeno funzionale allo scopo di salvare il giochino, di tenerlo in vita, in attesa di tempi migliori.

Il fatto che la partita si sposti ora sulla copertura dello sbilancio previsto per il periodo gennaio-giugno dice che ancora la Mens Sana non è in sicurezza, ma dice anche che su quella strada sono stati fatti passi importanti: su tutti la copertura dei 300mila euro di perdita della semestrale al 31 dicembre 2015 e il passaggio della maggioranza dalla Polisportiva all'Associazione Io Tifo Mens Sana. Di passaggio, anche il pagamento fifty-fifty delle tasse federali scadute lunedì (i 32mila euro arriveranno con un finanziamento soci, di cui la Polisportiva decurterà poi la sua quota di 16mila dall'impegno complessivo). Non erano però evidentemente il nodo della questione, ma la prima ricaduta del vero nodo sul tavolo: il nuovo assetto. Per quanto ruvida a tratti, è una trattativa da cui tutti escono con la sensazione di aver vinto. Vale la pena ripercorrerne l'epilogo.

martedì 15 marzo 2016

Case history: il Trust di Trento

Magliette del Trust come segno di appartenenza, la cui vendita contribuisce a creare fondi. Il "copri-sedia" sul posto al palazzetto degli abbonati iscritti al Trust, come segno di identificazione, probabilmente anche di orgoglio. "Battimani" su ogni sedile: oggetti di cartone che distesi hanno il poster della squadra con spazi pubblicitari da vendere agli sponsor, piegati e agitati servono a cadenzare il ritmo durante la partita e coinvolgere tutto il palazzetto. A Trento, da dove l'Associazione Io Tifo Mens Sana ha sempre dichiarato di trarre ispirazione, il Trust è tutto questo e non solo. Come riempire un'idea di contenuti.

Le magliette del Trust di Trento in vendita (40% è la quota del club detenuta dal Trust)

lunedì 14 marzo 2016

Le tasse, le lettere, le trattative. E il buon senso

Il lunedì è stato il giorno del mancato pagamento, e della missiva di risposta. Mercoledì sarà il giorno campale. Questo martedì non sarà il giorno della Giunta - non è vero, non è prevista, non ci sarà, sarà dopo il prossimo incontro con l'Associazione - ma se le parti hanno un minimo di acume capiranno che deve essere il giorno della ricucitura. Perché se si sedessero a quel tavolo adesso, pensare di rialzarsi con un accordo sarebbe improbabile, e da questo finale non ci guadagnerebbe nessuna.

domenica 13 marzo 2016

E' per tutto questo

La bellezza di parlare di basket. La bellezza di parlare di questa Mens Sana. Ha vinto ad Agropoli ed è ripartita dov'era rimasta battendo Agrigento. Al di là del livello delle avversarie, non era scontato farlo perché in mezzo c'è stata la sosta, ci sono stati i viaggi transoceanici degli americani. C'è stato tutto quello che c'è stato fuori dal campo. Siamo ancora qua.

sabato 12 marzo 2016

Interessi. Convergenti

Compresi i premi Nas e altre voci, la Mens Sana ha messo a budget per la stagione in corso circa 200mila euro di tasse federali. Un sesto del budget se ne va così. Un quinto a riuscire a limare all'osso ogni tipo di spesa. Come pagare l'Iva due volte (perché poi giustamente ci sono anche le tasse allo stato).

Un mese e mezzo fa fu un appuntamento analogo a rendere di dominio pubblico la crisi di liquidità esplosa nel giro di qualche giorno (ma già matura evidentemente in quei giorni) nelle dimissioni in massa del cda e dell'allarme pubblico sui conti del club. Un mese e mezzo dopo ci sono da versare altri trentamila euro. L'Associazione "Io tifo Mens Sana", ora però in parte sovrapponibile alla Mens Sana Basket visto che i suoi rappresentanti compongono per due quinti il nuovo cda della società, ha deciso di affrontare la situazione così.

