A bomba dopo qualche giorno di silenzio-blog per cause di forza maggiore, la sospirata serie di finale playoff con Cecina ancora non è iniziata: per dire quanto sia lunga l'attesa. Chi giocherà si sta preparando sul campo, chi la guarderà ha passato il tempo a guardare altro basket. Non solo Ress, Recalcati, Viggiano, Ortner, Nelson e Aradori che battono Kaukenas e Lavrinovic, non solo Banchi, Hackett e Moss che perdono gara-1 in casa con Sassari. Ma anche le finali nazionali Under 19, che sono poi il motivo dell'attesa. Perché alla fine si parla sempre di Siena.
domenica 31 maggio 2015
giovedì 28 maggio 2015
Si parte! Cominciano le finali (degli altri)
La Mens Sana apre oggi gli abituali ritmi della settimana-tipo in preparazione della finale con Cecina, al via martedì con gara-1 al buffo orario delle 18 (è festivo...), dopo il giorno di riposo - ieri - seguito allo scrimmage di martedì a Rieti, utile a conservare almeno una parvenza di ritmo partita.
La querelle-slittamento (qui, se serve) ha sottratto anche troppa attenzione alle cose più importanti, cioè il campo. Ma siamo arrivati al momento in cui si comincia a vedere la differenza. La Mens Sana e Cecina torneranno il campo il 2 giugno per un massimo di cinque partite al ritmo di una ogni due giorni rischiando di arrivare a meno di tre giorni dalla Final Four. E lo stesso Rieti ed Eurobasket Roma. Invece Fortitudo-Montichiari e Agropoli-Palermo cominciano stasera, per finire al massimo 5-6 giorni prima della Final Four.
L'attenzione è soprattutto sul girone B. Non solo per il maggiore appeal tecnico, ma anche per motivi di mero interesse: è con la vincente di quella serie che se la vedrà la vincente di Mens Sana-Cecina.
SCRIMMAGE CON RIETI PER LA GECOMAllenamento "in trasferta" per la Gecom che oggi pomeriggio a Todi ha affrontato la...
Posted by Mens Sana Siena 1871 on Martedì 26 maggio 2015
La querelle-slittamento (qui, se serve) ha sottratto anche troppa attenzione alle cose più importanti, cioè il campo. Ma siamo arrivati al momento in cui si comincia a vedere la differenza. La Mens Sana e Cecina torneranno il campo il 2 giugno per un massimo di cinque partite al ritmo di una ogni due giorni rischiando di arrivare a meno di tre giorni dalla Final Four. E lo stesso Rieti ed Eurobasket Roma. Invece Fortitudo-Montichiari e Agropoli-Palermo cominciano stasera, per finire al massimo 5-6 giorni prima della Final Four.
L'attenzione è soprattutto sul girone B. Non solo per il maggiore appeal tecnico, ma anche per motivi di mero interesse: è con la vincente di quella serie che se la vedrà la vincente di Mens Sana-Cecina.
mercoledì 27 maggio 2015
Succedeva oggi. "Non è finita finché non è finita"
Oggi, 27 maggio, un anno fa, la Mens Sana chiudeva 3-2 la serie con Reggio Emilia dopo essersi trovata sotto 1-2 e aver sfiorato l'eliminazione. E' stato uno dei momenti di svolta che ha permesso di dare un finale da film (peccato che il lieto fine al cinema non vada più di moda) a una stagione comunque già speciale fin lì.
martedì 26 maggio 2015
Mens Sana-Cecina: chi sale e chi scende negli scontri diretti
Lontani nel tempo, uno il 16 novembre e l'altro il 22 febbraio, dunque con attendibilità da rivalutare, i due precedenti di regular season (qui nel dettaglio) danno più riferimenti a Cecina che alla Mens Sana. Non per chissà quale motivo, semplicemente perché i mensanini hanno avuto un rendimento abbastanza omogeneo tra le due partite (chi ha fatto bene, lo ha fatto in entrambe; chi ha fatto meno bene, lo ha fatto in entrambe). Il contrario di molti giocatori di Cecina.
Due partite non sono evidentemente un campione sufficiente per ricavare chissà quali verità rivoluzionarie, ma vedere chi ha brillato e chi meno aiuta a capire chi potrà essere più protagonista di altri nella serie finale, chi ha caratteristiche per mettere in difficoltà le avversarie, su chi ogni squadra preparerà le proprie partite e su chi le contromisure.
Due partite non sono evidentemente un campione sufficiente per ricavare chissà quali verità rivoluzionarie, ma vedere chi ha brillato e chi meno aiuta a capire chi potrà essere più protagonista di altri nella serie finale, chi ha caratteristiche per mettere in difficoltà le avversarie, su chi ogni squadra preparerà le proprie partite e su chi le contromisure.
lunedì 25 maggio 2015
Amarcord: i precedenti tra Mens Sana e Cecina
La prima sconfitta in questa nuova vita in Serie B, e per questo in quel momento la più bruciante. E una delle vittorie più risicate dell'anno al PalaEstra (dove però c'è anche chi - Piombino - ha fatto anche meglio, venendo a vincere). Sono stati i confronti diretti, prima della classifica a delineare Cecina come la principale avversaria della stagione della Mens Sana, sul piano tecnico. Due partite distanti, non solo nel tempo ma anche nei contesti tecnici in cui arrivarono (a novembre e a febbraio), che però vale la pena riprendere in mano, perché non è detto che tutto sia ormai inattendibile.
domenica 24 maggio 2015
Com'è cambiata la Mens Sana ai playoff
Due serie molto equilibrate, una (con Piombino) anche nel punteggio finale del quarto, l'altra (con Livorno) in due partite su tre prima dell'exploit finale, hanno già esposto concretamente la Mens Sana ai rigori dei playoff. Spesso è difficile delineare il confine tra quanto si è concesso e quanto gli altri sono stati bravi a prendere, come per il cammino di Cecina, ma gli avversari si sono dimostrati di spessore. E un po' gli equilibri in casa Mens Sana li hanno cambiati, polarizzando un po' certi valori. Con in più l'esplosione di Alex Ranuzzi e il periodo meno esuberante di Luca Pignatti.
sabato 23 maggio 2015
Come è cambiata Cecina ai playoff
Antonio Gambolati e Massimiliano Sanna erano già i giocatori più importanti di Cecina e sono cresciuti ulteriormente quando il gioco si è fatto duro (ma non durissimo, visto il cappotto sia nei quarti che in semifinale). Accanto a loro è cresciuto Giovanni Bruno. Guarda un po', i tre giocatori più esperti, sicuramente i meno giovani (due di quasi 34 anni e uno di 27), dell'organico di Federico Campanella.
venerdì 22 maggio 2015
Così in campo per le (quattro) finali
Cominciamo il lungo avvicinamento al 2 giugno e alla finale cercando pian piano di capire le forze in campo. Dell'intera Serie B, visto che poi è anche contro gli altri gironi che si andrà a giocarsi la promozione. Chi contro chi in ogni finale, e come ci arriva ogni finalista, sia in stagione che negli scontri diretti.
giovedì 21 maggio 2015
Almeno l'equità competitiva... Che roba da poveretti
Difficile non essere scontati e banali nel parlare dello scandalo e dell'oscenità dei calendari ballerini di questi playoff di Serie B, tanto è palese e indifendibile la situazione che si è creata (ufficializzata prima dalle singole società e poi dalla Lega: si parla del già anticipato slittamento della finale playoff, dei suoi ritmi folli e della data impossibile in cui potrebbe finire).
L'impossibilità di aggiungere qualcosa a una questione così evidente non impedisce però di identificare delle colpe, di attenersi ai fatti nel segnalare che la credibilità dei responsabili è ormai sotto ai tacchi, e rilevare che nel momento decisivo della stagione l'equità competitiva è intaccata. Poi questo non esime ogni squadra dall'obbligo auto-imposto di dimostrarsi più forti di ogni cosa, come di una giornata negativa arbitrale o al tiro che possono capitare. Però, anche se forse ormai non ci si può più fare niente, non si può neanche far finta che vada tutto bene.