In allegato, l'invito alla Polisportiva Mens Sana al pagamento della 5^ RATA FIP ..... Non vogliamo 3 punti di penalizzazione
Pubblicato da Io tifo Mens Sana su Sabato 12 marzo 2016


E ora che succede?

venerdì 11 marzo 2016

Colpo di reni (in campo)

Col piacere di poter tornare dopo una vita - in mezzo a tante altre questioni - a parlare di quello che più piace a tutti, il basket giocato (e diamo la colpa anche alla settimana di pausa del campionato), il ritorno in campo della Mens Sana nel fine settimana apre lo sprint finale, le ultime sei giornate di stagione regolare. La Mens Sana ce la farà ad arrivare ai playoff? Come arriverà? Qualche parametro numerico sulla difficoltà del calendario da qui alla fine magari aiuta a orientarsi.

giovedì 10 marzo 2016

Colpo di reni

No, la Mens Sana non è salva. Non ancora. Dopo giorni a tamburo battente sul salvataggio, è comprensibile riprendere fiato dopo una tappa che c'è voluto giorni a costruire. Ma la Mens Sana resta a rischio liquidazione finché non troverà le risorse, o delibererà le strategie per trovare le risorse, per affrontare lo squilibrio dei conti che ha causato la crisi societaria e ne mette tuttora a repentaglio l'esistenza. Deve succedere entro una settimana, dieci giorni, due settimane, non oltre. Per capirsi, per battere l'unica strada al momento possibile per la salvezza della Mens Sana non è il momento di rilassarsi, ma il momento di spingere, salire a bordo, insistere, dare un lungo colpo di reni. Il momento dello sprint è adesso. Uno sprint a obiettivi.

mercoledì 9 marzo 2016

Trenta giorni

Non s'era mai vista, almeno nel mondo del basket, una squalifica della giustizia sportiva nei confronti di un tesserato per evasione fiscale. In un certo senso fa epoca l'inibizione di trenta giorni decisa dalla Fip per Simone Pianigiani: è passato più tempo (due mesi) da quando è uscita l'indiscrezione della possibile squalifica a oggi, di quanto (un mese) ne passerà da adesso alla fine dell'inibizione, che peraltro arriva nel momento in cui Pianigiani non ha squadra. Ha senso parlarne.

martedì 8 marzo 2016

8 marzo 2016

La Mens Sana si dà un'opportunità. Non c'è l'accordo, non totale, tra Polisportiva e Associazione, sulla divisione delle responsabilità per dare un futuro alla Mens Sana. C'è l'accordo sul voler trovare un accordo, che non è poco. C'è l'accordo sul darsi tempo grazie al rinnovo delle cariche sociali ("devono studiare le carte", la motivazione del rinvio dell'assemblea), e usare questo tempo per trovare l'accordo: quello che manca non è niente che una trattativa non possa colmare, anche se proseguirla a oltranza sarebbe snervante.

C'è l'accordo sul nuovo consiglio di amministrazione, che è il vecchio con Alfredo Barlucchi e Guido Guidarini al posto di Stefano Inturrisi e Francesco Panichi, più Bono e Carapelli, più Marruganti presidente (al momento fino a giugno, se arrivano i soldi potrebbe lasciare anche prima). Il nuovo cda anticipa - è evidente - l'accordo su una nuova compagine sociale di cui nel futuro prossimo faccia parte anche l'Associazione. Dalla prossima assemblea dei soci, che il cda tra giovedì e venerdì prevedibilmente riconvocherà entro un paio di settimane. E prevedibilmente con l'Associazione che fa un altro passo verso la Polisportiva e la Polisportiva che fa un altro passo verso l'Associazione, per ritrovarsi anche sui numeri.

lunedì 7 marzo 2016

Adesso o mai più

Si arriva al giorno decisivo per la storia della Mens Sana Basket 1871 con due appuntamenti cruciali. Alle 18 l'assemblea dei soci, quella in cui se non saranno elaborate strategie convincenti potrebbe essere premuto il tasso di autodistruzione, la messa in liquidazione, lo spauracchio dalle dimissioni un mese fa del cda.

Ma una fetta importante della partita, sicuramente decisiva, si giocherà alle 10, nell'incontro programmato tra l'azionista di maggioranza, la Polisportiva Mens Sana, che poi nel primo pomeriggio subito prima dell'assemblea terrà una Giunta straordinaria per le ultime deliberazioni, e l'aggregazione degli acquirenti principali, l'Associazione sportiva dei tifosi e il Consorzio di aziende, fresco di costituzione in giornata. Ci si arriva col conferimento all'Associazione da parte dei propri soci del mandato a poter anche chiudere ogni trattativa, col versamento del denaro raccolto, anche se potrebbe non bastare.

domenica 6 marzo 2016

Ai voti

Saranno i soci a decidere se l'Associazione dovrà presentare una manifestazione di interesse di qualche tipo, e di quale tipo, per permettere il rinvio dell'assemblea dei soci di martedì a nuova data. Dopo aver palesato in una pubblica riunione di sabato segnali opposti, i responsabili dell'Associazione hanno indetto una riunione urgente per la serata di lunedì. E' solo uno dei tanti appuntamenti che aspetta l'Associazione/Consorzio nel giro di poche ore. Quelle decisive.