Playoff Serie B, Palermo ultima finalista. Il programma delle finali
Posted by Lega Nazionale Pallacanestro on Mercoledì 20 maggio 2015
L'impossibilità di aggiungere qualcosa a una questione così evidente non impedisce però di identificare delle colpe, di attenersi ai fatti nel segnalare che la credibilità dei responsabili è ormai sotto ai tacchi, e rilevare che nel momento decisivo della stagione l'equità competitiva è intaccata. Poi questo non esime ogni squadra dall'obbligo auto-imposto di dimostrarsi più forti di ogni cosa, come di una giornata negativa arbitrale o al tiro che possono capitare. Però, anche se forse ormai non ci si può più fare niente, non si può neanche far finta che vada tutto bene.
mercoledì 20 maggio 2015
In finale lanciando un messaggio. Ora Cecina (oddio, non proprio "ora")
Nel migliore dei modi. Non poteva arrivare in maniera più convincente il 3-0 su Livorno che manda la Mens Sana in finale playoff con Cecina. E' stata una di quelle serate in cui è necessario ricordare che l'obiettivo è lontano ancora quattro vittorie, per evitare trionfalismi. Ma la Mens Sana è dove voleva essere, come voleva esserci.
Manca l'ufficialità, ma l'ultimo e decisivo capitolo - la finale che darà l'accesso alla Final Four promozione - partirà non il 28 maggio come da calendario ma il 2 giugno. Pare, per la partecipazione alle finali nazionali di Dng a Torino dal 25 al 31 maggio di Riccardo Rossato, guardia classe 1996, uomo da 9 punti in 23 minuti di media a Cecina, in doppio tesseramento con Casalpusterlengo, club con cui andrà a giocarsi lo scudettino. Oltre a imporre un ritmo tremendo di una partita ogni due giorni, lo spostamento assottiglierà a soli tre-quattro giorni il break tra l'eventuale gara-5 di finale e l'eventuale Final Four. Tanto più visto il tempo a disposizione, ci si penserà. Queste sono le ore per godersi il momento.
Manca l'ufficialità, ma l'ultimo e decisivo capitolo - la finale che darà l'accesso alla Final Four promozione - partirà non il 28 maggio come da calendario ma il 2 giugno. Pare, per la partecipazione alle finali nazionali di Dng a Torino dal 25 al 31 maggio di Riccardo Rossato, guardia classe 1996, uomo da 9 punti in 23 minuti di media a Cecina, in doppio tesseramento con Casalpusterlengo, club con cui andrà a giocarsi lo scudettino. Oltre a imporre un ritmo tremendo di una partita ogni due giorni, lo spostamento assottiglierà a soli tre-quattro giorni il break tra l'eventuale gara-5 di finale e l'eventuale Final Four. Tanto più visto il tempo a disposizione, ci si penserà. Queste sono le ore per godersi il momento.
martedì 19 maggio 2015
Ore 21, PalaMacchia di via Allende all'Ardenza: gara-3
Ci siamo. L'attesa più atipica che si ricordi durante una serie playoff è finita: è il giorno di gara-3, una settimana e mezzo dopo gara-2. Il matchpoint in mano al momento del cambio di campo merita di essere
vissuto liberi da esitazioni e senza animo sparagnino, ma con le sicurezze -
che i 10 giorni di break possono solo aver rafforzato - che vengono
dalla consapevolezza di chi si è, e della situazione in cui ci si
arriva: il 2-0 sancito dai risultati pesa molto più del modo in cui sono
maturati.
Un'occasione in campo aperto da sfruttare per un canestro ad alta percentuale è meglio di ritrovarsi ad attaccare a metà campo per un conquistare un viaggio in lunetta o per inventarsi un tiro da tre. Fuori di metafora, il punto non è mettere pressione a una squadra che ha tre possibilità per chiudere i giochi, ma solo la constatazione che c'è da cogliere l'attimo forse più favorevole. Anche se questa è una serie più lunga, il quarto con Piombino è un memoriale di come altrimenti tutto diventa più difficile.
Un'occasione in campo aperto da sfruttare per un canestro ad alta percentuale è meglio di ritrovarsi ad attaccare a metà campo per un conquistare un viaggio in lunetta o per inventarsi un tiro da tre. Fuori di metafora, il punto non è mettere pressione a una squadra che ha tre possibilità per chiudere i giochi, ma solo la constatazione che c'è da cogliere l'attimo forse più favorevole. Anche se questa è una serie più lunga, il quarto con Piombino è un memoriale di come altrimenti tutto diventa più difficile.
lunedì 18 maggio 2015
Playoff Scudetto senza Mens Sana 19 anni dopo. Con chi allora?
Cominciano oggi i primi playoff scudetto senza Mens Sana dal 1996. Era l'anno della Cx Orologi al secondo anno dal ritorno in A1, costruita per Pancotto con due lire in croce e un gustoso sponsor da televendite. C'era anche l'immaginifica fase a orologio. La Mens Sana chiuse terzultima con 12 punti di vantaggio su Trieste terzultima. Era la squadra del quintetto Anchisi-Vidili-Iacopini-Mills-Turner, con Sartori sesto uomo, Mian e Bagnoli dalla panchina, a volte entravano anche Andrea Pistilli e Tony Algerini. Una squadra di culto.
A un certo punto perse anche 13 partite su 16. Ma ha battuto due volte su due la Stefanel Milano dei mille triestini trapiantati all'Olimpia, poi campione d'Italia seppur partendo dal quinto posto. All'andata espugnato il PalaTrussardi, in una serata da 20 punti di Iacopini, 22 di Turner e - di là - 29 di Bodiroga, grazie alla bomba da metà campo all'ultimo secondo del "milanese" Matteo Anchisi. E' diventato il solito post nostalgico fatto mille volte quest'anno, nasceva invece come guida tra le facce note dei playoff di Serie A. Fermandosi a quelle amiche, poi rivalità e quant'altro sono un altro paio di maniche.
A un certo punto perse anche 13 partite su 16. Ma ha battuto due volte su due la Stefanel Milano dei mille triestini trapiantati all'Olimpia, poi campione d'Italia seppur partendo dal quinto posto. All'andata espugnato il PalaTrussardi, in una serata da 20 punti di Iacopini, 22 di Turner e - di là - 29 di Bodiroga, grazie alla bomba da metà campo all'ultimo secondo del "milanese" Matteo Anchisi. E' diventato il solito post nostalgico fatto mille volte quest'anno, nasceva invece come guida tra le facce note dei playoff di Serie A. Fermandosi a quelle amiche, poi rivalità e quant'altro sono un altro paio di maniche.
domenica 17 maggio 2015
Gli Under 19 di Livorno alle finali nazionali: scudettino sfiorato. Non vinto
Il Don Bosco Livorno ha perso all'overtime, sbagliando la tripla della vittoria, la finale del campionato Under 19 Elite a Vasto contro la Sam Roma. Tra i livornesi c'erano quattro-cinque giocatori aggregati alla prima squadra la cui assenza, per partecipare alle finali nazionali, ha portato alla variazione di calendario della semifinale di Serie B con la Mens Sana, con anticipo delle prime due partite e posticipo per il resto della serie, con in mezzo dieci giorni di pausa. Come si riparte dopo questo risultato?
sabato 16 maggio 2015
Cecina in finale. Con un po' di giorni di vantaggio per prepararla. O svantaggio?
Cecina è la prima finalista dei playoff del Girone A di Serie B. Ha vinto di 21 a Varese, dopo aver vinto gara-1 di 22 e gara-2 di 17. Che fa una semifinale vinta con un cappotto a 20 punti di margine medio, al di là dei ragionamenti su chi c'era di fronte.
venerdì 15 maggio 2015
Amarcord e amici da seguire: buona #devotion
Protagonisti di oggi, in casa Fenerbahce e Olympiacos, si mischiano ai ricordi di ieri. L'inizio della Final Four di Madrid rimanda il pensiero all'"altra" Final Four di Madrid, quella del 2008. In quello stesso palazzo in cui in questo weekend si assegna il titolo di campione d'Europa, allora c'era la Mens Sana. Sembra ieri, o l'altro ieri, ma son già sette anni.
giovedì 14 maggio 2015
Le eccellenze del movimento senese. Anche nel mondo arbitrale
Dieci giorni fa ho avuto la possibilità di assistere per lavoro alla decisiva "bella" della finale scudetto femminile tra Schio e Ragusa. A dirigerla c'era, nella terna, Martino Galasso, senese, classe 1982, uomo di riferimento del mondo arbitrale cittadino, anche come istruttore, già impegnato da tempo anche in Serie A2 maschile. Era dai tempi di Claudio Indrizzi che da Siena non usciva un arbitro di questo livello.
mercoledì 13 maggio 2015
L'equilibrio della serie, la variante dei dieci giorni di pausa: istruzioni per l'uso
Tolti i due 1-1 su otto serie (l'Eurobasket che aveva vinto gara-1 a Palestrina nel Girone C e Palermo che ha vinto a Bisceglie gara-2 nel Girone D), quella tra Mens Sana e Livorno è stata la semifinale più equilibrata finora. Meglio: il più equilibrato dei 2-0, deciso negli ultimi tre minuti di gara-1 e negli ultimi due minuti di gara-2. Comunque 2-0, eh.