sabato 5 marzo 2016

La strada strettissima. E il cambio di passo

Se la giornata di venerdì  pareva aver delineato una strada per il salvataggio della Mens Sana, la riunione del sabato dell'Associazione/Consorzio ha rimesso in discussione le regole del gioco di una via che già sembrava strettissima da percorrere. Un altro giorno è passato prima dell'assemblea dei soci della Mens Sana Basket 1871, ne mancano ormai solo tre, e l'eventualità della messa in liquidazione del club, pur non essendo forse la più probabile, non è ancora stata scongiurata.

Tutto questo all'indomani della posizione con cui la Polisportiva ha formalizzato in maniera apparentemente definitiva di non avere altri piani per il basket diversi e concorrenti rispetto a quelli delineati dall'Associazione/Consorzio, a cui ha rimandato la palla. O la patata bollente, perché ora che c'è carta bianca bisogna anche dimostrare di avere le risorse per farci qualcosa. Al primo giorno in cui l'Associazione/Consorzio era chiamato a passare da una posizione "di lotta" a una "di governo", le risposte sono state ancora "di lotta". Portando oggettivamente più questioni che soluzioni.

venerdì 4 marzo 2016

Passi

Qualcosa si muove. La Mens Sana non è già salva, mancano ancora pezzi importanti. Ma una giornata come quella passata serve a tracciare la via. Polisportiva e amministratori uscenti si sono trovati informalmente per ragionare sugli scenari dei prossimi giorni. Perché il giro si chiuda manca un pezzo, quello del Consorzio/Associazione. Che si è dato appuntamento per il pomeriggio del sabato (alle 17.30 all'auditorium di Chianti Banca) per quella che è stata definita la più importante di tutte le riunioni fatte fin qui. Quella per partire. Perché la Polisportiva la sua mossa l'ha fatta.

giovedì 3 marzo 2016

Consorzio, Associazione: qualche numero

Per giocare d'anticipo su scenari futuri, consapevole dei mutui a proprio carico, la Polisportiva ha la necessità di un piano per mettere a reddito le sue proprietà, oggetto meno di due anni fa della rivalutazione immobiliare che ha permesso alla casa madre di assorbire il colpo della perdita patrimoniale (e non solo) legata alla fine della Mens Sana Basket. E' lo scenario in cui inserire le voci non confermate di un'accelerazione nell'accordo tra la Polisportiva e la proprietà della Robur per il progetto di Torre Fiorentina.

Sin da quando si è delineato la settimana scorsa, l'affare formalizzerebbe una fotografia che era già nei fatti, in mancanza di una notevole forza economica da parte del Consorzio/Associazione: trovata la liquidità da mettere nel salvataggio del basket, il mantenimento da parte della Polisportiva della maggioranza delle quote sarebbe consequenziale. La volontà di alleggerimento espressa dalla casa madre lascia intendere che possa essere una situazione momentanea, per affrontare il momento, e poi riaggiornarsi più avanti, magari a campionato concluso, per soggetti interessati all'acquisto di altre quote. Tra cui sicuramente il Consorzio/Associazione.

mercoledì 2 marzo 2016

Uomini di Consorzio, risorse di Polisportiva

In attesa di una panoramica più esaustiva, si spera, quando nelle prossime ore ci sarà materialmente la costituzione del Consorzio, a occupare le ultime ore sono stati i primi ragionamenti su chi sembra essere a bordo dopo la riunione di martedì al Garden. Ma c'è movimento anche in Polisportiva, dove si sta provando a delineare un futuro e una strategia che non tenga conto delle risorse di cui si è parlato a proposito del possibile accordo con la Robur.

martedì 1 marzo 2016

Il ticchettio dell'orologio

Era il giorno del primo incontro tra i potenziali, e in alcuni casi più che potenziali, imprenditori intenzionati ad aderire al Consorzio, la cui costituzione davanti al notaio è prevista a questo punto per la giornata di giovedì. E' passato il martedì e passerà anche il mercoledì senza che si sia tenuto il programmato nuovo incontro tra l'Associazione/Consorzio e la Giunta della Polisportiva, che dovevano riaggiornarsi dopo la due diligence dei potenziali acquirenti sulla base dei conti messi a disposizione dai potenziali venditori. Ancora niente, e il tempo stringe.

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