Nel cuore dei dieci giorni di pausa tra gara-2 e gara-3, la Mens Sana doma l'attesa adottando dopo un po' di riposo e terapie l'abituale routine settimanale della stagione regolare. Quindi domani - giovedì - si torna al lavoro come se fosse un martedì, in vista del ritorno in campo di gara-3 martedì, come se fosse una domenica. Al netto delle lamentele sull'anomalia del lungo stop e sull'oggettività delle regole con cui dover fare i conti, forse alla Mens Sana non va così male.
Nel cuore dei dieci giorni di pausa tra gara-2 e gara-3, la Mens Sana doma l'attesa adottando dopo un po' di riposo e terapie l'abituale routine settimanale della stagione regolare. Quindi domani - giovedì - si torna al lavoro come se fosse un martedì, in vista del ritorno in campo di gara-3 martedì, come se fosse una domenica. Al netto delle lamentele sull'anomalia del lungo stop e sull'oggettività delle regole con cui dover fare i conti, forse alla Mens Sana non va così male.
martedì 12 maggio 2015
Piero Ricci cambia lavoro
La candidatura al consiglio regionale poi saltata di Piero Ricci sollevò un gran dibattito, legittimamente visto che erano in gioco temi forti: la persistente presenza della politica nelle vicende mensanine (non è l'unico caso), la lettura dietrologica di quanto successo nell'ultimo anno e mezzo alla luce di quella presa di posizione, l'uso a fini di consenso elettorale della Mens Sana (e della visibilità correlata). Ragionamenti fondati? Se ne discusse.
Parlare di politica stavolta significa parlare anche di Mens Sana. Essendo Piero Ricci attualmente il numero uno del basket mensanino, parlare delle sue sorti in questo momento significa parlare anche delle sorti della Mens Sana, senza ignorare che nell'ultimo anno la sua è stata la figura più discussa, che solo le opinioni forti su Mecacci o Parente fanno passare momentaneamente in secondo piano in coincidenza del pathos domenicale delle partite.
Parlare di politica stavolta significa parlare anche di Mens Sana. Essendo Piero Ricci attualmente il numero uno del basket mensanino, parlare delle sue sorti in questo momento significa parlare anche delle sorti della Mens Sana, senza ignorare che nell'ultimo anno la sua è stata la figura più discussa, che solo le opinioni forti su Mecacci o Parente fanno passare momentaneamente in secondo piano in coincidenza del pathos domenicale delle partite.
lunedì 11 maggio 2015
Le semifinali playoff degl altri
Ferma un'altra settimana in attesa del termine delle finali nazionali Under 19 Elite di Vasto a cui sono impegnati alcuni giocatori del Don Bosco, la Mens Sana è concentrata sulla terza vittoria che serve - dopo il 2-0 fin qui - per arrivare a giocarsi la finale del Girone A e continuare l'inseguimento alla promozione. Ai tifosi e agli appassionati però è concesso mettersi alla finestra per vedere, nell'attesa, cosa succede altrove: nel girone della Mens Sana, e negli altri.
domenica 10 maggio 2015
S'avanza l'undici del Siena
Complimenti alla Robur, orgoglio per la Robur. All'ultima giornata, dopo la festa rimandata col Gavorrano, aumentando forse il gusto del testa a testa col Poggibonsi (fermato poi sul pari dalla Colligiana). Il calcio senese torna tra i professionisti, lo sport senese torna tra i professionisti rialzandosi dalla quarta serie dove era precipitato nel calcio e nel basket dopo il doppio fallimento dell'estate 2014. La gioia è natura personalissima, ma l'orgoglio e i migliori auspici sono ragionevolmente e convintamente di tutto lo sport e di tutti gli sportivi
senesi.
sabato 9 maggio 2015
La forza del 2-0
9 maggio, santo Alex. Ranuzzi. Quelle due triple di fila che hanno portato di peso la Mens Sana dal -3 (dopo la tripla del -6 sbagliata da Venucci) al +3 sono state da film. Poi Panzini, Chiacig, una squadra che ha dato tutto sul piano del temperamento... Un palazzo intero riconquistato definitivamente da questi playoff al clima dei bei tempi.
venerdì 8 maggio 2015
8 maggio 2014
Un anno fa Siena, l'Italia, il basket, tutti, si svegliarono sotto i colpi di un terremoto. Quattro arresti, sei indagati principali, 14 milioni di euro sequestrati, 35 milioni di fatture sospette, 16 milioni di evasione contestati a 25 tesserati, 8.9 milioni di cessione del marchio sotto inchiesta, un capo d'imputazione che non finiva più e con accuse molto pesanti, associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale in varie forme. Tutto esploso ben un anno e mezzo dopo le prime perquisizioni dell'inchiesta Time Out, ma anche un anno prima del punto in cui ci troviamo adesso, ovvero con l'inchiesta non ancora chiusa. Forse lo sarà entro l'estate.
giovedì 7 maggio 2015
1-0, palla al centro
Se c'era una partita in cui Livorno aveva la possibilità di sorprendere la Mens Sana, sia a prescindere e sia per come s'era messa la serata, quella era gara-1. Non significa che ora non si perderà più: succederà, se calerà il livello. Ma la singola partita notoriamente smorza le differenze, e la Mens Sana - ultima a chiudere i quarti e prima a tornare in campo per le semifinali - ci arrivava con molto meno tempo a disposizione del Don Bosco. Anche per questo, il 74-70 su Livorno che dà l'1-0 nella serie di semifinale sa più di occasione colta di vincere piuttosto di occasione persa per convincere. A quello, per una volta, si penserà un'altra sera.
mercoledì 6 maggio 2015
Promessi rivali dall'estate: Livorno, ne resterà soltanto una
La querelle di un calendario della serie ridicolo è stata solo l'ultimo pretesto che ha tenuto alto il livello di rivalità tra Siena e Livorno, all'avvicinarsi di una semifinale annunciata da tempo dal modo in cui si stava mettendo la classifica. Una rivalità nata naturalmente sul campanile della sfida Siena-Livorno e sui riferimenti che dà in un contesto nuovo trovarsi di fronte una società già conosciuta a livelli più alti come il Don Bosco e un uomo influente alla sua guida come Massimo Faraoni. Ad aumentare la rivalità (se ne parlò prima della gara di ritorno) poi anche le restrizioni alle trasferte in provincia di Livorno, con cui c'è chi ha ipotizzato un legame, e la sconfitta nella partita di andata che ha materializzato una sfida anche di classifica, sebbene poi sul campo sia stata Cecina a rivelarsi la vera e accreditata rivale. Premesse non male, si riparte da qui.
martedì 5 maggio 2015
La Mens Sana Basket e i rapporti con la banca dal 1998 al 2014
Tempo fa i tifosi chiesero che non calasse il silenzio sull'inchiesta Time Out. Silenzio mediatico, forse, prima che investigativo, dal momento che le indagini hanno le loro modalità raramente pubbliche. Le notizie di movimenti in tribunale probabilmente soddisfano in parte il bisogno di sapere che c'è attività, anche se l'attività c'è sempre stata, e anche se la soddisfazione effettiva arriverà al momento dell'accertamento delle responsabilità. Dei movimenti di oggi ne ha dato notizia l'Ansa con un lancio in serata, che incollo:
lunedì 4 maggio 2015
L'importanza delle individualità della Mens Sana. E della caduta di Cento e Piombino
Adesso è ufficiale il calendario stranissimo (previsto dal regolamento per evitare la concomitanza con le finali Under 19, non c'era niente da fare) della semifinale promozione con Livorno: si parte giovedì e sabato con le prime due partite a Siena, poi per la terza e l'eventuale quarta a Livorno si dovrà aspettare 19 e 21 maggio, per chiudere con l'eventuale quinta a Siena il 23 maggio. Sempre alle 21. Finirebbe tre giorni dopo la data "convenzionale" di gara-5, il 20 maggio, cinque giorni prima dell'inizio della finale il 28 maggio. I playoff proseguono così, portandosi nel bagaglio un paio di novità introdotte dal primo turno appena concluso.
domenica 3 maggio 2015
"Fiuuu" (cit.)
La Mens Sana è viva. Si parte da qui, perché a un certo punto un po' tutti si erano figurati anche il possibile scenario contrario: chi per i tarli emersi nella sconfitta di gara-2, chi per poca fiducia nel lavoro in corso, chi per il rispetto che Piombino si è guadagnata sul campo. L'inseguimento della Mens Sana verso un posto in A2 continua grazie a una partita vissuta con la testa da playoff, in un bel clima da playoff di cui si è vestito il palazzetto, nonostante i timori della vigilia sull'ambiente.
E adesso semifinale con Livorno. "Adesso" più o meno letteralmente: manca l'ufficialità ma si dovrebbe cominciare giovedì con gara-1, e poi gara-2 nel weekend, entrambe a Siena, per liberare gli Under 19 del Don Bosco impegnati nelle finali nazionali dall'11 al 17 maggio.
Farcela era doveroso - nessun eroismo - ma non era scontato: citofonare a Cento (chi si rivede) e Udine, prima e seconda del girone più difficile, il B, capaci di mettersi alle spalle grandi squadre per la categoria, poi sconfitte in gara-1, capaci di riaprire la serie in gara-2 per poi andare a casa per una sconfitta a domicilio in gara-3. Fiuuu (cit.). Forse l'amico Andrea Tundo non porta male, anche se il tempismo del suo bel pezzo sul Fatto Quotidiano e il pomeriggio della Robur (niente festa promozione, si spera solo per ora) avevano innescato dubbi. Ma parliamo di basket, visto che alla vigilia (questo sì) aveva portato bene.
E adesso semifinale con Livorno. "Adesso" più o meno letteralmente: manca l'ufficialità ma si dovrebbe cominciare giovedì con gara-1, e poi gara-2 nel weekend, entrambe a Siena, per liberare gli Under 19 del Don Bosco impegnati nelle finali nazionali dall'11 al 17 maggio.
Farcela era doveroso - nessun eroismo - ma non era scontato: citofonare a Cento (chi si rivede) e Udine, prima e seconda del girone più difficile, il B, capaci di mettersi alle spalle grandi squadre per la categoria, poi sconfitte in gara-1, capaci di riaprire la serie in gara-2 per poi andare a casa per una sconfitta a domicilio in gara-3. Fiuuu (cit.). Forse l'amico Andrea Tundo non porta male, anche se il tempismo del suo bel pezzo sul Fatto Quotidiano e il pomeriggio della Robur (niente festa promozione, si spera solo per ora) avevano innescato dubbi. Ma parliamo di basket, visto che alla vigilia (questo sì) aveva portato bene.
sabato 2 maggio 2015
Una partita di basket
Da quella vittoria a Siena l'11 gennaio, Piombino ha perso 11 partite su 13 giocate prima di gara-2 di giovedì sera. Dopo la Befana ha vinto solo 4 partite, per dire del suo valore assoluto, ma 2 di queste sono state con la Mens Sana, con cui il bilancio stagionale è un inquietante 2-2, per dire invece del suo valore relativo rispetto a questa attesa gara-3.
Approccio, testa, carattere, attributi: se n'è già sdottorato a sufficienza, su temi in cui più delle chiacchiere conteranno i fatti. Ma se Piombino ha saputo colmare il gap è perché coniuga il proprio temperamento con un atteggiamento tattico cucito dal sarto, capace di portare la Mens Sana in un pantano di difesa, atipicità e scelte esasperate. Per cui prima di una partita del genere ha senso anche parlare un po' del basket che piacerebbe vedere: non per ragioni estetiche ma perché significherebbe aver messo la gara sui propri binari.
Approccio, testa, carattere, attributi: se n'è già sdottorato a sufficienza, su temi in cui più delle chiacchiere conteranno i fatti. Ma se Piombino ha saputo colmare il gap è perché coniuga il proprio temperamento con un atteggiamento tattico cucito dal sarto, capace di portare la Mens Sana in un pantano di difesa, atipicità e scelte esasperate. Per cui prima di una partita del genere ha senso anche parlare un po' del basket che piacerebbe vedere: non per ragioni estetiche ma perché significherebbe aver messo la gara sui propri binari.
venerdì 1 maggio 2015
La risposta è dentro di te
Quelli che precedono la bella dei quarti, in casa con Piombino, sono i giorni della quiete inquieta. All'interno del gruppo di lavoro, non è il tempo della paura di perdere, ma della fiducia che dovrebbe nascere dalla consapevolezza del lavoro e del percorso fatto. E' un binario forzatamente separato quello di chi all'esterno invece la fiducia non ce l'ha mai avuta, o chi ce l'ha avuta ma adesso legittimamente di fronte alla prima partita dentro-fuori ha i suoi dubbi alla luce di certi segnali.
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